-Ti ho detto che le voglio fare!-
Ginny Weasley sembrava davvero arrabbiata: i capelli spettinati, le guance color porpora e gli occhi di fuoco. Tutti i Grifondoro si erano allontanati dal centro della Sala Comune, dove Harry Potter e la sua fidanzata stavano discutendo animatamente.
-Ma dai, lo so già che sei la migliore… E lo sai anche tu!-
Harry, invece, sembrava quasi divertito: sapeva che lei odiava i favoritismi, ma sapeva anche che non era arrabbiata sul serio e che le sarebbe passato tutto non appena lui avesse ceduto.
-Non me ne frega niente di quello che sai tu! Non sei onnisciente e la squadra ha diritto di vedere come gioco!-
La adorava quando lo sgridava, perché era l’unica che lo trattava come tutti gli altri, anzi, certe volte anche peggio.
-Garantisco io per la squadra, non ti preoccupare… Ho già parlato con loro di te e sono tutti d’accordo. -
-Questo è nepotismo! No, non lo accetto. Farò le selezioni, come tutti gli altri aspiranti giocatori di Quiddich di questa scuola.-
-Non riuscirò a farti cambiare idea, vero?! No, ecco, me lo aspettavo… E così sia: farai le selezioni…-
-Grazie amore, sapevo che avresti capito.- gli disse abbracciandolo.
Lui brontolò.
-E non fare quella faccia: sembri un elfo domestico!-
-Questa era stronza…-
-Lo so, tesoro…-
-Tu sei stronza…-
-Ti amo anch’io, caro…- disse lei in una risatina,mentre si girava verso le scale dei dormitori.
-Dove pensi di andare, futura Cacciatrice di Grifondoro?- domandò lui prendendole la mano e facendola voltare verso di sé.
-A prendere la mia scopa per dartela in faccia.- rispose Ginny con la massima tranquillità.
-E se invece della scopa usassi le labbra?- chiese Harry con un sorrisetto provocante.
-Mi sembra un’ottima idea- replicò lei azzerando la distanza tra loro.
-Blea! Che schifo!-
I ragazzini del primo anno… Harry li adorava.
-Quando sarai più grande e avrai trovato l’amore della tua vita come ho fatto io, lo apprezzerai...- disse Harry scompigliandogli i capelli.
-Ah, e quindi sarei io l’amore della tua vita, eh?-
-Già…-
-E da quando?-
-Da... Fammici pensare un attimo… L’ho detto a così tante ragazze che ormai non mi ricordo neanche più...-
-Stronzo. -
-Ti amo anch’io, cara…-