Your love is like radiant diamonds 

bursting inside us we cannot contain

Your love will surely come find us 

like blazing wild fires singing your name

 

 

 

 

 

 

 

A Louis non è mai piaciuto fare attività fisica. Era lui il più svogliato in tour, quando Mark svegliava tutti e cinque alle sei del mattino per le sessioni di box e palestra quotidiane. Era quello che scendeva per ultimo a fare e colazione, e di conseguenza l’ultimo a raggiungere Mark in sala pesi. E sempre lui, era quello che non faceva che ridere quando Harry si presentava ad una seduta di yoga o SoulCycle nei giorni che trascorrevano a Los Angeles. 

 

Da quando si è trasferito definitivamente nella città degli angeli però sembra che tutto sia cambiato per lui. Sarà l’aria calda ed accogliente di Los Angeles, saranno le decine e decine di persone che vede sempre passeggiare o correre in ogni parco.  Ogni giorno, o quasi, va a fare jogging poco prima di pranzo. Poi torna a casa, fa una doccia, e si rimette a lavoro dopo aver mangiato un boccone o due. 

 

 

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Sono le dodici quarantacinque del mattino quando torna a casa quella mattina. Poco prima di inserire le chiavi nella serratura, due suoni familiari giungono alle sue orecchie facendolo fermare di colpo; provengono dall’interno e un automatico sorriso compare sulle labbra di Louis che, dopo qualche secondo, si riscuote aprendo di scatto la porta d’ingresso per entrare in casa. 

 

Si concede qualche minuto per riprendere fiato prima di fare qualche passo lungo il corridoio, diretto verso il salone. Quella che appare davanti ai suoi occhi è la scena più tenera del mondo. 

 

Harry indossa una tuta, un pantalone nero e una felpa grigia con il cappuccio, i capelli sono raccolti in un piccolo codino. Ha i piedi scalzi ed è seduto a gambe incrociate sul divano. In braccio a lui, c’è la piccola Darcy vestita da un leggero vestitino rosa a maniche corte. Due anni e mezzo di riccioli e fossette. E’ in preda agli spasmi, che la fanno quasi singhiozzare, causati dal solletico che le dita di Harry le causano sul pancino. Ridono entrambi e si guardano sognanti, come due innamorati. In fondo Harry non fa che ripeterglielo, “Darcy è la donna della mia vita”. 

 

Louis è certo che non si abituerà mai alle emozioni che quella visione gli provoca. E’ un misto di gioia, felicità ed entusiasmo. E’ una stretta così forte che non mollerà mai la presa sul suo cuore. E’ tutto quello che ha sempre sognato per il suo futuro; è la famiglia che ha sempre sognato di avere. 

 

Si appoggia allo stipite della porta, godendosi in disparte quella scena perché, davvero, per lui è lo spettacolo più bello a cui possa sperare di assistere. Spesso si chiede come abbia fatto a conquistare Harry perché lui è  davvero troppo per lui. E il riccio glielo ripete sempre “Se solo potessi vederti con i miei occhi, Lou.” 

 

Louis, puntualmente, quella frase non la capisce. E’ convinto che se potesse vedersi con gli occhi di Harry vedrebbe esattamente quello che vede lui guardandosi allo specchio. Un ragazzo normale, come gli altri; un ormai trentenne pieno di stupide insicurezze e con la risposta pronta per tutti. 

 

Louis, però,  non sa quello che vede Harry.

 

 

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Louis è bello; uno di quelli che ti toglie il fiato a prima vista, con i suoi lineamenti delicati e gli occhi azzurri come il mare. 

Louis è riservato, ma solare; uno di quelli che riempie la sua stanza con la sua sola presenza; quello che anima la giornata di tutti con un sorriso e qualche battuta. 

Louis è gentile e magnanimo; uno di quelli che rinuncia al suo tempo libero pur di visitare qualche ragazzino malato in ospedale, o visitare Eden e stare un intero pomeriggio con lei. 

Louis è appassionato; uno di quelli a cui non importa se ha solo cinque giorni di pausa dal tour. Non importa se non ha tempo per riposare, deve allenarsi con la squadra del suo cuore, e passare le notti a lavorare sulla nuova musica. Per lui e i suoi ragazzi. 

Louis è testardo; uno di quelli che vuole avere l’ultima parola nelle discussioni, anche se è pienamente consapevole di non aver ragione. Anche se ha torto, non sa ammetterlo; semplicemente, non può. Perché è fatto così. 

Louis è dolce, quando vuole. E’ dolce quando sveglia Harry la mattina presto in cerca di coccole perché si stancato di dormire e vuole le sue attenzioni; è dolce quando si avvicina a lui silenzioso mentre Harry è intento a preparargli la colazione e lo sorprende abbracciandolo da dietro. E’ dolce quando, stretti l’uno all’altro sul divano, Louis lo abbraccia cercando di avvolgerlo completamente anche se è molto più piccolo di statura rispetto ad Harry. E’ dolce quando, non importa quale sia la situazione, lo cerca tra la gente perché gli basta il suo sguardo per sentirlo vicino. E’ dolce quando nel bel mezzo delle prove si avvicina ad Harry, lo abbraccia e gli lascia qualche piccolo bacio tra il collo e la mandibola, perché è quello che la sua altezza  gli concede; poi Harry sorride e, abbassandosi leggermente, fa sfiorare le labbra con le sue. 

Louis è geloso. Terribilmente. Non lascia avvicinare nessuno alle persone a cui tiene di più, Harry e Darcy su tutti. 

Louis è premuroso; uno di quelli che mette la felicità delle persone che ama davanti alla sua. 

Louis è umano; uno di quelli che sbaglia, si arrabbia, chiede scusa, urla e piange, se deve. Ed è questo che lo rende infinitamente speciale.

 

 

 

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“Sei tornato”, la voce di Harry lo riscuote dai suoi pensieri. Quando sbatte le palpebre per riportare l’attenzione su di lui, il riccio si è completamente voltato verso di lui; ha un sorriso in volto e le fossette ancora accennate per le troppe risate. 

 

Louis annuisce avvicinandosi a loro e lasciando un tenero bacio sulle guance della piccola Darcy, e uno sulle labbra di Harry. 

 

“Hai bisogno di una doccia”, sussurra il riccio sulle sue labbra accennando una lieve smorfia quando si allontanano. Louis sbuffa sonoramente picchiettando le dita sul naso di Harry. 

 

“Ti sei divertita con papà, principessa?”, chiede alla piccola eludendo la frase del fidanzato. 

 

“‘pà”, si limita a rispondergli Darcy agitando le mani e per lui è già un ottimo risultato. 

 

 

 

 

 

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“Ti va di andare al parco oggi?”, chiede Louis all’improvviso riapparendo nella stanza con un solo asciugamano bianco allacciato in vita. Harry si volta di scatto verso di lui, la piccola Darcy ancora sulle sue gambe, distratta dai cartoni animati in tv. Percorre lentamente il suo corpo con uno sguardo, e al più grande sembra passata un’eternità quando gli occhi verdi di Harry ritornano nei suoi, più liquidi di prima. Louis quasi pensa di cambiare idea e di restare tutto il giorno in casa con Harry, nel loro letto. Alla fine, sceglie di rimanere fedele all’idea iniziale. 

 

“Solo noi tre?”, chiede il suo fidanzato e Louis può giurare di vedere un piccolo bagliore illuminare i suoi occhi. 

 

“Solo noi tre”, promette il più grande facendogli l’occhiolino. Prende in braccio la piccola Darcy e si avvia verso la sua cameretta quando la mano grande e calda di Harry lo ferma; intreccia le loro dita per un secondo ed è così facile. Louis si lascia riscaldare da quel tocco gentile e non c’è bisogno che Harry dia voce ai suoi pensieri.

 

 

 

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Quando tornano a casa, quella sera, fanno entrambi il bagnetto alla piccola Darcy perché è inciampata due volte al parco finendo per terra a causa del suo equilibrio ancora un po’ precario. Harry le prepara la cena e Louis la fa mangiare. Infine, la portano a letto e dopo qualche minuto, in cui Harry ha iniziato a raccontarle la storia della buonanotte, Darcy sta già dormendo profondamente. 

 

E come ogni giovedì, si trovano entrambi nel giardino di casa loro, su una piccola sdraio a fissare il cielo, stretti in un abbraccio. A loro piace così. Louis si rilassa ad occhi chiusi mentre Harry gli lascia piccole carezze tra i capelli. 

 

“Tu e Darcy siete il mio posto sicuro nel mondo..”, è un sussurro. Una rivelazione, un segreto che Louis soffia sulle labbra di Harry. Sa che il suo segreto è al sicuro con lui, chiuso nella cassaforte del suo cuore.  Lo dice stringendosi nell’abbraccio del riccio che si limita solo a rafforzare la presa intorno a lui e ricambiare il suo bacio.

 

E mentre Louis torna a guardare le stelle con il sorriso sulle labbra, perché è sempre così sfigato da non riuscire mai a vedere una cometa, Harry si perde a fissare il suo fidanzato. Il che, è uno spettacolo molto più bello. Il migliore. 

 

Harry sa quello che vede quando guarda Louis. E se solo quest’ultimo potesse vedersi con gli occhi di Harry, vedrebbe l’amore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BUONASERA!

 

La colpa di questa dose serale di fluff datela tutta ad Harry Styles e la sua passione per i bambini. E’ nato tutto quando ho visto la foto di Harry con la sua assistente e suo figlio e Styles alla guida del passeggino tutto contento e orgoglioso. Questo non mi ha lasciata indifferente e quindi ho iniziato a immaginare scenari su scenari che vedevano Harry papà. 

 

Dedico questa storiella a Giovanna, Nicole, Elena e le ‘due’ Federica che al posto di fermarmi mi incitano a portare avanti queste malsane idee. Quindi, se la leggete…spero vi piaccia!

 

La canzone citata all’inizio è Multiplied dei NEEDTOBREATHE. :) 

 

Ringrazio chiunque dovesse leggerla (e commentarla) e per qualsiasi cosa potete trovarmi qui, su Ask, Twitter e FB! 

 

Un bacione a tutti e…alla prossima. 

Chri.