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Autore: ninety nine    15/06/2015    3 recensioni
[POST MJ, 665 PAROLE, JOHANNA & BIMBO CRESTA-ODAIR]
Dal prompt: Hunger Games, Johanna e il figlioletto di Finnick, "Ti luccicano gli occhi quando parli di lui''
DAL TESTO:
''Ma lui...''
''Ah no. Fermo, stop. Lui avrebbe voluto che tu finissi il tuo fortino, ragazzino, non che piagnucolassi. Lui avrebbe voluto che imparassi a pescare e che solcassi le onde del mare su una qualsiasi barchetta, che qui ne avete tante. Quindi in piedi.''
Così dicendo la donna sollevò il bambini di peso e gli diede in mano un lungo bastone.
''Ti luccicano gli occhi quando parli di lui.''
Le spalle di Johanna si irrigidirono di colpo.
''Anche a te, ragazzino.''
''No ma, come mai?'' [...]
''Lo avevo capito, sai? Non ti luccicavano così tanto gli occhi, in quel momento, anche se parlavi di lui. Però non importa, perché era una bella storia!''
Un lieve filo di delusione si era insinuata nella voce entusiasta del bambino.
''Morgan?''
''Cosa, Hanna?''
''E' vero anche che gli luccicavano gli occhi, quando parlava di te. Ho soltanto unito brandelli di storie in una soltanto, ragazzino. Come fa un pescatore con le sue reti, cuce pezzi di reti passate.''
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bimbo Cresta-Odair, Johanna Mason
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'We are out for prompt stories'
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''Ehi, Mo...''

Gli occhi verde mare, in tinta con l'acqua che spumeggiava a pochi metri da lui, di un bambino di sette anni si posarono sulla donna che veniva verso di lui.

Cinna Morgan Odair* era di carattere volubile, proprio come l'elemento a cui era ispirato il suo secondo nome: il mare.

Nelle mattine di tempesta come quella, a Johanna capitava spesso di trovarlo seduto a gambe incrociate sul fortino che si era costruito con il suo aiuto, su uno scoglio a pochi passi dall'acqua.

Gli occhi del bambino si perdevano tra le onde e tra le domande che gli affollavano in testa, senza che però avesse la capacità di ordinarle.

Annie, abituata a un'infanzia di solitudine, non sapeva bene come gestire questi sbalzi e, pur essendo una buona madre, preferiva lasciare alla donna del Sette il compito di aiutare il figlio a superare quei momenti.

''Ah, sei tu.''

Johanna sapeva bene chi il bambino aveva sperato che fosse, ma preferiva non nominare il giovane dai capelli color rame che affollava i suoi pensieri in quei soggiorni al Quattro.

''Lo stiamo pensando entrambi, non è vero?''

Dopo alcuni secondi, Morgan annuì impercettibilmente.

''Beh, sai che ti dico? La smettiamo. Ora, immediatamente. Io e te non siamo due pappemolli che si perdono nel passato, Mo. Non lo siamo.''

Da tempo il tono di Johanna aveva ripreso i toni sarcastici e decisi che lo contraddistinguevano, ma in presenza del piccolo Odair faticava a mantenere il controllo, poiché quel bambino era la fotocopia del padre.

''Ma lui...''

''Ah no. Fermo, stop. Lui avrebbe voluto che tu finissi il tuo fortino, ragazzino, non che piagnucolassi. Lui avrebbe voluto che imparassi a pescare e che solcassi le onde del mare su una qualsiasi barchetta, che qui ne avete tante. Quindi in piedi.''

Così dicendo la donna sollevò il bambini di peso e gli diede in mano un lungo bastone.

''Ti luccicano gli occhi quando parli di lui.''

Le spalle di Johanna si irrigidirono di colpo.

''Anche a te, ragazzino.''

''No ma, come mai?'' domandò, facendo roteare il bastone che aveva in mano.

'Wah-tah! Colpita!'' urlò poi, graffiando la donna su un braccio.

Vedendo che non reagiva allo scherzo il bambino le si avvicinò lentamente e le mise una mano su una spalla.

''Va tutto bene, Hanna?''

Nel sentire quel soprannome Johanna si irrigidì ancora di più.

''Dove lo hai sentito, questo nomignolo?

''Non lo so, io...mi piaceva...''

Gli occhi di Morgan erano tornati a guardare il mare.

''Era il mio migliore amico, Mo. Anzi, era il mio unico amico. Soltanto lui mi chiamava così, lui e nessun altro. Diceva che era un nomignolo che potevano usare solo lui e suo figlio, in futuro. Luccicavano anche a lui gli occhi, quando parlava di te.''

Johanna scompigliò i capelli del bambino perdendosi tra i loro riflessi rame.

''E ora su, che quella è una canna da pesca, non un bastone da combattimento!''

''Questa...una canna da pesca?''

''Sì ragazzino, qualcosa da ridire?''

Morgan scosse la testa e saltò giù dal fortino ridendo, diretto verso il mare.

''Ecco, bravo, ragazzino'' sussurrò Johanna tra sé e sé.

 

 

 

 

 

''Hanna?''

Il sole stava tramontando e i due tornavano a casa, divisi soltanto da un cestino di pesci.

''La storia del soprannome...era inventata?''

La donna trasse un lungo sospiro.

''Sì, ragazzino. Ma era davvero il mio migliore amico ed era vero che mi chiamava così.''

''Lo avevo capito, sai? Non ti luccicavano così tanto gli occhi, in quel momento, anche se parlavi di lui. Però non importa, perché era una bella storia!''

Un lieve filo di delusione si era insinuata nella voce entusiasta del bambino.

''Morgan?''

''Cosa, Hanna?''

''E' vero anche che gli luccicavano gli occhi, quando parlava di te. Ho soltanto unito brandelli di storie in una soltanto, ragazzino. Come fa un pescatore con le sue reti, cuce pezzi di reti passate.''

Morgan annuì sorridendo.

''Lo farò anche io?''

''Ovvio che sì, ma soltanto se ti darai una mossa. Correre, forza, che non abbiamo tutto il giorno!''

 


Ave lettori!

Innanzitutto, ringrazio NonSoIlSuoNickSuEFP per il prompt lasciatomi durante l'evento nel gruppo We Are Out For Prompt, che era Johanna e il figlioletto di Finnick, "Ti luccicano gli occhi quando parli di lui'' e che mi ha dato la possibilità di introdurre un nuovo personaggio che già si vedicchiava in This Is Home, nonostante questa long ormai venga da me considerata a parte. Il bimbo di Finnick e Annie (*) porta il nome di Cinna, ma quasi tutti lo chiamano con il suo secondo nome, Morgan, di derivazione gallese e dal significato di ''Cerchio del Mare'' oppure ''Nato dal Mare'', abbreviato in Mo.

Altro da dire non ho, se non che per il fortino di cui di parla ho immaginato qualcosa di simile a quello di Harry nella prima stagione di OUAT, giusto per dare un'idea, e che lo stesso Mo nella mia testa è per certi versi simile ad Harry.

Johanna post guerra è stata un po' complessa da scrivere, spero risulti IC...rimane la solita scassapalle (che amo), ma soffre e continuerà a farlo. Ha anche lei i suoi fantasmi ed in fondo la immagino fragile.

Al solito, se vorreste farmi sapere che ne pensate, nonostante sia una robetta corta corta, mi fareste felice! Grazie di essere arrivati fino qui!

A presto 99.

 

  
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