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Autore: StormyPhoenix    21/06/2015    2 recensioni
Nulla inganna più dell'apparenza, e vale anche per Ashley Purdy che sotto la patina dell'uomo sicuro di sé, affascinante e donnaiolo nasconde la parte più fragile di sé...
Ho la fama di donnaiolo impenitente, ma quasi nessuno, eccetto i miei amici più stretti che sono anche i miei colleghi di band, si preoccupa di scoprire cosa cela la mia immagine. [...] Ma se si scavasse più in fondo e si oltrepassasse la mia immagine, verrebbe fuori dell'altro [...]
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
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Ciao a tutti!
C'è voluto così tanto prima che aggiornassi per via di molte cose che sono successe e si sono affollate, ma anche perché ho sperato fino all'ultimo che arrivasse una recensione e questo è successo finalmente! Ringrazio calorosamente tutti i lettori e i recensori e in particolare SheDark :3
Il capitolo è un po' "statico", ma vi sono belle cose in serbo, quindi non disperate u.u
Buona lettura!
Brani consigliati per la lettura: Linkin Park, Points of authority / System Of A Down, Marmalade




-Amber-
«Arrivo, arrivo!» sbuffo, mollando le cuffie sulla scrivania per rispondere al cellulare che sta già squillando da qualche secondo. «Pronto?» dico, dopo aver fatto scorrere un dito sul display.
«Ehi.»
E' Matt. «Oh, ciao. Tutto ok?» 
«Mh, sì. Tu?»
«Idem, un po' stanca. Ieri sono uscita con amici e ho fatto un poco tardi.»
«Scommetto che tra gli amici ci stava il tuo amichetto bassista.»
«Sì, e c'erano anche Juliet le altre.»
«Mh.»
«...che vuoi dire?»
«No, niente, niente...»
«Come dici tu.»
Qualche attimo di silenzio.
«Quell'Ashley non mi piace.»
«Ah sì? E perché mai?»
«Non mi piace e basta. Mi sa troppo di pallone gonfiato, arrogante e maleducato.»
«Beh, se ti stai riferendo all'altro pomeriggio ti faccio notare che neanche tu ti sei comportato molto bene. Almeno al primo incontro uno dovrebbe tentare di essere educato.»
«Alla fine sono io che ho torto?»
«Non ho detto questo, ho detto che sì, forse Ashley in quel frangente non è stato molto cortese, ma hai iniziato tu.»
«Ok.»
«Non devi assentire per farmi sentire realizzata. Se vuoi dire che sei d'accordo, fallo perché lo sei davvero.»
«Mh.»
Lo detesto quando fa così.
«Quando hai intenzione di rivedermi?»
«Non lo so. Sono leggermente incasinato con il college.»
Alzo gli occhi al cielo. Frequenta il college nonostante abbia faticato parecchio ad essere promosso negli ultimi anni di high school... non per qualcosa, ma se non aveva voglia di impegnarsi non avrebbe dovuto scegliere anche il college, è solo uno spreco di soldi. Poi se lui è occupato, beh, è lui, se non posso io perché ho da fare sono storie. Ma decido di essere diplomatica.
«Va bene, la prossima volta che ci sentiamo mi dici. Tieni conto che tu sei occupato con il college, ma anche io sono occupata col lavoro.»
«Okay. Io vado, ciao.»
«Ciao.»
Chiusa la telefonata, mi concedo finalmente di sbuffare sonoramente.
Ultimamente sono più o meno così le nostre telefonate. Piccoli scontri, nessun argomento di cui parlare e finisce là, mi sembra persino strano che oggi non abbia rimesso in mezzo il suo famoso chiodo fisso.
Non un "come stai?" sinceramente interessato, non un accenno a rendersi disponibile anche solo a farmi sfogare quando qualcosa va male o a confidarmi qualcosa di sé... nulla di nulla.
E' una relazione vera, questa?

-Ashley-
Mannaggia alla pigrizia.
Dovrei rimettere in ordine la mia stanza, invece sono ancora accoccolato sul letto.
Quasi quasi mi farei un'altra dormitina...
Chiudo gli occhi e improvvisamente piombo nel sonno.
E' quasi del tutto buio. 
Non so dove sono.
Sento qualcosa di morbido che si poggia sul mio collo ad intervalli regolari, ogni volta dei brividi corrono giù per la colonna vertebrale.
Labbra.
Gemo, tentando di farmi sentire dalla ragazza che sta su di me.
«Sssh...» mi zittisce, senza alzare la testa, alitando su una mia spalla. Mi sembra di conoscere quella voce...
Una mano sottile scivola con lentezza esasperata verso il basso e, giusto mentre la misteriosa ragazza mi ruba il fiato con la sua bocca sulla mia, stringe sul rigonfiamento tra le mie gambe.
«Mh!» gemo disperatamente durante il bacio, avvertendo il ruvido e passionale massaggio sulla mia virilità in tutta la sua inebriante forza.
La persona misteriosa alza finalmente la testa, e incontro un paio di occhi grigi incorniciati da capelli neri...
E qui risprofondo nel buio più assoluto.

Mi risveglio di scatto, fremente; ho un'erezione paurosa nei pantaloni e il cuore che galoppa, dunque respiro profondamente nel tentativo di calmarmi.
Appena il battito cardiaco ridiventa normale, tiro un sospiro, poi mi accorgo della mia eccitazione ancora là, per nulla diminuita.
Il battito cardiaco aumenta di nuovo in maniera percettibile mentre ripenso al sogno, ancora vivido nella mente, quasi davanti agli occhi; quasi senza rendermene conto, una mia mano scende giù, giù, fino al davanti dei morbidi pantaloni di tuta che ho indosso. 
Qualcosa là sotto pulsa, chiede...
Sciolgo i lacci dei pantaloni e li scosto verso il basso, premo la mano e attraverso i boxer percepisco una sensazione di umido.
Non ce la faccio più a resistere.
Eppure c'è qualcosa che ancora mi frena, non so bene cosa...
Le mie dita si infilano sotto l'elastico delle mutande, al contatto tra la zona bollente del mio corpo e l'aria rabbrividisco violentemente come se avessi freddo; successivamente ritornano sulla carne ormai nuda.
"Non pensare ad Amber, Ash, non pensare a lei..." una vocina nella mia testa grida, in tono di avvertimento.
Se penso a lei ora, sono finito... finirò per pensare a ciò che sto facendo appena la rivedo... ma è più forte di me, non riesco a non pensare al nostro bacio di stanotte e al sogno che ho fatto... la tipa del sogno era troppo simile a lei, sensuale, eccitante...
Muovo su e giù, piano, applicando pressione, aumentando poi la velocità gradualmente.
Il respiro accelera insieme al battito del cuore, un leggero strato di sudore emerge sulla mia fronte, l'eccitazione è ormai alle stelle e non resisterò ancora per molto...
Improvvisamente sento abbaiare i miei due volpini e sobbalzo, perdendo la concentrazione.
Merda.
Prima o poi ne farò manicotti di pelliccia di quei due piccoli esserini rumorosi.
  
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