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Autore: EllynPhilips    19/06/2015    1 recensioni
PER IL MOMENTO SOSPESA Sky ha 19 anni, vive da sola e lavora in un bar con la sua migliore amica Ronnie. Sky ha sempre creduto nel colpo di fulmine, anche se fino a questo momento non ha ancora trovato l amore. Quando meno se lo aspetta, LUI compare nella sua vita, suscitando in lei interesse e attrazione. Per la prima volta in vita sua Sky non sa come comportarsi con il ragazzo, non facendo che arrossire ogni volta che posa gli occhi su di lui.
Come affronterà Sky questa situazione? Cosa accadrà tra i due ragazzi? Leggete la storia e lo scoprirete!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dobbiamo stare qui ancora per molto? - chiedo a Ronnie.
Mi schermo gli occhi per guardarmi meglio intorno. Sono le sei di sera, e il sole è ancora caldo come se fossero le quattro.
Mi asciugo il sudore dietro il collo, facendomi aria con la scollatura del vestito. Nonostante indossi un vestito blu, leggerissimo, stò morendo di caldo. Spero che Ronnie si rassegni al fatto di non vedere questa sua celebrità, e si dia una mossa.
Non vedo l'ora di tornare a casa a farmi un bel bagno!
- Allora? - ripeto, dato che non mi risponde.
La sento sospirare, pochi metri lontana da me. - Si, andiamo. -
- Lo so che ci speravi tanto, - le dico incamminandomi. - ma dovevi guardare le cose da un punto di vista logico. Quante possibilita c'erano che una famosa pop star, o attrice, o cantante, venisse proprio qui? Ronnie, dai, Pisa è un buco! Poi perchè dovrebbe venire al duomo? Non c'è veramente niente di bello da vedere, per quanto le persone possano dire che la Torre sia bella. -
- Già. - acconsente. - Credo che tu abbia ragione. -
- E ti sorprende? - dico dandole una spinta, ridendo.
Mi fa una linguaccia. Abbasso lo sguardo, maledicendo il momento in cui ho deciso di indossare proprio quelle scarpe. A cosa stavo pensando?
Certo, erano fantastiche, me se avessi saputo che Ronnie aveva intenzione di camminare su e giù per il duomo non le avrei mai messe! Il problema non è tanto quello di camminare. Ci sono abituata a passare ore e ore sui tacchi. E' solo che Ro ha voluto camminare tutto il tempo sul prato e non sulla strada! Da immaginare il tacco delle mie scarpe che affonda un po ad ogni passo che faccio...
Se mi si tronca il tacco, mi dovrà fare un bel regalo, parola mia!
Sbatto contro qualcuno. Alzo lo sguardo. Pochi centimetri davanti a me, Ronnie è immobile. Stà guardando qualcosa. - Ro..? - le chiedo esitante - Perchè ti sei fermata? Non volevi andare? - Le parole mi escono dalla bocca basse, supplicanti.
Dimmi di si, ti prego!
Lei non mi risponde. Le metto una mano sulla spalla e la scuoto.
Niente. Sembra una statua.
Poi apre la bocca e inizia a urlare. Ma è impazzita? Mi copro l'orecchio, prima di diventare sorda. La voce di Ronnie è acuta, e quando urla, soprattutto quando è eccitata per qualcosa, preferiresti ti mozzassero la testa, tanto è fastidiosa. Le voglio bene... ma quando urla la strozzerei... O mi suiciderei.
Seguo il suo sguardo, e resto di stucco. Sbatto più volte gli occhi, credendo di sognare. E' altamente impossibile...
Forse la voce di Ronnie mi ha fatta impazzire, e ora ho le allucinazioni. Vedo cose che non ci sono. E' impossibile. Davanti a me, in tutto il suo splendore, c'è Lady Gaga. E' davvero lei!
Faccio un passo in avanti, prevedendo le mosse della mia amica, solo che è più veloce di me. Fa un salto, e parte alla carica.
La scena che mi si presenta davanti è surreale quanto ironica. Ronnie, con le sue All Star, stà rincorrendo Lady Gaga, che impaurita dalla fan scatenata ( come non capirla!), scappa.
Mi godo pochi attimi la scena, però poi mi rendo conto che è l'ora di intervenire. Vado verso di loro, ma il tacco delle mie favolose scarpe nere si incastra nella terra e inciampo.
Chiudo gli occhi, preparandomi all'immediata botta. Solo che non la sento. Qualcuno mi ha afferrata prima che potessi cadere, facendomi male, rompendomi il tacco, e sporcandomi il vestito di erba.
Dovrei fermarmi a ringraziarlo, o a ringraziarla, ma non ho molto tempo. Dico "sorry" distrattamente. Devo fermare Ronnie. Non può infastidire in questo modo una persona venuta per rilassarsi in santa pace. Anche io, al posto di Lady Gaga, sarei fuggita di fronte a una pazza del genere.
Il ragazzo, capisco che lo è dalla sua voce, mi dice "No problem."
Presa dalla curiosità, mi volto pochi secondi, giusto per vedere due occhi marroni, dei capelli perfettamente pettinati e una faccia niente male.
Bello, ma non abbastanza da distrarmi sul mio compito.
- Accidenti - esclamo rischiando di cadere un altra volta.
Mando al diavolo Ronnie, e il ragazzo che sento sghigniazzare alle mie spalle. Mi tolgo le scarpe e corro con i piedi nudi sull'erba, all'inseguimento di Ro.
Non impiego molto a fermarla. Non è mai stata un ottima atleta, e nella corsa è proprio una frana. Non posso dire la stessa cosa di me. Mi sono impegnata tanto nello sport, e dai risultati non me ne pento per niente. Tra anni fa, lo sport è stata una tappa importante nella mia vita. Mi ha aiutata molto, sia a sentirmi meglio mentalmente, che più a mio agio fisicamente. Non che fossi grassa... ma non ero la ragazza col fisico ideale che tutti adoravano e volevano.
Non ero mai stata una di quelle ragazze per cui ti volti in strada. Di solito ero quella che veniva evitata, o che si mescolava tra la folla.
- Lasciami! - dice Ronnie quando l'abbraccio da dietro, per impedirle di rendersi ancora ridicola.
- Ro..Ro! Smettila! - esclamo cercando di farla ragionare. - Ma che accidenti fai? Non vedi che la stai spaventando? - dico guardando Lady Gaga, che si nasconde dietro al ragazzo che mi aveva aiutata.
- Volevo solo un suo autografo, e magari una foto.. -
La lascio, vedendo che si è tranquillizzata un po. - Lo capisco, ma non è questo il modo. Invece di rincorrerla, potevi chiederglielo e basta. -
Annuisce, abbassando la testa. - Ho un po esagerato. -
- Tu dici?! - esclamo ridendo. - Dai andiamo a scusarci, sempre che non scappi ancora. -
- Tu come fai ad essere così tranquilla difronte a... -
- A chi? -
- A una dea del genere! - esclama come se fosse ovvio.
- Ho un altra concezione di "dio". - Diciamo che i miei idoli erano praticamente quasi tutti morti, quindi non correvo il rischio di andare fuori di testa, urlare e rincorrerne uno come una pazza, come aveva appena fatto lei. E anche se mi fossi trovata in una situazione del genere, non credo mi sarei comportata allo stesso modo.
Sarebbe stato si un sogno, ma infastidire a quel modo qualcuno ... Erano persone famose, abituate a questo genere di cose, ma erano pur sempre persone e anche loro avevano bisogno di un po di spazio. Forse, se al posto di Lady Gaga ci fosse stato Paul McCartney...
Ok. Avrei dato in escandescenze anche io. Vedendoci arrivare, la donna fa un passo indietro, avendo forse paura che Ronnie possa rincorrerla... o mettersi a urlare.
- I'm sorry for.. - inizio tentando di appellarmi al poco inglese che so. Per fortuna, il ragazzo che mi ha salvata, mi interrompe prima che possa dire qualcosa.
- Non preoccuparti, sappiamo parlare italiano. -
- Davvero? - chiedo stupita. - Siamo nati qui. - dice indicando un ragazzo alla sua sinistra.
Mi volto. Accanto a lui, c'è davvero un altro ragazzo, che, stranamente, prima non avevo notato.
Sentendosi interpellato, alza lo sguardo, e mi fissa. I suoi occhi sono di un intenso blu, come il mare profondo, e mi catturano in un solo istante.
Faccio un passo indietro turbata dal suo sguardo. Come può lo sguardo di uno sconosciuto farmi battere tanto il cuore? Il ragazzo misterioso si passa la mano tra i capelli incredibilmente neri. Non posso fare a meno di domandarmi se siano naturali o no. Non ho mai visto un nero così intenso e brillante. Dovrei chiederglielo... ma se lo facessi penserebbe che sono interessata a lui. Sono passati alcuni secondi, e non riesco a non fissarlo.
Una parte di me è convinta che i suoi occhi stiano guardando proprio nella mia direzione. L'altra, quella più insicura, si domanda "perchè dovrebbe guardare proprio te? Alla tua sinistra c'è una ragazza molto più attraente ed estroversa."
E mi stupisco non poco.
Da quando sono Sky, non ho mai avuto problemi di autostima. La mattina mi guardo allo specchio, mi dico che sono bella, e ci credo. Da quando ho cambiato vita, da quando sono cambiata, nessuno mi ha più fatta sentire a disagio in alcun modo.
Perchè questo ragazzo che nemmeno conosco mi fa arrossire? Perchè non riesco a proferire parola? E fatto più importante, perchè sono la prima ad aver abbassato lo sguardo? Di solito sono gli altri a farlo!
Mi guardo i piedi nervosa, sperando che Ronnie si decida a portarmi via ... perchè in queste condizioni, con le gambe molli, e la testa che mi gira, temo di poter cadere se oso fare un passo.
Ronnie non sembra accorgersi di nulla. Ha puntato i due ragazzi. Sono belli, e se conoscono Lady Gaga devono essere anche importanti.
Vedo già le rotelle del cervello della mia amica girare ininterrottamente. So già come andrà a finire. Se li farà amici senza problemi, come sempre. In questo modo la inviteranno a tutte le feste, incontrerà altra gente famosa e così via. Qualcuno potrebbe credere che lo faccia per convenienza, ma non è così. Per quante persone ricche possa conoscere,e sono davvero tante, disposte a tutto pur di avere un po di attenzione da lei, non ha mai cercato altro oltre l'amicizia.
Parecchi ragazzi le hanno regalato cose costosissime...gioielli, vestiti, scarpe... E si sono visti riarrivare tutti i regali indietro. Ronnie lo fa solo per passare il tempo. Dice sempre che i ricchi sanno come divertirsi" e forse è vero.
Con i soldi si può far tutto. Non ci vuole niente a organizzare una bella festa, e a riempirla di gente.
- Tu... - sento distrattamente la voce di Ronnie accanto a me. - Sei... -
Alzo di scatto la testa. Quello è il tono di voce pre-smattata. Afferro il polso della mia amica per trattenerla, in caso di bisogno...e per sorreggermi. Perchè il ragazzo misterioso ha appena sorriso, e mi sento morire.
Quel ragazzo è pericoloso. Avrebbe potuto coinvolgermi davvero. Mi sarei potuta innamorare del suo sorriso, il che non è un bene... Perchè non so se stà sorridendo a lei o a me.
Sospiro, dandomi della stupida. E' ovvio che non stà sorridendo a me.
- Sei Vincent Reece! - esclama Ronnie, guardando il ragazzo con gli occhi scuri.
- Si, sono io. - risponde sorridendo.
Prego affinchè dica il nome dell'altro ragazzo.
- E tu sei...? -
Il momento in cui avrebbe potuto presentarlo è passato. Non saprò mai il suo nome. Non che importi poi tanto. Molto probabilmente non lo rivedrò più.
- Ronnie. - risponde allungando una mano. Il suo sorriso è bellissimo, e i due ragazzi sembrano guardarla imbambolati. - Ho sentito qualche canzone del tuo gruppo, niente male. -
- Grazie, vieni a vederci, suoniamo qui vicino... -
Improvvisamente sento le note della mia canzone preferita di Elvis, e rimango interdetta.
Solo quando tutti e tre si girano a guardarmi mi rendo conto che è la suoneria del mio cellulare.
Che figura di merda...
Lo prendo velocemente dalla borsa e mi allontano guardando distrattamente il ragazzo misterioso.
Ora anche lui mi stà guardando.
Non posso fare a meno di chiedermi cosa stia pensando. Sicuramente mi crederà una scema che adora ascoltare vecchia musica. Non sarebbe il primo a prendermi in giro.
Mi ritiro nervosamente, rispondendo a quel maledetto telefono. Non m'importa cosa pensa. Elvis è Elvis, e se qualcuno osa dire qualcosa, gli spacco la faccia.
- Pronto? - domando.
All'altro capo del telefono c'è Lorenzo. Allontano l'orecchio dal cellulare prima che la sua voce incavolata possa spaccarmi il timpano. Guardo l'ora e mi rendo conto che fa bene ad arrabbiarsi. Sono le otto e mezzo, e siamo in ritardo per il turno.
Quando torno dai ragazzi, Ronnie stà ancora parlando con loro. Si, anche il ragazzo misterioso sembra partecipare, dato che ha appena riso ad una sua battuta.
Mi sono persa il rumore della sua risata...Chissà com'è...Sicuramente bellissima. - Ronnie... - la interrompo. Si gira, con un sorriso a trentadue denti. - Guarda cosa ci hanno dato! Due biglietti per il concerto! - Guardo i due pezzi di carta per pochi secondi, poi guardo lei.
- Si, ok... senti...-
- Non è fantastico? - continua.
- R..-
- Non vedo l'ora! -
- Ronnie! - esclamo un tantino alterata, senza preoccuparmi dei due ragazzi che molto probabilmente mi stanno fissando come se fossi pazza.
- Non mi interessa dei biglietti, dobbiamo andare. -
- Chi era al telefono? -
- Lorenzo. -
- E cosa voleva? -
- Guarda l'ora, non ti rispondo nemmeno. - dico mettendo il telefono nella borsa. - Saluta i tuoi amici e sbrigati. -
Ronnie mi guarda sorpresa. La capisco, non sono mai così scontrosa.
Mi stupisco io stessa del mio comportamento, ma non posso farci niente. Capisco che il mio comportamento è dovuto solo a una cosa : la gelosia.
Non sono mai stata gelosa di lei, è la mia migliore amica. Sono solo invidiosa del fatto che non l'ho vista mai, mai in imbarazzo con qualcuno.
E' sempre allegra, esuberante... Riesce sempre ad ottenere quello che vuole... come i biglietti che i DUE ragazzi le hanno regalato.
Incontro due pozze azzurre e mi volto, fingendomi distratta e incamminandomi verso il Mc Donald's, dove Ronnie ha parcheggiato la sua macchina.
- Ehi, che ti prende? - mi dice dopo avermi raggiunta.
- Niente. -
- Ci vediamo al concerto! - urla il ragazzo con gli occhi marroni, salutando Ronnie con la mano. - Mi raccomando, venite! -
- Non contarci. - dico forse a voce un po troppo alta.
Ho il sospetto che mi abbiano sentito - Sicuro! - gli dice la mia amica voltandosi per salutarlo ancora. - Perchè non vuoi andarci? - mi chiede.
- Perchè non lo conosco, e sicuramente il suo gruppo farà la solita musica commerciale. -
- Al contrario! Gli ho sentiti parecchie volte, e non sono male. -
- Ma se a malapena lo hai riconosciuto. - dico alzando gli occhi al cielo. Evito di aggiungere che concetto di "musica niente male" mi spaventa un po. La conosco, e so il genere di musica che ascolta. Mi vergogno per lei solo a pensarci..
- Ha cambiato taglio di capelli...- si giustifica. - E poi avevo appena visto Lady Gaga, ero un po stordita! -
Glielo concedo.
- Dai vieni, per favore! Mi hanno pregato molto. -
- Hanno? - domando. - Non è stato il ragazzo con la parlantina a gogo? -
- Si, ma anche l'altro me lo ha chiesto. E' lui che mi ha dato i due biglietti. -
- Gentile...-
- Già. Hai visto com'è carino? -
- Ti ricordo che hai già il ragazzo. -
E lui l'ho visto prima io anche se si è preso una sbandata per te! Alza gli occhi al cielo. - Dai Sky, mica ho detto chissà cosa. Anche io ho gli occhi! -
Annuisco.
- Ha detto che il concerto inizia alle 21.30, tipregotipregotiprego, andiamo! -
- C'è scritto anche sul biglietto a che ora inizia, grazie... - dico ironica.
- Perchè devi fare così l'antipatica? -
- Non faccio l'antipatica. E' evidente che ci stava provando con te. -
- Chi? -
- Il ragazzo. -
- Quale? -
- Quello con cui hai parlato tre minuti fa, ricordi? -
- Ma chi dei due? Vincent? -
- Tutti e due. -
- Naaah! Guarda che mi ha chiesto se venivi anche tu. - dice maliziosa.
- Chi? Vincent? - dico ridendo.
- No, l'altro. -
Il mio cuore inizia a battere forte. Le ha davvero chiesto se ci andavo anche io? - Ti ha per caso detto "Spero che venga anche la tua amica?" -
- No, però si capiva dai suoi occhi. -
Il cuore cade in un baratro, così come le mie speranze. Perse. Andate. E' ovvio che a primo impatto non l'ho colpito. I miei occhi non lo hanno stregato come hanno fatto i suoi con me.
- Ronnie, guardi troppi film. Ti hanno dato un biglietto in più per me solo per cortesia, e per chiamare più gente. -
Questa è la vera ragione, e se anche vorrei che non lo fosse, so che è così.
- Vedremo chi ha ragione quando saremo al concerto. -
- Perchè? Ci saranno tutti e due? -
Cerco di tenere il tono della mia voce neutro. Ma non posso nascondere a me stessa il desiderio di rivederlo, anche se so che non dovrei desideralo così tanto . Magari quando lo rivedrò, quello che è capitato prima non ricapiterà, e non sentirò le stesse cose.
Ci spero davvero, perché perdere la testa per un ragazzo che sa a malapena della mia esistenza, che guarda la mia migliore amica e che, cosa più importante, dopo il concerto non rivedrò, sarebbe davvero una brutta cosa. Dolorosa più che altro.
- Ovvio! -
Non posso impedire al mio cuore di gioire. La mente, al contrario delle altre volte, non riesce a sopraffare quello che provo.
E' estenuante avere così poco controllo su me stessa. Non mi è mai successo.
Mentre Ronnie guida verso il bar, mi ripeto che quello che è appena successo è stato uno scherzo della mia mente, e io ho provato solo indifferenza verso di lui, come faccio sempre verso qualsiasi altro ragazzo.
Quasi me ne convinco. Quasi.


Buonasera! Ecco il secondo capitolo. Chi l'avrebbe mai detto che Mark, il ragazzo di Ronnie, avesse ragione? E cosa ne pensate dei due ragazzi misteriosi? Sky sembra essere stata colpita dal ragazzo senza nome! Se siete curiosi di sapere come proseguirà la storia, continuate a seguirmi, alla prossima.
Ellyn P.
   
 
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