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Autore: Lory221B    14/06/2015    3 recensioni
Un matrimonio, quattro amici, la notte dell'addio al celibato di Greg. Una notte che non avrebbero scordato mai... forse.
Liberamente ispirata al film omonimo, ovviamente un po' di Johnlock non manca mai.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anderson, John Watson, Lestrade, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Una Notte da Leoni'
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Cap. 8 - You spin my head right round, right round, When you go down, when you go down down


Aeroporto del Nevada


- Dovreste ringraziarmi che vi accompagno con il mio jet! - sentenziò Mycroft, un po' infastidito dal dover fare tutto il viaggio di rientro con quattro compagni che tenevano il muso.

- Vuoi una medaglia? - rispose sarcasticamente Sherlock che non vedeva l'ora di essere a Londra e lasciarsi tutto alle spalle.

- Sherlock non far innervosire tuo fratello, vorrei tornare in tempo per sposarmi - intervenne Greg, preoccupato al punto che controllava l'ora ogni minuto.

Sherlock si trovò inconsciamente a cercare John con lo sguardo, ma non riusciva a vederlo da nessuna parte.

- Se stai cercando John - fece Mycroft pigramente - E' andato in edicola a comprare una rivista -


**** ****


John stava passando in rassegna ogni singolo giornale, con la consapevolezza che non era lì per comprare una rivista ma per rimandare ogni discorso  a un imprecisato poi.

- Quindi resterete sposati o no? - chiese all'improvviso Thomas sbucando da dietro l'espositore delle riviste sportive.

- Non credo siano affari tuoi -

- Beh, cognato, anche si - rispose in modo irriverente.

- Non ti conosco, ma già credo che sei l'Holmes che detesto di più - affermò John, evitando di incrociare quegli occhi azzurri così simili a quelli di Sherlock.

- Questo è irrilevante, il problema è cosa provi per l'Holmes di mezzo -

John si limitò a sbuffare.

- Sono un po' preoccupato per Sherlock in effetti, lui non è come Mycroft e me -

- No di certo - convenne John che, suggestionato dal fatto che era finito nella sezione dei fumetti marvel, immaginava Sherlock come un supereroe mentre Mycroft sembrava più il Direttore dello Shield e Thomas un villain alla Loki.

- Non intendo l'ossessione per il potere, dico che non gli piace così tanto stare solo come vorrebbe far credere. E poi Mycroft ha un'ambigua relazione con la sua castana assistente, io ho una rossa che mi aspetta se mai finirà il mio esilio. Tu sei il suo biondo, non puoi deludermi -

John alzò lo sguardo stupito.

- Credo che lo strano tizio con gli occhi a palla - fece Tom indicando Anderson fuori dall'edicola -  o sta avendo un attacco epilettico o sta cercando di attirare la tua attenzione sbracciandosi -

John si girò e vide Anderson che lo chiamava, indicando l'orologio.

- Mi chiedo a cosa serva avere un jet privato se non puoi partire quando vuoi, Mycroft è troppo fissato con la puntualità. Ti conviene andare o ti lascerà in Nevada -

John non se lo fece ripetere due volte, salutò distrattamente il nuovo Holmes e corse verso il gruppetto che lo aspettava.


***** ****

- C'è talmente tanto silenzio su questo jet che mi sembra di essere al Diogene's club - affermò pigramente Mycroft, girando una pagina del quotidiano che stava leggendo.

In effetti ognuno di loro si era sistemato sul jet lontano dagli altri, in rigoroso silenzio. Solo Philip aveva tentato invano una conversazione con Greg, che per risposta lo aveva fulminato con lo sguardo.

- Spero sarete un po' più allegri al matrimonio o la povera Molly avrà la festa più triste della storia - continuò imperterrito Mycroft, ignorando l'assordante silenzio.

- Nessuno vuole rovinare il matrimonio, siamo solo stanchi - gridò Sherlock dal suo angolo.

- Si, come no - rispose Mycroft, non capendo perchè il fratello e il dottore  fossero così testardi.

John era irrequieto, indeciso se alzarsi e andare a parlare con Sherlock o restare al suo posto. Quell'insolito silenzio gli pesava come un macigno, il detective non si era lamentato neanche per un attimo, non aveva ancora chiesto quando sarebbero arrivati né aveva accampato qualche scusa per non venire al matrimonio. Decisamente non era da lui.

- Hey, tutto bene? - fece sedendosi accanto a Sherlock, ignorando gli sguardi degli altri compagni di viaggio.

- Sono annoiato - fece Sherlock continuando a fissare fuori dal finestrino.

John arricciò le labbra indeciso su cosa dire, quando Sherlock ruppe il silenzio - Non fare un discorso lungo -

- Scusa? -

- Al matrimonio di Greg, ti ricordi di essere il testimone vero? -

- Certo, si. Non è un gran discorso per cui sarà breve - fece John, abbassando lo sguardo.

- Beh, l'importante è che non muoia nessuno, non credo Molly apprezzerebbe dover esaminare il corpo -

E John si trovò a sorridere.


***** *****

- Questa limousine non può andare più in fretta? - fece Greg vestendosi in auto. Tutti e quattro stavano indossando i loro completi da matrimonio che l'assistente di Mycroft aveva fatto recapitare all'aeroporto.

- Siamo quasi arrivati - fece l'autista, sfrecciando per le vie di Londra come se fosse al Gran Premio di Montecarlo.

Mentre si cambiavano John notò che anche lui aveva qualche timido succhiotto, cosa che lo fece sorridere e preoccupare allo stesso tempo.

- Ti sei incantato John, muoviti sei il mio testimone - gridò Lestrade.

- Scusa Greg, mi annodo la cravatta e ci sono - fece John litigando con l'accessorio. Sherlock si avvicinò e gliela mise a posto, lanciandogli uno sguardo di sottecchi. John improvvisamente sentì una strana ondata di calore ma si ricompose velocemente.

I quattro sii scapicollarono fuori dalla macchina e corsero dentro la chiesa, rallentando solo quando si accorsero di essere già a metà navata e che tutti li stavano fissando. Sherlock e Anderson deviarono verso le panche per andare a sedersi, mentre Greg e John si diressero verso l'altare, dove una raggiante e al contempo preoccupata Molly li stava aspettando.

- Molly, mi spiace davvero e ti prometto che non succederà mai più - fece Greg senza fiato.

- Greg, sono stupita che siate ancora tutti interi- scherzò Molly - Queste cose succederanno ancora, magari non proprio le stesse ma... so esattamente in quale storia mi sono messa - rispose strizzando l'occhio.

John conosceva bene tutto il rito, era già stato il protagonista di un matrimonio in chiesa dopotutto, ma alle parole "finché morte non vi separi" si trovò a cercare Sherlock tra la folla. Sembrava infelice, non come quando non riusciva a risolvere un caso, non come quando Mycroft lo infastidiva. Era un'infelicità di tutt'altro genere, qualcosa che aveva spento anche il suo sguardo sempre così brillante. Questo finché il detective non smise di guardarsi attorno per incrociare gli occhi di John.

Lo sguardo si fece più allegro e fece anche un leggero accenno di sorriso, anche John sorrise di rimando, non smettendo di tenere gli occhi fissi su di lui.

- John ti dispiacerebbe passarmi gli anelli? Vorrei sposarmi - fece Greg.

John sembrò colto alla sprovvista, non si era reso conto che il prete aveva già finito di parlare da un po' di tempo ed erano arrivati allo scambio degli anelli. Passò velocemente i due anelli d'oro a Greg, non smettendo di pensare che era strano essere sposato con Sherlock e non avere nemmeno l'anello che lo testimoniasse. Si trovò inconsciamente a fissare la propria mano sinistra, per poi alzare lo sguardo e vedere che il detective stava facendo lo stesso.

In che guaio si era cacciato?

***** *****


- Allora? - chiese Tom al cellulare.

- C'è stato il si, pianti, noia, noia, lancio del riso, noia e ora siamo al ristorante - rispose Sherlock.

- Si direbbe che ti stai divertendo come un matto - fece Thomas. Sherlock se lo immaginava sprofondato in poltrona, davanti a diversi computer, intento ad hackerare i piani di qualche governo nemico o della stessa CIA.

- E' un matrimonio, come ci si può divertire? - rispose Sherlock, ripensando al matrimonio di John e al fatto che, tentato omicidio a parte, non si era divertito per niente.

- Al tuo mi sembravi allegro - fece Tom provocatorio.

- Tu che ne sai?

- Ho visto delle foto...hai intenzione di fare qualcosa a riguardo?  -

- Tu invece? Lorelei non ti aspetterà per sempre -

- Come? - fece Tom stupito, per la prima volta da quando si erano rivisti.

- Come lo so? Finalmente è passato il post sbornia e le mie capacità sono al 100% fratellino. Conosci Irene Adler perché uscivi con sua sorella. Quanto sei immischiato nell'eccitante nel Prosecco e in tutto il caos della nostra nottata? -

- Lascio a te fare le deduzioni. Comunque se avessi saputo che avreste gettato Mycroft in un bagagliaio avrei partecipato anch'io -

Sherlock sorrise fra sé - Buona serata Tom... e  lascia perdere i piani di dominio del Mondo -

- A te...e se posso darti un consiglio, è tempo che tu glielo chieda in ginocchio -

Sherlock chiuse la telefonata giusto in tempo per vedere che si era già perso metà del discorso di John.

- Ho conosciuto Greg ormai più di 5 anni fa, mi ero appena trasferito in Baker Street ed aveva praticamente fatto irruzione nell'appartamento per annunciare che c'era stato un altro omicidio. Il giorno primo avevo conosciuto Molly...in obitorio ovviamente - tutti gli invitati risero.

- Non sapevo che quelle giornate sarebbero state l'inizio della mia nuova vita e che... - John si fermò un attimo a guardare verso Sherlock che ascoltava attento. -... e...non sapevo che Molly e Greg sarebbero diventati due dei miei nuovi migliori amici. Ne abbiamo passate tante insieme, sono due persone che meritano di essere felici e sono davvero orgoglioso di esser testimone di questo evento. Ci hanno messo anni per capire di essere innamorati... beh non tutti sono così veloci a capirlo. A volte si scambia un grande amore per una grande amicizia, si pensa che quell'attaccamento, quella preoccupazione per l'altro, quel trovare insopportabile che guardi qualcun altro che non sia tu, sia solo amicizia. A volte siamo davvero ciechi. O forse non vogliamo vedere, abbiamo paura di lasciarci andare a qualcosa che...-

John notò che tutti lo stavano ascoltando perplessi, tranne Sherlock, che sembrava aspettare la fine della frase.

- Scusate, sto divagando. Alziamo i calici per i novelli sposi, a Molly e Greg! -

Gli invitati brindarono allegri e Molly e Greg sorrisero raggianti. Sherlock, invece, aveva posato il bicchiere e si era diretto in giardino. Si sedette su una panchina a fissare il tramonto, nella speranza di trovare il coraggio per fare quello che gli era stato suggerito dal fratello.

John posò il bicchiere a sua volta e si diresse di corsa in giardino per parlare con il detective, era sicuro che se non lo avesse fatto in quel momento non ci sarebbe più riuscito. Sherlock lo vide con la coda dell'occhio e si alzò in piedi avvicinandosi piano, in maniera molto elegante e controllata. Quando furono a due metri di distanza si  misero contemporaneamente in ginocchio.

Entrambi si guardarono perplessi.

- Perché diavolo sei in ginocchio Sherlock? -

- Per lo stesso tuo motivo...credo. -

- Stai dicendo che volevi...anche tu...insomma.... -

- VUOI SPOSARMI?- gridarono in coro.

- Non doveva andare così - fece uno Sherlock sconcertato.

- Beh.. visto che tecnicamente siamo già sposati, non mi sembra la cosa più strana - rispose John sorridendo. - Forse dovremmo rialzarci - aggiunse.

- Direi di si, anche perché ci stanno guardando tutti - rispose Sherlock facendo cenno con la testa verso la folla che era accorsa in giardino a guardare la strana scena.

- Da quando ti importa cosa pensa la gente? - rispose John rimettendosi in piedi.

- Non mi importa -

Si fissarono inziando a sorridere finché non sentirono Molly gridare agli invitati di tornare dentro perché avrebbe lanciato il bouquet. Non prima di aver strizzato l'occhio in direzione dei due amici.


****** *****

- Molly, dove sono Sherlock e John? Non li vedo dal discorso - fece un distratto ed euforico Greg.

- Si stanno baciando in giardino - rispose lieve.

- Cosa? - chiese Greg quasi strozzandosi con lo champagne.

Molly non la smetteva di sorridere - Era ora dai, mi spiace aver capito così tardi che perdevo il mio tempo a correre dietro a Sherlock, tu sei perfetto per me quanto John lo è per lui -


***** *****

Sherlock, John, Philip e Greg si trovarono seduti attorno ad un tavolino in giardino, lontano dal caos. Quelle folli 48 ore di cui non avevano ricordo cominciavano ad essere qualcosa di lontano, c'era un nuovo capitolo da affrontare.

- Sapete, mai avrei detto che vi sareste sposati prima di me - fece Greg ridendo.

- Nemmeno noi - rispose John ancora sconcertato.

- Quindi adesso? Lo confermerete anche a Londra? -

- Beh non ne abbiamo ancora parlato, ma penso di si...vorrei poter ricordare il mio matrimonio - fece John.

Tutti risero, finché sentirono una presenza alle loro spalle e si girarono di scatto.

- Mycroft cosa ci fai qui? - chiese Sherlock infastidito.

- Ero venuto a fare gli auguri a tutti gli sposi presenti e a portarvi questa - fece indicando una fotocamera.

- Ecco dov'era - gridò Anderson.

- Era rimasta nella vostra suitte, ci sono un sacco di foto interessanti - fece lieve.

- C'è quando abbiamo rubato l'auto dell polizia? E il party? -

- C'è tutto. C'è anche un filmino a luci rosse che ho cancellato quando ho capito cos'era - fece rivolto a Sherlock e John che si guardarono imbarazzati.

Greg prese in mano la fotocamera e si mise in mezzo ai tre amici.

- Ragazzi, guarderemo queste foto un'unica volta e poi le cancelleremo ok? -


   T H E   E N D .....???!?!??!?!?

Grazie grazie grazie a tutti, per aver letto, seguito e commentato...grandiosi, tanti commenti e tanto amore per voi che siete stati così carini :-*

Ringraziamenti speciali a : Evola_Love Beatles, Always221B e Vale_efp che hanno commentato tutto..ma proprio tutto :)) e a Elwing Lamath, lacri 1508, Errant, Thilobo, Allycella, City_of_Riry, queensan, Frachan, Chappy, Daniela93, _i_am_sher_locke..., Koa__, per avermi tenuto compagnia con i loro commenti!!!

Perché i punti di domanda sul the end? perché stavo pensando ad un seguito..magari da scrivere direttamente qui, continuando con i capitoli. Una cosa tipo tre Holmes on the road e il matrimonio di Sherlock e John da ri-celebrare...ma è tutto fase di sviluppo..magari ditemi se l'idea vi convince.

Un bacione e alla prossima!
   
 
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