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Autore: Drunk on Love    13/06/2015    1 recensioni
"SAUL!" urlò il biondo, facendo saltare il compagno.
"Cosa c'è?"
"ABBIAMO DEI SERPENTI IN BAGNO?!" il biondo si portò una mano al petto e la strinse.
"Duff, calmati! Sono solo due stupide bisce, non fanno male a nessuno!" Saul provò a tranquillizzarlo, ma il compagno era già in preda al panico.
"Perché quando mi hai chiesto di venire a vivere con te non mi hai detto di avere due serpenti?"
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Duff McKagan, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza era già piccola di suo, ma con tutto ciò che c'era dentro sembrava davvero minuscola.
Appena si entrava si notava il letto sproporzionatamente grande e pieno di cuscini e coperte, appoggiato al muro di fronte alla porta. Sulla stessa parete presumibilmente c'era una finestra, ma era nascosta da un pareo messo a mo' di tenda. Affianco al pareo c'era un quadro di quello che sembrava Bob Marley; sotto il quadro, uno scacciasogni e delle foto incollate al muro.
Sulla parete di sinistra era appeso un tappeto di lino che ricopriva la testiera del letto; appeso al tappeto e allo scacciasogni vi era un lungo filo di luci bianche, come quelle di Natale.
"Be', ti piace?"
La domanda arrivò inaspettata. Il ragazzo che l'aveva formulata guardava il compagno con occhi speranzosi -o almeno a intuito lo sembravano, ma era impossibile esserne certi, essendo coperti da una cascata di riccioli.
L'altro stirò le labbra.
"E' carina ma.. non è piccola?" disse, guardando il riccio.
"Piccola? Ma ho cercato di fare più spazio possibile! Ho pure tolto un comodino e le teche con i serpenti" rispose deluso quest'ultimo.
"Mi stai dicendo che condividevi la stanza con dei serpenti?"
"Lo sai che mi piacciono, ma stai tranquillo: sono nelle loro teche" rispose il riccio tutto sorridende al biondo che aveva di fianco.
"E dove, precisamente?" azzardò questi, deglutendo nervosamente.
"In bagno" rispose il riccio con assoluta nonchalance.
"SAUL!" urlò il biondo, facendo saltare il compagno.
"Cosa c'è?"
"ABBIAMO DEI SERPENTI IN BAGNO?!" il biondo si portò una mano al petto e la strinse.
"Duff, calmati! Sono solo due stupide bisce, non fanno male a nessuno!" Saul provò a tranquillizzarlo, ma il compagno era già in preda al panico.
"PErché quando mi hai chiesto di venire a vivere con te non mi hai detto di avere due serpenti?" chiese Duff, ancora agitato.
"L'ho dimenticato, ma tu.." iniziò il riccio.
"Dimenticato?! Un pesce rosso si dimentica; una tartaruga si dimentica; non due serpenti!" lo interruppe l'altro.
"Cosa vuoi che faccia? Non posso darli via!"
Duff si arrese e provò a calmarsi, facendo profondi respiri. Saul aveva ragione: non poteva darli via.
"D'accordo," disse fra un respiro e l'altro, "ma guai a te se li cacci fuori dalle teche o gli dai da mangiare in mia presenza."
Saul sorrise.
"Okay."
"E quando vado in bagno devi portarli fuori e rimetterli dentro solo quando io sarò uscito" aggiunse il biondo, puntandogli un dito contro. Saul annuì sorridendo.
Duff sospirò, poi tornò a guardare la stanza.
"Tutto sommato è carina. La inauguriamo?" chiese, spostando maliziosamente gli occhi su Saul.

***
Duff si svegliò più presto del solito.
Nonostante il pareo sulla finestra fosse scuro, il suo tessuto non era abbastanza spesso da bloccare i raggi del sole, che illuminavano di un bagliore candido la stanza, disordinata come sempre.
Era passato quasi un anno dalla prima volta che era entrato da quella porta e una sola cosa era cambiato nella camera: al posto del quadro di Bob Marley, sul muro era appesa una foto dei Sex Pistols.
Il suo sguardo si posò sulla massa informe di ricci sul cuscino accanto al suo.
In realtà quell'anno parecchie cose erano cambiate: lui e Saul non erano più due ragazzi normali. Era il 1987 e, insieme alla loro band, erano diventati due fra le persone più famose al mondo, grazie al successo del loro primo album. Questo non aveva cambiato il loro rapporto o il loro sentimenti, ma aveva influito sulla loro vita privata.
Se volevano un minimo di privacy, non potevano rivelare ad anima viva la loro relazione.
Gli unici a saperlo erano i loro compagni di band. Tutta questa segretezza, però, era frustrante. Duff aveva solo 25 anni, Saul 23 ed erano troppo giovani per riuscire nascondere al mondo i propri sentimenti. 
Il biondo un po' invidiava Axl, il loro cantante, perché lui poteva gridare in un microfono tutto ciò che pensava. Duff non ne aveva la possibilità.
Sospirò e decise di scacciare questi pensieri dalla testa.
"Buongiorno" la voce di Slash sembrò venire dall'oltretomba, eppure il suo viso era angelico.
"Ciao. Ti ho svegliato io?" chiese dispiaciuto Duff, scostandogli dei ciuffi di capelli dagli occhi.
"Sì, non fai altro che sospirare," rispose Saul, "tutto okay?"
"Sì, scusami" disse il biondo.
"Non fa niente. Vieni qua." Saul allungò un braccio verso le spalle dal compagno e lo abbracciò.
Duff ricambiò la stretta e, per qualche minuto, pensò che se Saul fosse stato accanto a lui sempre, avrebbe anche potuto smetterla di bere e drogarsi. Ma non durò molto questo pensiero, perché presto entrambi sentirono il bisogno di bucarsi.
"Mi faccio una pera e do da mangiare ai serpenti" disse Saul dopo un po', staccandosi dall'abbraccio.
Duff era geloso di perdere il contatto con lui per colpa di quella bastarda dell'eroina, ma si diede dell'ipocrita per averlo pensato. Dopotutto anche lui voleva la sua dose mattutina.
Mentre Saul trafficava con la siringa, Duff andò in bagno. Seduto sul gabinetto, osservò i serpenti nelle loro teche, appoggiate sul mobile del lavandino. Sorrise.
Un'altra cosa che era cambiata, era che non gli dava più fastidio vedere i serpenti nel bagno.

***
Duff era nervoso. Erano passati 4 anni dall'ultima volta che aveva suonato con Saul e ben 25 ne erano trascorsi da quella mattina del 1987 nella stanza di quello che era il suo ex-compagno.
Erano successe così tante cose da quel lontano '87: entrambi avevano moglie e figli, ed entrambi avevano la propria band.
Non aveva mai fatto caso effettivamente a tutto quello che era successo in quei 25 anni. Finora.
Era il 2012 e l'induzione dei Guns 'N Roses nella Rock 'N' Roll Hall Of Fame lo costrinse a ripensare ai vecchi tempi, quando la frustrazione di una vita passata a nascondersi si sfogava con l'assunzione di qualunque cosa lo facesse stordire.
Ora Saul era lì, proprio davanti a lui, e gli si avvicinava sorridente. Duff avvertì una strana sensazione, la stessa che aveva provato quella lontana mattina di 25 anni prima.
"Ehy, McKagan!" lo salutò il riccio.
McKagan.
"Ciao, Slash" rispose Duff, con un tono quasi sconfortato.
Saul fece finta di nulla, ma in realtà odiava essere chiamato così da lui.
"E' un po' che non ci si vede" disse, abbozzando un sorriso. Duff scrollò le spalle.
"Be', ora siamo tutti qui riuniti, in memoria dei bei vecchi tempi, huh?" fece il biondo, guardandolo negli occhi e sperando di ritrovare l'affinità c'era un tempo fra loro.
"Non tutti" puntualizzò il riccio, e il sorriso abbandonò il suo volto.
Duff non cercava l'amore in lui, quello l'avevano perso entrambi quando avevano conosciuto le loro mogli. Voleva solo non dover vedere il fantasma del vecchio Saul ogni volta che fissava il riccio negli occhi.
"Sapevi che non sarebbero mai venuti" disse. Saul annuì.
"Sì, lo so. Dopotutto, molte cose sono cambiate, pur rimanendo le stesse" fece, guardando il biondo negli occhi.
Come noi due.
"Ragazzi! Vi stavo cercando! Ma dov'eravate?" la voce di Steven era inconfondibile, anche se ora che aveva mezza faccia paralizzata non si capiva una sola parola.
Duff e Saul interruppero il loro contatto visivo e salutarono calorosamente il loro migliore amico di un tempo.
"Cristo, Popcorn, ma quanto tempo è passato?"
"Duff, smettila di chiamarmi così; non ho più 20 anni!"
I tre amici continuarono a ridere e a scherzare ancora un po'.
Duff, però, non riusciva a togliersi di dosso quella sensazione, che ora aveva indetificato come nostalgia.
Un po', Saul gli mancava ancora.



-Angolo Autrice-
Salve a tutti, sono tornata con i miei amati Guns :)
In questi giorni mi sono tornati quelli che io chiamo "Sluff feelings" e non potevo non scrivere una storiella su questi due amanti perfetti, soprattutto perché ho notato che non ce ne sono praticamente per niente.
Che dire, spero vi piaccia e mi scuso se trovate degli errori che io non ho notato.
Se siete arrivati fin qui, grazie per aver letto.
Un abbraccio,

-Drunk on Love-
  
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