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Autore: 365feelings    19/06/2015    0 recensioni
Raccolta di drabble e flash fic spudoratamente a caso, scritte in occasione di diverse iniziativite (tra cui la PJShipWeeks e la Spring Shower indettte dal campmezzosangue). Troverete headcanons, missing moments, slice of life, ma soprattutto au. Solangelo e jasiper a volontà e altre cose belle tipo Chris/Clarisse. Lievi spoiler di The Hidden Oracle.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Clarisse La Rue, Jason/Piper, Nico/Will
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Autrice: kuma_cla
Titolo: Drabble SunDay

Coppia: Chris/Clarisse, Jason/Piper, Silena/Charlie
Rating: verde
Avvertimenti: missing moment, au, modern au, high school au, angel au
Prompt
Chris/Clarisse, È come stare davanti ad un orso. Devi fingerti morto per sopravvivere; Silena + Clarisse modern!au "Clarisse, non m'interessa se la reputi una sciocchezza o una perdita di tempo, non ti permetterò di andare al tuo matrimonio spettinata"; Jason/Piper, fuochi d’artificio; Silena/Charlie + Jason/Piper modern!au l'ultima cosa di cui aveva bisogno era essere costretta a vedere quanto fosse perfetta la relazione di Charles e Silena quando il suo rapporto con Jason era ancora così complicato (bonus: su spunta/viene citata Drew); Jason/Piper, San Lorenzo
Note: ecco la seconda carrelata di storie
  • nel mio headcanon Will Solace arriva al Campo poco prima di Percy, all'età di dieci/undici anni anni, e viene riconosciuto quasi subito. Sempre nel mio headcanon Chris è pigro e ama fare pisolini. Non ci sono spoiler, però forse c'è una cosa che si capisce meglio dopo aver letto BoO.
  • in ogni mio headcanon Chris è messicano
  • la prima jasiper è legata alla mia au con punk!Jason e cheerleader!Piper (When our worlds collide)
  • la seconda jasiper è legata all'universo di For you I've waited all these years
  • tutte le storie sono state scritte per un'iniziativa (Drabble SunDay) del gruppo fb We are out for prompt - ancora una volta di drabble c'è ben poco




 
Consigli
 
Chris sta facendo fare il giro del campo al nuovo arrivato solo perché si trovava nei paraggi quando è arrivato. La sua intenzione infatti era quella di andare a schiacciare un pisolino nei campi di fragole, ma Chirone lo aveva intercettato e gli aveva affidato il ragazzino – un metro e qualcosa di stupore, occhi sgranati e sorrisi abbaglianti.Scommette dieci dracme (e lui neanche le ha dieci dracme) che è il moccioso è uno di quelli che vengono riconosciuti subito. Non che sia geloso – ok, forse un pochino.
Gli mostra le cabine, le stalle, gli indica il sentiero da prendere per raggiungere la spiaggia, lo avverte dei mostri che si aggirano nella foresta e lo porta nell'arena dove i semidei come loro sono soliti allenarsi.
«Non rischiano di farle male?» domanda il ragazzino e Chris ride, perché segue il suo sguardo e trova Clarisse circondata da altri tre figli di Ares.
«Al contrario. Sono loro che rischiano di farsi male. Molto male. Lo so per esperienza» replica mente la ragazza atterra il primo avversario «Sei gracilino, ti conviene non metterti contro di lei».
Il nuovo arrivato annuisce.
«Clarisse è una che non scherza» continua «È come stare davanti ad un orso. Devi fingerti morto per sopravvivere. Hai capito?»
Il ragazzino annuisce un'altra volta e in quel preciso momento la semidea si accorge della loro presenza.
«Rodriguez!» latra e cinque secondi dopo si è liberata anche dell'ultimo avversario. Troppo tardi per scappare.
«Clarisse» la saluta pacatamente,.
«Questo tappo chi è?»
«Nessuno» replica e nel tentativo di salvare il ragazzino dall'iniziazione aggiunge «Piuttosto, Luke si è procurato una cassa di birra. Ti tengo da parte una lattina?»
Clarisse guarda prima lui e poi il biondino al suo fianco come se stesse valutando quale dei due picchiare per primo e la risposta è decisamente il biondino perché l'istante successivo ha la brillante idea di presentarsi – cosa gli aveva appena detto?
«Ciao, io sono Will Solace».
Chris è convinto che il nuovo arrivato abbia degli istinti di morte, ma stranamente Clarisse si limita solamente a fissarlo dall'alto a basso senza degnarlo nemmeno di una contusione.
«Allora, questa birra?!»


Green Card
 
«Clarisse, non m'interessa se la reputi una sciocchezza o una perdita di tempo, non ti permetterò di andare al tuo matrimonio spettinata» le dice Silena con fermezza, piazzandosi tra lei e la porta. E poi aggiunge: «Ho sopportato l'assenza di un abito di Vera Wang, ma sui capelli non transigo». 
Anche se brandisce la spazzola come fosse un'arma, può spostarla senza fatica e andarsene. Ma c'è qualcosa nel suo sguardo che alla fine convince Clarisse a roteare gli occhi, imprecare come un camionista e rimanere lì dov'è – in trappola.
Sapeva che non avrebbe dovuto invitarla, che a farlo sarebbe rimasta incastrata tra fiori e bomboniere e altre stupidaggini, ma le serviva un testimone. Possibilmente uno che conoscesse una chiesa e un prete disposto a celebrare un matrimonio dell'ultimo momento – non che sarebbe stato poi così difficile trovarli, considera, sono a Las Vegas.
«Sarà bellissimo» le sta dicendo Silena con aria sognante mentre le spazzola i capelli «Ci saranno candele e fiori e la musica...»
«Quanti soldi in più sono tutte cose?» domanda lei, pentendosi di aver chiamato l'amica.
«Non ho speso neanche un centesimo, stai tranquilla. Ma vedrai, sarà una cerimonia deliziosa. Certo, se mi avessi lasciato invitare qualcuno sarebbe stata ancora più bella. Immagino di dovermi accontentare. L'importante è che tu sia felice» replica «Ecco fatto».
Clarisse rotea nuovamente gli occhi: quante volte deve ripeterglielo? Si sta sposando solamente perché quelli dell'immigrazione stanno con il fiato sul collo a Chris.
«Non mi interessa nulla della cerimonia» le ricorda «Siamo qui solo per la Green Card di quel cretino –»
Silena la interrompe e le indica la porta.
«Non si dicono queste cose. Siamo ad un matrimonio e tu sei la sposa! È il giorno più bello della tua vita».
Clarisse spera vivamente che non lo sia, ma si trattiene dal dirlo e si avvia verso l'altare con passo militare.

«E ora lo sposo può baciare la sposa».
Dietro di sé, seduta in prima fila, Silena batte le mani con entusiasmo.
Chris invece si avvicina, appoggiandole una mano sulla schiena e si chinandosi su di lei.
«Non ti azzardare» ringhia e il suo migliore amico – no, suo marito – ride, ma non la lascia andare.
«Grazie» le sussurra all'orecchio e Clarisse sente improvvisamente molto caldo.

«E levati» ribatte, divincolandosi.
 

Fireworks
 
Si stanno ancora baciando quando i fuochi d’artificio esplodono nella notte e illuminano il cortile della scuola. È tutto così perfetto che Piper quasi non riesce a crederci: solo pochi mesi fa sospirava, osservandolo da lontano, mentre ora sono insieme – e sta indossando la sua giacca di pelle, che è molto più bella del bomber del quaterback.
Quando alla fine si separano, appoggia la testa nell’incavo del suo collo e rimane così, stretta a lui, mentre le mani di Jason restano appoggiate sui suoi fianchi, proprio lì dove la stoffa della divisa lascia spazio alla pelle nuda.
«Venerdì Talia ha un concerto» le dice il ragazzo «Ti va di venire con me?»
Piper sorride e alza lo sguardo. Sopra di loro continuano a piovere scintille dorate ed è piuttosto sicura che Jason sia arrossito.

Annuisce e poi lo bacia nuovamente.


Di appuntamenti e consigli
 
Piper sa che sua sorella era animata da buone intenzioni, ma seriamente, un’uscita a quattro? Senza contare che a metà della cena è comparsa anche quella serpe di Drew Tanaka – ed è ancora lì, seduta al suo posto.
Si passa le mani sul volto e sospira rassegnata: è un disastro e Jason sicuramente non vorrà più uscire con lei.
«Ti stai perdendo il dolce» le dice una voce alle sue spalle, facendola sobbalzare. Ma quando si volta scopre che è solo Charles, il dolce, gentile, perfetto Charles – perché non può avere anche lei una vita sentimentale tranquilla come quella di sua sorella?
«Silena ha ordinato il tuo preferito» continua il ragazzo, sedendosi accanto a lei tra le peonie che adornano il parcheggio del locale «Lo so che sei tentata, è inutile che neghi».
«Ok, forse un pochino» ammette.
«Allora cosa stiamo aspettando?»
Piper resta in silenzio per un po’, perché si vergogna, però poi risponde – Charles le dà sicurezza ed è certa che non riderà di lei.
«C’è Drew» spiega «E io non posso competere contro di lei. Credevo di potercela fare, però l’hai vista? È semplicemente bellissima e mi sto odiando per averlo ammesso, ma è la verità. Questa sera è stupenda e sicuramente Jason preferisce stare con una come lei che con una come me».
«Una come te?»
«Sono un disastro. Combino guai, rubo –»
«Rubavi» la corregge Charles «E non sei un disastro. Sei un’adolescente. Alla tua età anche Silena ha attraversato un periodo difficile».
«Non ci credo».
Sua sorella è perfetta, è la persona che tutti vorrebbero essere.
«Ti sorprenderebbe sapere cosa ha combinato. Ma non spetta a me dirtelo, credo che dovrete fare una chiacchierata. Ora c’è un dolce che ci aspetta, senza contare che secondo me Jason non ne può più di Drew». 
Charles è sempre stato un ragazzo taciturno e nonostante sia il fidanzato di Silena da anni, questa è la prima volta che lo sente parlare così tanto. In qualche modo Piper sente di doverlo ascoltare.
«Tu dici?» domanda, giocherellando con la piuma che porta tra i capelli. Dovrebbe essere meno insicura e avere fiducia in se stessa.
«Io dico» replica lui alzandosi e porgendole una mano.
Piper decide di accettare e lo segue – non ha intenzione di rinunciare a Jason così facilmente.

Silena si sistema tra le braccia del suo ragazzo e sospira.
«Prima Clarisse e Chris, ora Piper e Jason» gli dice «Cosa sto sbagliando? Una volta ero brava in queste cose».
«E lo sei ancora» replica lui, stringendola a sé «Però forse devi lasciare che trovino la loro strada da soli. Inoltre credo che tua sorella abbia bisogno un po’ di autostima in più, le farebbe bene parlare con te. Le ho accennato che hai anche tu avuto un’adolescenza turbolenta».
La ragazza annuisce, ma sembra ancora un po’ triste e Charles non sopporta vederla così.
«Hai bisogno di distrarti» le dice «Di rilassarti. E io so cosa fa al caso tuo».

«Ah sì?» replica Silena, alzando lo sguardo verso il suo.
«Sì» risponde e la bacia.

 
 
 
Counting stars
 
«It's raining men alleluia it's raining men» canticchia il suo migliore amico mentre tiene per i piedi il ragazzo che hanno trovato privo di sensi in un cratere nel cortile della scuola.«Avanti Leo, non è divertente» lo redarguisce, reggendo l'altra estremità dello sconosciuto.
«Ma Piper, è letteralmente piovuto dal cielo».
Questo non lo può negare e il ragazzo riprende a cantare, continuando a camminare verso la macchina.
Piper non è sicura che portarsi a casa uno sconosciuto caduto dal cielo sia una buona idea, ma non potevano certo lasciarlo lì dov'era e nemmeno chiamare la polizia. Poi avrebbero dovuto spiegare perché si trovavano nella proprietà della scuola di notte e per quanto innocente fossero le loro intenzioni (guardare le stelle cadenti), avrebbero come minimo rimediato una denuncia per effrazione di cui facevano entrambi volentieri a meno.
Caricano il corpo sul pick up non senza difficoltà perché il ragazzo pesa.
«Questo è uno dei motivi per cui non mi faccio crescere i muscoli» commenta Leo, ma Piper non è sicura che si tratti solo di quello. Da giorni ormai i media non fanno altro che parlare di misteriosi individui che compaiono improvvisamente in luoghi di culto e scompaiono poco dopo, spesso accompagnati da esplosioni. Un elemento che li accomuna tutti è la presenza di ali e giusto quel mattino le è capitato tra le mani un articolo intitolato Gli angeli in mezzo a noi.
Osserva i lineamenti dello sconosciuto e considera che sembra un ragazzo normale: è veramente molto carino e potrebbe tranquillamente essere un suo coetaneo. Riesce a vederlo nei corridoi della sua scuola, uno zaino sulle spalle e magari addosso la giacca del quaterback.
Tuttavia, poco prima dell'impatto con il suolo di quella che credeva una stella e che invece si è rivelato un essere umano (o qualcosa del genere), le è sembrato di aver visto delle ali e per quanto si tratti di un ricordo vago e confuso, forse solo di una suggestione, non riesce a fare meno di pensare che forse ha davvero assistito alla caduta sulla terra di un angelo.
Per quanto assurda possa essere la cosa, Piper sente di non aver sognato e intende scoprire la verità.
«Cosa fai? Non vieni?» le chiede Leo, già seduto al posto del guidatore.
«Sto dietro con lui» replica, sistemandosi al suo fianco «Non vorrei che si svegliasse all'improvviso e si spaventasse».
Attraverso lo specchietto retrovisore riesce a cogliere lo sguardo divertito dell'amico e il suo sorriso sghembo: arrossisce, ma continua a tenere la mano dello sconosciuto.
   
 
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