Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. © Naruto - Naruto Gaiden !Vietata la copia parziale o totale!
!!!Questa storia contiene spoilers riguardanti lo spin-off scritto da Masashi Kishimoto: Naruto Gaiden. Si consiglia pertanto la lettura della determinata opera per evitare spiacevoli sorprese!!!
Blood Ties - Legami di Sangue
Mother
Non poteva credere a quello che aveva appena sentito e non s’immaginava che di mezzo vi fosse un argomento così delicato. Aveva origliato tutto il discorso tra Suigetsu e la piccola Uchiha, rimanendo sorpreso quanto incazzato riguardo la verità. Sasuke l’aveva fatta davvero grossa.- Ehm… l’ho combinata grossa, vero? - Naruto si girò verso Suigetsu che si stava grattando nervosamente la nuca, chiaramente imbarazzato. “Eccome se l’hai combinata grossa,imbecille!” pensò il ragazzo, visibilmente irritato.
- Dannati membri di Taka… non avete mai combinato niente di buono, siete sempre stati una spina nel fianco! Brutto idiota! - In quel momento, l’Uzumaki li stava maledendo mentalmente quegli esseri che non sapeva se considerare umani. “Perché” ammise a se stesso “di umano hanno ben poco!”.
- È colpa di Sasuke, non mia. - Il ragazzo era rimasto seccato dall’affermazione del biondo che incolpava tutti loro, quando l’unico da accusare era Sasuke. Non che gli importasse molto se insultava quella sanguisuga repellente di Karin o quell’anormale bestia di Jugo, non aveva nulla da spartire con loro. Benché meno con il pazzo psicopatico che aveva persino tradito la moglie...
- Tu… lo sapevi? - Era stato ancora Suigetsu a parlare, questa volta per porre una domanda all’altro. Era sottinteso il “che cosa?” della domanda e poi voleva evitare di dire certe parole, guai mai che ci siano orecchie indiscrete in giro.
- Certo che no, non ne avevo la minima idea! Sasuke, quel maledetto bastardo!!! - si sfogò Naruto, infuriato anche con se stesso per non aver notato se effettivamente Sakura fosse incinta. Ora che ci pensava, non ricordava neanche che sua moglie Hinata glielo avesse riferito o che a lui, l’Hokage, fosse stato comunicato della dolce attesa della sua migliore amica. Troppi tasselli mancanti per provare la verità sulla gravidanza. Intanto, Suigetsu ne approfittò per andarsene dai guai ben in vista, addossando tutto il dovere a lui.
- Okay… beh, pensaci tu! -
- Ehi, aspetta Suigetsu!! - urlò invano. “L’errore l’ha fatto quella mezza sardina e a risolverlo ci devo pensare io-ttebayo!”
Sarada non stava capendo nulla di quello che succedeva o forse stava capendo tutto, non ammettendolo a se stessa. Le lacrime sgorgavano copiose e abbondanti dai suoi occhi, inumidendole le guancie ed appannandole gli occhiali. Quegli occhiali. Gli occhiali di una donna che, pur non avendo mai visto, doveva cominciare a considerare come madre. Il solo pensiero la devastava insieme ad un altro ben preciso: sapere di essere vissuta in mezzo alla menzogna più totale, insieme ad una persona che considerava mamma, senza un padre presente nella sua intera infanzia.
L’Hokage entrò nel laboratorio dove, al centro, vi era una ragazza fin troppo innocente per dover sopportare tutto ciò. Non gli piaceva vedere soffrire una ragazza del suo villaggio che lui avrebbe dovuto proteggere, eppure nemmeno lui poteva evitare questa situazione.
- Ehm… Sarada… - Non sapeva cosa fare con lei, eppure anche lui era padre ed aveva figli con cui interagire. Eppure, nonostante fosse quasi sempre assente nella vita dei suoi bambini, non aveva mai affrontato temi così pesanti per una ragazzina di appena dodici anni, cresciuta fin troppo presto. Ma doveva tentare.
- Credo… che sia ora di proseguire… - non ottenne risposta. La ragazza, sentendo la voce del Settimo, ricordò ciò che lui stesso le disse poco tempo prima: “…ma per il resto, sei l’immagine sputata di Sakura-chan!” Era tutta una bugia. Una stupida ed illusa bugia, servita solo a tranquillizzarla.
- Dobbiamo andare… a salvare tua m… madre… l’hai dimenticato? - Madre. Una sola parola con mille significati diversi, a seconda della persona che la pronuncia e sente. Quella stessa parola fu la goccia che fece traboccare il vaso.
- …giardo… -
- Eh…? - Sperò di aver sentito male ma la reazione che l’Uchiha ebbe lo fece rabbrividire.
- Settimo, lei è un bugiardo!! PERCHÉ DOVREI ANDARE A SALVARE UNA PERSONA CHE SI FINGE MIA MADRE?!! QUELLE PERSONE… MI HANNO MENTITO SIN DAL GIORNO IN CUI SONO NATA… NON MI IMPORTA PIÙ NIENTE DI LORO!! -
Note dell’autore:
Buonasera a tutti! Innanzitutto grazie per essere arrivati fin qui ed avere letto la mia OS. Grazie di cuore davvero, per me conta molto!
Come potete aver capito, ho ripreso la fine del capitolo 700+7 approfondendolo con i pensieri dei personaggi. . ^_^
Scusatemi la enoooorme solfa, ora vi lascio andare! Vi invito a lasciarmi una recensione, costruttiva e non, per farmi sapere che ne pensate!
Alla prossima!
_Emerald