Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: LA dreamer    11/01/2009    3 recensioni
Avevo vissuto a Los Angeles per 21 anni,amavo allora la mia vita come l'amavo adesso,ma come tutti,avevo avuto la mia crisi post adolescenziale ed ero scappata dalla grande metropoli per la spiaggia che avevo amato sin dalla prima volta.Huntington Beach era il mio rifugio personale.Prima Fiction sugli Avenged Sevenfold,spero che piacerà!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sorriso che mi si dipinse in volto aveva un non so cosa di strano,ma bello allo stesso tempo,si potevo capirlo,lo e mi aveva baciata,avevo realizzato il sogno di sentire il sapore delle sue labbra,di sentire quanto fossero morbide e sensuali,e cavolo si lo erano.
Mi voltai verso lo specchio del corridoio,una nuova Brooke faceva capolino davanti a me,quella riflessa non ero io,non ero più la stessa,qualcosa era cambiato in me,qualcosa si era aggiunto per completare la persona che ero.
Questo era il potere dell'amore,si lui era il particolare che mi mancava e che si era aggiunto alla me stessa felice e spensierata,si era inserito bene nella mia personalità e ora aveva il suo primato,ora governava la mia vita e io ero più che felice di fargli fare da padrone,sapevo e ne ero sicura,non sarei mai caduta lui non me l'avrebbe mai permesso.
Avrei potuto fare qualsiasi cosa in quel momento,saltare per tutta la casa come una povera pazza,ma credo che avrei fatto solo la figura della ragazzina innamorata persa di un ragazzo,come direbbe mia nonna: è solo un ragazzo mica ti ha baciato un Dio!Beh nonna per me lui lo è!
O forse più semplicemente avrei potuto sdraiarmi nel letto,fissare il soffitto,e ripensare a quel bacio,sognandolo la notte,sognando un mondo in cui io e lui eravamo gli unici protagonisti,dove non esisteva nessun'altro,dove eravamo solo io e lui.
Di tutte queste cose non riuscì nemmeno a farne una,visto che il mio corpo rimase immobile a pochi passi dalla porta,con quel sorriso,con quei pensieri,con lui nei miei occhi e nel mio cuore.Non riuscivo a muovermi,non volevo muovermi,perchè agitarsi quando in questa posizione potevo pensare senza essere disturbata?
-Eccomi,Zacky non mi mollava più...Brooke?Brooke?.-mi sentì scuotere e a rallentatore voltai la testa verso la fonte di disturbo di quel momento.Gena mi stava fissando con gli occhi sbarrati tentando di capire cosa mi stava succedendo,bastarono pochi sguardi che il suo sguardo impaurito si trasformò in un sorriso eccitato.-oh cazzo bimba tu sei completamente persa.
-Leggermente.-Leggermente?scossi la testa e uscì del tutto dal mio stato pensieroso e lontano dalla realtà.-che cazzo ho detto?-chiesi più a me stessa che alla mia migliore amica,presa da un attacco di gridolini bassi e stridenti come le unghie passate sulla lavagna.Rabbrividì solo al pensiero di quel suono.
-Ti ha baciata.-esclamò e capì che non era una domanda.
-Hai vinto la scimmietta con l'elastico.-le sorrisi andando in cucina per sedermi e bere della birra,avevo la gola secca.Gena mi seguì appoggiandosi al frigo con le braccia conserte e uno sguardo che avrebbe fatto gelare anche un morto,mi chiedevo come Zacky resistesse a quegli sguardi omicidi.-smettila,mi ha...io l'ho...insomma si ci siamo baciati contenta?
-Quello l'avevo capito anche da sola,quindi?Si o No Brooke?.-chiese con lo stesso tono di voce che la mattina stessa avevo usato io per lei.
-Non lo so.-risposi pensando che effettivamente io non sapevo tutt'ora cosa fossimo io e Brian.
-Non è tra le scelte che ti ho dato.-rispose ironica mentre ancora una volta mi perdevo nei miei pensieri.Infondo poteva essere stato solo un fottutissimo bacio.
-Gena non ti sto prendendo per il culo,non lo so davvero,è stato un bacio non c'è stato nient'altro,non c'è stata dichiarazione.
-Mmm com'era il bacio?-sbuffai alzandomi dalla sedia per imboccare il corridoio,diretta in camera,per chiudere una maledetta porta,chiudendomi dal mondo intero.-Eddai sto cercando di capire.
-Dammi qualche giorno e sparecchia che tocca a te.-sentì il secondo fottiti della giornata provenire dalla giornata riferito ovviamente alla sottoscritta che ridendo chiuse la porta facendo cessare tutti i rumori della casa,di Huntington Beach,di Gena che imprecava ridendo da sola.Le uniche voci che rimasero furono i miei pensieri,ma quelli non volevo spegnerli,avevo bisogno di loro per passare la notte.
*
La sveglià suonò come sempre alle 8 puntuali e i miei sogni si ruppero in mille pezzi.
Mi alzai svogliatamente dal letto,di solito il Lunedì mattina il negozio era chiuso,ma era giorno di inventario e quindi alle dieci in carreggiata,aveva esclamato il mio capo dandomi un bacio fra i capelli.Era così,aveva moglie,aveva due figlie spettacolari,ma io ero come una terza su cui manifestare affetto e compassione,mi aveva invitato,anzi a me e Gena,a casa sua per cena,la sua famiglia assomigliava alla mia e tante volte mi sentivo malinconica,ma allo stesso tempo felice,quelle due ragazzine crescevano in un clima che io stessa conoscevo.
Mi concessi una doccia abbastanza fredda senza lavare i capelli,rilasai tutti i muscoli del corpo passandoli sotto il getto potente dell'acqua.
Uscì avvolgendomi nel mio accappatoio e passando davanti allo specchio mi guardai,quella mattina mi vedevo ancora più bella,mi vedevo più sorridente e motivata nell'uscire di casa,Brian Haner mi aveva donato la vita oltre che l'amore.
In cucina c'erano due bigliettini.Uno era di Gena mi diceva che era uscita presto e che non era la sola a pensare a me quel giorno,ci mettevo sempre i secoli a capire quei messaggi in codice di Gena,ma poi mi bastò poco,mi bastò spostare di poco la posta giornaliera per notare la presenza di un'altro bigliettino,color oro,a forma di stella risaltava sulla tovaglia bianca di plastica.
<< Ti avevo detto che eri nei miei sogni è così è stato,esattamente stanotte,sotto il cielo stellato della nostra amata California,con la luna che illuminava il mio volto e anche il tuo nel sogno,tu eri li reale come ieri sera,bella come una settimana fa.Forse è solo l'inizio di tutto,ma è il più bel inizio soprattutto perchè è con te,passa una buona giornata bimba,ti passo a prendere stasera per le prove,ci terrei che ci fossi,SEMPRE!Un bacio >>
Strinsi a me quel biglietto e diedi un sorso al cappuccino posato sul tavolo.Presi in mano il sacchetto e sorrisi,brioche liscia come piaceva a me,era passato anche stamattina.
-Dunque chiavi ci sono,cellulare c'è,borsa,portafoglio,le finestre sono chiuse,ok vado.-parlavo da sola mentre chiudevo casa.Mi infilai gli occhiali da sole e corsi incontro alla mia città che mi aspettava a braccia aperte!Il sole mi fece vibrare la schiena e il leggero venticello mattutino mi accarezzò la pelle della faccia dandomi il buongiorno.
-Pronto?
-Brooke?-chiese una voce femminile dall'altra parte del telefono.Posteggiai la macchina davanti al negozio e guardando l'orologio mi complimentai con me stessa,ero in anticipo di quindici minuti.
-Si sono io,chi è?
-Sono Valary.
-Eih Val ciao scusa non ti avevo riconosciuta.
-Ma che figurati,senti ho saputo che stasera vieni alle prove.
-Eh si Brian mi ha invitata.
-Perfetto sono davvero felice,senti oggi provano solo per un ora poi ti fermi per cena a casa mia?Ho già avvertito Gena.
-Sisi per me va benissimo,anzi mi fa piacere che me lo chiedi,cioè...
-Eih Bro benvenuta nel gruppo.-sorrise facendo sorridere anche me.Erano bastate poche parole e lei aveva capito,forse anche per togliermi dall'imbarazzo di quella piccola confessione non fatta,Val stava diventando parte di me.
-Ti ringrazio tantissimo.
-E di cosa,ci voleva qualcuna di seria a tenere a bada quella testa calda di Brian Haner.Ci vediamo stasera.
-Contaci...Ah Val,di a Brian che per le sette sono a casa.
-Vedi che capisci?A stasera.-la salutai e lanciai,soddisfatta,il cellulare nella borsa.Una nuova giornata di lavoro mi stava aspettando,forse la più pesante di tutto l'anno,ma con quelle parole,con quei gesti ero pronta a tutto.
Avevo nuovi amici,avevo un nuovo amore,avevo una nuova vita.Il resto contava poco.

Ragazze scusate è solo un capitolo di transizione,volevo scrivere ancora,ma rischiava di diventare troppo lungo,dal prossimo grande movimento.Chiedo anche scusa se non vi rispondo a tutte,ma devo cucinare che la mia famiglia chiede cibo e pietà da parte mia ihih!
VI RINGRAZIO TUTTE PER AVER LETTO E COMMENTATO ANCHE I CAPITOLI PRECEDENTI,PER CONTINUARE A LEGGERE QUESTA STORIA!GRAZIE ANCHE A CHI LEGGE E BASTA!UN BACIONE LA dreamer xxx
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: LA dreamer