-Giorno e Notte, Luce e Tenebre, Bene e Male, due facce della stessa medaglia legate da un filo sottilissimo e indissolubile. Le emozioni opposte e contrapposte che trasportano si combattono senza tregua, una lotta infinita che mai cesserà, ma al coltempo è l'unica vera guerra che porti stabilità in questo nostro vecchio mondo.
Tempo fa, non ricordo con esattezza quante centinaia di anni fa, il nostro mondo non era come lo conoscete oggi, non così. C'erano i re con i loro regni, c'erano cavalieri fedeli e coraggiosi pronti a sacrificarsi per il bene altrui ed altri, viscidi e violenti, che godevano nel provocare sofferenze. C'erano gli elfi che governavano su questa terra con saggezza, ed orridi orchi pronti a distruggere tutto quello che l'uomo aveva creato con tanto lavoro e fatica. Le foreste, i fiumi, i laghi, i mari e le vette più alte erano abitate da creature ed animali che neanche la vostra più fervida immaginazione potrà mai avvicinarsi a quelle che erano le loro vere sembianze, creature subdole, ingannevoli, pronte ad uccidervi al minimo passo falso per cibo o anche solo per puro divertimento.
Sedetevi attorno a me e vi racconterò di Mithra e della leggenda della Lama e della Roccia.-

Le parole del maestro non mi avevano mai attirato come questa sera. Tante volte l'ho ascoltato brontolare di storie e leggende, miti antichi ed eroi epici, ad ogni escursione fuori dalle mura ne racconta di nuove, alcune già sentite ed altre inventate di sana pianta, ma questa, questa non è come le altre. All'accademia non c'é mai tempo per queste cose, lo studio, la pratica, le prove di abilità, al dire il vero non ho mai tempo per nient'altro che l'istruzione, solo durante queste escursioni esterne abbiamo più tempo per noi, per rilassarci, per distrarci.
Il maestro è molto anziano, talmente vecchio che neanche lui ricorda con precisione quanti anni ha, conosce un mucchio di cose: segreti per cacciare, trovare l'acqua, orientarsi nei boschi, preparare trappole e anche maneggiare armi, di quest'ultima però non ne ho la certezza, ma una volta all'accademia mi sono intrufolato nei suoi uffici in cerca di risposte ai quesiti che avrei dovuto affrontare il giorno seguente senza successo purtroppo, ma trovai comunque qualcosa di altrettanto interessante, una spada enorme, grande almeno quanto un uomo adulto, appesa lì sulla parete nascosta tra le enormi colonne della libreria a prendere polvere, lasciata a dormire da chi sa quanto tempo. Il maestro stesso è molto alto è robusto per essere un anziano, agli occhi di noi bambini sembra un gigante,lasua voce profonda può incutere timore a chi non lo conosce, ma a me personalmente rassicura.
Nutro grande rispetto nei sui confronti e anche se molto spesso sembra vaneggiare con storie impossibili e vicende accadutegli assai improbabili, stasera i suoi occhi hanno una luce diversa, sembra quasi che la sua vecchia anima si sia come risvegliata da un sonno profondo e riprenda vigore ad ogni singola parole che fuoriesce dalla sua bocca, come un vecchio orso che si sveglia ancora una volta dal suo lungo letargo pronto ad affrontare la vita con nuove forze. Questa sera ho deciso di lasciarmi trasportare dal suo racconto, aprire il cuore e lasciare che le sue parole lo riempino, sono sicuro che ne varrà la pena.