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Autore: Nono23    17/06/2015    1 recensioni
Patty decide di andare in Brasile a trovare il suo amato Holly. Cosa succederà? Ci saranno svolte nelle loro vite. Quali? Ed è vero che l’amore influisce sul comportamento di un uomo? Vi va di scoprirlo in questa piccola One-shot con Holly e Patty? Lascio a voi la scelta…
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Roberto Hongo, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era sull’aereo da circa quattro ore ed era visibilmente emozionata. Sarebbe arrivata in Brasile in mattinata tarda. Voleva fargli una sorpresa per il suo compleanno! Aveva avvisato Roberto del suo arrivo e pregato di non dirlo a Holly per nessun motivo a questo mondo. Lui sapeva tutto e sarebbe venuto a prenderla per portarla allo stadio per il secondo tempo dell’amichevole che si sarebbe svolta in quella calda giornata di luglio.
Era appena atterrata e riconobbe l’allenatore del campione nipponico ad aspettarla fuori dalla sua auto. Si salutarono e si abbracciarono amichevolmente, poi sfrecciarono lungo la strada per la loro destinazione. Le aveva riservato un posto speciale accanto al suo, in panchina,  per poter fare il tifo al suo amato.
Segnarono 5 gol e vinsero. Stava tornando dal suo allenatore per poi andare negli spogliatoi a cambiarsi, quando notò una figura minuta ma alta più o meno come lui, sembrava una sua coetanea, nascondersi dietro a Roberto, il quale aveva un sorriso insolito, ma felice.  Cercò di far finta di nulla ma la curiosità era troppa. Fortunatamente Roberto lo fermò dopo che tutti erano andati negli spogliatoi e gli disse:
<< Holly, c’è un piccolo regalo per te!>>
<< Regalo? Per me? Perché?>>
Rise di gusto davanti alla faccia interrogativa del suo pupillo e si spostò. Apparve un sorriso smagliante davanti a sé. Era lei. Colei che pensava continuamente, colei che lo tormentava da tempo indeterminato, colei che amava più di ogni altra cosa e solo ora se rendeva conto. La sua voce lo investì a tal punto da balbettare per l’emozione:
<< Ciao Holly! Sono felicissima di rivederti!>>
<< P-Pa-Patty? Sei proprio tu?>>
<< Sì Holly, sono proprio io!>>
<< Patty! Sono colmo dalla gioia! Non mi aspettavo di rivederti! Che fantastica sorpresa! ......Perché “sorpresa”?>>
Risero davanti alla faccia perplessa di Oliver e poi dissero in coro:
<< Non cambierai mai! É il tuo compleanno! >>
<< Il mio compleanno? … Il mio compleanno!!!>> e rise insieme a loro. Poi aggiunse << É il miglior compleanno di sempre! Grazie Patty! Grazie Roberto!>> e li strinse in un forte abbraccio non tenendo in conto del colorito rosso di Patty.
<< Holly ora vai a cambiarti. Noi ti aspettiamo qua. Poi potrete andare a mangiare qualcosa ad un ristorante: sono sicuro che vi dovrete dire molte cose!>> disse con un sorriso soddisfatto sulle labbra e sottolineando e il verbo dire con un occhiolino a Holly.
<< Sì corro. Aspettatemi, ci metterò un attimo!>> e corse come un razzo per gli spogliatoi. Aveva sempre quell’aria innocente che da bambino lo aveva caratterizzato.
<< Aspetta un attimo, Roberto! Hai detto “dovrete”? Tu non vieni?>> chiese Patty intimorita come se dovesse andare dal dentista la prima volta.
<< Eh no! Ho un impegno urgente! E poi così potrete stare un po’ da soli e …>> lasciò la frase in sospeso e facendo un sorriso molto malizioso a una ragazzina nipponica con i capelli a caschetto, che stava diventando di tutte le sfumature possibili e immaginabili del rosso. Rise vedendo la sua espressione.
Holly non ci mise molto a cambiarsi anche perché tutti i suoi compagni se n’erano già andati a casa e quindi ritornò da loro con un sorriso vero stavolta.
<< Oh accidenti! Com’è tardi! Mi sono ricordato di un impegno più che urgente e devo andare! Mi raccomando ragazzi! Divertitevi! Patty lasciamelo integro perché ci serve nelle partite, mentre tu Holly non parlare solo di calcio con “Miss-mi-manca-tutto-di-lei…”!!!!>> e si avviò correndo verso l’automobile che aveva parcheggiato fuori dal campo di calcio lasciando sprofondare Holly e Patty in un imbarazzo totale!!!
“Mi devo ricordare di metterlo in imbarazzo la prossima volta…” pensarono entrambi i ragazzi.
Dopo qualche minuto di silenzio nei quali ripresero il loro colorito naturale , Patty ruppe il ghiaccio e chiese con il cuore in gola:
<< È vero che ti sono mancata come dice Roberto…?>>
<< S-Sì>> mormorò a voce bassissima quasi impercettibile se non dalla ragazzina davanti a lei, la quale era felice di udire quell’affermazione.
<< D-dove mi porteresti a mangiare? C’è qualche bel locale in zona? Io… dovrei…>>
La frase fu interrotta dalla voce del giocatore che finì per lei.
<< Parlarmi? Ebbene anche io devo. Vieni con me! Ti porto in un ristorantino che ho scoperto qualche tempo fa. Prima però posso farti una domanda? Dove alloggerai durante la tua permanenza?>>
La ragazza si sbatté una mano in faccia in segno che se l’era completamente dimenticata.
<< Oh no…. Me ne sono scordata… Accidenti a me e quel vizio di non programmare mai le cose per bene…>>
<< Beh ecco, non è molto grande ma ci si può vivere tranquillamente in due. Se vuoi puoi stare da me…>>
<< Oh ma io non vorrei disturbare…>> anche se sapeva benissimo di non disturbare…
<< Non disturbi affatto. E poi un po’ di compagnia non ha mai fatto male a nessuno, non trovi?>> aveva due occhi innocenti e da bambino che alla fine accettò e lo ringraziò. Non avrebbe mai pensato a quello.
Arrivarono a casa Hutton in poco tempo e Patty appoggiò la sua unica valigia in una stanza per gli ospiti.
<< È molto bella casa tua!!!>>
<< Non è nulla di che! Ora però andiamo a metter qualcosa sotto i denti!>> e così dicendo uscirono e si recarono al ristorante al quale avevano accennato prima.
Dopo quasi un quarto d’ora di cammino, dove si raccontarono un po’ le rispettive vite dall’altra parte del mondo, si fermarono davanti a un localino dall’aspetto intimo e romantico dal nome “Cattleya” cioè “orchidea brasiliana”. Il cameriere gli venne incontro e li fece accomodare ad un tavolo piuttosto appartato. Dopo aver ordinato, scese un silenzio imbarazzante in cui entrambi pensavano la stessa cosa: “ Ti prego rompi questo silenzio… parla di qualunque cosa pur di non restare in questo dannatissimo silenzio”. Fortunatamente arrivarono le portate poco prima ordinate e Holly le chiese gentilmente:
<< Allora Patty, com’è? Ti piace?>>
<< Sì molto! Grazie.>>
Altro momentaneo silenzio, interrotto però da Patricia questa volta:
<< Holly, ricordi che ti dovevo parlare?>>
<< Sì.>> rispose serio ma con gli occhi pieni di speranza.
<< Ecco… vedi… io… non posso più aspettare, te lo devo dire… perché questo viaggio l’ho fatto apposta per vedere te e il tuo sorriso, per dirti che ti voglio bene. Io ti amo Oliver Hutton!>> aveva detto tutto d’un fiato, chiudendo di scatto gli occhi per paura della reazione del Capitano che era rimasto parecchio sorpreso dalla dichiarazione imminente della ragazza. Si riprese dopo qualche istante e capendo che le parole non erano molto efficaci in quel momento passò direttamente all’azione! Gli veniva molto meglio!
Si alzò, le si avvicinò e le prese il viso tra le mani, premendo poi le proprie labbra contro le sue che reagirono quasi subito a quel dolce, meraviglioso e primo bacio. Aprì gli occhi di scatto e si staccarono. Holly, allora, prese il coraggio a due mani e si dichiarò:
<< Anche io ti amo, Patricia Gatsby!>>
Tornò al suo posto perché avvistò il cameriere con la portata del dolce che mangiarono imboccandosi a vicenda (che teneriiiiiii!!!!!).
Il campione nipponico  si offrì di pagare il conto dopo varie e insistenti frasi da parte della neo-fidanzata.

  Note dell'autrice:

Ciao a tutti/e! Grazie mille puppy per la recensione. dedico a te e a chiunque si decida a recensire questa storia! Grazie di cuore! Ecco a voi il secondo capitolo fresco fresco! Che ne pensate? vi piace? No? Fatemelo sapere, vi pregoooo!!!
Al prossimo e ultimo capitolo!
Nono23.
   
 
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