Disclaimer: i personaggi di Naruto appartengono al rispettivo autore, Masashi Kishimoto, e quest’opera non ha alcuno scopo di lucro.

Oedipus complex

Per ogni figlio viene naturale pensare che i propri genitori siano i migliori del mondo - tale concezione tuttavia cambia una volta entrati nella fase pre adolescenziale - idolatrandoli con il fanatismo di un religioso.

Se poi il figlio in questione non è ancora uscito dalla fastidiosa quanto sanguinaria fase del complesso di Edipo, per lo sfortunato genitore/rivale si prospettano giornate passate ad ingoiare enormi rospi e a trattenere il desiderio di incenerire il sangue del proprio sangue....

Quanto può essere fastidioso un bambino classificato come mammone?

Per colui considerato fino a qualche anno fa, come l'ultimo degli Uchiha, la risposta era fin troppo ovvia.

Oh, senza fraintendere.

Aveva desiderato essere padre già da molto tempo prima che la sua dolce metà gli rivelasse la bella notizia, cazzo addirittura a dodici anni aveva manifestato apertamente desideri di paternità, e ciò da solo avrebbe dovuto esplicare la propria sanità mentale, ma al momento cosa non avrebbe dato perché il proprio erede ritornasse ad essere, solo per una serata, una semplice cellula uovo non fecondata dai suoi spermatozoi.

Un uomo adulto avrà pure diritto ad una notte di sesso non stop, dopo una missione estremamente faticosa e, dopo essere stato mandato in bianco per due settimane sempre a causa di quel moccioso.

Non era certo colpa sua se Yuni era caduto nel laghetto delle carpe koi mentre, tecnicamente, avrebbe dovuto badarvi in assenza del compagno, impegnato fino a tardi in ufficio.

A nulla erano valsi i tentativi di corruzione: appena Naruto era rientrato a casa, stanco e irritato per la mancanza di sonno, il mostriciattolo era corso a spiattellare tutto quanto alla sua Okaa-san e Sasuke aveva dovuto fare nuovamente amicizia con la sua mano destra e con il duro e scomodo divano, in salotto.

Naruto in piena modalità-Hokage era gelidamente spaventoso quando irritato, cosa di cui Tsunade andava dannatamente fiera, come una madre che osserva i progressi del proprio figlio.

Perciò era perfettamente comprensibile che adesso Sasuke volesse rifarsi del tempo perduto, una volta scaduto il termine della sua punizione.

Di per sé non è che fosse un pervertito, o peggio, un allupato, sempre pronto a piegare Naruto su un tavolo e immettersi nel processo di fare un fratellino a Yuni.

Il fatto che poi stesse pensando di entrare nei ranghi AMBU, non facilitava la sua situazione, dato che le missioni di grado S che venivano loro affidate avevano la particolarità di essere ad alto rischio di non ritorno.

Comprensibile, no?

Per Naruto, evidentemente, no data la sua smodata preferenza per il suo ruolo di genitore, invece che di sposo.

E Sasuke doveva ingoiare e rodersi il fegato.

Ma se da una parte, quella che desiderava riunirsi con la carne di Naruto, urlava frustrato per la situazione corrente, quella più sensibile ai bisogni del compagno comprendeva e con un sospiro lasciava correre.

Per il biondo non era stato facile capire di cosa avesse bisogno un bambino e men che mai l'intero concetto di genitore, essendo sprovvisto della figura dei propri.

Sapeva che l'avevano amato tantissimo e desiderato fortemente, ma tutto quello che di loro era rimasto era una foto di Minato, il suo nome su una lapide ed un cognome.

Durante la lotta contro Kyuubi, la casa dove avevano abitato era andata distrutta e con lei tutte le testimonianze di quella coppia un tempo sorridente.

Ed era tutto qua.

Seppur nella sua gioventù, Naruto aveva considerato Iruka sensei come una figura paterna e Sasuke come un fratello, quei legami erano generalmente approssimativi.

Anche con l'aiuto delle kunoichi quali Sakura e Ino che si erano gettate con entusiasmo nel loro ruolo di zie, era stata tutta una scommessa che i due genitori non potevano permettersi di perdere.

Ma anche con tutta la comprensione e sensibilità di cui un Uchiha poteva disporre, c'era un limite sacrosanto ed era "Non interrompere Otou-san mentre molesta Okaa-san".

Limite che era stato prontamente violato da un paio di occhi lacrimosi e da una lamentosa richiesta di coccole.

Inutile dire che Naruto si era fiondato fuori dal letto appena sentito il primo accenno di pianto, come dotato di facoltà premonitorie, lasciando un marito a bocca aperta e con i pantaloni attorcigliati all'altezza delle ginocchia.

Stranamente si ritrovava a pensare che dovesse trattarsi di una qualche forma di karma, una punizione per essersi fatto abbindolare da Orochimaru prima, e Madara poi, altrimenti non riusciva a spiegarsi come ciò potesse essere possibile.

Quindi fu con ferma risoluzione che Sasuke arrivò alla decisione che quella follia avesse termine.

Stanotte stessa.

Annuì imbronciato e si rese il più presentabile possibile che poté, con un'erezione abbastanza evidente e i capelli tutti scompigliati, marciò nella stanza di Yuni sempre con la stessa risoluzione… per poi rimanere sconcertato di fronte alla bellezza dell'immagine che si trovò davanti.

Il suo dobe seduto comodamente sulla sedia a dondolo, dai tempi delle poppate ogni tre ore, che mormorava una ninna nanna al piccolo Yuni, accoccolato fra le sue braccia con l'espressione di chi non ha bisogno altro nella vita per essere felice.

Un quadro perfetto di una famiglia felice, seppur con un componente in meno.

Probabilmente la sua espressione aveva rivelato troppo dei suoi pensieri perché quando Naruto alzò lo sguardo sul compagno, il suo sorrise si spense lentamente e preoccupato gli fece cenno di avvicinarsi.

-Sas'ke...?-

-Fammelo tenere in braccio...- mormorò addolcendo sguardo e pensieri traditori.

Il biondo Hokage sorrise e stando attento a non svegliare la copia carbone dell'uomo a cui era unito in matrimonio, lo fece scivolare nella sua stretta protettiva.

-Era da tanto che non lo tenevo così.-

-Ultimamente tu e lui avete ingaggiato una strana sorta di rivalità per le mie attenzioni. Non sapevo di avere due figli...-

-Mi odia.-

-Non dire stupidaggini Sas'ke. Sei suo padre, come potrebbe odiarti?-

-Appunto. Sono suo padre, quindi sono tuo marito. Mi vede come un rivale, è in piena fase del complesso di Edipo, per quanto distorto sia...-

-Complesso di Edipo?-

-Te lo spiegherò un'altra volta. Adesso...- dondolò Yuni un paio di volte prima di depositarlo nel suo lettino, rimboccandogli le coperte e accennando un sorriso quando il bambino strinse forte al petto il suo coniglietto di pezza.

-Adesso...?-

-Adesso vieni a letto e finiamo quello che abbiamo cominciato poco fa, Hokage-sama...- terminò con fare lascivo.

-Sas'ke!-

-Abbassa la voce, non vorrai che Yuni ci interrompa un'altra volta, vero?-

-Andiamo...-mormorò trascinandoselo dietro e chiudendo piano la porta dopo aver sussurrato una buonanotte al piccolo addormentato.

Note finali: Potevo forse resistere alla tentazione di scrivere una MPREG su una delle mie coppie preferite? Ovviamente no, anche perché l’idea ce l’avevo in mente già da un po’ di tempo. Credo di essere sconfinata un po’ nell’OOC, tuttavia ^^’ mi è venuto fuori un Naruto molto mamma e un Sasuke molto in sintonia con la zona sud, oddei.

Spero perdoniate questa mia piccola, divergenza artistica, chiamiamola così.

Ringrazio coloro che hanno commentato la mia storia precedente “Most hated words” e anche chi l’ha solo letta.

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.

Farai felice milioni di scrittori.

(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)