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Autore: _Fire    15/06/2015    11 recensioni
AU Malec || Magnus!Badboy
Alec è al suo primo anno quando incontra Magnus Bane, senza sapere il suo nome.
Le loro strade si incrociano nuovamente al terzo anno di Alec, ma il ragazzo che aveva visto piangere quel giorno di due anni prima non c'è più: ha lasciato posto a un ragazzo sfacciato e arrogante.
Come una stella che si trasforma in un buco nero.
Alec riuscirà a portare un po' di luce sul suo cammino o verrà inghiottito dall'oscurità?
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chi è, chi è, chi è.
Alec avrebbe giurato di aver già visto quel ragazzo – i suoi occhi e i suoi capelli non si dimenticavano facilmente.
Gli avevano sempre detto di avere una buona memoria, dato che imparava velocemente le strade ed anche le nozioni a scuola, ma in quel momento ne dubitò seriamente.
Continuò a fissare il ragazzo, che intanto si era tranquillamente seduto accanto a lui, beandosi delle sue attenzioni, piuttosto che esserne infastidito. L’esatto opposto di come sarebbe stato per Alec.
Il professore cominciò a parlare, illustrando un complicato esperimento di chimica che avrebbero dovuto svolgere quel giorno e che avrebbe costituito buona parte del voto finale. Perciò Alec provò seriamente a concentrarsi, anche se la vicinanza del ragazzo accanto a lui non gli rendeva la cosa per niente facile. Si chiese anche come mai non l’avesse mai visto prima nel suo corso: era ripetente? Si era appena iscritto per crediti extra? 
Scartò l’idea di chiederglielo perché era meglio iniziare. Si schiarì la voce, come per prendere in mano la situazione, ma alla fine si ritrovò solo con le guance bordeaux mentre apriva il libro per seguire le istruzioni. Mentre lo metteva al centro del tavolo, in modo che entrambi potessero leggere, quasi faceva cadere una serie di provette.
«Attento, piccolo.»
Quell’appellativo lo fece sobbalzare.
Sapeva chi era quel ragazzo.
«Tu- noi ci siamo già incontrati.» mormorò, a bassa voce per non farsi sentire dal professore, guardandolo finalmente negli occhi.
«Davvero?» chiese l’altro, piegando la testa di lato. Sembrava ancora di più un gatto in quella posizione.
«Sì…ma è comprensibile se non ti ricordi di me. È stato per poco, qualche anno fa, eravamo nel cortile della scuola e ti ho dato un fazzoletto.»
«Non mi ricordo proprio, piccolo, mi dispiace. Ma sei sicuro che fossi io? Due occhi come i tuoi non li scorderei facilmente.»
Alec arrossì leggermente per il complimento sottinteso e poi rispose: «Mi- mi sembra di sì, ma potrei anche sbagliarmi.»
Eppure avrebbe giurato di aver visto qualcosa accendersi negli occhi del ragazzo un attimo prima.
«Mmh, potremmo sempre incontrarci qualche altra volta per rimediare.» disse, ammiccando e sporgendosi verso di lui.
Alec rimase interdetto. Ci stava provando con lui?
«Io non sono- mi piacciono le ragazze.» mentì, ma non poteva proprio rischiare che un perfetto sconosciuto rivelasse a tutti il suo segreto – e non gli sembrava nemmeno un tipo molto affidabile, in tutta sincerità.
Il ragazzo ridacchiò. «La cosa nei tuoi pantaloni mi dice un'altra cosa - a meno che tu non ti sia infilato in tasca una provetta molto lunga.» 
"Imbarazzo" non era sufficiente a descrivere lo stato d’animo di Alec. Arrossì fino alla punta dei capelli. 
«Non sai nemmeno il mio nome.»
Il ragazzo aprì il suo libro all’indice. «Alexander Gideon Lightwood.» lesse. «Hai davvero un bellissimo nome.»
Alec avrebbe voluto prendersi a schiaffi. «Non dirlo a nessuno, ti prego.»
«Non lo farò, se accetti di uscire con me.»
«Ma...»
«Niente ma»
«Okay» sospirò Alec. «Non pensi che dovrei sapere anche io il tuo nome, ora?»
Il sorriso dell’altro si allargò. «Magnus. Ora possiamo procedere con l’esperimento, Alexander.»
«Alec.»
«Come?»
«Chiamami Alec.»
Magnus assunse di nuovo la sua espressione maliziosa, con l’angolo destro della bocca sollevato, e gli si fece più vicino. «Vuol dire che siamo intimi, ora?»
«Sai che ti dico? Chiamami come preferisci.»
Magnus spostò la sua mano sulla coscia di Alec. «Non trattarmi male, Alec.»
Sarebbe stata un’ora decisamente lunga.
 

***
 
Una volta fuori dall’aula di chimica, Alec tirò un sospiro di sollievo.
L’esperimento non era andato male, ma sarebbe potuto andare meglio se Magnus – e la sua dannata mano – non lo avessero distratto tutto il tempo.
Fortunatamente era l’ultima lezione, quindi andò subito a casa, salendo dritto nella sua camera.
Era solo, Isabelle e Jace solitamente si trattenevano un po’ a scuola, così ne approfittò per stendersi sul letto.
Il suo cellulare squillò dopo un po’. Sbuffò, pensando che non si sarebbe fatto convincere in nessun modo ad andare a prendere Max, suo fratello minore, quel giorno, dato che non era il suo turno.
I suoi genitori erano entrambi fuori per lavoro, facevano i commercialisti, così lui e i suoi fratelli avevano dei turni per svolgere le faccende domestiche, andare a fare la spesa o, appunto, a prendere Max.
E quel giorno era il suo giorno libero.
Un altro bip.
Prese contro voglia il telefono dalla tasca dello zaino ai suoi piedi. Aggrottò le sopracciglia: un numero sconosciuto. Lo sbloccò per leggere i messaggi.
 
15.10, Numero sconosciuto Hai mangiato?
15.11, Numero sconosciuto Okay, non mi interessa. Quando posso passare a prenderti?
 
Dal primo messaggio sarebbe anche potuto essere Izzy – col pericolo che avesse deciso di cucinare – ma il secondo gli suscitò diversi dubbi.
 
15.13, Alec Chi sei?
 
La risposta arrivò in fretta, lasciando Alec a metà tra lo stupore e il dovevo aspettarmelo.
 
15.13, Numero sconosciuto Magnus, ovviamente
15.13, Numero sconosciuto Non avrai mica altri spasimanti?
15.15, Magnus Non so come interpretare il tuo silenzio, piccolo.
15.16, Alec Ti stavo salvando in rubrica.
15.16, Alec E potresti smetterla di chiamarmi piccolo?
15.17, Magnus Ti ho salvato anch’io, piccolo
15.17, Magnus Ops
15.17, Magnus Sì, potrei, ma non voglio 8)

15.18, Alec Cosa dovrebbe essere?
15.18, Magnus Una faccina, ovviamente. Girala, sarà un tipo con gli occhiali che sorride 8) 8) 8)
15.19, Alec Continuo a non capire cosa c’entri.
Comunque, come hai fatto ad avere il mio numero?
15.19, Magnus Non dovresti scrivere tutte le tue informazioni sul libro di chimica
15.20, Alec Ci tengo a quel libro
15.20, Magnus Parlando di cose importanti
Sabato alle nove va bene per te? Vorrei portarti in un posto
 
Il cuore di Alec cominciò a battere all’impazzata. Non era mai uscito con nessuno, e ora stava per farlo, per di più con un ragazzo.
 
15.21, Magnus Ricordati il nostro patto
15.21, Alec Il tuo ricatto, vorresti dire
15.21, Magnus Sei eccitante quando ti arrabbi
15.22, Alec
15.22, Magnus Ho voglia di vederti
Dimmi di sì
 
Non aveva molta scelta dopotutto, no?
 
15.23, Alec Sabato alle nove va bene.
15.23, Magnus Ci vediamo in giro allora, piccolo
 
Alec gettò indietro la testa sul cuscino, lasciando cadere il cellulare sul comodino accanto al letto.
In che guaio si era andato a cacciare?
 

***
 
«Alec, posso prendere il tuo libro di chimica?» gridò Isabelle dal piano di sopra.
«È nello zaino!» rispose Alec, continuando a sbocconcellare il suo pollo. Tutta la storia di Magnus gli aveva persino fatto passare l’appetito.
Da quando lui usciva con dei ragazzi, perfetti sconosciuti, per andare in posti che non conosceva?
Tutto questo solo per fare in modo che nessuno venisse a sapere che era gay.
Sbuffò, lasciando il piatto lì dov’era.
Aprì la porta del salone per guardare un po’ di televisione, ma gli si parò davanti uno spettacolo raccapricciante.
Jace era sul divano, impegnato a baciare – anche se Alec avrebbe usato il termine slinguazzare – Clary.
Si affrettò ad uscire quasi con un conato di vomito.
Si diresse verso la sua camera, pensando che almeno lì avrebbe avuto un po’ di pace.
Ma si sbagliava.
«Perché il numero di Magnus Bane è sul tuo libro di chimica?!» sbottò Isabelle vedendolo entrare.
Alec arrossì, cercando una buona scusa. «Io-»
«Alec, ci sono molti altri ragazzi più carini, su!»
Notò che la sorella non aveva detto ragazze. Izzy dovette notare il suo sguardo confuso, perché abbassò la voce.
«Credevi che non lo sapessi? Sono tua sorella, Alec, capisco certe cose.»
«E» deglutì. «Ti va bene?» parlò finalmente Alec, con il timore di sentire ala risposta.
«Certo. Cosa me ne importa di chi ti piace? Io ti voglio bene comunque, Alec.»
Lui provò ad abbracciarla, ma lei si allontanò. «No! Prima devi spiegarmi perché hai il numero di quello.»
«Lo conosci?» chiese Alec, sinceramente curioso.
Non capiva perché alla sorella interessasse tanto. Escludendo l’episodio di due anni prima, a lui il nome Magnus Bane non diceva nulla.
«Come si vede che non spettegoli» sbuffò Isabelle. «Magnus Bane ha frequentato la nostra scuola per i primi tre anni. Usciva con una certa Camille Belcourt: lui la amava sul serio, mentre lei si divertiva solamente. Era uno dei tanti. E quando Magnus l’ha scoperto, gli si è spezzato il cuore. In più, Camille era la più popolare della scuola, quindi tutti gli studenti lo prendevano in giro.
Così è andato in un’altra scuola.
È tornato solo all’inizio di quest’anno, perché ormai Camille si è diplomata. Ha messo al loro posto tutti quelli che l’hanno trattato male, e ora nessuno osa parlar male di lui.
Ora lui è Camille.
Capisci cosa voglio dire? Per questo non voglio che tu abbia il suo numero. Potresti restarci davvero male.»
«Non preoccuparti Izzy, io non lo conosco. Sarà stato qualcuno che voleva farmi uno scherzo.»
Isabelle annuì, anche se non sembrava molto convinta. «Lo spero, Alec. Tu ti meriti di meglio.» disse con sguardo triste, prima di uscire dalla stanza.
Alec chiuse la porta, buttando fuori l’aria.
Si prese la testa tra le mani. Dopo la storia che gli aveva raccontato Izzy non aveva certo voglia di uscire con Magnus, ma pensò che se l’avesse rifiutato sarebbe stato preso in giro da tutta la scuola, proprio come lui al suo terzo anno.
E poi la sua famiglia avrebbe scoperto che era gay.
Decise che sarebbe uscito con Magnus comunque. Tanto era una volta sola, no?
Lo conosceva appena, e non sarebbe successo niente.
Non si sarebbe mai innamorato di Magnus Bane.





 

Buona sera! 
Mi scuso se sono un po' in ritardo con la pubblicazione, ma l'arrivo dell'estate mi aveva stranamente tolto l'ispirazione. Poi un bel giorno ho scritto tutto il capitolo di getto. Ah, l'ispirazione.
Ma bando alle ciance (e ciance alle bande) questo capitolo è più lungo, come vi avevo promesso. Spero che vi abbia soddisfatte e che vi piaccia il "nuovo" Magnus che ho introdotto. Fatemi sapere le vostre impressioni, positive o negative che siano!
Ci tengo infine a ringraziare Alice, che mi sostiene in continuazione, anche quando sono insopportabile.
E ringrazio tantissimo anche tutte le persone che hanno avuto fiducia in me e in questa storia - solo dopo il prologo! - e l'hanno messa tra le ricordate/preferite/seguite. Un grazie commosso a scarlett_midori, kalisi81_, Baranjok, Newtmas, Life before his eyes, sakura kudo e stella 13 che si sono anche fermate a recensire.
Comunicazione di servizio: ispirazione permettendo, cercherò di aggiornare regolarmente tutte le settimane, precisamente il lunedì.
Un bacio grande e alla prossima!


 
   
 
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