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Autore: SickOfLoveSong    14/06/2015    0 recensioni
[Chris Evans ]“L'inferno non esiste! IL vero inferno è una vita andata storta.”
4 personaggi: Doroty, Gwen, Chris e Tom, 1 storia.
Cosa succede se 4 persone decidono di mettere fine a una serie di scelte sbagliate che rendono la loro vita un inferno? Riusciranno i sogni ad essere più forti della realtà?
Crossover tra Chris Evans e Tom Hiddleston.
Storia dove i due attori non sono famosi ma provengono comunque da famiglie importanti.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« In this life, we have to make many choices.

Some are very important choices. Some are not.

Many of our choices are between good and evil.

The choices we make, however, determine to a large extent our happiness

or our unhappiness,

because we have to live with the consequences of our choices. »

 

 

-Borsa ? Eccola- disse Doroty prendendo la borsetta argentata che giaceva sul sedile affiaco a lei ; controllo' che ci fossero le chiavi dell'appartamento e il telefonino.

-Torta ? Anche lei c'é- continuo' la ragazza osservando lo specchietto retrovisore per essere certa di aver messo al sicuro quel capolavoro.

Una volta finito il check-in, la mora messe in moto la C1 arancione che Gwen le aveva prestato.

-Il gps!- si ricordo' all'improvviso.

Se fosse passato qualcuno affianco a quell'auto avrebbe visto una ragazza parlare sola e avrebbe pensato che fosse pazza ma Doroty non era pazza, era solo sola.
Parlare ad alta voce le dava l'impressione di essere meno sola, come se qualcuno da un momento all'altro avrebbe potuto risponderla.
Doroty sgancio' la cintura e sbrigandosi apri' la portiera della macchina per potersi dirigere verso il locale.


La C1 era parcheggiata da oramai 10 minuti, solo il parco e il bodyguard saparavano Doroty dal portone imponente dell'hotel.
- THE BRYANT PARK HOTEL
40 West 40th Street...
Ok... L'indirizzo é quello giusto
- si disse la ragazza mentre controllava l'indirizzo sul gps e il nome dell'hotel.

Ammesso e non concesso che fosse stato Chris a organizzare la festa in quel posto lussoso, Doroty doveva ammetterlo, il ragazzo aveva gusto.( http://i61.tinypic.com/dd12px.jpg )
La facciata imponente dell'immobile le faceva quasi paura, quel colore scuro scrupolosamente abbinato allla tonalità dorata del fregio gridava a caratteri cubitali « OSPITO SOLO PERSONE IMPORTANTI » e Doroty sapeva di non essere nessuno, per questo quando aveva ricevuto l'invito aveva ripetutamente chiesto a Gwen e Tom se Chris non si fosse sbagliato, continuava a ripetersi che c'era stato uno sbaglio da qualche parte.

-Adesso o mai più!-
Fece un gran respiro, prese il telefono dalla pochette che aveva appoggiato sul sedile alla sua destra e compose il numero del capo.

 

-In fondo al corridoio, girate a destra. Cellar bar- disse il bodyguard.
-Doroty!- disse Gwen ( http://i57.tinypic.com/2a8nkuq.jpg ) girandosi di scatto ma rimase delusa nel vedere un gruppo di ragazze sulla trentina.
-Che fine avrà fatto ? E se si fosse persa?-
-Calmati Gwen, avrà trovato del traffico, tra poco arriverà- rispose Tom poggiando delicatamente la mano sul braccio sinistro della ragazza per tranquillizzarla.
-Ma é in ritardo di 15 minuti ! Doroty non é mai in ritardo- continuo' quest'ultima mentre con la coda dell'occhio osservava l'imponente orologio da muro posizionato di fronte all'ingresso.
-La chiamo- e recupero' il telefono dalla borsetta argentata, ma non fece in tempo a sbloccare lo schermo che quest'ultimo si illumino'.


-Doroty !! che fine hai fatto?-
-Sono qui fuori-

-Arriviamo- ma prima che Gwen potesse chiudere la chiamata, Tom era già uscito dall'hotel.

Il ricciolino intravide la silouhette della ragazza da lontano e le corse incontro.

Dopo aver chiuso la chiamata, Doroty usci' dall'auto, si sistemo' il vestito ( http://i60.tinypic.com/262a9a8.jpg ) e apri' la portiera posteriore per poter prendere la torta.
Quella principale a tre strati era già nel locale, ma quella del after-party, quella a forma di ciak era nel sedile posteriore dell'auto di Doroty.
-Lasciati aiutare- una mano si era posata sulla sua schiena.
I peli sugli avambracci della ragazza si erano drizzati e le gambe avevano perso le forze, Doroty non riusci' nemmeno a gridare, l'unico movimento che era riuscita a fare era un sussulto.
-Doroty sono io ! Tom-
-Dio ! Tom non fare mai più una cosa del genere, ci sono quasi rimasta secca!- rispose la ragazza facendo un grande sospiro.
-Dai siediti un attimo- il biondino apri' lo sportello anteriore e fece sedere Doroty.
-Sarà meglio andare, conoscendola, Gwen mi vorrebbe uccidere per il ritardo-

Tom non le fece nessuna domanda sul suo essere in ritardo, ma la osservava attentamente, sapeva che qualcosa non andava bene ma sapeva anche che quella paura che la stava bloccando era nascosta fin troppo bene sotto chili e chili di sorrisi imitati cosi' bene che sembravano quasi veri.

Gwen osservava le porti scorrevoli dell'ingresso e quando vide arrivare i suoi due amici, si alzo' dal divanetto con l'intenzione di aiutarli.
-Tutto bene Doroty?- ma la mora non ebbe il tempo di rispondere perché Gwen l'aveva abbracciata di slancio per farle capire che non era sola.
Tutti e tre si erano diretti verso il locale Cellar Bar dove dovevano lasciare la torta.
Doroty rimase a bocca aperta.
Si era ritrovata in un sottosuolo adibito a locale per piccole feste private, aveva un forma rettangolare e le piccole lanterne che brillavano aiutavano i decori gotici a dare al locale un aria familiare ma allo stesso tempo elegante. ( http://i61.tinypic.com/2istxq8.jpg )

-Credete che possa fare gli auguri a Chris prima che la festa cominci ?- chiede Doroty guardando Tom e Gwen, quasi come una figlia guarda i suoi genitori per chiedere qualcosa.
I due ragazzi si scambiarono uno sguardo d'intesa e Tom prese per la mano Doroty per accompagnarla fuori da quella sala.

-Sai Chris ha affittato una stanza per lui e i suoi genitori cosi sono più tranquilli- disse Tom una volta che furono entrati nell'ascensore.
-E tu ? Voglio dire come mai tu e Chris siete cosi amici ? Sembrate cosi diversi- affermo' la mora mentre osservava le dita del ragazzo sfiorare il tasto con il numero 24, sicuramente indicava il numero del piano sul quale si trovava la stanza del biondino.
-Chris non é stato sempre cosi' freddo e calcolato, prima era diverso. Ma questa é un'altra storia Doroty-

Pochi secondi dopo il rumore dell'ascensore che si apriva invase il corridoio ormai vuoto, Doroty segui' il suo accompagnatore che svolto' subito a sinistra.
-Aspetta qui- disse Tom guardandola mentre con la mano destra bussava alla porta 313.

Subito dopo una voce ovattata lo invito' ad entrare.
-Tom sei tu!-
Il ricciolino entro' nella stanza e socchiuse la porta alla sue spalle.
-Buona sera signori Evans- disse cordialmente quest'ultimo e poi cambiano tono di voce si rivolse al suo amico.
-Chris, Doroty vorrebbe farti gli auguri-.

La ragazza, senza farlo apposta, stava ascolto' tutta la conversazione.
-Ma chi si crede ? Solo perché l'ho invitata alla festa, non vuol dire che siamo cosi' amici che puo' permettersi di venirmi a disturbare in stanza!-
Doroty non credette alle sue orecchie, forse aveva sentito male, non poteva essere Chris ad aver pronunciato quelle parole e subito un sentimento di rabbia e delusione inizio' a crescere nel suo petto.
« Io non ci volevo nemmeno venire a questa stupida festa ! » penso' tra sé e sé.

-Chris!- lo rimprovero' Tom.
Il ricciolino non ebbe il tempo di uscire nel corridoio, in lontananza senti' il rumore dell'ascensore che si azionava, Doroty se ne era andata.
-Vergognati ! Voleva solo farti gli auguri mica violentarti- continuo' prima di andarsene anche lui.

Fino a quel momento, i genitori di Chirs erano rimasti in silenzio.
-Hai fatto bene, caro. Queste ragazze che sognano una scalata sociale dovrebbero rimanere solo nei bassi fondi da cui provengono. Ti aspettiamo sotto tesoro- disse sua madre uscendo dalla stanza.
Chris prese la prima cosa che vide, un pacchetto regalo appoggiato sul letto pulito, e lo scaravento' a terra.
« Che stupida ! Non poteva aspettare 5 minuti ! »
Chris non sapeva se arrabbiarsi con lui o con Doroty ; se chiudeva gli occhi, poteva ancora rivedere lo sguardo disgustato che pochi minuti prima gli aveva rivolto il suo migliore amico.
« Non avevo altra scelta ! » continuava a ripetersi, « Se non lo avessi fatto io, mia madre l'avrebbe umiliata ancora di più. »
Nonostante le frasi che continuava a ripetersi, lo stato affettivo del biondino non migliorava, le sembrava quasi che il suo cuore fosse stato dilaniato nel giro di pochi secondi.

Tom non fece in tempo ad arrivare nella sala d'ingresso dell'hotel, la C1 arancione era già sparita, allora ritorno' da Gwen.
La ragazza sapeva che era successo qualcosa al piano 24, se ne era accorta non appena aveva visto il ricciolino entrare nella sala, il suo sguardo era pieno di frustrazione, rancore e rabbia.
-Cosa é successo ? E Doroty?-
In pochi secondi Tom racconto' l'accaduto sotto lo sguardo incredulo della ragazza.
-Ma dov'é il festeggiato?- disse Kitty all'improvviso.
Quel tono infantile fu la goccia che fece traboccare il vaso.
-Vieni andiamoci- disse Gwen prendendo Tom per la mano, quasi come fa una mamma preoccupata per il suo bambino.

Chris si era dato una rinfrescata, aveva chiuso il suo malessere in una cassaforte nascosta tra i tanti rimorsi che galleggiavano sul suo cuore, e scese nella sala Cellar Bar.
Apri' la porta di legno massiccio della sala e per un pelo non si scontro' con il suo migliore amico.
-Tom- la sua voce era quasi un sussurro.
Lo sguardo che il ricciolino gli rivolse fu l'ennesima pugnalata al cuore.
-Lasciami spiegare-
Ma Tom non gli lascio' nemmeno il tempo di finire la frase. Continuo' dritto sulla sua strada lasciando Chris sommerso dalla folla che iniizio' a cantargli la fatidica canzoncina.

 

  
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