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Autore: Nono23    17/06/2015    1 recensioni
Patty decide di andare in Brasile a trovare il suo amato Holly. Cosa succederà? Ci saranno svolte nelle loro vite. Quali? Ed è vero che l’amore influisce sul comportamento di un uomo? Vi va di scoprirlo in questa piccola One-shot con Holly e Patty? Lascio a voi la scelta…
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Roberto Hongo, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era nella vasca da bagno, immerso fino al collo. Stava pensando a un’infinità di cose. Tra quel turbinio di pensieri si soffermò in particolare su quello riguardante Lei.
“Cosa starà facendo adesso? È felice? Mi pensa ancora?... Perché mai mi dovrebbe pensare? Forse dovevo dichiararmi a lei prima di partire? Ma che cavolate dico? Basta pensare a lei! Probabilmente non mi ama più come una volta… siamo sicuri che mi abbia mai amato? Beh… altrimenti come si spiegano le sue continue attenzioni per me e le battute dei miei compagni di squadra? …Forza, basta attanagliarsi con questi pensieri e andiamo a dormire. Domani c’è un’amichevole contro una squadra italiana di cui non ricordo nemmeno il nome… mi sembra fosse –Milan-…credo.”
Con questi pensieri si recò a letto e si addormentò in un sonno senza sogni.
A casa Gatsby la situazione non era molto diversa…
“Holly, perché l’hai fatto? Perché sei andato in Brasile? Volevi realizzare il tuo sogno… certo… chi sono io per impedirtelo? Nessuno… mi piacerebbe sapere se tu mi pensi qualche volta da quando sei lì… Magari hai trovato la fidanzata? Oh no… so che sono un’enorme egoista, ma non voglio che tu ti fidanzi con qualche bella brasiliana. Non voglio! Oh Holly, perché non ti sei mai accorto di me? Eppure l’avevano capito tutti… nonostante io mollassi un pugno tutte le volte che Bruce faceva una delle sue maliziose battutine, in cuor mio speravo che capissi che io ti amavo e ti amo ancora adesso…! Ah…. Basta è meglio andare a letto! Domani neanche la sveglia alle 06.30 mi risparmierà!”
Si addormentò di colpo con una lacrima che le rigava quel volto così latteo, da sembrar porcellana.
Il giorno dopo Patty si destò puntuale e si preparò. Era più triste del solito e la sua migliore amica, Evelyn, lo capì subito. Le si avvicinò e con dolcezza le disse:
<< Ciao Patty, come va?>>
<< Ciao Eve. Bene grazie. Te? >> domandò abbozzando un leggero sorriso amaro…
<< Non male, grazie. … Ascoltami non c’è proprio nulla che mi devi dire? Ti vedo molto giù, soprattutto in questo periodo da quando è partito…>>
Non rispose subito, poi si voltò verso l’amica con il volto in lacrime:
<< Eve… mi manco così tanto… sigh… non sai cosa darei per vederlo ancora una volta con quel suo sorriso… sigh…>>
<< Non preoccuparti. Tranquilla, sfogati pure quanto vuoi.>> le disse in tono affettuoso e comprensivo mentre le accarezzava la testa.
Arrivate al campo, per l’allenamento mattutino, tutti notarono gli occhi rossi e gonfi della prima manager, segni evidenti che aveva pianto,  ma non proferirono parola a riguardo. Neppure il solito intrattenitore comico Bruce.
Intanto le ragazze preparavano gli asciugamani, l’acqua e i limoni con miele per la squadra, quando Evelyn, notando lo sguardo comunque molto triste dell’amica le suggerì:
<< Senti Patty, se non ricordo male tra circa tre settimane sarà il compleanno di Holly. Perché non vai a trovarlo in Brasile? Sono sicura che sarà felicissimo della tua sorpresa, sai? E poi ho sentito che il mio caro Bruce lo sente per telefono qualche volta e gli sembra d’aver capito che ti ama e odia il fatto di non poterti vedere e … dichiararsi… ecco!>>
Patty era rimasta completamente spiazzata dalla proposta dell’amica:
<< E-Evelyn, che cosa stai dicendo? Sei sicura di quello che dici? Non mi stai prendendo in giro, vero? Anche perché sarà meglio per te e per il tuo carissimo Bruce, lo sai questo, vero? E comunque dove li trovo tutti i soldi in tre settimane?>>
<< Ehi! Una domanda alla volta! Comunque sono sicura di quello che ha detto il mio “tesoruccio” e quindi non potrai dar sfogo ai tuoi “istinti omicidi”! E poi potresti trovare un lavoro part-time? Che ne pensi?>>
<< Non so cosa dire! È fantastico, ma riuscirò a trovare abbastanza soldi per andarlo a trovare e tornare indietro…?>>  (era sottinteso “nel più lontano futuro, spero”).
<< Non preoccuparti! Tutti ti daranno una mano in qualche modo!>>
<< Oh grazie! Ma… ma non voglio arrecare disturbo a nessuno e non voglio aiuti finanziari da parte di alcuno! Non saprei come restituirli dopo…>>
<< Dopo che sarai tornata in Giappone a Fujisawa penserai a come ripagarci, magari ci puoi offrire una cena!>> disse in tono scherzoso.
Patty, commossa dalla generosità di tutti, che le avevano raggiunte captando il centro del discorso, le si strinsero attorno per abbracciarla calorosamente e incitandola:
<< Forza manager!>>
<< Metticela tutta, mi raccomando!>>
<< Vai e fai ribaltare tutte le brasiliane che si avvicinano a Holly!>>
Al che tutti si misero a ridere e non mancò un mezzo scappellotto da parte di Patty anche lievemente imbarazzata e felice di avere degli amici così!
Lo stesso pomeriggio cercò subito un lavoro e venne ingaggiata come cameriera per tutta la giornata sei giorni su sette. Guadagnò abbastanza da potersi permettere entrambi i viaggi senza aiuti finanziari da parte di nessuno. Ne era da una parte felice perché era un problema in meno.
Non perse tempo e si precipitò sabato pomeriggio (il giorno prima del compleanno di Holly) all’aeroporto per prendere il primo aereo diretto per il Brasile. Non aveva mai preso l’aereo, ed era molto emozionata anche perché il suo primo viaggio lo dedicò al suo primo vero amore: Oliver Hutton!
Quel pomeriggio, in Brasile…
<< Forza Capitano! Sono libero!>>
<< A te, Pepe!>>
<< Preparati Holly! Eccola!>>
Saltò due avversari, ne scartò altrettanti con dei dribbling fantastici e corse palla al piede fino all’area di rigore dove si apprestò a fare il suo mitico “Driveshoot” . Era gol.
<< Gooooooooool! Eeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhh!!!!!>>
Il San Paolo conduceva la partita per 4 a 1 e tre dei gol erano merito di Holly. Subito andarono a festeggiarlo con pacche sulla schiena. Avevano vinto un’altra amichevole grazie a lui: la nuova stella del calcio nipponico.
Erano appena usciti dagli spogliatoi e si stavano per avviare ciascuno verso casa propria, quando Holly venne fermato da Roberto e gli chiese se potevano parlare:
<< Holly, ascoltami bene.>> il suo tono era serio all’inizio << Sono molto, davvero molto orgoglioso dei tuoi risultati ottenuti fino ad ora qui in Brasile. Complimenti!>> poi, diveniva man mano più comprensivo e in un certo senso anche un po’ triste << Ma sono convinto che tu non sei felice come vorresti. Ho letto nei tuoi occhi un senso di malinconia e tristezza dopo ogni vittoria e guardi gli spalti come in cerca di qualcosa,…o meglio…qualcuno…>>
Aveva colpito nel segno. Infatti, se prima gli occhi di Oliver erano felici d’aver reso orgoglioso il suo allenatore, ora erano bassi e spenti… malinconici, ecco.
<< M-ma Roberto, che dici? Ti ho davvero dato quell’impressione? T-ti sbagli…!>> era un tono poco credibile e Holly se ne accorse dallo sguardo di Roberto che era inutile mentirgli, così, raccolto tutto il coraggio di una finale di Campionato Nazionale, disse tutto d’un fiato:
<< Mi manca… Mi manca da morire… il suo tifo sfegatato sugli spalti, il suo essere un po’ maschiaccio, mi manca quando mi medicava le ferite e perfino quando mi porgeva l’asciugamano… ma più di tutto mi manca lei con quel suo sorriso…>>
L’allenatore lo guardò di nuovo con aria comprensiva e paterna in un certo senso e disse:
<< Capisco… ora si spiegano molte cose… non preoccuparti, però, sono sicuro che la rivedrai presto, credimi.>>
Il campioncino sospirò, si congedò e se ne andò a casa. Mangiò giusto per recuperare le forze, ma in realtà non aveva molta fame. Pensava a lei. Dopo un bagno caldo, andò a dormire cercando di distrarsi pensando alla partita di domani. Se non altro si addormentò, ma il suo cuore era colmo di tristezza che mascherava come meglio poteva dietro a quel sorriso che rivolgeva a tutti. Qualcuno però non c’è cascato…

Angolo dell’autrice:
Ehilà, ragazzi/e! Come va? Questa volta ho pensato di proporvi una Fanfiction su Holly/Patty che scrissi tempo addietro (Estate 2014). Avevo sentito voci sul fatto che nel manga Patricia era andata davvero in Brasile per trovare il suo amato, ma sinceramente non credevo fosse vero. Perciò buttai giù quest’idea. Una specie di rivisitazione di quel momento. Ho notato che nel tempo il mio modo di scrivere è cambiato moltissimo, talvolta faccio fatica a riconoscerlo. Perciò, per i lettori silenziosi delle mie altre storie, chiederei venia in caso di errori e se si dovessero trovare spaesati da questo punto di vista. Col tempo credo di essere migliorata molto a scrivere, ma anche prima non ero malaccio, eh! Vi chiederei cortesemente di lasciare una vostra recensione giusto per sapere se confermate le mie parole e sapere che ne pensate della storia soprastante. Insomma, cosa sarebbe successo se Patty fosse andato a trovarlo per il compleanno con l’aiuto di Roberto? Beh, ecco qui cosa ne ho tirato fuori! Vi lascio ai commenti, carissimi lettori, che so essere in molti, anche se silenziosi. Ci vedremo presto, spero. Ciao ciao! Nono23  
   
 
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