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Autore: Little Wings    16/06/2015    6 recensioni
[Solangelo]
Se all'inizio Nico gli era sembrato estremamente imbarazzato davanti a tutta quella gente, adesso era completamente a suo agio mentre chiacchierava e raccontava loro qualcosa. No, non qualcosa in generale, stava parlando di loro, rispondendo a tutte le domande che prima Will aveva evitato.
Se Will pensava che i suoi parenti fossero terribilmente insopportabili da soli, deve ricredersi quando il suo fidanzato Nico si allea con loro.
[...]
Aveva davanti a sé il padre del suo ragazzo. Personalmente, avrebbe aspettato un altro po' - giusto un anno o due - prima di incontrare l'inquietante genitore del suo fidanzato, ma evidentemente l'universo aveva dei piani diversi per lui.
Le cose per Will non fanno che peggiorare e la visita inaspettata del suo futuro suocero non migliora la situazione.
Sequel di "Quando i parenti diventano pettegoli, le cose iniziano a mettersi male"
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Quasi tutti, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Pranzi di famiglia con tragici risvolti'
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#Album di famiglia - ovvero, il terrore di ogni ragazzo
 
Insieme agli imbarazzanti aneddoti dell'infanzia, gli album di famiglia fanno tremare da decenni i poveri ragazzi che portano a casa il proprio partner.
Will non faceva eccezione, dire che era spaventato da quello che sarebbe venuto fuori da quell'amena attività è un eufemismo. Quando suo nonno - maledetto vecchiaccio! - aveva nominato quei malefici oggetti, il biondino si era messo a sedere urlando contrariato. Ovviamente, nessuno dei suoi parenti aveva avuto pietà di lui, anzi, i suoi fratelli si erano subito alzati per andare a prendere gli album.
Will intanto si stava crogiolando nella sua sfiga, pregando di scomparire. Dopo la sua infelice uscita sullo sbattersi il figlio dell’avvocato Di Angelo, le cose erano drasticamente precipitate e non accennavano nemmeno lontanamente a migliorare.  Nico invece era divertito da quella situazione - il biondo non l'aveva mai visto sorridere così tanto.
Kayla, neanche a dirlo, fu la prima ad avvicinarsi alla coppietta stringendo tra le mani un album. La sua espressione, a metà tra il divertito e il malvagio, non prometteva niente di buono.
Si spaparanzò sul divano, tra Nico e Apollo, aprendo il libro.
"Va bene se saltiamo le prime foto, vero? Ci sono sono Lee e Michael da piccoli. Per carità, sono carini e coccolosi e tutto quello che vuoi, ma non penso ti interessino" chiese e senza nemmeno aspettare una risposta iniziò a sfogliare le foto in cui compariva Will.
"Questo è Will che cerca di capire a cosa serve il vasino" Apollo indicò una foto, in cui il suo terzogenito infilava la testa nel vasino.
Nico ridacchiò. "Era cicciottino, da piccolo"
"Tutta colpa di Era, la ex moglie di mio padre" disse Apollo. "Gli faceva mangiare un sacco di schifezze"
Pagina successiva.
"Uh, guarda! Qui eravamo al mare in Grecia"
Nico osservò la foto per qualche secondo prima di parlare. "É un pony rosa, quello che Will sta abbracciando?"
Austin, che era seduto in messo a Efesto e consorte, con cui stava guardando un altro album, alzò la testa di scatto.
"Siete già arrivati alle foto con Stella?"
"Stella?"
"Sì, il pony di Will. Ha passato tutta la sua infanzia portandosi appresso quel peluche ovunque andassimo. In effetti, credo che sia ancora da qualche parte in camera di Will" rispose Austin, ghignando.
"Mi sa che da qualche parte abbiamo pure un album in cui ci sono solo foto di Will e Stella" aggiunse Lee, ridacchiando.
Il moro si girò verso il fidanzato. "Devo essere geloso?"
"Cos-...? No! Era solo un peluche! E comunque non ce l'ho più" disse Will, incrociando le braccia al petto.
Gli altri parenti intanto si erano sparpagliati a gruppetti dopo essersi appropriati di altri album - e tutti ridevano per le foto del povero Will.
Ma non era certo colpa sua se da piccolo era un po' goffo e imbranato. E anche piuttosto sgraziato. E scoordinato. E pauroso. Però i suoi familiari non erano compassionevoli nei suoi confronti, perciò aveva dovuto sorbirsi le loro risatine da quando era nato, praticamente. Maledetti parenti. Quando avrebbe avuto abbastanza soldi, si sarebbe trasferito in un posto molto lontano. Magari in Italia, dove c'era un clima adatto a lui, ottimo cibo ed era anche il paese d'origine di Nico - e, soprattutto, c'era un intero oceano a dividerlo dai suoi parenti.
Nico intanto sembrava molto interessato e ascoltava tutte le storie che Apollo gli raccontava, mentre Will non desiderava altro che trasformarsi in uno struzzo per poter ficcare la testa sottoterra.
"Che problemi avevi con le rane?" gli chiese a un certo punto Nico, voltandosi verso di lui.
Will non si sforzò nemmeno di allungare il collo e guardare l'album, era sicuro che l'altro ragazzo si stesse riferendo alla foto che lo ritraeva spaventato da una piccola rana verdastra.
"Sono essere malvagi. E poi quella mi guardava male" borbottò, incrociando le braccia e mettendo su un adorabile broncio.
Nico ridacchiò - e Will accenno un piccolo sorriso al quel suono, per quanto potesse avercela con lui, era pur sempre innamorato -, mentre girava la pagina.
"Qui Will era a una recita scolastica" disse Apollo, indicando l'ennesima foto.
Il figlio sospirò. Era più che sicuro che il padre si stesse riferendo alla foto in cui lui era travestito da cespuglio - nemmeno da albero, ma da cespuglio - per una stupida recita.
"Non credevo avessi paura anche delle mucche" ridacchiò il suo ragazzo davanti alla foto in cui un Will poco più che quattordicenne veniva inseguito da una mucca.
Il suo fidanzato grugnì, coprendosi il viso con le mani dalla vergogna.
"Oh, non ha paura delle mucche!" intervenne Kayla - e Will la ringraziò mentalmente per averlo difeso. "Papà ha una fattoria fuori città dove tiene delle mucche e una di loro si è innamorata di Will. Ogni volta che ci andiamo lo rincorrere"
Okey, come non detto, odiava sua sorella.
"Ehy, qui c’era una foto! " esclamò a un certo punto Apollo, indicando un riquadro vuoto, ma che evidentemente una volta aveva ospitato una foto.
"L’avevo tolta io" disse Will, beccandosi un’occhiataccia dal padre e dalla sorella. "L’ho anche nascosta da qualche parte. Solo che l’ho nascosta così bene che non mi ricordo più dove l’avevo messa" aggiunse, facendo ridacchiare il suo ragazzo e sospirare suo padre.
Dopo un po', Nico si imbatté in una foto di un Will dodicenne che tentava di assumere una posa accattivante, che però lo faceva quasi sembrare uno spastico. Rise così forte da attirare l'attenzione degli altri e ben presto si ritrovarono tutti a ridere - tutti tranne Will, ovviamente, lui stava decidendo come ucciderli utilizzando solo un album di fotografie.
Poi, all'improvviso, suonò il campanello. E tutti si zittirono.
 
 
 
 





 
Penso che se facessi una lista dei ragazzi più virili di PJ, Will, dopo questo capitolo, sarebbe superato persino dai figli di Afrodite. Ma mi diverto troppo a metterlo in imbarazzo. Sono sadica? É probabile.
Scusatemi se ci ho messo un sacco di tempo ad aggiornare, sono dispiaciutissssssima >.< ma, ho scritto già metà del prossimo capitolo, yay!
Chi ha suonato? Io e EleNina266 lo sappiamo eheheh *faccia malvagia* no, ok, basta. Adoro creare questa suspense. muahahaah
Ammettetelo, anche voi shippate la Willucca (Will/Mucca) ù.ù



 
  
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