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Autore: Spensieratezza    15/06/2015    7 recensioni
Jensen Ackles decide di fare il provino per la serie televisiva Family Business. Lì incontrerà il 22 enne Jared Padalecki, sua aspirante co - star nel telefilm. Jensen è sposato, Jared un vulcano single espansivo con gli occhi da cucciolo. Cosa succederà se Jared dovesse mettere gli occhi addosso al bel Jensen?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati due anni e Misha era diventato l’angelo Castiel nella serie tivù “The Family Business”. Jared e Jensen avevano interceduto per lui, per fargli fare un provino e il provino era andato benissimo. Erano rimasti rapiti da lui.

“Non so come ringraziarvi, ragazzi, ma io non merito questa parte, dopo quello che mio padre…”

“Basta parlare di questa storia!” lo interruppe Jensen. “È acqua passata. Se non fossi piaciuto davvero al provino, non ti avrebbero preso, fidati. Anzi, sai che ti diciamo? Forse tuo padre ci aveva visto giusto ad insistere nella convinzione che eri perfetto per lo show, certo non al posto mio…su quello ha fatto cilecca.” Rise Jensen.

“Beh, io non vi sarò mai abbastanza grato per quello che avete fatto. Per aver realizzato un sogno, anche se solo per pochi episodi.” Disse Misha.

“Chi ti dice che sarà solo per pochi episodi? Ok, i produttori hanno stilato un’immagine a breve tempo, ma sai quanti attori, dimostrando il loro valore e piacendo al pubblico, sono diventati regular in uno show?” ridacchiò Jared.

“Io piacere al pubblico? Forse come giullare. Non credo che durerò molto!” disse Misha con un sorriso.

Jared e Jensen si guardarono con un sorrisino, che intendeva che loro erano un po’ scettici su questo.

“Sapete…” disse Misha, cauto, guardando il set montato per le riprese. “Mi piacerebbe che un giorno parlaste con mio padre.  L’ho sentito giorni fa e lui è pentito di quello che ha fatto. Vorrebbe tornare qui, ma teme che andrà in carcere se rimette piede in questo paese. Lui però vorrebbe tornare, perché vorrebbe chiedervi scusa e vorrebbe anche vedervi.”

Jared e Jensen guardarono da un’altra parte.

“Mi ha assicurato di non volere soldi da me…”

Ora Jared e Jensen lo fissarono, indecisi.

“Ahhh. Lasciate perdere. Ho detto una stronzata. Dimenticate quello che vi ho detto, ve ne prego! Vado a ripassare la mia parte!!”

Jared e Jensen guardarono andare via Misha, con uno sguardo triste dipinto sui loro volti. Misha era loro amico e non c’entrava con questa storia, ma il padre… quanto in là poteva andare il perdono o la capacità di riuscire a perdonare?
 
 
 
*

Stavano girando la quinta stagione di The Family Business e come avevano previsto Jared e Jensen, l’angelo Castiel aveva avuto molto riscontro tra il pubblico ed era diventato stabilmente un regular, cioè uno dei personaggi principali dello show. Non se ne sarebbe andato.

Jared e Jensen si erano ritrovati a parlare di Misha, del padre e d’un tratto accadde qualcosa.

Si guardarono e come successe sempre, si capirono senza dire una parola. Avevano preso in quel momento, una decisione, senza neanche parlarsi.

Andarono subito da Misha ad informarlo di quello che avevano deciso e il loro amico ne fu molto felice, a quel punto tornarono nel loro camper, che dividevano insieme e Jensen fece una telefonata, davanti sia a Jared che Misha.

“Pronto. È il signor Collins? Sono Jensen Ackles. Volevo dirle che accetto di stabilire un incontro, per buttarci tutta la vicenda spiacevole alle spalle e anche il mio fidanzato sarebbe felice di parteciparvi.”

Ecco. Era stato così facile. Jensen si sentì liberato di un peso incredibile. Guardò Misha e Jared e seppe che anche per loro era lo stesso.

Era stato così facile. A volte il perdono lo è. A volte sbagliamo a credere che il rancore e l’odio possano aiutarci a farci star bene. L’odio non fa mai star bene. Non guarisce. Il perdono sì.
 
 
 
 
 
*

Jared stava facendo un bagno nella vasca, nella loro casa a Malibù. Alzò lo sguardo, vedendo il maestoso corpo di Jensen, camminare nudo, verso di lui.

Non riusciva ancora ad abituarsi a quanto fosse bello, a quanto anche solo vedere le sue gambe nude camminare verso di lui, lo faceva fremere di eccitazione. Trovava che Jensen fosse bello tutto, ma le sue gambe e le sue braccia, signori, erano la meraviglia e non parliamo dei suoi occhi e del suo sorriso.

Jared continuò a insaponarsi, guardandolo con un ghigno malizioso. Di sicuro Jensen aveva un bel potere su di lui, ma Jared non voleva essere da meno.

Jensen sorrise, entrando nella vasca e sedendosi dietro di lui.

Jared gemette alla scossa di piacere che lo invase per via dell’attrito tra i loro corpi nudi, appoggiati l’uno contro l’altro, pelle contro pelle.

Jensen gli prese il sapone tra le mani e cominciò a insaponarlo lui. Jared allora si arrese e lasciò cadere la testa all’indietro sul suo petto, i suoi capelli appena un po’ bagnati sulle punte, che solleticavano il petto di Jensen. Jared sapeva che a Jensen piaceva quel contatto.

“Sai, ogni tanto rifletto ancora su tutto quello che è successo e capisco sempre di più quanto fosse destino che dovevamo stare insieme.” Disse Jared.

“Che vuoi dire?” chiese Jensen, insaponandogli le spalle.

“Quell’assurda proposta…in primo luogo, qualcuno aveva già pensato che noi due avremmo dovuto stare insieme…e in secondo luogo, io non ho letto quella proposta, eppure sono stato comunque da subito attratto e profondamente cotto di te. Come se dovesse essere destino.”

“Sono d’accordo.” Disse Jensen, dandogli un bacio.

“Inoltre, sono convinto che è stato il mio sesto senso a non farmi aprire quel documento, ai tempi. Era come se una parte di me sapesse che c’era qualcosa all’interno che avrebbe cercato di dividermi da colui che ero destinato veramente a stare, perché è chiaro che se avessi aperto quel documento, non avrei mai fatto quello che mi si chiedeva e quindi di riflesso sarei stato frenato ad avvicinarmi a te…insomma, io credo che il mio sesto senso, inconsciamente, mi abbia frenato dall’aprire quel documento, per non intralciare il nostro destino, per non impedire al nostro destino di compiersi!”

“E quale sarebbe il nostro destino?” lo provocò Jensen, circondandogli il viso con le mani e bagnandogli le guance di acqua e bagnoschiuma,

“Innamorarci. Stare insieme.” Gli disse Jared.

“E fare l’amore!” gli disse Jensen, baciandolo e gemendo nel bacio.

Jared ricambiò felice il bacio, gemendo a sua volta, quando la mano di Jensen si fece largo tra le sue gambe, afferrando il suo membro e facendolo gemere di piacere.

Jared lasciò scivolare un’altra volta la testa all’indietro, lasciando che la passione scoppiasse tra di loro, ancora una volta.
 
 


Più tardi, sarebbe stato il turno di Jensen, di essere romantico. Sarebbe andato da Jared, mentre in boxer cucinava delle omelette, lo avrebbe abbracciato da dietro e gli avrebbe detto:

“È per via di tutto il discorso che mi hai fatto un’ora fa, che non hai mai buttato quel documento e lo conservi nel cassetto della nostra scrivania?”

Jared sorrise. Jensen aveva sempre ritenuto che fosse un po’ rischioso conservare ancora quella roba. Se qualcuno l’avesse trovato, c’era il pericolo che potessero pensare che Jared aveva ancora in mente quella proposta. Era per questo che aveva aggirato il problema, scrivendo un post it tra gli spazi bianchi, alla fine di quel contratto! Aveva scritto:

Non tradirò mai l’uomo della mia vita, perché lo amo. Non lo lascerò mai, perché staremo insieme per sempre, ma conserverò sempre questa proposta, perché è la prova che anche quando non sapevo esistesse, io e Jensen ci siamo innamorati. È la prova che era destino che dovessimo stare insieme e quindi non mi libererò mai di questo documento.

Jared gli accarezzò il viso e annuì. Jensen divenne a quel punto, ancora più sentimentale.

“C’è qualcosa che ti sei dimenticato di aggiungere prima, al riguardo.”

“Davvero? Che cosa?”

“Non aprendo quel documento quando ti è stato consegnato, è come se il tuo cuore avesse rifiutato istintivamente di tradirmi. Tu non potevi sapere cosa contenesse quel fascicolo, ma è stato come se il tuo cuore sapesse già di non volermi tradire.”

Jared lo guardò, pieno di gioia. “Ed è proprio così.”

“Sono stato uno stupido a pensare che mi avresti un giorno tradito e abbandonato. Mi dispiace di aver dubitato di te. Non lo farò mai più.” gli disse Jensen, guardandolo con uno sguardo colmo d’amore.

“Mai più, sì. Suona bene!” disse Jared, felice, gettandogli le braccia al collo e baciandolo felice.

“Mi rendi felice, Jared.” Si lasciò scappare in un sussurro Jensen, mormorando quelle parole al suo orecchio.

“Oh, Jensen, anche tu mi rendi molto felice!” disse Jared di rimando, abbracciandolo più forte.

Finalmente tra i due piccioncini non c’erano più nuvole sopra di loro, ma solo felicità e amore.
 
 
 














Note dell'autrice: 

Ed eccoci qua! Anche questa storia è finita e confesso che mi dispiace un pò lasciarla andare, prerchè è una delle mie preferite, ma spero di avervi allietati un pò con questo finale pieno d'amore!! :)))

Mi piaceva l'idea che Jared e Jensen decidano di non sbarazzarsi di quel documento, ma allo stesso tempo lo trasformino in qualcosa di felice, in modo che gli rimarrà sempre il simbolo di quello che loro sono. L'Amore <3 E tranquilli, quel documento, anche grazie alle modifiche di Jared, non potrà fare più alcun danno! :)

Spero anche che vi piaccia l'epilogo che ho voluto dare al padre di Misha :))
   
 
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