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Autore: _Silence    16/06/2015    0 recensioni
E' un missing moment, della serie Destiny.
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mio bacino tenendola ancorata lì.
-L'altra metà del letto vuota.- la sento gemere mentre una mia mano scivola all'interno delle sue mutandine, sfiorando il suo centro.
-Anch'io ho una metà vuota.- l'accarezzo ancora, ogni tanto sfioro la sua entrata e lei si aggrappa più a me mentre con le dita tira le ciocche dei capelli più lunghi in modo tale che alzi il viso verso di lei per poterla baciare.
-Perché gli occhi chiusi?.- soffia sulle mie labbra e una sua mano si inoltra all'interno dei miei boxer toccando con la punta delle dita quella del mio membro, indugia parecchio, ma quando la penetro con due dita anche lei incomincia a stuzzicarmi.
-Voglio indovinare il suo corpo con la smania d'un uomo senza la vista, un uomo che intuisce la donna, la immagina, nel suo buio*.-
-Ti amo.- contorna il mio bacino anche con l'altra gamba e con i talloni fa si che anche i miei boxer scendano.
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Destiny.'
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Oggi è il compleanno di Ed, il suo quinto anno di vita.

Cinque anni dalla nostra vera unione, quattro dall'anello e chissà quanto tempo dal matrimonio, ma non andrà in porto così velocemente anche questo progetto. Ed è a letto, ma i ragazzi sono ancora qui a casa nostra e che importa se non sia stato come il solito compleanno di Edward Styles, siamo qui, tutti insieme e non c'è cosa migliore tranne che per la tristezza evidente di Alex; non riesco a capirla, staremo un mese, starò qui con loro, e lei? Non fa altro che stare in silenzio a guardarmi, a cercare un contatto fatto solo di sfioramenti e mi sembra tanto una bambina che ha bisogno di coccole ed io non so negargliele.

Qui tutti dicono dove andranno a Natale: Niall tornerà in Irlanda con Elìs, Zayn con i suoi, Liam con la mia famiglia, Louis con quella di Chris perché anche se non stanno sul serio insieme lui non se la sente di stare con i suoi, nonostante non vedesse nessuno di loro da tempo, ma chi lo capisce Lou? Noi credo proprio staremo qui, a casa, da soli, perché so che Alex voglia così, nonostante sia abbastanza religiosa e ci tenga a questa festa, ma capisco quando voglia intimità.

-Mi spiace solo di non poter dare il giorno di Natale il regalo ad Ed.- sospira Niall mentre gioca con l'anello di Elìs, quello che “ è suo, ma non è un anello di fidanzamento,no,no.”

-Io me lo godo tutto il pupo.- canta vittorioso Liam mentre stringe la mano di Gemma che sta in dormiveglia sulla sua spalla. Quei due non mi convincono ancora.

-Alex vuole rimanere qui, non vuole andare dai miei o dai suoi.- e capisco di aver detto giusto nel momento in cui la sua mano stringe più forte la mia, questo mi da un certo senso di sicurezza perché vuol dire che ormai non ha più segreti per me e che se volesse nascondermi qualcosa non ci riuscirebbe.

-Chris, il mio braccio chiede venia.- oh, come si vede che Louis non si sia ancora abituato ad essere padre! Mi fa quasi tenerezza.

Chantal dorme beatamente tra le braccia del suo quasi padre adottivo e mi fa così piacere che sia tranquilla ad avere lui a casa e non una donna, forse non ha ancora capito, ma gli vuole bene.

-Non credo che Ed si lamenterebbe se lei dormisse con lui nel suo lettino.-

Ed è innamorato perso di lei.

-La mia bambina non dorme con maschi,chiaro?.- Chris sarà sicuramente un padre geloso, ma lo sarei anch'io se avessi una figlia femmina.

-In genere ai maschi verso i quattordici anni vengono quei pensieri.- faccio il vago e cerco di non ridere e nel frattempo ripenso a quanto fossi segaiolo a quell'età.

-Pensa, loro saranno amici e lei si fiderà così tanto di lui ….- Niall ha vinto tutto con questa frase lasciata a metà, quel doppio senso evidente e quel sorriso malizioso tra le labbra.

-La mia bambina ...- sussurra incredulo mentre prende Chantal tra le sue braccia, Louis prende una coperta e la mette sopra di lei, in modo tale da coprirla per bene.

-Chris, ma sul serio pensi che mio figlio possa essere così maleducato e insensibile?.- stavolta è Alex che parla e, quasi quasi , sorprende tutti quando lo fa, perché non ha spiccicato parola tutta la serata.

-Ed è romantico.-

-Ed sarà il classico figo.- si intromette Elìs dandomi una lunga occhiata.

-E' presente il gene Styles, non scordatelo.- stringo il fianco di Alex con la speranza che mi stuzzicasse, ma la reazione che ottengo è solo un sorriso e un pizzicotto proprio sul fianco.

-Fortuna che il figlio è anche di Alex.- Gemma sembra si sia risvegliata da un candido torpore, e non capisco perché dato che poteva anche stare lì aggrappata alla spalla del suo ragazzo o scopa amico che sia.

-Le mie orecchie non possono sentire altro!.- Chris è davvero sensibile su certi discorsi, non vuole immaginare Ed e Chantal insieme, ma non starebbero male e sarebbe anche la classica storia che sogna una ragazza.

-Ehm, vado , si, ci vediamo.- e anche Louis sgattaiola via.

-Quell'uomo mi preoccupa.-

-Anche tu saresti geloso se avessi una figlia,Zayn.-

-La parola figlia o figlio e Zayn non possono stare insieme nella stessa frase.- non capisco perché non voglia figli, è la cosa più bella del mondo e lui non capisce.

-Peccato che Zayn e divano stiano bene insieme nella stessa frase.- oh, adesso incominceranno a litigare, lui e Perrie, perché so che lei voglia dei figli e so che quel coglione del mio amico cambierà idea.

-Non preoccuparti amore, da me c'è tutto lo spazio che vuoi.- e quando Liam intende da me, intende quella casa in cui abitavamo tutti insieme, quella in cui abita solo lui adesso perché io sto con Alex, Zayn e Perrie hanno preso casa, Niall praticamente vive nel letto di Elìs e lui resta lì tutto solo.

-Lui mi accetta.-

-Io vi butto fuori a calci in culo da casa mia.- ho sempre amato il lato da camionista di Alex.

-Disse un sommo poeta : “ una scopata risolleva l'umore.”.- Niall è al centro della stanza, ha l'aria da letterario e dispensa quella frase chiaramente inventata,mentre Alex prende il cuscino accanto a se e glielo lancia in pieno viso.

-Non mi dire che ...-

-Ma fatevi i cazzi vostri.- scatta nervosa mentre si alza e va via, penso vada a letto; molte volte diventa nervosa ed intrattabile quando ha sonno.

-Davvero vuoi sposare quella donna? Io ho paura per la tua incolumità Harry.- sorrido per poi sbuffare e alzarmi, dato che mi tocca accompagnare Gemma a casa perché domani ha lavoro.

-Accompagno io tua sorella,Harry.-

-Mia madre ha detto che devo io.- ecco che adesso divento nervoso io.

-Harry.- strilla Gemma dandomi una gomitata.

-OK, andate a scopare come due ricci, ma vi accompagno a casa perché lo so che siete con Niall.-

 

 

 

Se mia madre dovesse per qualsiasi ragione arrabbiarsi perché lei non è a casa, be io non centro; lei è voluta rimanere a Londra, Liam vuole scoparsela ed io non posso dire niente al riguardo.

-Riproducetevi.- dico tra una risata e l'altra mentre quei due, mormorando, scendono dall'auto.

Non vedevo l'ora che questa giornata finisse, adesso voglio stare solo con Alex, voglio stringerla, compensare tutte quelle carezze che non le ho dato e poi voglio fare l'amore con lei, anche se dovrei capire perché sia così triste da quando sono qui. Sono già le due quando chiudo la porta a doppia mandata, vado in cucina poso le chiavi e poi mi dirigo verso la camera da letto e non avrei tanto voluto vedere Alex piangere in questo momento. Così mi appresto a togliere le scarpe e mi butto sul mio lato del letto; è raggomitolata su se stessa e piange con il viso tra le mani, le afferro le braccia e l'avvicino a me stringendola forte.

-Alex.- lentamente diventa meno rigida e le sue braccia circondano il mio collo, mi appoggio meglio alla testiera del letto e lei si siede su di me continuando a piangere, e vorrei tanto sapere perché adesso pianga, perché è così triste. Vorrei solo una risposta alle mie domande, ma so che in questi casi devo aspettare che le finisca e devo accarezzarle la schiena lentamente.

-Sono qui,sono qui.- sta ormai singhiozzando, le do un bacio sui capelli e continuo ad accarezzarle la schiena, ma sotto il pigiamone di flanella così che possa sfogarmi anch'io avendo un contatto diretto con la sua pelle.

-Non sei qui, non ci sei mai.- e forse qualcosa si è rotto dentro di me e quella paura che mi perfora l'anima da quando le ho dato l'anello si rafforza e vuole quasi mangiarmi vivo.

-Scivoli come fossi sapone,tu.- mormora contro la mia spalla mentre mi tiene sempre più stretto a lei. Non ho la forza di parlare, così lascio che lo faccia lei per me perché sono così stanco di botto, mi sento così male e così triste perché sono la causa del suo star male.

-Lasci sempre me e Ed, pensi che lui non senta la tua mancanza? Soffre più di me.- perché adesso? Perché non prima? Perché sta infilzando infiniti pugnali dentro il mio cuore?

-Basta!.- con un colpo di reni la porto sotto di me, tengo le sue mani strette tra mie e la guardo in viso, notando che abbia ancora gli occhi lucidi, che le sue labbra sono più sporgenti, che le sue occhiaie sono più marchiate e quel groppo che ha in gola non riesce proprio a mandarlo giù.

-Tu non sai come mi senta, non sai quanto mi costi ogni volta lasciarvi, non puoi nemmeno immaginare quanto cazzo stia male, non puoi sapere come mi senta quando vedo che Ed sia più legato a Chris che a me, che quando ha bisogno di qualcosa va da lui. Tu non sai quante volte pensi che mi stia perdendo i suoi anni migliori, non immagini quanti pugni dia al sacco pur di non pensare che noi siamo lontani e che oltre a perdermi lui sto perdendo anche te.- e la bacio, perché lei non sa nulla di quel vuoto perenne che ho dentro.

-Non accusarmi.- allento la presa sulle sue mani sfiorando con la punta delle dita le sue braccia, il viso, il collo, e il profilo del suo corpo anche se c'è quel doppio strato di flanella davvero fastidioso, così l'oltrepasso godendomi finalmente la sensazione di poter toccare la sua pelle che in questi mesi mi è mancata come l'aria .

-Io ti voglio qui, sempre.- le sue mani corrono a sbottonare la cintura, scendono la cerniera e con un gesto veloce sbottonano l'unico bottoncino.

-Pensi che io non ti voglia?.- le accarezzo la schiena mentre le sue mani cercano di far scivolare sui miei fianchi i jeans.

-Pensi che non abbia bramato il giorno in cui ti avrei rivista?.- le parole sono ridotte a sussurri, ad ogni parola le nostre labbra si sfiorano ed in me cresce sempre più il bisogno di averla e che importa se adesso ha addosso un cazzuto pigiama in flanella rosa, se non è per niente sexy, se a qualsiasi altro uomo ispirerebbe tutto tranne che sesso, io la voglio adesso.

-Le volte in cui chiudevo gli occhi e cercavo di immaginarti con me, nel letto,mentre ti toccavo, mentre ti baciavo e ti facevo mia.- serve troppo fiato per parlare ed io vorrei solo che in questo momento ci baciassimo, che ci consumassimo, che avessi il fiatone solo perché l'ho baciata.

Con il palmo aperto delle mani percorro tutto il suo busto verso l'alto, delineando anche i seni avvolti ancora dal reggiseno e vorrei tanto vederla adesso la sua espressione, ma preferisco che la stanza sia buia e che io tenga gli occhi chiusi perché voglio vedere quanto la mia mente ricordi di lei.

Lentamente cerco di sfilarle la maglia di quel pigiama orribile, diventa tutto più difficile quando si va alla cieca, ma non importa perché terrò gli occhi chiusi anche mentre faremo l'amore.

-Il dolore che si irradia nel petto quando so che sto per perdermi qualcosa di fondamentale nella vita di Ed.- le bacio la mascella, il collo per poi prendere tra i denti un lembo di pelle e incominciare a succhiare così da lasciarle il segno, e le mie mani che nel frattempo vagano sul suo corpo, si inoltrano all'interno dei sui pantaloni ,facendoli scendere, delicatamente sui fianchi, fino a sfilarli; una delle due mani resta ferma sul suo fianco, mentre con l'altra afferro la sua gamba e l'appoggio sul mio bacino tenendola ancorata lì.

-L'altra metà del letto vuota.- la sento gemere mentre una mia mano scivola all'interno delle sue mutandine, sfiorando il suo centro.

-Anch'io ho una metà vuota.- l'accarezzo ancora, ogni tanto sfioro la sua entrata e lei si aggrappa più a me mentre con le dita tira le ciocche dei capelli più lunghi in modo tale che alzi il viso verso di lei per poterla baciare.

-Perché gli occhi chiusi?.- soffia sulle mie labbra e una sua mano si inoltra all'interno dei miei boxer toccando con la punta delle dita quella del mio membro, indugia parecchio, ma quando la penetro con due dita anche lei incomincia a stuzzicarmi.

-Voglio indovinare il suo corpo con la smania d'un uomo senza la vista, un uomo che intuisce la donna, la immagina, nel suo buio*.-

-Ti amo.- contorna il mio bacino anche con l'altra gamba e con i talloni fa si che anche i miei boxer scendano.

Quella è l'ultima parola che dice, l'ultima dopo infiniti baci e continui strusciamenti, dopo tutti i baci che non ci siamo dati in tutto questo tempo.

-Oddio.- geme sulla mia bocca quando viene, lei mi sta ancora toccando, ma lo fa così lentamente che non vengo scosso da quella piacevole scossa che ha travolto adesso lei. Cambiamo posizione, adesso lei è sopra di me, sopra la mia erezione che spinge , si sta mordendo il labbro e continua a toccarmi il petto, a far scorrere le mani fino al collo, poi scendono fino ai fianchi.

Ritorna su di me e le sue mani sono sopra la mia intimità, si distende sopra di me, il suo bacino è contro il mio ed io non so quanto ancora possa resistere,così mentre è distesa su di me le mie dita corrono a slacciare il suo reggiseno, glielo sfilo e godo nel sentire i suoi capezzoli turgidi contro il mio petto.

-Io spero solo che Ed non abbia incubi.- sbuffa mentre traccia una scia di umidi baci che toccano il mio mento, il pomo d'Adamo, il petto, l'addome, linguine e stavolta apro seriamente gli occhi, allungo un braccio verso il comodino e cerco l'interruttore e accendo la luce perché voglio vederla mentre mi assaggia.

-Che porco che sei.- sorride maliziosa mentre percorre con la lingua l'asta, indugiando poi sul glande. Non faccio altro che fissarla in ogni suo movimento, è così eccitante il modo in cui mi guarda mentre mi saggia lentamente.

-Oh, cazzo .. i sogni che si realizzano.- gemo e nel frattempo rido per il pizzicotto che mi sono beccato su una natica.

I miei occhi sono di nuovo chiusi, ho la bocca semichiusa e non faccio altro che sussurrare frase sconnesse fin quando quella dolce fitta al ventre si fa viva facendomi venire sulla bocca di Alex. Devo guardarla.

-Adesso?.- sussurro piano, quasi timoroso di quello che possa dire.

-Cosa vorresti che faccia?.- continua a toccarmi, lo fa lentamente, le sue labbra sono schiuse ed il mio liquido seminale cola sul suo mento.

-Ingoia.- ho paura che mi possa schiaffeggiare da un momento all'altro, per questo sussurro, ma basta guardarmi per capire la mia fantasia e adesso, mentre la guardo leccarsi le labbra e ingoiare lo sperma rimasto mi sento tutto un fremito ed ho una voglia matta di farla mia.

-Io ti voglio.- mi guarda fisso con quel suo solito sguardo da pantera che ha appena adocchiato una preda che intende divorare.

-Mamma.- Ed si lamenta nel sonno, quella sorta di radio lei la usa ancora e non capisco sul serio il motivo, ma potrebbe essere collegato a quello che farfugliava prima.

-Harry … Ed … incubi.- si mette subito a sedere, si copre con il lenzuolo e guarda in giro alla ricerca del pigiama, ma è troppo nervosa e quindi non riesce ad individuarlo tra i vestiti per terra.

-Vestiti! cazzo.- impreca mentre afferra la sua vestaglia nera e lega i lacci in maniera stretta alla vita, controllando poi che non fuoriesca nulla; poi prende le mutandine e le indossa.

Sono confuso e non so che fare, ma pur di non farla imprecare più mi metto seduto e frugo dentro il cassetto del comodino, alla ricerca di un pantalone del pigiama, ma lei si è già sistemata, ha messo i vestiti dentro l'armadio in maniere disordinata e poi pensierosa è corsa da Ed.

C'è qualcosa che non so, perché fa brutti sogni?

Tiro su i pantaloni e vado a vedere anch'io.

Alex è sdraiata nel suo lettino lo tiene stretto contro di se e gli carezza la testa mentre cerca di svegliarlo.

-Perché?.- nient'altro d'aggiungere, sto lì e guardo quanto Ed sia spaventato, ma come si riprende quando mi vede e non capisco.

-Papà è qui.- sussurra lui mentre Alex scioglie il suo abbraccio per farlo avvicinare da me.

-Certo, dove vuoi che sia?.- si siede a cavalcioni su di me , mi guarda fisso, manco fossi finto.

-E tu non ci sei, non ci sei tante volte.- e se prima, mentre sentivo questa frase da Alex, credevo che qualcosa si fosse rotto, adesso ne sono certo.

Attimi di silenzi insopportabili , creati da una miriade di pensieri che creano paure, ma io avevo smesso di averle.

-Ed .. io sono sempre con te, anche quando non mi vedi, devi solo pensarmi ed il mio radar da papà si attiva e telefono subito.- non so esattamente che pretendessi con quel radar da papà, ma sul serio mi viene da piangere quando mi abbraccia stretto.

-Sogna che tu non torni più.- mima con le labbra Alex ed io mi sento di merda al pensiero di cosa possa sopportare un bambino così piccolo.

-Se tu mi chiedessi di rimanere sempre con te, io lo farei Ed.- mormoro tra i suoi capelli mentre gli do un bacio, non so se mi abbia sentito, ma sul serio lo farei se lui esprimesse questo desiderio.

-Cosa sogni?.-

-Che tu non torni, che lasci me e la mamma.-

-Ma Ed, mamma ha un anello al dito, Alex dammi la mano.- prendo la mano di lei in cui c'è l'anello di fidanzamento, quello che le ho dato così tanto tempo fa, insieme a quella dichiarazione davvero arrancata.

-Guarda, questo significa che io e lei ci sposeremo,sai?.- la sua attenzione è catturata dall'anello che non aveva notato, evidentemente non così importante prima, ma che adesso sarà la sua ossessione.

-Davvero?.- lo prendo meglio in braccio per poi alzarmi e andare in cucina. Con una bella tazza di cioccolata dovrebbe calmarsi.

-Certo, e tu ci sarai anche, avrai il tuo bel vestito con il farfallino e avrai i capelli ordinati; la mamma … be lei sarà bellissima, come sempre.- lo metto a sedere sopra il tavolo, cerco in dispensa il cacao in polvere zuccherato, poi dal frigo prendo il latte di soia, prendo il pentolino e piano piano metto il cacao e il latte, cercando di non creare solo del latte e cioccolato.

Non so dove sia Alex, spero solo che non stia rimuginando su quanto è accaduto.

-Tu papà che vestito avrai?.-

-E chi lo sa,Ed.- ho la lingua in mezzo ai denti, voglio combinare qualcosa di buono per il mio bambino ed il fatto che questa roba non si densi mi fa venire su i nervi.

-Ma resti qui?.- insiste e questo vuol dire che non sia ancora convinto.

-Dove vuoi che vada? .-

-Tu canti, e a me piace.-

-Ti piace?.- dov'è Alex quando serve?
-Sisi, dico sempre ai miei compagni che tu sei il migliore, che vedi tanti posti e che tanta gente ti vuole bene.-

-E tu sai cantare?.- Alex dice sempre che si chiuda nella sua stanza e prepara lo spettacolo per lei, mettendo in fila i suoi peluche davanti al letto, lasciando un posto per lei, poi sale sul letto e cerca di imitarmi, ricordando forse, quel concerto che lui stesso ha visto.

La cioccolata è pronta, prendo una tazza e la riempo a metà, tanto lui non la berrà tutta.

-Si.- mormora mentre guarda fisso la tazza che poggio sul tavolo, lo faccio scendere e senza dire una parola si siede .

-Mamma dice che fai spettacoli, voglio vederne uno.- sorrido e gli accarezzo i ricci.

-Non è buona come quella della mamma.- mormora mentre beve l'ultimo sorso, asciuga i bordi delle labbra con il tovagliolo e poi si alza e mi afferra la mano trascinandomi con se.

-Così mi addormento e so che tu sei qui.- mi fermo prima di entrare nella sua cameretta, lo guardo fisso per quello che ha appena detto e dopo qualche secondo per metabolizzare la cosa, lo prendo in braccio e gli do infiniti baci.

-Pa-pà.- cerca di staccarsi mentre lo appoggio sul letto, ma senza alcun risultato. Lo mollo per qualche istante, giusto il tempo di mettermi sotto le coperte.

-La mamma è sola adesso.-

-Ma io voglio te, non lei.- gli schiaccio l'occhiolino e lo stringo più a me, poggiando il mento sulla sua testa riccioluta, chiudo gli occhi e cerco di isolarmi, di chiudere me e mio figlio in una bolla.

Non pensavo potessi mancargli così tanto, credevo non ci pensasse così tanto, anche perché quando lo sento al cellulare o lo vedo alla web sembra abbastanza tranquillo, ma forse è solo Alex che cerca il momento adatto per farlo parlare con me; spero che non ricordi mai di questi anni, ho una paura enorme che possa rinfacciarmi tutto questo male e non voglio farmi odiare da lui.

-Scusa.- ha già il respiro pesante e le braccia attorno al mio collo, lentamente cerco di sciogliermi dalla sua presa e mi alzo, ma prima di andare gli do un bacio in testa.

Ed mi lascia senza parole, è così piccolo, ma così tanto grande allo stesso tempo.

-E' speciale.- ero impalato, con la schiena appoggiata alla porta della stanzetta, quando Alex cattura la mia attenzione; è avvolta dalla sua vestaglia nera, ha i capelli spettinati e con la luce che proviene dalla nostra stanza riesco a intravedere le labbra gonfie e la luce dei suoi occhi.

-Ho il cuore piccolissimo.- è così dannatamente sexy avvolta da quel pezzo di stoffa nero lucido. Mi fa impazzire il fatto che sia così avvolta nella vestaglia che, anche se volessi, non riuscirei a vedere nulla.

-La tua cioccolata è pessima.-

-Sto per sbatterti al muro.- non è elegante, né romantico, né dolce, è puro istinto sessuale che in questo momento non riesco a controllare.

Resta allibita dalla frase, tanto che per un po' non fa che fissarmi, forse per metabolizzare che quella frase sia uscita dalla mia bocca; io mi avvicino con lentezza studiata, lo sguardo serio e un'energia in corpo che non avevo da tanto a quest'ora della notte.

-La vecchiaia ti fa diventare quel ragazzino maniaco di diciotto anni?.- sono vicino, lei indietreggia e nel frattempo morde il suo labbro inferiore.

-Parli della stessa persona che compensava le tu voglie mancate a causa di quello?.- non ricordo nemmeno il nome di quel decerebrato che ha fatto andare via Alex, e non so se essere triste per lui o felice per me , dato che io ho trovato il senso della vita .

-Parlo di quello ..- non le faccio finire nemmeno la frase che la sbatto al muro afferrandola poi su per il glutei, e facendole poi incrociare le gambe intorno al mio bacino.

-Oddio.- ansima e le lascio un momento di tregua, concentrandomi più sul suo collo; con una delle mani, che tenevo sotto i suoi glutei per tenerla, cerco di intrufolarmi tra i nostri bacini a slegare il fiocco della sua vestaglia e finalmente i nostri corpi si toccano.


I'M HERE AGAIN.
OMG
E' così strano postare dopo così tanto tempo.
Premetto che tutto ciò l'avevo già scritto, ho dovuto rifare la parte finale.
E' stato un anno davvero strano, mi sono allontana da questo mondo, è stato strano, anche perché
adesso non riesco più a scrivere qualcosa, non ho fantasia, ed è come se qualcuno
avesse rubato ciò .. ma spero che di riaquisire tutto, perché è fantastico.
Parlando della storia, posso solo dire che sia troppo lunga, difatti, quando l'ho riletta l'altro giorno
ero un pochetto sconvolta da ciò, ma nonostante tutto non sono riuscita a ridurla, perché mi piace così.
Spero vi piaccia.
  
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