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Autore: fleacartasi    15/06/2015    3 recensioni
“Devo dirti una cosa.”
Lei rimase immobile, lo sguardo fisso sull'orizzonte gonfio di nuvole scure. Avrebbe piovuto di nuovo, di lì a poco. Le foglie degli alberi ondeggiavano avanti e indietro, senza sosta, sospinte dal vento.
“Mi dispiace, Lene. Penso di amarti.”

Sirius/Marlene
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marlene McKinnon, Sirius Black | Coppie: Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino'
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Baby, every dog on the street
Knows that we're in love with defeat
Are we ready to be swept off our feet
And stop chasing every breaking wave?
“Every breaking wave” U2.



1980.



Devo dirti una cosa.”
Lei rimase immobile, lo sguardo fisso sull'orizzonte gonfio di nuvole scure. Avrebbe piovuto di nuovo, di lì a poco. Le foglie degli alberi ondeggiavano avanti e indietro, senza sosta, sospinte dal vento.
“Mi dispiace, Lene. Penso di amarti.”
Marlene trovò la forza di voltarsi, il viso pallido ed incredulo nella luce fioca del pomeriggio. Una ciocca di capelli, sfuggita dalla treccia disordinata, le sfiorava la guancia. “Ti dispiace?”
“Sai, il nostro mantra. Nessun legame, nessun coinvolgimento, bla bla bla. Avevamo deciso così.” Sirius rabbrividì. “Ma quest'ennesimo funerale... il prossimo potrebbe essere il mio. Lo dico ogni volta, ma ormai ci stanno decimando. E mentre guardavo quella tomba... Non potevo più tenermelo dentro, l'ho capito mentre ero lì, in piedi.” Un lampo lontano illuminò i prati. “Ma non cambierà niente, davvero. Nessun legame. Sono solo un ragazzino, giusto? Me lo dici sempre anche tu, un ragazzino scemo. Tu hai bisogno di un uomo, Lene, qualcuno che ti tratti bene. Che ti porti via da qui, magari. Anzi, deve portarti via da qui, da questo schifo. Deve...” La voce gli si incrinò, pesante nell'aria fredda. Intrecciò le dita a quelle di lei. “Devi farti portare via, perché al tuo funerale non posso venire. Non voglio venire, non... Sai di cosa sto parlando, no? Io non -”
Marlene gli gettò le braccia al collo. “Sei un maledetto coglione, Black,” sussurrò, contro la sua spalla. “Uno stupido, maledetto coglione. Come ho fatto ad innamorarmi di te lo sa solo Merlino.”
Sirius rise piano, senza sciogliere l'abbraccio.
“Non andrò da nessuna parte,” disse Marlene. “L'hai capito, vero?”
“Lo so, Lene.”
Alcune gocce di pioggia iniziarono a scivolare sulla lana ruvida dei loro mantelli, ma Sirius e Marlene non si mossero.



* * *



Chi non muore si rivede! Sono decisamente troppo vecchia per scrivere fanfiction, omg.
In ogni caso, ieri ho deciso di fare un salto sulla mia vecchia pagina qui su EFP e sono stata colta dalla nostalgia. Ovviamente quasi tutte le persone che seguivo all'epoca non postano più, ma è stato bello rileggere alcune delle storie che avevo amato *_*
Sirius e Marlene erano la “mia” coppia più nuova, in fatto di fisse, li adoravo. Nella mia personale visione lei è più grande di sette anni,
sapevatelo. Questa schifezzuola è ambientata dopo l'ennesimo funerale di uno dei membri dell'Ordine, non sono stata a specificare quale, e diventa parte della mia (vecchia come una mummia) raccolta “Ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino”.
Basta, ora mi eclisso. Grazie se avete letto :)


Flea.

  
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