Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Sally91    22/02/2005    0 recensioni
Jade è una ragazza intraprendente che sogna fin da piccola di viaggiare...finalmente ci riesce partendo come archeologa. Farà nuove amicizie e affronterà bellissime avventure tra i ghiacci della Siberia... buona lettura!!! Lasciatemi una recensione, se vi piace, è la mia prima fic...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- Non è possibile, ancora qui!!! - esclamò Jade. La ragazza era seduta su una lastra di ghiaccio, che l’aveva fatta infreddolire fino a farle battere i denti. Aveva girato per ore ed ore alla ricerca di qualcuno che le potesse dare informazioni o di qualcosa come un cartello stradale, che le indicasse una strada per tornare dai suoi amici.

Stanca e ancora di più, infreddolita, rimase a pensare al nulla su quella lastra di ghiaccio.

Jade era una ragazza strana e imprevedibile. Era alta, magra, aveva occhi verdi intenso con un taglio orientale e una carnagione olivastra che la faceva sembrare nordafricana. Aveva caratteristiche molto diversificate riguardo all’aspetto fisico, in quanto la madre era di Hainan, un’isoletta cinese, e il padre originario del Marocco, ma nato in Italia. Dopo aver conosciuto Chyan, il padre di Jade era riuscito a convincere il padre di lei, che non concedeva loro il permesso, a dargliela in sposa promettendogli di continuare la sua attività cercando nuove clientele in Italia.

Insomma, Jade era abbastanza carina. Aveva capelli castani raccolti sempre in due codini, legati con elastici fucsia perchè, come diceva lei, era il suo colore fortunato.

Da piccola infatti, in una giornata calda ed afosa era andata a fare un bagno nella piscinetta in cortile.

I genitori non erano molto presenti nella sua vita, sempre intenti a viaggiare per lavoro.

Così era affidata ad una baby- sitter ma, come spesso accade nei telefilm, lei si era distratta parlando al telefono con il ragazzo. Di conseguenza, in poco tempo Jade si era ritrovata allo sbaraglio in acqua, perdendo i sensi.

A questo punto, si può pensare che soltanto un miracolo avrebbe potuto far accorgere la baby- sitter di ciò che stava accadendo. E il miracolo accadde: in quel momento, infatti, si scaricò la batteria del telefono che la baby- sitter stava usando e lei inavvertitamente alzò gli occhi…

Fu così che recuperò la bambina, che fortunatamente stava bene. Questa fortuna, e questo spiega la caratteristica “strana” prima citata, Jade l’attribuì al costumino fucsia che portava quel giorno e siccome non poteva diventare il suo oggetto fortunato, adottò il suo colore. Così decise di portare sempre con sé qualcosa di fucsia, e da qualche mese a questa parte, gli elastici.

Ma torniamo alla sua descrizione. Jade come già ho accennato prima, era di famiglia ricca, che aveva fatto fortuna vendendo, da generazioni del ramo materno, mobili orientali.

La casa ne era completamente immersa. Sia di mobili e altri articoli orientali, che di uomini cinesi, giapponesi e coreani che cercavano di vendere i loro prodotti.

Jade era sempre vissuta in questo mondo. Spesso, i venditori abituali, vedendo una ragazza così ben educata quale era, le portavano animali tipici dei loro paesi: cani, gatti e una volta persino un serpente. Jade però, non sapeva che farsene perché era attirata, più di ogni altra cosa, dal viaggiare.

Già da ragazzina passava ore e ore e giorni, nella sua camera a pianificare i viaggi dei suoi sogni. Non sapeva se si sarebbero realizzati, ma viveva con questa speranza. Fu così che, per prima cosa, decise di iscriversi al liceo linguistico e di partecipare con fervore alle lezioni.

Ora, dovete sapere che Jade adorava anche un’altro mestiere, che era facilmente compatibile con la sua passione: l’archeologia. Di conseguenza si iscrisse a questa facoltà all’università di Roma, dove viveva.

Dopo essersi laureata, decise subito di coronare il suo sogno: partire per la Siberia, dove aveva sentito che era stato rinvenuto un mammut congelato e avevano bisogno di squadre di archeologi.

Grazie alla sua passione, Jade si era laureata in molti campi di archeologia, quali subacquea, terrena e animale. Così, le bastò poco tempo per essere assunta e dopo qualche mese partì per quelle terre gelate.

Jade si trovava all’aeroporto con i suoi genitori, che sembrava non avessero nessuna voglia di vederla partire per poi non poterla riabbracciare per mesi. In fondo, era la loro unica figlia e, nonostante non ci fossero quasi mai a casa, le volevano bene. Questo atteggiamento turbò leggermente Jade, ma cercò di non darlo a vedere.

Così, con sarcasmo, disse: - Su, non intraprendo mica un viaggio senza ritorno. Tra un paio di mesi mi rivedrete; e poi, parto per la mia prima esperienza di lavoro, non per piacere. -

Mentre il padre non rispose a questo suo incoraggiamento, la madre annuì abbozzando un sorriso.

“ Volo per Omsk, in partenza tra minuti tre ”. - Hanno chiamato il mio volo, devo andare. Mi mancherete, non dimenticatemi. Tra qualche mese tornerò ad essere di nuovo la solita rompiscatole e rimpiangerete che sia tornata!! - disse, avvolta nell’abbraccio dei genitori.

Lentamente, senza aspettare nessuna reazione o raccomandazione, si avviò verso il portellone d’entrata dell’aereo. Era convinta a trasformare questi due mesi, che aveva tanto sognato e progettato, nei più bei giorni della sua vita.

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Sally91