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Autore: GGandGLEE    17/06/2015    11 recensioni
Dopo la prima stagione, Quinn viene mandata alla scuola militare. (La storia è stata scritta da BrioScotty che potete trovare qui, sul sito americano e abbiamo pensato di tradurla in ita. https://www.fanfiction.net/u/3018976/BrioScotty
Ogni cosa appartiene a BrioScotty.)
Genere: Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Cosa?" chiede nuovamente Rachel, incapace di formulare domande di più di una sillaba dopo ciò che Queen ha detto.

"ti amo," dice Quinn suonando più convinta. Si avvicina a Rachel e le mette le mani sui fianchi. Rachel comincia a sudare leggermente mentre guarda Quinn negli occhi.

"Cosa?" Sussurra per una terza volta.

Quinn sorride leggermente e sussurra a sua volta "ti amo"

Rachel la abbraccia forte. Dire che Quinn è sorpresa sarebbe poco.

"Ti amo anche io" la voce di Rachel è soffocata dalla maglietta di Quinn, facendo ridere nuovamente la bionda. Si stringono, aggrappandosi l'una all'altra finchè Quinn non si stacca. Sente Rachel singhiozzare sul suo petto e le alza delicatamente il viso.

"Hey" dice dolcemente Quinn. Il sorriso sul suo volto è così ampio che fa quasi male. Rachel le sorride per alcuni secondi prima di accigliarsi.

"Sei sicura?" Chiede. "Voglio dire.."

"Non pensarci adesso." Dice Quinn, capendo cosa Rachel stesse per dire.

"Troveremo un modo per risolvere la situazione. Ma dopo." Quinn si accoccola di nuovo tra le braccia di Rachel, che spinge le sue labbra su quelle della bionda.

Rachel si sente letteralmente sprofondare tra le sue braccia e sente il bisogno di avvicinarsi fin dove la fisica lo permette. Sente le braccia di Quinn che la circondano completamente mentre i loro baci sono sempre più profondi. Un sospiro di sorpresa le esce dalle labbra quando Quinn la solleva da terra.

"Ragazze, avete.." La voce di Kurt penetra il soggiorno. "Oh mio Dio"

"Kurt!" Rachel urla, spingendosi via da Quinn.

"Ero venuto a controllare che non vi foste uccise a vicenda. Era calato il silenzio e ho pensato.." Arrossisce mentre Quinn alza un sopracciglio. "Non importa. Quindi, cosa significa questa cosa?" Chiede indicando le due donne con un espressione gioiosa sul viso. Quinn riconduce Rachel a terra e sospira.

"Kurt" mormora Rachel

"Giusto, dovrei essere discreto" dice Kurt lasciando la stanza. Rachel si aggrappa a Quinn e comincia a baciarla di nuovo. "Prendo solo dell'acqua" dice Kurt correndo attraverso il soggiorno.

"Okay!" Dice Rachel esasperata. Quinn sorride soltanto ma prima di poter riprendere da dove avevano interrotto, Kurt riappare. "Kurt, che diamine?" Urla Rachel, portando le mani ai fianchi.

"Sto solo prendendo la mia borsa dall'altra stanza" dice Kurt mentre passa trascinando una valigia. "Suppongo che voi due vogliate.." Si gira ritrovandosi le donne che lo fissano. "Giusto, discreto. Buonanotte!" Scopare di nuovo.

Quinn si avvicina a Rachel ma la brunetta la respinge.

"Non ha finito" dice Rachel. "Ne sono certa." Quinn rotea gli occhi, sospirando forte. Come previsto, la porta si apre.

"Ho dimenticato il mio..Scusate." Afferra il suo cellulare ed esce.

"Kurt!" Lo chiama Rachel. "Chi hai intenzione di chiamare?l

"Nessuno.." Dice lui. "Non posso dirlo a nessuno. Questa cosa mi sta uccidendo."

"Non sarà l'unica cosa ad ucciderti se non vai a dormire in questo istante" dice Quinn sottovoce.

"Buonanotte ragazze!" Dice Kurt, avvertendo la rabbia che circonda Quinn. Esce dalla stanza e Rachel si gira a fissare Quinn.

"Scusa" dice. Quinn la prende in braccio e la porta nella loro camera. La bionda sorride pensando alla parola "loro". Il sorriso dura poco, perchè è questione di secondi prima che la passione passi il posto alla ragione e Quinn capisca quello che sta succedendo. Questa storia non può finire bene per nessuna delle due.

Quinn poggia delicatamente Rachel sul letto e va a chiudere la porta. Rachel le sorride mentre lei torna verso il letto, finendo finalmente di sbottonarsi la camicia, si siede accanto a Rachel e la spinge accanto a sè, baciandola profondamente. Le sue mani raggiungono la cerniera del vestito di Rachel e la abbassano.

"Sei sicura?" Chiede Quinn tra un bacio e un altro. "Non dovremmo affrettare le cose.."

"Abbiamo aspettato sedici anni," dice Rachel. "E.." Si acciglia e scuote la testa. Ti perderò Quinn. E potrebbe essere da un momento all'altro. Abbiamo già perso così tanto tempo.."

Rachel riprende a baciarla, facendole scivolare via la camicia e la canotta. Le sue mani percorrono gli addominali di Quinn e un'altra cicatrice le interrompe la strada.

"Sei davvero stata in guerra.." Afferma Rachel, un filo di tristezza nella sua voce. Quinn annuisce, prendendo la mano di Rachel e baciandola delicatamente. "Com'era?" Quinn chiude gli occhi. "Sò che mi hai mandato le lettere ma non hai mai parlato davvero di come fosse.."

"Non adesso" sussurra Quinn. "Ti dirò tutto quello che vuoi sapere, Rachel, ma devi capire che per me non è semplice. Le cose che ho visto.. Non puoi emularle su uno schermo. G visto i miei amici, la mia famiglia, morire. Ho visto civili perdere parti del corpo. Gambe, braccia.. Li ho visti saltare in aria." Quinn apre gli occhi in panico, stringendosi forte a Rachel.

"Scusa" dice Rachel. Sente le mani di Quinn che le sbottonano il resto del vestito e lo lasciano cadere sul pavimento.

"Sei bellissima" sussurra Quinn. Le sue mani percorrono la schiena di Rachel verso il basso, fermandosi ad un certo punto. "Hai una cicatrice.."

"Si" ammette Rachel mentre le mani di Quinn le tracciano la pelle rialzata dietro il ginocchio destro.

"Cos'è successo?" Chiede Quinn

"Sono caduta" dice Rachel. "Al mio ultimo anno alla NYU, sono caduta sul palco."

"Non me lo avevi detto" dice Quinn.

"Non mi piace parlarne." Dice Rachel scrollando le spalle. "Inoltre, non è impressionante nemmeno la metà delle tue."

"Ti sei rotta qualcosa?" Chiede Quinn, non capendo perchè sta continuando a fare domande su qualcosa di cui Rachel chiaramente non vuole parlare.

"Il polso" dice Rachel. "È probabilmente al primo posto tra i cinque giorni peggiori della mia vita." Dice sbottonando il reggiseno di Quinn e lanciandolo sul pavimento. I loro baci diventano sempre più profondi e i loro corpi sempre più vicini. E quel momento le ripaga per l'attesa.

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ATTENZIONE, QUI CI DOVREBBE ESSERE UAN SCENA TARGET ROSSO, MA LA MIA STORIA È TARGET ARANCIONE E PER ETICA PERSONALE HO CHIESTO A BRIOSCOTTY DI NON ANDARE OLTRE. CHI VOLESSE LA SCENA IN INGLESE PUÒ CHIEDERLA NELLE RECENSIONI, GLIELA INVIERÒ TRAMITE MESSAGGIO PRIVATO.

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Sembra si siano appena addormentate quando si sente bussare alla porta. Quinn la fissa per un paio di secondi prima di ricordarsi che anche Kurt è nell'appartamento. Scende dal letto e infila un paio di pantaloni e una canotta.

"Buongiorno" dice stiracchiandosi e sbadigliando mentre apre la porta.

"Buongiorno" dice l'uomo con un leggero sorriso sul volto. "Il mio taxi sta arrivando, ho pensato di salutare.."

"Ma certo" sorride Quinn e guarda Rachel, prima di dirigersi verso il letto e sedersi accanto a lei. Kurt ha una strana sensazione allo stomaco mentre guarda Quinn abbassarsi, baciare Rachel sulla guancia e sussurrarle nell'orecchio.

"Tesoro, Kurt deve andarsene"

"Okay" dice Rachel con una voce ancora dormiente, strizzando gli occhi. Sorride a Quinn. "Hey"

"Ciao" dice Quinn, spingendo le sue labbra verso quelle di Rachel.

Kurt rotea gli occhi e si schiarisce la voce.

"Come se non ne aveste avuto abbastanza la scorsa notte" dice. Il suo sguardo ricade sul vestito sul pavimento. "Rachel Berry, cosa ci fa il mio vestito sul pavimento?"

"È, um.. Non lo so" dice Rachel, ottenendo uno sguardo stupito di Quinn e avvolgendosi le coperte attorno al corpo mentre scende dal letto. "Non arrabbiarti. Non voglio che te ne vada di cattivo umore"

"Non mi arrabbio." Dice lui sorridendo. La abbraccia e le dà un bacio sulla guancia. "Dopo chiamami. Non che abbia bisogno di dettagli sulla scorsa notte. Ho già sentito abbastanza."

Rachel arrossisce e Quinn ride sotto i baffi.

"Ho cercato di non farla urlare' dice Quinn, il suo sguardo che corre lungo le coperte che avvolgono il corpo di Rachel. "Hai bisogno di una mano con i bagagli?"

Kurt sta per rifiutare, poi decide di sfruttare la situazione per ricordare alla bionda cosa potrebbe fare a Rachel questa situazione.

"Certo" dice, baciando ancora Rachel sulla fronte. "Stammi bene"

"Sempre." Risponde Rachel, tornando a letto.

"Fai buon viaggio" dice Quinn posando le valigie alla porta.

"Spero tu sappia cosa stai facendo" dice Kurt. Il suo tono non è ne accusatorio nè arrabbiato, solo sincero.

"Ho un piano" dice lei vaga. Mentendo, ovviamente.

"E quale sarebbe? Fingere la tua morte? E poi? Non puoi farla sparire, la gente lo noterebbe o forse vuoi fingere la sua di morte. Ti prego, ricorda che ci sono persone che le vogliono bene, che non sono scappate e poi.." Kurt scuote la testa, cercando di dimenticare i primi mesi dopo la morte di Quinn e i pianti continui di Rachel.

"Non le chiederei mai di fare una cosa del genere.." Dice Quinn, nonostante non abbia mai pensato di fingere la morte di Rachel. "E ho avuto le mie ragioni per..l

"Allora devi cercare di capire cosa diamine farai." La interrompe Kurt. "Finirete entrambe male"

Un clacson suona e Kurt prende le valigie.

"Grazie per avermi ospitato" dice. "Passerò le prossime ore a cercare di dimenticare la ovce della mia migliore amica che urla il tuo nome"

"Buona fortuna" ride Quinn. "Kurt, starò attenta, te lo prometto."

Quinn torna all'appartamento, cercando di mettere in ordine i suoi pensieri. Ogni tentativo fallisce quando raggiunge la camera da letto. Mentre il lenzuolo è a terra, Rachel è stesa al centro del letto.

"Ci è voluto più del previsto.." Dice facendo il broncio. Quinn si spoglia in fretta e si unisce a lei, baciandola. Non le importa se sveglieranno l'intero palazzo stavolta.

"Mi dispiace" dice, chiedendosi se sarai mai in grado di smettere di scusarsi sempre. "Non accadrà di nuovo"

xxxxx

Quinn è fuori al camerino del trucco con Michaels quando il loro capo chiama. Rachel è dentro. Stanno trasformando il suo personaggio nella semplice donna che era prima di andare in guerra. A Quinn fa strano guardare le riprese, e non soltanto perchè l'attore che interpreta il marito non ha idea del fatto che Rachel non lo considera lontanamente.

"Signore" Quinn risponde a telefono.

"Casey." Dice lui. "È passata più di una settimana dall'ultima volta che abbiamo parlato. Dopo l'incidente agli Emmy credevo avesse centinaia di cose da riportare."

"Signore.." Quinn comincia a spiegare ma viene interrotta.

"Devo ricordarle che sorvegliare Miss Berry non è la sua unica priorità? Ci sono state altre lettere e minacce d tu e Michaels non siete ancora giunti ad un solo sospetto." Dice freddo, senza emozioni. "Lo studio pensa che non è il caso di avervi entrambi sul set."

"Signore.." Quinn ci riprova.

"Mi dia qualcosa." Fa una pausa. "Qualsiasi cosa che le possa far mantenere l'incarico entro Venerdì o qualcun altro prenderà il suo posto. Ho una lunga lista di agenti che vedrebbero questo lavoro come una grossa opportunità."

"Si, signore" dice Quinn sconfitta.

"Venerdi" ripete l'uomo e riaggancia.

"Quindi niente buone notizie?" Chiede Michaels mentre sorseggia il suo caffè. Quinn sta guardando fissa il cellulare.

"Vuole qualcosa entro venerdì." Dice Quinn aggiustandosi gli occhiali da sole. "Lo studio non è contento del nostro lavoro. Io non sono contenta. Cosa ci sta sfuggendo?"

"Possiamo riguardare i video della sorveglianza" dice lui. "O riesaminare tutti i dati che abbiamo. Forse troviamo altri indizi.."

"Si, forse" dice Quinn senza convinzione. "Non mi sono mai sentita più inutile per un incarico."

"Suvvia Casey, riprenditi" dice Michaels indicando tutt'intorno. "Siamo a Los Angeles, siamo sul set di un film, siamo circondati da belle donne e tu hai una delle attrici più famose del mondo a dormire nel tuo appartamento. Questo batte la Russia a occhi chiusi."

"Beh, tu mi hai sparato in Russia" dice Quinn, dandogli un colpo con la spalla. "E le donne erano molto belle anche in Russia. Almeno quelle che non volevano ucciderci. E ora tu sei molto meno stupido"

"Mi piace pensare di essere migliorato." Dice Michaels facendo spallucce. "Ne verremo a capo. Li prenderemo e torneremo alle nostre mansioni 'normali'. Anche se qualcosa, diciamo il mio sesto senso, mi fa pensare che tu non voglia."

"Certo che voglio prenderli." Sospira Quinn. "È per questo che siamo qui" "Ma.." La invita a continuare Michaels. "Casey, so che da qualche parte sotto questa facciata da dura c'è una tenera e romantica.." Quinn lo fissa. "Okay, forse non romantica.. Ma vedo il modo in cui ti comporti quando sei con Miss Berry"

"Non che sia affar tuo.." Dice tornando al suo caffè. Restano in silenzio per un paio di minuti, guardando persone indaffarate correre per il set. "Non so cosa fare."

Michaels però non la sta ascoltando, i suoi occhi sono fissi su un ragazzo che si aggira sospetto intorno al camerino dei costumi.

"Ore due." Mormora, prendendo la pistola dalla giacca.

"Michaels, cosa?" Chiede Quinn osservando il ragazzo. Non ha più di vent'anni. Va avanti e indietro nervosamente con una lettera in mano. Comincia a dirigersi verso i camerini degli attori e Michaels scatta in piedi. Quinn apre la porta del camerino del trucco. "Rachel..Miss Berry, torno tra dieci minuti. Non lasci il camerino senza di me." Rachel apre la bocca per parlare ma Quinn è già fuori. Parla nell'auricolare e dice ad Hank di mandare una guardia al camerino make-up e segue Michaels.

I loro sospetti sono confermati quando il ragazzo, che ha un cappello che gli copre il volto, raggiunge il camerino di Rachel e tira fuori dalla tasca una chiave. Quinn rotea gli occhi guardandolo mentre fa cadere la chiave. Dilettante.

"È ridicolo" mormora a Michaels che annuisce. "Andiamo"

Attraversano con le pistole impugnate mentre il ragazzo si accovaccia a terra, sotto il camper.

"Alzati subito." Urla Michaels. Quinn si ferma immediatamente. Il ragazzo si alza e li fissa con gli occhi del terrore. Quinn fa cenno a Michaels di sollevare la pistola.

"Non ti faremo del male se risponderai alle nostre domande." Dice Quinn

"Andare all'inferno" risponde secco il ragazzo cominciando a tremare.

"Con piacere" risponde Quinn. "Ma prima dicci chi ti ha dato la chiave." Il ragazzo resta in silenzio. Michaels spara un colpo vicino ai suoi piedi. Il ragazzo sobbalza.

"Dì alla signora qui chi ti ha dato la chiave" dice Michaels al ragazzo che ha lo sguardo di chi sta per svenire.

"Non conosco il suo nome.." Risponde il ragazzo, ma Quinn sa che sta mentendo. "Mi ha solo dato dei soldi e la chiave e mi ha detto di mettere questa lettera nel camerino." Alza la busta e Michaels gliela strappa dalle mani, passandola a Quinn.

"Portalo alla sicurezza." Ordina Quinn. "E fa venire Jackson. Forse possiamo spaventarlo e farlo parlare." Michaels va via e Quinn apre la busta, tirandone fuori un bigliettino. La stessa scrittura delle altre lettere.

'BOOM'

Quinn corruga la fronte e gira il foglio, aspettandosi dell'altro. Ormai sola, si siede a terra sui gradini del camper. Poi lo sente.

Tick. Tick. Tick.

Quinn posa il biglietto in tasca e si abbassa sotto il camper, trovando una familiare visione di numeri rossi che scorrono all'indietro. Solo che questa volta sono molto più veloci. Mancano meno di dieci secondi. Quinn si alza e corre il più veloce che può.

Lo scoppio lancia in aria pezzi metallici e Quinn viene sbalzata un paio di metri in avanti, cadendo sul braccio destro. Impreca, portando il braccio sinistro in testa per coprirsi dai pezzi metallici.

"Casey!" La voce di Michaels è appiattita dal fischio nelle orecchie. Sente un braccio tirarla sù mentre tossisce per la polvere. "Diamine, stai bene?" La porta lontano dall'ammasso di macerie che era il camerino di Rachel.

"Va da Rachel. Assicurati che stia bene." Michaels sembra voler protestare ma annuisce e scompare. Quinn comincia di nuovo a tossire. L'ambulanza arriva in fretta e la folla si forma tutt'intorno. I paramedici la raggiungono ma la polvere in gola le rende impossibile spiegare l'accaduto. Rachel compare mentre le viene messa una maschera d'ossigeno.

"Oh Dio" piagnucola Rachel e va ad abbracciare Quinn.

"No" dice Quinn togliendosi la maschera. La rimette in fretta e guarda la faccia di Rachel andare dal preoccupato al confuso al triste. "Ho un braccio rotto."

"Miss Berry, deve fare un passo indietro." Dice un paramedico. "Dobbiamo portare la signora McKenzie all'ospedale." Quinn toglie di nuovo la maschera mentre Rachel la guarda confusa.

"Io sono la sua guardia del corpo personale. Lei viene con me." Dice Quinn, sfidando il medico a dire di no. E quando quest'ultimo si allontana, Michaels sopraggiunge rapido.

"Jackson ha portato via il ragazzo per interrogarlo." Dice con estrema calma. "Stai bene? Il capo vuole saperlo."

"Braccio rotto." Mormora. "Un'altra ragione per togliermi dall'incarico."

"No, il capo vuole che tu rimanga." Dice lui. "Forse il ragazzo ci darà delle risposte. Non è così intelligente da giungere ad una bomba. Voglio dire, guarda come lo abbiamo preso in fretta." Si ferma e fissa Quinn.

"La bomba era per noi." Dice Quinn. "Noi due e lui."

"Cazzo." Michaels dice dopo averci pensato un paio di secondi.

"Esatto." Dice Quinn chiedendosi se mentre vanno all'ospedale possono fermarsi ad un droghiere e prendere un liquore per calmare i nervi.

"Di che parlavate?" Dice Rachel mentre Michaels va via.

"Nulla di importante." Dice Quinn, cercando di dare a Rachel un sorriso rassicurante, fallendo miseramente.

"Alex, non sai per niente recitare" dice Rachel. "Lo scoprirò comunque, tanto vale che tu me lo dica ora."

"La bomba non era per te." Sussurra Quinn. "Il ragazzo era solo un modo per attirare me e Michaels al camerino e farci saltare entrambi in aria."

"Quindi adesso perseguitano anche voi?" Chiede Rachel.

"Così pensiamo." Dice Quinn. "Mi dispiace."

"Sei stata quasi uccise da una bomba e mi chiedi scusa?" Chiede Rachel. "E devi spiegarmi perchè il tuo cognome ora è McKenzie."

"Beh, tecnicamente Alesx Casey non esiste" dice Quinn avvicinandosi a Rachel. "Puoi immaginare cosa succede se ti prendono senza assicurazione sanitaria."

"Quindi ora sei...?"

"Alexis McKenzie. Tendo ad avere nomi simili e cognomi diversi."

"Quanti nomi hai?" Chiede Rachel alzando un sopracciglio.

"Um..sei." Dice Quinn contando sulle punte delle dita. "E non tutti di cittadinanza americana." Rachel contempla in silenzio. Arrivano i paramedici. "Cominceranno ad odiarti davvero sul set." Dice Quinn guardando come Rachel salga sull'ambulanza con lei.

"La mia agente chiamerà in pochi minuti" dice Rachel, prendendo il cellulare. "Non vedo l'ora di tornare a Broadway. Nessuno ha mai cercato di farmi saltare in aria il camerino lì." Quinn le dà un mezzo sorriso, ignorando il fatto che potrebbe non far più parte della vita di Rachel una volta finito il film.

Non appena l'ambulanza esce dal set, l'agente di Rachel chiama.

"Justine, no, sto bene. Sto con Alex. Si è rotta un braccio, no." Fa una pausa. "Tornerò non appena i dottori...Justine, capisci che hanno appena fatto saltare in aria il mio camerino? Sono un po' sconvolta, tutto qui." Un'altra pausa. "I due agenti che mi stanno proteggendo vanno bene." Ora la voce di Rachel è arrabbiata. "Va bene. Allora puoi provare tu a prendere le persona che stanno provando ad uccidermi."

Rachel riaggancia e fissa il cellulare. Quinn apre la bocca per dire qualcosa ma Rachel scuote la testa. Dieci secondi dopo, il cellulare di Rachel squilla di nuovo e risponde spazientita. Ascolta la voce di Justine per un po' poi la zittisce. "Ti chiamo quando arrivo all'ospedale."

Quinn sorride quando Rachel riaggancia.

"Che diva." Dice facendo una smorfia mentre le iniettano gli antidolorifici.

"Odio fare così." Dice Rachel. "Justine è davvero comprensiva ma a volte.." Scrolla le spalle. L'infermiera rivolge l'attenzione a Rachel.

"Forse non è il momento adatto" dice. "Ma sono un grande fan.." Rachel le fa un sorriso enorme e il volto le si illumina. Quinn ride sotto i baffi e la guarda mentre tutta fiera firma un autografo e parla dei suoi spettacoli di Broadway.

L'infermiera, che insiste affinchè Rachel la chiami Megan, la fa uscire per prima. Poi Quinn viene portata fuori su una barella alquanto ridicola, quasi quanto il nome Megan, pensa. La sicurezza dell'ospedale è incaricata di stare cin Rachel mentre Quinn viene portata a fare una radiografia. Sente Rachel ridere a qualcosa che Megan le ha detto e le viene la nausea

Rachel la sta aspettando fuori quando Quinn esce dalla stanza, spinta su una sedia rotelle da un'infermiera. L'infermiera va via dicendo a Quinn che ci vorrà circa un'ora per avere risultati.

"Come sta Megan?" Chiede Quinn.

"Quinn davvero?" Sussurra Rachel. "È solo una fan."

"Una fan con una cotta per te." Sussurra a sua volta Quinn.

"Una fan con una cotta per me." Dice Rachel arrossendo un po'. "È parte della mia vita. Sono troppo bella." Dice con una risata.

"Beh, su questo non posso obiettare.." Dice Quinn sorridendo

"Facevo solo la gentile." Dice Rachel con la faccia da cane bastonato.

"Scherzavo Rach" dice Quinn, strizzando la mano di Rachel. "Sono stupita del fatto che abbia preso la situazione così bene."

"Grazie?" Dice Rachel ridendo. "Ma non direi che la sto prendendo bene. Dentro sto uno schifo. Stanotte non chiuderò occhio."

"Sarò accanto a te." Dice Quinn. "Posso ancora sparare con la mano sinistra, sai?"

"Dovrei essere impressionata?" Chiede Rachel sorridendo. "So già della tua.. Destrezza.." Arrossisce e Quinn ride di gusto. "Attenta Quinn, hai un paio di di graffi sul volto che dovresti far controllare.."

"Nah, ho avuto.."

"Di peggio, lo so..". Dice Rachel indicando la cicatrice sulla gamba di Quinn. "Credi che un giorno ne avrai abbastanza di fare la guardia del corpo alle attrici o di farti scoppiare bombe addosso?" Quinn annuisce. "E cosa farai allora?" Quinn esita. "Il gatto ti ha morso la lingua?"

"Sai che voglio te." Dice Quinn. "Ho solo bisogno di tempo per capire come far funzionare la cosa. Non puoi portarmi a casa e farmi incontrare la famiglia. O i tuoi amici" l'espressione di Rachel si trasforma in una di colpevolezza. "Rachel?"

"I miei amici.." Comincia. "Alcune persone con le quali ho lavorato a New York verranno a Los Angeles il prossimo weekend e vogliono cenare con me. Il punto è che sono tutte coppie ed odio andarci da sola… "

"Quindi vuoi che venga a cena con te e tuoi amici?" Chiede Quinn

"Sì, ma so che credi sia rischioso… Quindi posso anche dire di no… " Dice Rachel.

"no, " dice Quinn, "dovremmo andarci."

"Davvero?" Chiede Rachel, il volto che le si illumina. "Perché li adorerai. Sono davvero brave persone. E potrei aver già detto che andavamo entrambe."

"Allora non voglio deluderli. " Dice Quinn. "Dovremmo lavorare su un personaggio adesso."

"Un personaggio?" Chiede Rachel. "Lo trasformerai in un esercizio di recitazione?"

"Non hai idea.." Dice Quinn sorridendo.

xxxxx

Rachel è seduta sul letto, rileggendo il copione per il giorno seguente. Conosce le battute a memoria ma non fa mai male essere preparati. La cena con gli amici è ancora ad una settimana di distanza ma Quinn sta insistendo nel dimostrare le sue capacità nel travestimento.

"Avrebbero potuto darmi un gesso più leggero.. Potrei chiedere a Mac di portarmi ad uno dei nostri ospedali e farmelo cambiare.."

"Sono solo altre due settimane.." Risponde Rachel. "È solo una frattura piccola. Smettila di lamentarti."

"O forse potrei solo chiamare Megan e chiederle di aiutarmi." Dice Quinn ridendo. Rachel mormora qualcosa. Nel nuovo camerino di Rachel erano stati recapitati dei fiori il giorno dopo l'incidente con un biglietto con il numero di Megan.

"Divertente." Dice Rachel, chiudendo il copione e gettandosi all'indietro sui cuscini. "Sicura di non volere aiuto?"

"No, ho quasi fatto.." Dice Quinn entrando nella stanza. Rachel spalanca la bocca. Non c'è più traccia di Quinn Fabray, finchè non la guarda negli occhi con il suo tipico sguardo malizioso.

"Wow" dice Rachel tirandosi di novo su a sedere. "Sei davvero tu?" Gli occhi di Quinn sono ora verdi, ci sono delle lentiggini sulle sue guance e il naso è più affilato. I capelli sono color bronzo.

"Certo che sono io Rachel" dice Quinn in accento irlandese, facendo ridere la brunetta così tanto che collassa sul letto.

"Troppo? Quale accento dovrei usare?"

"Forse Americano?" Chiede Rachel. "Lascia a me gli accenti" dice con un perfetto accento irlandese, gli occhi provocanti, le mani sui fianchi di Quinn. "Ti piace?"

"Ha il suo fascino" Quinn riprova l'irlandese ma fallisce mischiando Giamaicano e Scozzese. "Era orribile. Devo fare più pratica. Sono migliore con gli accenti dell'Europa dell'est." Rachel la zittisce con un bacio avvicinandosi sempre di più, con fare sensuale. Quinn capisce le sue intenzioni e le ricorda: "il mio braccio… "

"Il tuo braccio non è necessario per quello che ho in mente, " dice Rachel, indicando a Quinn di stendersi.

"Non mi sembra.." Comincia Quinn, ma Rachel le ha già sfilato ogni indumento dai fianchi in giù.

   
 
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