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Autore: AintAfraidToDie    12/01/2009    5 recensioni
Sono da sempre la tua neve, Ryo.
Riuscirai a sciogliermi ancora?
[ Ruki / Reita ]
- Dedicated to BlackAngel.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Autore: AintAfraidToDie
Titolo: Snow & Fire
Genere: Introspettivo; Romantico
Avvertimenti: LongFic; Shonen-Ai
Raiting: Giallo
Personaggi: The GazettE
Pairing: ReitaxRuki
Trama: Sono la tua neve, Ryo.
Riuscirai a sciogliermi ancora?


Capitolo Tre


“ My heart is shuttered, soon it will crumble away

Stifling my tears, I scream day after day

My heart has left me with a belief in strength

My own heart killed me* “


“ Il cuore si chiude e tuttora sgretola
I giorni in cui gridavo che le lacrime hanno ucciso
La forza del significato in cui credevo che mi è rimasto nel cuore
Il mio cuore che mi ha ucciso. ”


[Io mi fidavo di lui.

Io non volevo evitarlo.

Io avevo solo paura di me stesso.]

- Per quanto tempo continueremo ad ignorarci, Ryo? –

Lunedì. Ho sempre odiato questo particolare giorno rinominato in tale maniera. Obbiettivamente non so perché; penso sia normale avere un giorno della settimana che ti esprime insofferenza, no? Beh, il mio era questo e, proprio quel giorno, dopo due settimane di silenzi, riparlai ad Ryo. Perché era giusto così. Era giusto, che fosse Lunedì.

[Non ho mai creduto nel destino.
Questo, finché non ti ho conosciuto.]

- Beh, mi sembra già un primo passo per cominciare a non farlo più – tossicchiò, togliendosi la fascia dal naso e posandola nella sua borsa a tracolla. Le prove erano finite da una decina buona di minuti, ed io avevo aspettato con impazienza il momento in cui gli altri componenti della band avrebbero lasciato lo studio.

L'attimo era arrivato, ora avrei dovuto soltanto coglierlo.

- Ah, aspettavi che fossi io a scusarmi? – dissi, con una nota di fastidio nella voce ed apparendo quasi certamente acido.
Lui mi osservò appena, cominciando a rimettere il proprio basso lucido e smaltato nella custodia color verde spento.
- No, Taka. Non prenderla male. Sono io quello che ha sbagliato, e me ne rendo conto perfettamente – sospirò leggermente, assumendo un portamento stranamente serio, mentre faceva delicatamente appoggiare lo strumento nell’imbottitura della borsa.
Lo guardai, quasi incredulo. Non era esattamente così, la situazione che  avevo più volte immaginato.
Ero io quello che si doveva scusare. Ero io l'unico che doveva parlare. Ero io quello che aveva sempre terribilmente sbagliato.
Sentivo che dovevo dirgli tutto; sputagli addosso i miei sentimenti e appagare il bisogno impellente di averlo vicino che ormai tenevo nel mio cuore da anni. Sennò avrei rovinato ogni cosa, sennò l'avrei perso.
Se continuavo a comportarmi in quella maniera, ignorando il suo dolore, lui prima o poi se ne sarebbe andato.
Avrebbe trovato un cuore sempre ghiacciato ma più facile da scaldare, e mi avrebbe abbandonato.
Ed io sarei tornato gelido per sempre.

- Non è vero, avevi ragione tu… la colpa è tutta mia – sussurrai appena, rimarcando più volte quel "mia" tanto sofferto.
Ma ormai ero deciso; forse almeno per una volta sarei riuscito a fare qualcosa di buono per me stesso. Ci speravo.
- Non dire sciocchezze. Sono io quello che ti ha attaccato senza motivo, non avrei dovuto -
- Non dire nient’altro, Ryo! Ti prego, per una volta... lasciami parlare. Altrimenti mi convincerai che hai torto tu, ed io non riuscirò a dirti ciò che ti devo dire da troppo tempo – stoppai il suo parlare in maniera brusca, quasi cattiva.
- Taka, ma cosa…? – smise subito di occuparsi del basso, portando finalmente tutta la sua attenzione su di me.
I suoi occhi perfettamente puntati nei miei; sentivo che trattenere il suo sguardo mi avrebbe fatto impazzire. Chiusi di scatto le palpebre, quasi del tutto convinto che non guardarlo mi avrebbe molto probabilmente aiutato.
- Perché avrei dovuto parlarti tanto tempo fa, Ryo. Avvicinarmi a te, ed esternarti fuori tutto ciò che ho dentro. Magari dirti che ti amo, che ti ho sempre amato, e forse... abbracciarti ancora – riuscii in qualche modo ad esclamare, usando completamente il fiato che avevo in gola. Volevo urlare, fargli sentire finalmente tutto.
E penso sia inutile dire che mi sentii incredibilmente bene, quando calde lacrime cominciarono a fuoriuscire dai miei occhi chiusi. Piangere sembrava essere così semplice, in quel momento.
Potei avvertire una mano cominciare ad accarezzarmi accuratamente la testa, grattandomi la cute.
Dischiusi piano le palpebre, trovandomi davanti il rilassato volto di Ryo. Mi guardava sorridendo dolcemente, con i suoi denti non più storti ma sempre luminosi. Con i suoi occhi ancora più neri, ma sempre accesi.

- Voglio abbracciarti come quel giorno di tanti anni fa. Te lo ricordi, Ryo? Te lo ricordi il tempo in cui ero la tua neve e tu il mio calore? – continuai, iniziando a singhiozzare disperatamente e ad avvertire leggeri corsi d'acqua scendere copiosamente per il mio volto. Cogliendomi di sorpresa si abbassò un po’, baciandomi la gelida fronte.
- Certo che me lo ricordo, stupido. Come potrei scordarti, neve mia? Vieni qua, piccolo… - mi sussurrò lievemente nell’orecchio, attirandomi con uno scatto verso di lui.
Circondò il mio corpo con le braccia, spingendomi il viso sul suo petto. Le sue mani andarono lentamente a combaciare con i miei fianchi, mentre le mie si avvinghiarono saldamente alle sue spalle.
Un abbraccio. Il nostro personale abbraccio.

Finalmente potei risentire il suo fiato sul mio collo, ed il suo tocco sulla mia schiena. Finalmente potei risentire Ryo.
E soffocai più volte, mentre bagnavo la sua maglietta nera di tiepide gocce salate.


[Quella volta lo sentii veramente, il mio cuore sciogliersi.
Splash!; e si trasformò in acqua.

La neve dentro di me, si era sciolta.
Aveva vinto il fuoco.
Aveva vinto Ryo.
Aveva vinto l’amore.]


“ Vorrei che nevicasse. Qui a Tokyo non nevica mai… “

“ Se vuoi possiamo andare in montagna, quando abbiamo un po’ di tempo libero.“

“ Davvero? Mi ci porteresti? “

“ Certo, piccolo. “

“ E facciamo a pallate di neve, vero? “

“ Come vuoi tu. “

“ Promettimelo, Ryo! “

“ Promesso, Taka.“


[Quando sarà Inverno, andremo in montagna.
Ci rotoleremo nella neve, e giocheremo a pallate.
E poi ci scambieremo un dolce bacio, mentre dal cielo scenderanno gelidi fiocchi bianchi.]


“ Ti amo, Ryo. “

“ Anch’io, Taka. “

“ Per sempre? “

“ Per sempre. “


The room where two people stay even now is the same
Without using either key you will find a way to return
I can wait forever, you understand
And now the door is opened, and can visibly show your form

Tomorrow you will certainly return

“ Reila”, The GazettE


… posso aspettare per sempre, lo sai.
Ed ora la porta è aperta, e mi sembra di poter vedere la tua sagoma.
Domani probabilmente tornerai.
[Per te, ci sarò sempre.]


Owari


Note:


* "Mushi" by Dir en grey.

Ecco l'ultimo capitolo di questa storia che non mi piace per niente. Ammetto però di essere molto critica nei miei confronti, quindi aspetto che voi mi diciate cosa ne pensate; ci tengo assai U-U.
Che dire, è molto corta ed è pure vecchia. La scrissi molto tempo addietro, quando ancora ero pazza per i Gaze. Adesso mi sono passati, e non ho molta voglia di spendere parole sul motivo. Comunque Ruki & Reita insieme sono sempre pucci *-*; ed in questa storia avrei proprio voluti farli dolci e basta. Un amore a mio parere perfetto, costituito da intimità ed impegno. Anche se in psicologia ciò viene chiamato "amicizia" direi che per me questo è molto più giusto che altri tipi d'amore vuoti e senza smalto U-U. Uhm, levando i miei discorsi vaganti senza senso che riguardano quello che sto studiando a scuola in questo periodo xD; passo ai ringraziamenti <3.
Un grazie immenso a voi tutte che avete commentato e messo tra i preferiti questa modesta fanfiction: Rukisan; Kuroi Namida; Aoichan; K a i r i; OkuChan; eleo_chan ed infine BlackAngel. Beh, questa fanfiction è tua amore <3.

Grazie, di cuore.

Alla prossima,


AintAfraidToDie
  
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