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Autore: Love_My_Spotless_Mind    19/06/2015    1 recensioni
Una storia sospesa tra presente e passato, divisa tra l'adolescenza e l'età adulta, ricca di riflessioni e sentimenti. Lasciatevi conquistare dall'amore, anche se sembra nascondersi dietro indecifrabili parole o sorrisi pieni di timori.
#KenHani #Exid #Hani #Vixx #Ken
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ken, Ravi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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((Viviamo in un numero veramente limitato di possibilità))







23 maggio 2015,

“Quando ci penso, mi rendo conto che viviamo in un numero veramente limitato di possibilità”

Era l’ora di tornare a casa, con il cardigan avvolto attorno al corpo sottile Heeyoun scese le scale che l’avrebbero condotta verso la metropolitana. Quei corridoi bui, il pavimento rivestito malamente, i cartelloni pubblicitari, tutto della grande città le infondeva uno strano senso di oppressione. Forse era perché aveva lavorato troppo in quella giornata, doveva svagare un po’ la mente o essa avrebbe continuato ad essere attraversata da pensieri negativi.
Era la sola ferma di fronte al binario, quella sera. Chissà dove erano andati a finire tutti gli altri! Per non ascoltare ancora quel silenzio infilò le cuffiette alle orecchie, compagne inseparabili della sua vita. Adesso era nel proprio mondo, fatto di motivi che le infondevano la voglia di ballare, di canzoni magari un po’ datate ma che lei non riusciva a smettere di adorare. Accennò qualche passo muovendo appena le gambe lunghe e slanciate, sarebbe stato imbarazzante se qualcuno l’avesse vista ma per il momento non sembrò curarsene. Dopo essere rimasta concentrata per tutte quelle ore sentiva l’inevitabile bisogno di svagarsi, ma come? Non se la sentiva di uscire e nemmeno di restare a casa a non far nulla. Quello era un vero dilemma e per di più si presentava irrisolvibile.
 
Continuò ad interrogarsi persino quando fu sul treno dove i posti erano ovviamente tutti occupati e lei dovette trascorrere il tragitto in piedi, reggendosi con tutta la propria forza all’unico appiglio libero. Le era capitato alle volte di perdere l’equilibrio a causa dell’alta velocità del mezzo, finendo contro altri poveri passeggeri che l’avevano immediatamente rimproverata, si trattava di un’esperienza da non ripetere.
Era persa nei propri ragionamenti, si domandava che cosa fosse rimasto nel frigorifero , aveva molta fame e non toccava cibo praticamente da quella mattina. Provava ad immaginare un delizioso sandwich pieno di insalata e formaggio, oppure le sarebbe piaciuto divorare un arrosto piccante. Non aveva un pasto come si deve da parecchi giorni, era stata tutta assorbita dai vari impegni da aver persino lasciato scivolare in secondo piano la cura di sé.
 Ad un certo punto, quando erano ad appena due fermate lontani dalla propria,  vide qualcuno alzarsi per scendere alla stazione che stavano raggiungendo. Il fatto che qualcuno si alzasse dal suo posto sembrava una vera e propria benedizione dopo tutto quelle ore trascorse a lavoro, correndo di qua e di là per sbrigare ogni faccenda il più in fretta possibile. Per questa ragione Heeyoun non perse tempo, si avvicinò al posto lasciato libero e si mise a sedere, incurante di tutto il resto, sentendo il corpo troppo dolorante per poter restare in piedi. Quasi non credeva di essere riuscita a fermarsi un attimo. Però la seduta non era comoda come avrebbe sperato: qualcosa le pungeva contro la schiena. Provò un senso di terrore, su una metropolitana poteva accadere di tutto, poteva essere lasciato di tutto e c’era chi si divertiva a fare stupidi scherzi, sperava solamente di non aver sfiorato un oggetto troppo sporco che magari l’aveva macchiata. Voltandosi con circospezione, però, notò con molta sorpresa che fosse stato lasciato un libro. Un semplice, comune libro dalla copertina rigida.
Si guardò attorno, sollevandolo per poter vedere se qualcuno l’avesse dimenticato ma nessuno sembrò curarsi di lei. Era un volume abbastanza sottile, dalla copertina che raffigurava due bambini, seduti l’uno di fianco all’altra, di spalle. Il titolo era scritto in leggero rilievo, in giallo ocra. Provò a sfogliarlo velocemente: le pagine erano consumate per le innumerevoli volte in cui era stato sfogliato. Heeyoun sorrise notando le frasi sottolineate a matita e le date appuntate in alcuni angoli delle pagine. Quella era una abitudine che aveva visto solamente nelle serie tv quando era ragazzina e che ,se a quel tempo avesse avuto la passione della lettura, avrebbe sicuramente imitato. Doveva essere un volume prezioso per la persona che lo aveva dimenticato, almeno questa fu la suggestione che le venne trasmessa.
Iniziò a pensare che il volume appartenesse proprio alla persona che pochi istanti prima era scesa dal treno, lasciando il posto sul quale ora lei sedeva vuoto. Non aveva avuto il tempo di guardare attentamente per rendersi conto di chi si trattasse, le persone erano solite scendere molto in fretta, per non perdere tempo, quindi non aveva avuto l’occasione di osservarlo più del necessario. Ricordava solamente che si trattasse di un uomo slanciato che indossava un completo da lavoro grigio, non aveva notato nessun altro particolare utile.
Ormai era arrivato il momento di scendere, in ogni caso nessuno avrebbe potuto aiutarla, non le andava di lasciare quel libro in un vecchio scaffale con la denominazione di “oggetti smarriti”. Infilò il volume nella borsa e scese alla stazione vicina al suo appartamento, era troppo stanca per riuscire a pensare ad altro.
 
  
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