Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Clitemnestra    20/06/2015    1 recensioni
-Io sono il legittimo Re!-
Le parole del cavaliere riecheggiarono nella Sala del Trono.
Le due Guardie Cittadine allentarono la presa sulle sue braccia.
-Io sono Aegon IV della Casa Targaryen-
***
Aegon Targaryen e Sansa Stark.
Anime rabbrividite dal fuoco dell'amore.
Un amore improvviso sbocciato nel clima torrido di Approdo del Re.
Ma la storia insegna che un Lupo e un Drago non potranno mai vivere felici
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aegon Targaryen, Sansa Stark, Un po' tutti, Varys
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aegon si svegliò nelle sue stanze.

L'odore acre dell'incenso si mesceva a quello del sangue del taglio sullo zigomo.

La testa gli girava.

Si passò una mano sul viso e le sue dita incontrarono qualcosa di duro al posto della cavità destra.

Corse allo specchio .

L'occhio mancante era stato sostituito con una placca dorata con il drago a tre teste.

Di colpo si rese conto di essere cresciuto.

Non era più il ragazzino che ubbidiva agli ordini di Lord Varys.

Era un uomo.

La placca, le cicatrici lo dimostravano.

Anche Elay era cresciuto.

Sansa!

Daenerys aveva ordinato il suo arresto.

Prese Furia di Sangue e uscì dalla stanza.

Corse per i corridoi finchè non arrivò alla Sala del Trono.

La porta era aperta.

Al centro della sala, inginocchiata, Sansa Stark attendeva le parole della Regina in un muto silenzio

 

Il pavimento era freddo.

Sansa sentiva il marmo gelido a contatto con le ginocchia calde e rabbrividiva.

Il bambino era quieto nel suo ventre, spaventato per ciò che stava per accadere.

La Regina Daenerys sorrideva dall'alto del suo scranno.

Indossava un vestito viola che le faceva risaltare gli occhi, la corona spiccava tra i capelli argentei e la pelle bianca cozzava contro il metallo scuro del Trono di Spade.

I suoi tre draghi erano accucciati ai suoi piedi, dalle narici vapori caldi si alzavano.

Il drago nero alzò la testa e gli occhi neri e lucenti scrutarono Sansa

-Mia cara- esordì la Regina -E' un piacere avervi qui-

-Mia Signora- Sansa abbassò la testa.

Le catene le segavano i polsi, facendole male

-Mi dispiace che i miei uomini ti abbiano fatto male-

-Mi hanno trattata con riguardo, mia Regina- mentì Sansa

Daenerys annuì, si alzò dal trono e il vestito setoso sfrusciò contro le spade

-Vedete Lady Sansa, mi dispiace per vostro marito ma egli è stato scoperto essere il mandante del mio omicidio.-

-Allora avete fatto bene a giustiziarlo-

-Esatto!- il sorriso sul volto di Daenerys si fece più largo -Io devo stanare tutti i traditori, per il bene del mio regno!-

Sansa capì.

Un'ombra di terrore l'attraversò.

Lyanna Stark aveva tradito il regno tanti anni prima, scappando con Rhaegar Targaryen.

Rickard Stark e Brandon Stark avevano tradito il regno, chiedendo giustizia per lo stupro della figlia e sorella.

Eddard Stark aveva tradito il regno, dicendo che Joffrey Baratheon non era il legittimo Re.

Lei aveva tradito il regno, amando Aegon Targaryen.

Alzò lo sguardo.

Gli occhi della Ragina bruciavano la pelle.

-Non ho colpe- mormorò.

Daenerys scosse la testa -In voi cresce suo figlio e la genia dei traditori deve essere strappata prima che venga alla luce.-

Sansa intrecciò le mani sul ventre.

Mai nessuno avrebbe ferito suo figlio.

Quella creatura innocente non ancora nata non aveva colpe.

-No- disse.

Sua madre sarebbe stata d'accordo.

Catelyn Tully Stark era morta accanto al suo bambino.

-Voi vi rifiutate?- la voce della Regina appariva tremolante -Odiavate Ramsay Bolton e odierete suo figlio-

Sansa scosse la testa

-Una traditrice - mormorò la Regina -La figlia del Cane dell'Usurpatore che ha comandato la morte di mia nuora!-

-Mio padre non ha mai voluto la morte di Elia Martell e dei suoi figli!-

Eddard Stark era un uomo d'onore, non avrebbe mai commissionato un tale barbaro omicidio.

-Tuo padre cercava vendetta per i suoi cari!-

-Vostro padre aveva bruciato vivi suo padre e suo fratello-

-Due ribelli-

-No! Due uomini d'onore che volevano salvare Lyanna Stark dagli stupri di Rhaegar Targaryen!-

-Mio fratello non ha mai stuprato nessuna!- La voce di Daenerys risuonò perentoria.

I suoi draghi alzarono la testa allarmati.

-Mio fratello amava quell'insulsa sgualdrina del Nord-

-Rapirla e rinchiuderla in torre non è Amore- mormorò Sansa.

Le due donne si guardarono, sfidandosi.

Occhi viola contro occhi azzurro.

Il drago contro il lupo.

-Bruciatela- ordinò infine la Regina.

Due guardie si avvicinarono a Sansa.

La Lady del Nord si alzò, il meta-lupo ricamato ben in vista sul vestito -Voi parlate di onore, Daenerys, e di nobiltà. Vi cimentate in imprese gloriose, liberate schiavi dalle catene e famiglie dalla povertà. -Riprese fiato -Ma la verità è che non siete tanto diversa da vostro padre!-

Gli occhi della Regina brillarono di una luce sinistra

-Drogon, uccidila- le parole volarono come saette.

Il drago distese il collo e aprì le fauci, mostrando i denti accuminati.

L'alito caldo investì Sansa.

“Sto per morire” pensò.

Forse li avrebbe rivisti.

La sua famiglia, Lady, Jory Cassel … l'attendevano.

Si strinse il ventre

Era un maschio, ne era sicura

“Se fossi nato, ti avrei chiamato Eddard, come mio padre”.

Forse era meglio se non fosse nato.

Non avrebbe visto quanto fosse spietato il mondo.

Sentì la gola del drago gorgogliare.

Era pronto.

Presto l'avrebbe arsa viva.

Sorrise

“Addio”

-Tubi daor-

 

Il drago si fermò, gli occhi scintillanti si posarono sull'uomo che aveva parlato.

-Tubi daor- ripetè l'uomo

La Regina lo guardò -Osi contraddire un mio ordine, Aegon?-

-Si, mia signora-

Aegon si avvicinò al Trono di Spade, i suoi passi risuonarono pesanti

-Fermate questa pazzia-

La Regina scoppiò a ridere, negli occhi violacei la pazzia serpeggiò furiosa

-Ci sto vendicando, Aegon! Suo padre ha ucciso tua sorella, suo padre ha ucciso il terzo drago!-

-Non è stato suo padre, Lord Eddard Stark ,ma Tywin Lannister a comandare l'assassinio di mia madre e di mia sorella-

-E' ugualmente colpevole-

-Daenerys cerca di ragionare … -

La Regina scosse la testa, su volto le si disegnò un'espressione dispiaciuta -Lei ti ha traviato, con la sua magia. Ho visto cosa può fare la magia del sangue- gli accarezzò la guancia destra con dolcezza -Hai perso un bellissimo occhio per lei. Ma quando lei sarà morta, la sua magia finirà e noi vivremo insieme, marito e moglie-

-Dany, ti prego … -

-Ho già deciso!-

-Non ti perdonerò mai!-

-Presto sarà tutto finito – alzò il braccio -Draca...-

 

Un dardo fendette l'aria.

La punta si piantò tra i seni.

La veste setosa s' inondò di sangue.

La Regina guardò Aegon.

Gli occhi viola scivolarono sulla placca dorata

Fece per parlare ma un fiotto di sangue le uscì dalle labbra, inzaccherando il mento.

La schiena s'inarcò all'indietro.

La corona le scivolò dal capo.

Gli occhi si spensero.

I draghi ruggirono.

Il loro lamento si levò alto e assordante.

-Non più Re Folli - borbottò una voce.

Aegon si voltò.

Il nano teneva ancora la balestra davanti al viso, puntata verso la Regina.

-Voi … siete il Primo Cavaliere- mormorò incredulo il Principe, le dita scivolate sul braccio inerme della zia -Come avete potuto?-

-Sono anche il Protettore del Reame – rispose Tyrion, lasciando ricadere l'arma ai suoi piedi -E devo proteggere il Reame anche dal Re stesso.-

-Ma... lei...-

-Era impazzita, Aegon, come suo padre Aerys.- il Folletto si avvicinò al corpo di Daenerys -Consumata dall'odio e dal potere.-

-Voi vi sbagliate -

-Davvero?- il nano accarezzò le dita bianche della donna -Avrebbe ucciso Sansa perchè tu l'amavi-

-Lei credeva Sansa una traditrice ...-

-Bella scusa vero? E' stato solo un caso che la ragazza avesse avuto parenti così singolari. No, Daenerys non credeva nell' impurità del sangue. L'ho vista accogliere nel suo esercito schiavi e assassini. Ma Daenerys era una donna e come tale era gelosa e innamorata.-

I draghi ringhiarono

-I figli di tua zia hanno bisogno del loro pasto- mormorò Tyrion.

Tirò il corpo della Regina per un braccio e lo scaraventò per terra, come una bambola, poi lo fece rotolare davanti alle zampe dei draghi.

-Il pranzo è servito-

Le bestie si avventarono sul corpo.

Con gli artigli lacerarono l'addome e le viscere fuoriuscirono.

La squartarono in volto e nel corpo.

Nessuno dei presenti intervenne.

Quando ebbero finito, della Regina Daenerys Targaryen rimaneva solamente qualche brandello di carne attaccato all'osso.

-Ho sempre considerato quelle sue bestiole dei veri mostri.- borbottò Tyrion poi si rivolse ad Aegon -Abbiamo bisogno di un Re, adesso-

 

Sansa guardò il corpo della Regina che veniva lacerato.

Non riusciva a smettere di guardare.

Il sangue, le viscere, le ossa.

Non rimaneva più nulla di quella che era stata Daenerys Targaryen se non uno scheletro vuoto.

I figli avevano divorato la madre.

E ora torcevano il dorso a quell'orrido spettacolo, come se la donna non fosse stata nessuno per loro.

-Abbiamo bisogno di un Re, adesso.- la voce solenne di Tyrion la riportò alla realtà.

I suoi occhi incrociarono quelli di Aegon.

Sarebbe stato lui.

Già lo vedeva: fiero nella sua armatura rossa, con la corona calata sulla fronte, la spada sguainata.

Sarebbe stato giusto .

Tutti lo avrebbero amato.

E accanto a lui sarebbe seduta una giusta e bella regina.

La mano di Aegon le accarezzò la guancia.

Lei non l'aveva perdonato,.

Lei non era la Regina giusta per lui

Lei era il Nord, lui il Sud

-E' la canzone del Ghiaccio e del Fuoco- la sua voce era dolce, le accarezzava la pelle.

-Tu hai scelto il Trono a me – mormorò Sansa, la rabbia tornò a fluire in lei.

-Tu sai che non è così-

Lo sapeva?

Tanto tempo addietro Elay si era tradito rivelando di essere il legittimo erede.

Per lei.

Per salvarla.

-Saresti potuto tornare da me-

Aegon le infilò le dita tra i capelli -L'ho tanto desiderato, Amore Mio.-

-Perchè non sei venuto?-

Le sue dita scivolarono sul ventre rigonfio -Pensavo che Joffrey ti avesse ucciso-

-Perchè non sei venuto?-

-Avevo paura -

-Di cosa?-

-Di te-

Le labbra di Sansa si avvicinarono alle sue.

Lo aveva tanto agognato.

Desiderato.

Voluto.

La sua bocca si avvicinò

I loro nasi si sfiorarono

-Ti sposerò-

Le parole di Sansa furono sopraffatte dal bruciante desiderio di Aegon di averla.

 

NOTA AUTRICE
Rieccomi con il nuovo capitolo.

Avevo promesso che ci avrei messo poco a pubblicarlo e invece....

io e la puntualità siamo due rette parallele (non ci incontreremo mai!)

Spero vi piaccia

Clitty

  
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