CAPITOLO
5
Quella
notte aveva finalmente riposato grazie all’aiuto dei suoi
fratelli. Ancora non
riusciva a credere alla storia che le avevano raccontato. Lei nata due
mila
anni fa e per di più moglie del nemico e madre del vampiro
da cui lei era
attratta. La sua vita non poteva essere più incasinata di
così,e lei che
pensava di averle viste tutte!
Si
alzò di malavoglia,quando fuori faceva freddo proprio non ce
la faceva a
lasciare il dolce calore delle coperte. Anche se era un vampiro e le
differenze
di temperatura non le sentiva,le vecchie abitudini che era solita ad
avere
quando era umana erano dure a morire.
Si
vestì e scese di corsa giù dalle scale per
salutare la madre,che stava uscendo
proprio in quel momento. << Ciao mamma! Buon lavoro
>> le disse con
il suo solito tono allegro e squillante.
<<
Ciao Care! >>
Salì
le scale,prese la sua roba e si diresse immediatamente
dall’unica persona che
poteva chiarirle tutta la faccenda di Varsos e dei suoi seguaci.
Girò a lungo
per le strade di Mystic Falls rendendosi poi conto che in effetti non
aveva la
minima idea di dove fossero i Viaggiatori,questa piccola domanda ieri
sera non
l’aveva posta ai suoi fratelli. Si accostò ad un
marciapiede,prese un mappa per
vedere quale posto poteva trasformarsi nel nascondiglio perfetto per
delle
streghe nomadi. Era talmente immersa nella sua ricerca che non si
accorse di
qualcuno che bussava prepotentemente al finestrino della sua auto. Fece
un
balzo sul sedile poi con gli occhi spalancati per lo spavento vide che
vicino alla
sua auto c’era proprio la persona che stava cercando.
<<
Markos! Stavo cercando proprio te >> disse Caroline
mentre usciva dall’auto
e chiudeva la portiera con un tonfo leggero.
Caroline
guardava attentamente lo stregone che le stava di fronte e con la sua
solita
punta di superficialità che non l’abbandonava mai
pensò che per essersi sposata
con un matrimonio combinato non le era andata poi così male.
Markos era un bel
uomo ed ora che lo guardava meglio si vedeva chiaramente che era un
antico uomo
greco,tutto nel suo portamento lo urlava a gran voce.
<<
Lo so,per questo sono venuto io da te >> le rispose lui.
Markos
non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Era proprio come la
ricordava,bella ed eterea. Non poteva capitargli di meglio come moglie
ai
tempi.
<<
Sono qui perché i miei fratelli mi hanno detto che tu puoi
aiutarmi con la
storia di Varsos. >> Caroline si sentiva stranamente a
disagio,era strano
essere osservata in quel modo da una persona che alla fin fine lei
reputava un
perfetto sconosciuto. Al vederlo le erano venuti molti ricordi in mente
della
loro vita passata insieme,m erano passati due mila anni e lei era
cambiata. Non
poteva più considerare Markos come suo marito,ere solo un
perfetto sconosciuto
e credeva che anche per lui valesse lo stesso.
<<
Si,mi ricordo di lui. Vieni andiamo a parlare in un posto dove orecchie
indiscrete non potranno origliare. >>
Caroline
lasciò la macchina in mezzo alla strada e segui Markos
all’interno del
boschetto che fiancheggiava la strada principale di Mystic Falls.
Camminarono
per qualche kilometro fin quando non si trovarono in un grande spiazzo
dove vi
erano state accampate delle tende da campeggio e tutto ciò
che poteva rendere
la vita all’aperto il più agevole possibile.
Appena li videro arrivare tutte le
streghe e gli stregoni salutarono Markos,il loro capo,con un sorriso ed
un
cenno del capo in segno di rispetto ma quando guardarono lei
l’aria sembrò
essersi trasformata di ghiaccia. L’atmosfera che alleggiava
nella radura era
così densa che si poteva tagliare con un coltello. Caroline
era ben cosciente
che la gente dell’uomo che le stava di fianco non
l’avrebbe accolta a braccia
aperte,in fondo lei minacciava la loro sicurezza praticamente ogni
giorno.
<<
E’ inutile che la guardate così,d’ora in
poi la vedrete spesso camminare da
queste parti. Lo so che molti di voi ora penseranno male- aggiunse
appena vide
lo sguardo di fuoco che Caroline gli aveva lanciato- ma molti di voi
sono
sicuro che la conoscono. Il suo vero nome è Chrysa ed era
mia moglie due mila
anni fa. >>
A
sentire il suo nome le persone intorno a loro incominciarono a
bisbigliare tra
di loro. Il nome della moglie del loro capo era famoso ma non avrebbero
mai
immaginato che questa fosse una vampira e per di più una
loro nemica. Questa
giustificazione non li accontentò ma per far felice il loro
capo la lasciarono
passare ignorandola. Caroline era contente di questo,meglio veniva
calcolata
meglio lei avrebbe potuto gestire le sue indagini su Varsos.
Entrarono
in una capanna di legno che era riscaldata da un piccolo focolare posto
al
centro della stanza. La vampira si guardò intorno vedendo
vestiti ed un letto
suppose che quella doveva essere la “casa“ di
Markos. Non fece commenti sull’abitazione
si limitò a sedersi sul letto aspettando che
l’uomo facesse lo stesso. Quando
lo fece Caroline non poté trattenersi dal domandargli
<< Bene. Ora come
farai ad aiutarmi? >>
<<
Semplice,te lo mostro >> . Senza neanche darle il tempo
di aprir bocca
che Markos le aveva messo le mani sulla testa e lei era caduta
nell’oblio.
Ricordi:
I
suoi fratelli giacevano a terra morti,l’incantesimo che
avevano così
accuratamente pianificato era fallito. Dopo aver dato loro il suo
ultimo addio
fuggì dalle rovine per tornare a casa,dove
l’aspettava pazientemente il marito
con il figlio appena neonato.
<<
Allora com’è andata? >> le chiese
Markos. Nella sua voce si poteva
leggere chiaramente tutto il suo nervosismo. Col tempo si era molto
affezionato
a quella giovane ragazza bionda e non voleva che quello stregone la
uccidesse.
Chrysa scoppiò immediatamente a piangere,lasciandosi
scivolare sul pavimento.
Il marito capì che avevano fallito e prendendola tra le sue
braccia cercò di consolarla
come meglio poteva. Dopo pochi minuti sembrò
tranquillizzarsi e asciugandosi il
viso disse << Dov’è Makarios?
>>
<<
E’ nella sua culla come sempre >>
Chrysa
andò subito da suo figlio e lo prese in braccio. Mentre lo
cullava capì che
Varsos non poteva farla franca. Lui voleva ucciderla ma questo non
significava
che avrebbe preso di mira solo lei,poteva anche decidere di uccidere
suo
figlio.
<<
Dobbiamo trovare il modo di fermare quel pazzo >> disse a
suo marito,che
avendo già intuito il suo pensiero era con la testa immersa
nelle pergamene del
grimorio dei suoi antichi.
<< Forse ho trovato il modo >> . Le porse una pergamena dove vi era un simbolo molto accurato sotto vi era la scritta: φεγγάρι κατακόκκινο*
Caroline si risvegliò dai suoi ricordi.
<< Hai ancora la pergamena con quello strano simbolo a forma di falce? >>
<< No,ma so un modo per procurarmelo. >>
Caroline non sapeva il perché ma concluse che forse erano sulla buona strada per scoprire un modo per uccidere quel pazzo di uno stregone.
*luna rossa cremisi