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Autore: darken_raichu    19/06/2015    5 recensioni
Pokémos è una terra lontana, dove i pokémon vivono divisi in 18 nazioni, tra i cui territori si estendono deserti, pianure, foreste e mari, che rendono assai difficoltosi i collegamenti tra i vari paesi. Fino a 10 anni fa la terra era in pace, ma ora le cose stanno cambiando…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Electronvolt, base dell’S.T., 28/06/4783, circa le 13
«E questo è quanto.» Disse Galvantula, dopo aver terminato di spiegare ai Generali l’organizzazione delle truppe.
«Capisco, capisco. In totale, con l’aggiunta delle truppe della Coalizione, arriviamo a formare un esercito di più di 660.000 unità.» Rispose Gengar.
«A tal proposito, in totale sono 360.000 le truppe arrivate dalla Coalizione, ma mi serve sapere quali sono sotto quale Generale.» Aggiunse Galvantula.
«Certo, certo. 100.000 da Arenia sotto il comando di Medicham; 80.000 da Spettria sotto il comando di Gengar; 70.000 da Oscuria, sotto il mio comando; 60.000 da Velenia sotto Venusaur; ed infine 50.000 da Espia, sotto il comando di Gallade.» Elencò rapidamente Absol.
«Molte grazie. Bene, direi che non c’è altro per il momento.»
«Io avrei una domanda.» Disse Medicham. Fino a quel momento, Galvantula non la aveva praticamente notata, ma la Generalessa di Arenia era sempre rimasta lì ad osservarli.
«Prego, dica pure.»
«Poco fa ci sono stati presentati tutti i Generali dell’Alleanza. Ma a me risultava che ci fossero tre Ammiragli nella Marina di Laghia, non due soltanto.»
«Temevo ve ne sareste accorti. Vi avrei informato comunque, ma avrei voluto aspettare. Per farla breve, si è scoperto che uno degli Ammiragli era una spia nemica. Dopodiché è riuscito a sfuggire all’arresto ed è scomparso. Lo stiamo cercando anche adesso, ma…»
In quel momento, Helioptile entrò velocemente dalla porta e avvicinò la bocca all’orecchio del Generale Galvantula. Questi impallidì, poi si rivolse ai Generali della Coalizione «A quanto pare lo hanno trovato.» Disse con voce roca.
 
Electronvolt, bassifondi, 28/06/4783, circa le 14
Galvantula, dopo aver lasciato i Generali della Coalizione, si diresse spedito verso i bassifondi sotto la pioggia che aveva iniziato a cadere. Arrivato, seguì Helioptile in quel dedalo di stradine fino a una strada laterale dove trovò Azumarill, Beedrill e Wash.
«Quindi lui è…?»
Wash annuì. Azumarill gli indicò una casa. Sopra la facciata di questa, a grandi caratteri dipinti con una qualche vernice nera, si leggeva “Gentili idioti dell’Alleanza, troverete il Generale Empoleon qui. Distinti saluti, Capitano S-56 dell’Organizzazione.”  Sotto la scritta, era stata disegnata una freccia con la scritta “tirare, poi spingere”.
«Immagino sia stato difficile da trovare.» Commentò Galvantula con voce piatta. Dentro di sè stava esplodendo di rabbia per come un Capitano nemico si prendesse gioco di loro in quel modo, ma non poteva farlo vedere chiaramente. «Entriamo, forza.»
Aprirono la porta, e si trovarono davanti una stanza polverosa, al centro della quale, steso su uno sporco divano, stava il corpo del Generale Empoleon. Si sarebbe detto che stava dormendo, ma l’odore nella stanza non lasciava dubbi.
«Da quanto tempo è morto?» Chiese Galvantula, annusando l’aria, in cui il tanfo di morte si sentiva chiaramente.
«Tre ore, quasi quattro. Lo hanno ucciso nel momento stesso in cui ci è sfuggito. Probabilmente gli avevano detto di nascondersi qui se fosse stato scoperto, e lui l’ha fatto.» Rispose Beedrill.
«Se solo fossimo arrivati prima.» Disse Azumarill. Guardandolo, Galvantula si rese conto che era pallido come un cencio e aveva le lacrime agli occhi «Se solo fossimo riusciti a catturarlo prima. Dovevo arrestarlo, ci aveva traditi, ma non lo odiavo davvero. Siamo stati compagni a lungo. E non oso immaginare come reagiranno sua maestà e Blastoise che lo conoscono da quando erano piccoli. Dannazione, come farò a dirglielo?» Si era davvero lasciato andare in lacrime. Galvantula cercò di immaginarsi al suo posto, e la cosa gli riuscì sgradevolmente bene. Aveva esperienza di amici fraterni che lo tradivano alle spalle.
«Non c’era niente da fare.» Disse Beedrill ad Azumarill «Abbiamo cercato di farlo arrendere e lui è scappato. Ha scelto da solo di venire qui, ha scelto da solo di consegnarsi all’Organizzazione, ed ha scelto da solo di non fidarsi di noi. Se avesse saputo qual’era la scelta giusta, si sarebbe consegnato. Tu stesso gli avevi promesso di intercedere per la sua vita, ma lui non ha voluto crederti e ne ha pagato le conseguenze. Piangilo pure se vuoi, ma ha scelto da solo come morire.»
Per Azumarill quello era troppo. Tirò a Beedrill un pugno. Non una mossa, ma un semplice pugno al petto che lo scagliò all’indietro «Cosa vuoi saperne te?! Lui era un mio compagno, non posso certo accontentarmi di un blando “Ha scelto da solo”! O vuoi forse dirmi che se morissero i tuoi due compagni Generali la prenderesti così?!»
Beedrill si rialzò con calma, senza dar segno di aver subito qualche danno «Ti chiedo scusa. Ho male interpretato la tua situazione. Ero convinto fossi dispiaciuto di non averlo catturato, ma vedo che invece sei dispiaciuto sinceramente per la sua morte. Ti prego di perdonarmi, ho parlato come se si fosse trattato di un criminale qualsiasi, senza pensare che era qualcosa di più. Ancora una volta, ti prego di accettare le mie scuse, Generale Azumarill.»
Azumarill annuì «Ti chiedo scusa anch’io, ho reagito male a quelle che volevano essere parole di conforto. Ti prego di perdonarmi, Generale Beedrill.»
I due allungarono gli arti, poi Azumarill strinse la zampa intorno al pungiglione di Beedrill.
Galvantula assistette alla scena colpito. Sapeva che Laghia ed Alvearia non andavano d’accordo. Chissà, magari quella avrebbe potuto essere una prima, lieve scossa verso un cambiamento nei rapporti tra i due paesi.
«Bene, ora porteremo via il corpo di Empoleon.» Riprese Azumarill «Come da tradizione, lo seppelliremo in mare, quindi, Generale Galvantula, la prego di permetterci di formare una piccola squadra, tra noi e i soldati più fidati di Empoleon, per poter trasportare la salma fino al mare.»
«Voi potete andare, immagino sia voi due che il Re, e vi daremo una scorta. Ma ad essere sincero, mi preoccupano i soldati di Empoleon, quanto meno i suoi, come li chiamate, ViceAmmiragli. Non vorrei che fossero anche loro traditori.»
«Ho provveduto personalmente ad interrogarli, poco prima del tentato arresto di Empoleon. Nessuno di loro mi ha dato alcun motivo di dubitare di loro.»
«In tal caso ve lo concedo. Prendete con voi i soldati che vi servono e andate.»
«La ringrazio, Generale.» Rispose Azumarill. Poi chiamò alcuni soldati, che erano in attesa fuori. Questi avvolsero con un telo il corpo di Empoleon e lo portarono fuori, seguiti dai Generali presenti.
Galvantula sperò che con quello le spie dell’Organizzazione fossero finite.
 
Electronvolt, palazzo reale, 28/06/4783, circa le 15
«Dove sta andando padre?» Chiese il Principe Alakazam quando, proprio mentre stava per bussare alla porta del Re, trovò questi ad aprirgli.
«Oh, Kad… voglio dire, Alakazam. Sto andando a salutare Re Kingler. C’è stato un incidente, anche se ancora non conosco tutti i dettagli, e deve partire per Volt Port, quindi è mio dovere essere presente alla partenza.»
«Che peccato padre, speravo potessimo avere qualche minuto a quattr’occhi. Ho trovato questo nuovo Succo di Baccauva da una delle città di Elettria, Elecvine mi pare si chiami, e…»
«Ti ringrazio figliolo, ti prometto che provvederò a trovare qualche minuto per te il prima possibile. Non oggi però, devo stringere tutta una serie di accordi. Domani forse. Ti farò chiamare appena potrò, te lo prometto.» Gli rispose, e si allontanò.
Alakazam fece spallucce. A quanto pareva, non sarebbe stato quel giorno. Ma in fondo, cambiava ben poco. Il veleno era pronto, doveva solo trovare il modo per darglielo.
“E appena l’avrò fatto…” E si sfregò le mani, soddisfatto.
 
Electronvolt, Porta Est, 28/06/4783, circa le 16
Electivire osservò il gruppo che avrebbe accompagnato Re Kingler. Dato che Empoleon era un traditore, non avrebbe ricevuto ovviamente gli onori che si sarebbero dati ad un Generale. Perciò, a seguirlo non era un lungo corteo funebre, ma pochi pokémon. Avrebbero seguito il fiume fino alla foce, e lì a Volt Port avrebbero dato il funerale marino ad Empoleon.
Re Kingler era in lacrime. Nonostante il suo amico si fosse rivelato un traditore, aveva detto a Re Electivire, per lui restava ancora il fratello adottivo con cui era cresciuto.
Accanto al re stava il Generale Blastoise. Anch’egli era stato amico d’infanzia dei due, ed era triste quanto Re Kigler, ma aveva fatto del suo meglio per nasconderlo.
Il Generale Azumarill era in disparte. Dei tre, lui era quello che conosceva da meno tempo Empoleon, ma aveva comunque i segni del pianto intorno agli occhi.
“Immagino che sia stato un bravo pokémon, prima di passare dalla parte dell’Organizzazione. Chissà perché ha voluto lasciare tutto ciò per il nemico.” Si chiese Electivire. Ma d’altronde, non si poteva mai sapere cosa potesse spingere qualcuno a tradire. Potere, denaro, desiderio, odio, vendetta, c’erano tante ragioni che potevano far rivoltare qualcuno contro i compagni.
Intorno a loro, c’erano quattro altri pokémon della Marina di Laghia. Erano i quattro ViceAmmiragli che avevano combattuto sotto il comando di Empoleon.
“E adesso uno di loro prenderà il suo posto, com’è giusto che sia. E sperando non si comportino come lui.”
Il ViceAmmiraglio Frogadier stava piangendo. Era il più giovane dei quattro, e a quanto aveva sentito vedeva l’Ammiraglio come un padre. “Chissà che colpo deve avere subito.” Si disse.
Accanto a lui, con il braccio sulla spalla, stava, un Politoed, il ViceAmmiraglio Polid. Anche lui appariva enormemente triste, ma così su due piedi Re Electivire non sapeva se lo fosse davvero o no.
Dall’altra parte il ViceAmmiraglio Colst, un Cloyster, era pronto in acqua, accanto alla barca con cui avrebbero raggiunto la foce. Sull’altro fianco della barca, stava il ViceAmmiraglio Milotic, una famosa combattente della Marina. Electivire aveva sentito dire che fosse lei quella più probabile a succedere ad Empoleon, ma non sapeva se fosse vero. In ogni caso, la scelta sarebbe stata del Re.
“Spero che vada tutto bene.” Si disse Electivire. Se ci fosse stato un qualche incidente, sarebbe stato un disastro. La Marina di Laghia era già nel caos così. I due Ammiragli avevano provveduto a placare gli animi, nascondendo tutto e comunicando solo che l’Ammiraglio Empoleon era stato ucciso dall’Organizzazione, senza comunicare il resto. Ma le voci si erano ovviamente diffuse comunque. Tra i soldati che avevano partecipato all’attacco a palazzo c’erano componenti di tutti gli eserciti, e non c’era stato verso di zittirli tutti. Il meglio che erano riusciti a fare era zittire chi ne parlava, ma ormai erano in troppi a sapere che l’Ammiraglio Empoleon era un traditore.
“Spero solo che sia la fine di questa storia.” Si disse Electivire.
Re Kingler, gli Ammiragli e i due ViceAmmiragli si imbarcarono sulla nave, mentre gli altri due si disposero a destra e sinistra della nave, che prese il largo.
I Re fissarono la nave partire verso sud. Electivire augurò loro mentalmente di avere un viaggio tranquillo, poi si diressero di nuovo verso il palazzo reale. Avevano molte cose di cui discutere. Dovevano accordarsi sull’organizzazione delle truppe. “E ho un’idea per questo da sottoporgli.” Pensò il Re.
  
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