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Autore: Clitemnestra    17/06/2015    1 recensioni
-Io sono il legittimo Re!-
Le parole del cavaliere riecheggiarono nella Sala del Trono.
Le due Guardie Cittadine allentarono la presa sulle sue braccia.
-Io sono Aegon IV della Casa Targaryen-
***
Aegon Targaryen e Sansa Stark.
Anime rabbrividite dal fuoco dell'amore.
Un amore improvviso sbocciato nel clima torrido di Approdo del Re.
Ma la storia insegna che un Lupo e un Drago non potranno mai vivere felici
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aegon Targaryen, Sansa Stark, Un po' tutti, Varys
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una delegazione inviata dalla Regina per recuperare il nipote arrivò un mese dopo.

Tyrion della Casa Lannister, Primo cavaliere e Protettore del Reame, cavalcava in testa dieci uomini.

Il vessillo del drago a tre teste garriva il vento.

Entrarono dalla Porta Insanguinata e raggiunsero la roccaforte in un giorno.

Il sole era già tramontato quando le porte furono aperte per accogliere i cavalieri.

Robin Arryn sedeva sul suo scranno, tremante come sempre, Petyr Baelish dietro di lui, accarezzava il sedile intagliato mentre Sansa Stark sedeva alla destra del Lord di Nido dell'Aquila

-Mio Lord- esordì Tyrion inchinandosi

-Alzatevi, Piccolo Uomo- borbottò Robin -Cosa volete da noi?-

-Mio Lord , un mese fa è arrivato un uomo … -

-Il Principe Aegon Targaryen – trillò Robin

-Si, lui- continuò il Primo Cavaliere -La Regina vorrebbe che egli tornasse a casa, ad Approdo del Re- i suoi occhi guizzarono su Sansa -Con voi, Lady Stark-

Sansa trasalì -Io … non...-

-Sono ordini della regina-

La donna scosse la testa e fissò implorante il nano -Perchè?-

-Non lo so- ammise Tyrion -Dovete seguirci-

-Mio Lord, non credo che Lady Sansa sia in condizioni di cavalcare- intervenne Petyr indicando il ventre prominente della donna -E' incinta e per di più ha appena perso il marito ...-

-Non dubito che la morte del traditore Ramsay Bolton l'abbia turbata, ma Lord Baelish questi sono precisi ordini di sua maestà Daenerys Targaryen e tutti i suoi nomi-

-Ma ...- Ditocorto fece per replicare ma Sansa lo interruppe

-Se sua Maestà così comanda io eseguirò- mormorò gelida -Chiedo solo di avere tempo per preparare le mie cose -

-Permesso accordato – Tyrion le sorrise -Se posso avere il permesso di scortarvi nelle vostre stanze-

-Non vedo come un nano possa fornire protezione- borbottò Robin

Il Primo Cavaliere della Regina sorrise -Non dubitate Mio Lord, un nano può fornire più protezione di quanto s'immagini-

Aiutò Sansa a scendere e si diressero verso le stanze delle Lady.

 

Aegon vide la delegazione arrivare dalla finestra.

Il vessillo del drago scintillava alla luce del tramonto.

Di colpo sentì il bisogno di indossare l'armatura con lo stemma della sua Casa

La voglia di correre incontro ai cavalieri era innefrenabile.

Si diede un' occhiata allo specchio: la cavità vuota era orribile e la cicatrice sul sopracciglio era gonfia e nera.

Aveva un aspetto terribile

Si sentì una donniciola sciocca.

Con un colpo secco fece cadere lo specchio che si ruppe in mille pezzi.

La sua immagine appariva grottesca riflessa in quei brandelli.

Si tolse la veste degli Arryn e indossò la cotta di maglia.

Era sbrindellata e in alcuni punti, dove le spade dei Clan delle Montagne l'avevano trapassata, le maglie avevano ceduto.

Si lego la spada al fianco.

L'acciaio di Valyria era rimasto intatto, brillante.

Furia di Sangue, così l'aveva chiamata, per ricordare il loro motto.

Fuoco e Sangue.

Il fuoco dei draghi di Daenerys aveva devastato Capo Tempesta, la casa dei Baratheon.

Rivedeva ancora il terrore negli occhi degli abitanti, uccisi dall'avidità dei loro Lord.

E la risata di Daenerys risuonava ancora nelle sue orecchie.

-Mio Lord- una serva si affacciò nella sua camera -Il Primo Cavaliere è … -

-Lo so- la interruppe brusco Aegon -Raccatta tutta la mia roba e dì di far sellare il mio cavallo-

-Si, Mio Lord- mormorò la donna avvampando -Come volete voi, Mio Lord- poi scomparve chiudendo la porta.

Aegon sbuffò.

Odiava il titolo di Lord.

Preferiva essere chiamato semplicemente Aegon.

O Elay.

Gli occhi dolci di Sansa quando pronunciava quel nome, lo avrebbero appagato per tutta la vita.

“Ti amo, Elay” le sue labbra che si schiudevano per sussurrare quelle parole di promessa.

“Mi sposerai? Mai” l'odio che aveva visto brillare in quegli occhi aveva annientato sia Elay e Aegon.

“Quando sarete Principe Ereditario potrete avere tutte le donne che vorrete” aveva detto Magistro Illyrio e lui ci aveva creduto.

Ma l'unica donna che voleva lo odiava.

“Mai innamorarsi delle Lady del Nord” si era sempre ripetuto “Hanno il cuore di ghiaccio”

Ma il cuore di Sansa, quando l'aveva conosciuta, era caldo e invitante; era colpa sua se era di ghiaccio.

Si sistemò la benda sull'occhio e uscì

 

-Mia Lady siete pronta? - chiese Tyrion affacciandosi nella stanza -Sono ore che aspetto fuori e ..- s'interruppe vedendo la donna.

Sansa era raggomitolata nel letto, le ginocchia abbracciate e gli occhi lucidi.

-Mio Lord- mormorò prima di singhiozzare.

-Sansa che succede?- il Primo Cavaliere si avvicinò ma la donna si scansò -Sansa io e te siamo stati sposati, puoi dirmi tutto-

La Lady non disse nulla

-Siete in lutto per Ramsay?-

La donna scosse la testa -Odiavo Ramsay-

-Allora che succede?-

-Aegon- sussurrò.

Il Folletto annuì -C'ero anche io quel giorno nella Sala del Trono -

-Mi ha chiesto di sposarlo-

-E voi che avete detto?-

-Ho risposto no-

-Ma lo amate?-

-Si- singhiozzò -Ma capite io sono una Lady del Nord … Io non mi posso piegare … Io sono una Stark!-

-Comprendo – Tyrion le accarezzò la testa -Ti ho mai raccontato del mio primo matrimonio?-

La donna scosse la testa

-Si chiamava Tysha era la figlia di contadini. Io e mio fratello Jaime la trovammo che vagava nel bosco, inseguita da briganti. Era spaventata, così io la portai in una locanda mentre mio fratello cercava i balordi che l'avevano inseguita. Passammo la notte insieme e io mi innamorai. La sposai e vivemmo due settimane come marito e moglie. Poi mio padre ci scoprì e costrinse mio fratello a dirmi che quella donna era una prostituta e che l'aveva assoldata per farmi perdere la verginità. Ma poiché aveva avuto la presunzione di sposare un Lannister la fece stuprare dalle sue guardie facendomi assistere ...-

-E' terribile ...- la voce di Sansa era ridotta a un sussurro.

L'uomo annuì poi continuò -Il punto è che io amavo quella donna e non importava il suo lignaggio. L'amavo punto e basta. E l'ho continuata ad amare perchè con lei avevo vissuto momenti indimenticabili.-

-Ma voi … l'avete mai perdonata?-

-Non era una prostituta, non aveva nulla da farsi perdonare. Ma io mi odio per non averle creduto prima.-

 

La delegazione ripartì due giorni dopo.

Superarono le montagne rocciose di Nido dell'Aquila, i freschi torrenti di Delta delle Acque fino ad arrivare alla torrida Approdo del Re.

Il viaggio fu tremendo: metà del gruppo si era ammalata di febbre gialla e l'altra metà stentava a venire contagiata.

Anche gli uomini che portavano il carro di Sansa si ammalarono e la donna fu costretta a fare metà del viaggio a cavallo, con il bambino che le premeva nel ventre.

Nessuno le era stato vicino per tutto il viaggio.

Gli uomini della Regina la tenevano a debita distanza, lasciandola indietro.

Squadravano la veste grigia con ricamato il meta-lupo, i capelli rossi, e la pancia gravida.

La schifavano perchè era una Lady del Nord e la sua progenie avrebbe moltiplicato la sua immagine.

Nei loro occhi, ancora, bruciava la fuga di Lyanna Stark con il Principe Rhaegar Targaryen e la successiva Ribellione di Robert e il timore che si potesse ripetere in lei e in Aegon era lampante.

Ma a Sansa non importava.

Da quando era giovane aveva sopportato le occhiate dei cavalieri e le risatine delle lady, le beffe di suo marito e i pugni di Joffrey; sapeva tollerare il comportamento dei cavalieri.

Quando la Fortezza Rossa si profilò davanti a loro, il bambino fece una capriola.

La rabbia della madre si fondeva con quella del figlio e una domanda martellava nelle loro menti

“Perchè la regina mi ha ordinato di venire?”

Tyrion non le aveva dato risposta.

Aegon non le aveva dato risposta.

Nessuna dei cavalieri le aveva dato una risposta.

Seppe solo che due cavalieri la presero di forza e la trascinarono nella Sala del Trono.

 

Aegon guardò la Fortezza Rossa.

Il marmo pallido roseo brillava alla luce del sole, tingendosi di sfumature rosso sangue.

Tyrion gli sorrise -Siamo arrivati, Giovane Principe-

Aegon annuì, il profumo della pietra gli arrivava alle narici.

Era a casa.

Lanciò un'occhiata a Sansa.

La donna era nervosa e il suo cavallo non smetteva di agitarsi.

Il viaggio era stato difficile per lei; incinta e costretta a cavalcare.

Aegon poteva solo immaginarsi la sua sofferenza.

Tyrion dispose che la Regina fosse avvertita ma prima che ebbe finito di dettare ordini, due Guardie Reali apparvero alla porta.

-Mio signore- mormorarono -Avete fatto buon viaggio-

Aegon sorrise -Si, Miei Lord-

Le Guardie annuirono, poi inaspettatamente si avvicinarono a Sansa.

-Scendete- ordinò una .

-Con quale ordine?- domandò la donna, nascondendo la paura dietro una smorfia infastidita

-Della Regina Daenerys Targaryen -

Sansa ubbidì e scese da cavallo.

La Guardia le torse le braccia dietro la schiena mentre l'altra recitava in tono solenne -In nome della Regina Daenerys della Casa Targaryen, prima del suo nome, Regina degli Andali e dei Rhyonar,, Nata dalla Tempesta, Khaleesi, Madre dei Draghi, Liberatrice di Catene io vi dichiaro in arresto, per alto tradimento-

-Cosa?- Tyrion era stupito -Quali sono le prove e … tutto il resto?-

-Sarà tutto rivelato al processo, Mio Lord- rispose una guardia

-Processo?- mormorò il Primo Cavaliere incredulo -Questa donna è innocente quanto … -

-Ha sposato un traditore e in lei cresce la genia della menzogna e dell'odio-

Sansa troppo sconvolta per parlare si premeva le mani sul ventre.

-Io sono il Principe Ereditario- disse Aegon, scendendo da cavallo -E vi ordino di lasciare questa donna!-

Una Guardia scosse la testa – Così ha comandato la Regina e così sarà eseguito-

-Voi non potete … - Aegon si gettò su una guardia -Io vi ordino … -

La guardia lo prese per le braccia -Calmatevi!- ordinò.

Ma Aegon prese a dimenarsi.

Non poteva essere …

Non di nuovo.

Qualcosa di duro lo colpì allo zigomo, sotto l'occhio sano.

Il mondo si colorò di rosso e l'ultima cosa che udì fu la voce di Tyrion che urlava -Non potete colpire il Principe Ereditario!-

 

NOTA AUTRICE

Eccoci tornati ad Approdo del Re.

L'Accoglienza non è stata una delle migliori ma , eh, benvenuti Westeros

SPOILER 5X10 (SE NON L'AVETE VISTA, ASSOLUTAMENTE NON LEGGETE)

Dio, Dio, Dio!

Che puntatone.

Iniziamo per ordine.

Myrcella che muore …. ma povera! Dopo il bel discorso con Jaime “Ti accetto come padre” non la puoi far morire male!

Stannis … francamente speravo di vedere lui sul Trono … ok ha ucciso sua figlia …. ma era la persona più adatta... tra quelli rimasti.

Jon! Jon non è morto! Non mi interessa se D&D dicono di si ma Jon Snow non è morto! E' vivo!

Alla prossima

Clitty (che sta delirando)

 

 

 

  
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