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Autore: Hana S    16/06/2015    4 recensioni
La storia si svolge dopo l'avventura del film. Ora Jack e Sally sono sposati ed hanno una bambina. Racconterò come penso si possano svolgere la loro vita, cosa succederebbe se il Bau Bau tornasse e seguiremo passo passo la crescita della principessa di Halloween Town.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack Skeletron, Nuovo personaggio, Sally, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP 11 – Il Vuoto

I giorni seguenti trascorsero sereni.

«Skelbi!» Ribbon si gettò fra le braccia dell’amica «Sono felice che tu stia bene …» singhiozzò la piccola elfa.

«Anche io sono contenta di rivedervi» sorrise dolcemente la piccola scheletro.

«Skelbi, abbiamo temuto il peggio» esordì Snowflake.

«Ma ora è tutto passato, allora è questo il paese del Natale!»  con meraviglia dipinta sul volto, la bambina ammirò le luci ed i colori di quella nuova città.

Ma la cosa che più di tutte la colpì, fu la neve. Anche gli anni passati aveva camminato sul manto bianco che ricopriva la terra, ma ora che teneva per mano mamma e papà, tutto era diverso, tutto era più bello.

«Volevi vedermi, Uomo Nero?»

«Si, maestà. Devo parlarvi di una cosa importante» disse la creatura facendosi grave in volto.

«Ti ascolto» Jack aveva una strana sensazione, ma cercò di scacciarla via; non voleva far sparire la gioia provata negli ultimi giorni.

«Riguarda me e la mia creazione. Io purtroppo non sono eterno, non sono l’originale nato dalla fantasia e dalla paura degli umani»

«Ciò vuol dire che lui tornerà?» il terrore si impadronì del volto di Jack.

«No, ad una condizione. Che io riempia il Vuoto»

«Di cosa si tratta?»

«Una volta creati, noi veniamo a conoscenza di non essere eterni. Essendo l’unico, nella storia, ad essere stato creato per sostituire una creatura malvagia, non so cosa sia il Vuoto. Oogie Boogie per ora è rinchiuso, e tra cinquant’anni la sua essenza sparirà per sempre; ma se io in questo tempo non colmerò il Vuoto … sarò io a sparire e non potrete più creare qualcun altro che lo contrasti»

«Come fai a sapere tutto ciò?»

«Lo so e basta, mi rammarico di non potervi dare più spiegazioni; ma queste sono le uniche informazioni presenti nella mia mente» l’essere strinse i pugni ed abbassò lo sguardo.

«Non ti preoccupare» Jack gli mise una mano sulla spalla «Hai il mio pieno appoggio, troveremo una soluzione»

«La ringrazio»

L’Uomo Nero sedeva su una lapide del cimitero, il silenzio impregnava l’aria intorno a se. Sentiva la morte corrergli dentro ogni fibra del suo corpo. Sapeva di non essere ancora vivo, ma che cos’era il Vuoto? Questa domanda lo tormentava e ogni giorno gli sembrava di morire poco alla volta. Sorrise amaramente, era venuto al mondo da pochi mesi e già aveva simili pensieri e sensazioni;  era una creatura del paese di Halloween e pensieri di morte e malinconia forse erano normali  … per gli altri, ma non per lui.

Appoggiò il bastone a terra e lo usò come trespolo per il mento, socchiuse gli occhi.

«Zero?» una vocina lo riportò nel ‘mondo reale’. Vide la principessina giocare ad acchiapparella con  il cane fantasma, mentre Jack e Sally la seguivano passeggiando mano nella mano. L’essere pensò che, forse, avere una famiglia avrebbe potuto colmare il Vuoto, ma non era sicuro che questa fosse la risposta.

Lasciò il cimitero silenziosamente e si avviò verso la foresta «Vado, Vedo, Prendo … voi fermatevi qui. Voglio restare solo»

«Come desidera il nostro signore»

Negli ultimi mesi tutti erano rimasti stupiti del cambiamento dei tre monelli: da esseri sempre in cerca di guai a mansueti servitori dell’uomo nero. Probabilmente erano influenzati dal Bau Bau e quando questi scomparve, entrarono automaticamente al servizio del nuovo Boogie Man adottandone anche tratti della personalità. Così si sedettero su delle rocce al limitare della foresta, e lì rimasero fino al ritorno del loro signore.

«Pronta tesoro?»

«Dove andiamo adesso?» la famiglia reale si incamminò verso il luogo dove le speranze di Sally illuminavano la notte buia. Già da lontano la piccola scorse una luce, poi vide chiaramente che questa proveniva da un cratere, affacciandosi guardò tante piccole candele accese che illuminavano l’oscurità.

«Candele?»

«Si piccola mia …» Sally si inginocchiò accanto ala figlia «… ogni candela rappresenta un giorno passato senza di te, venivo qui tutte le sere e ne accendevo una. Nella speranza che questa luce ti indicasse la via di casa»

«Il Faro di Halloween Town, così l’hanno ribattezzato» dopo queste parole del padre, Skelbi aprì il lo zainetto che si era portata  e tirò fuori il suo amato violino, non sapeva perché, ma sentiva che quello era il luogo dove suonarlo. Le note erano dolci, come se tutto l’amore che lei provava in quel momento si fosse trasformato in musica. Un fascio di luce dal cratere si proiettò nel cielo, per poi esplodere in un gioco di luci che illuminò la notte, ricadendo queste luci si convogliarono e crearono delle figure.

Tre statue di vetro erano illuminate dalla luce delle candele sottostanti: Jack, Sally e Skelby si tenevano per mano e sorridevano. La famiglia ammirò questo prodigio in silenzio, ma pieni di commozione.

Da allora in poi chiunque fosse passato di notte vicino al Faro di Halloween Town, ammirando quelle figure, avrebbe provato un senso di pace e felicità che si pensava sconosciuto in un mondo del genere.

 

 

Note:

(T^T) perdono, ma finalmente sono tornata! Spero di riuscire ad essere costante … e non fare più pause di un anno … ci sentiamo al prossimo capitolo, e vi lascio il disegno dell’Uomo Nero (anche questo vecchio di più di un anno) Ciao

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