Anime & Manga > Free! - Iwatobi Swim Club
Segui la storia  |       
Autore: HatoKosui    21/06/2015    3 recensioni
Ame e Aoi sono due sorelle che si strasferiscono alla Iwatobi in un periodo inusuale, quasi alla fine della scuola. Hanno un passato strano, la più grande è chiusa in se stessa, la sorella minore, Aoi, dal canto suo si sente sola, persa in situazioni più dolorore di quanto sembri. Conoscono il vicino di casa Makoto e i ragazzi della Iwatobi, ma Ame sembra provare orrore e fastidio per tutto quel che riguarda l'acqua tanto da sopportarne a malapena la vista... Aoi cerca di aiutarla chiedendo aiuto a Rin, conosciuto da poco, ma nessuno si aspetta un'altro disastro imminente: il male non viene mai da solo!
[Storia senza pretese, che avevo scritto un anno fa e che ho publicato ora perchè mi hanno letteralmente pregato... Nonostante tutto ci tengo particolarmente a sentire le vostre opinioni, e spero con tutto il cuore che piaccia (anche perchè i ragazzi meritano eh u.u)!]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka Nanase, Nuovo personaggio, Rin Matsuoka, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3: Peronalità

 

 

<< Aoi puoi spiegarci che cos'è successo? >>

Le disse Makoto, vedendo che la ragazza rimaneva ferma con lo sguardo puntato nella direzione dove era corsa via Ame.

<< Nulla. >> Disse solamente, fredda. Nagisa le si parò davanti e si inchinò profondamente.

<< SCUSA! >> Disse ed Aoi sembrò quasi riprendere il suo sguardo dolce << Scusami... io non l'ho fatto- >>

<< Nagisa-kun. >> Lo fermò, facendolo alzare. << Va tutto bene. È solo che... Ame... Ame ha un problema. Un grande problema. Con l'acqua. >> Stava parlando in modo lento e atono, ma il suo viso sorrideva nervosamente ed i suoi occhi erano lucidi. Nagisa la guardò attentamente rimanendo serio. Rei si avvicinò un po'. Aoi aveva davvero difficoltà a parlare di quell'argomento perciò cercò di sviare l'attenzione di tutti.

<< Ragazzi, è stato solo un colpo, non è successo nulla... lei... lei ha reagito male. Io- >>

<< Che cos'è successo, se posso chiederlo? >>

Disse Rei interrompendola, ma lei non rispose, guardandolo.

<< Forse non è affar nostro. >> Li distrasse Haru, che era in quel momento sotto lo sguardo di tutti.

<< Haru... >> Disse Makoto, dispiaciuto. << N..noi volevamo sapere solo come aiutarla, se fosse stato possibile. >> Continuò guardando Aoi, che fissava Haru.

<< No, non è cosa che vi possa riguardare in effetti... >> Disse piano la ragazza, abbassando lo sguardo colpevole, fissando il pavimento bagnato. << è che ci vuole... tempo. E voi, che siete tutti così gentili >> Prese un bel respiro << Potete solamente comportarvi come se nulla fosse successo. >>

Si mise davanti al gruppo e con un po' di rossore sulle guance si inchinò, anche lei profondamente. << Vi prego di scusarci per tutti questi guai! >>

Gou si avvicinò e piegandosi sulle ginocchia le posò una mano sulla spalla. << Aoi, non so che cosa le sia successo, ma... spero che sia la cosa giusta da fare. >>

<< Io non lo so... >> Lo sguardo di Aoi era triste, ma anche piuttosto arrabbiato. Gou lanciò una veloce occhiata a Makoto e gli altri capirono al volo.

<< Aoi-chan, qualsiasi cosa non esitare a parlarne con noi! >> Urlò Nagisa, riprendendo tutta la sua buona allegria. Makoto le rivolse uno sguardo dolce << Gia. >> Disse solamente. Haru tornò nella piscina, iniziando a nuotare sott'acqua, per non sentire altro. Aoi lo fissò per qualche secondo.

<< Per ora è meglio che tu torni a casa, Aoi. Magari è andata lì. >> le disse Gou.

<< Lo spero >> Disse solamente.

 

 

Aoi camminava lentamente, guardando i propri piedi, quasi ipnotizzata.

Ricordava le aprole dei ragazzi molto bene e le frullavano nella testa in modo veloce e ripetitivo.

<< Aoi-chan, qualsiasi cosa non esitare a parlarne con noi! >>

Erano tutti così gentili, così dannatamente rassicuranti... non aveva mai conosciuto persone così. Persone come Makoto, sorridenti, gentili, disponibili.

Era forse tutta una falsa? Dopotutto, tutta quella gentilezza, dopo neanche un giorno di conoscenza..

L'aria leggera della sera iniziava a farle rabbrividire un po' la pelle scoperta, mentre il sole era quasi del tutto scomparso oltre l'oceano. Dopo la fuga di Ame una strana sensazione di fastidio le aveva attanagliato lo stomaco.

Si spostò una ciocca bionda dal viso portandola dietro l'orecchio.

<< Come primo giorno è stato un completo disastro. >>

Le immagini di sua sorella in acqua le scorrevano veloci in mente, come molti flashback.

<< Maledizione. >>

Fin da quando erano piccole Ame si era rivelata la più emotiva, quella più fragile, rispetto alla sorella più piccola. Ed era bastato che entrasse alle medie per prendere coscienza di questa sua debolezza e far di tutto per nasconderla. Ame era davvero più fragile di lei. Aoi, che con il suo pizzico di menefreghismo era sempre riuscita a vivere bene, non riusciva del tutto a capirla.

<< Forse sono io sbagliata. >> Pensò, ricordando quanto da un mese a quella parte gli occhi della sorella fossero assenti e spaventati.

<< Però esagera... forse. >>

Il suo pensiero tornò veloce alla sua caduta in acqua. Aoi aveva sentito paura quando l'aveva vista cadere, ma non era rimasta senza fiato. E invece la sorella si era sentita inappropriata e subito era corsa via, scappando.

<< Come sempre. >> accelerò il passo, sentendo una strana sensazione di fastidio colpirle lo stomaco. << come sempre scappa, scappa da tutto, come se il centro di questo mondo fosse lei! Io... io capisco che sia scossa, colpita, preoccupata per quello, ma... fare così... >>

Si sentì subito in colpa per aver pensato quelle cose, così si fermò, chiudendo gli occhi e prendendo un bel respiro.

<< Mamma... sono davvero una brutta persona. Non sono capace di sostenere nessuno! Non ci riesco... >>

Ed il ricordo di quella volta le investì la mente, mentre continuava a camminare lentamente.

 

 

Le luci dell'ospedale erano accecanti, forse perché rimbalzavano sulle pareti bianche come la neve. La mamma era seduta sul letto immacolato e quel suono riempiva il silenzio.

 

Biip... biiip... biiip...

 

Le stava entrando nel cervello come la migliore delle ipnosi. Era tutto così spento, morto, nonostante quelle luci accecanti.

<< Aoi... >> Sussurrò la donna seduta. La mamma indossava il suo completo grigio da mare, le sue infradito – che Aoi riteneva inguardabili – la sua borsa gigantesca e quel cappello di paglia in mano. Accarezzava il volto di Ame con movimenti lenti e delicati, mentre i suoi occhi erano così lucidi da sembrare di vetro.

<< Dimmi. >> Disse Aoi, seduta sulla sedia in fondo alla stanza. Non una lacrima, non un solo sguardo aveva rivolto alla sorella.

Perchè avrebbe dovuto?

Non era ancora morta. Non lo era.

<< Tu non sei come tua sorella. >> Aoi fissò il volto serio della madre, credendo di vederla delirare, ma non fu così.

<< Cosa...? >>

<< Tu hai quel qualcosa che le manca. >> Il suono ripetitivo era sovrastato ora da quella voce soave. << Lei è come la sabbia, sfuggevole e instabile, che viene continuamente mossa, usata, modellata dal mare, senza sapere dove andare o cosa fare... il mare più essere così crudele. >>

<< Mamma, ma che stai dicendo? >>

<< Tu sei più forte. Sei come uno scoglio. O un'isola. Tu non ti muovi, tu puoi solamente accogliere l'acqua del mare senza sperare di cambiare. Tu puoi affiancare la sabbia, facendole da scudo... Tu devi sostenerla, perché sono sicura che solo tu ne sia in grado. >>

Aoi si riteneva una persona piuttosto intuitiva, ma fece fatica a capire perché d'un tratto la mamma si fosse messa a fare certi paragoni. Le condizioni di Ame la spaventavano a tal punto da divenire pazza?

<< Io sono la sorella minore... >>

<< Tu sei la sua forza. La forza di tutti noi, della tua famiglia. >>

 

 

Aoi riaprì gli occhi, sentendo il vento sulla pelle: si stava avvicinando a casa.

Fece ancora pochi metri e fu costretta a fermarsi, notando in strada, proprio davanti alla sua abitazione, un ragazzo. Era alto senza dubbio più di 170 centimetri e guardava con attenzione un foglio che aveva in mano, confrontandolo con il nome sul campanello. I suoi capelli erano lisci, un po' disordinati, di un colore strano, tendente al rosso, ma che rosso non era. Sembravano quasi viola, alla poca luce del sole che scompariva all'orizzonte. I suoi occhi erano affilati ed i suoi lineamenti non molto marcati. Indossava una divisa bianca perciò sicuramente non era del suo liceo.

Però era carino.

<< Oh, ma... a..accidenti, ed ora? >> Aoi fece mente locale fermandosi, cercando di ricordare se magari l'aveva già visto da qualche parte. Eppure il suo volto non le ricordava nulla. Cosa avrebbe dovuto fare, avvicinarsi? Magari facendo finta di nulla. E se poi gli avesse dato fastidio?

<< Magari cerca qualcuno, ma non mi sembra molto affidabile... >>

Mentre si perdeva nei suoi pensieri il ragazzo girò lo sguardo puntandolo verso di lei che subito annullò tutte le sue fantasticherie, bloccandosi.

<< Mh? >>

Rimase ferma ed il ragazzo fece viaggiare velocemente i suoi occhi sul suo corpo, per poi guardare il foglietto. Lei sentì che le sue guance si erano leggermente colorite di rosso.

<< Tu sei Aoi Thoriko? >>

Aoi annuì, avvicinandosi al ragazzo che serio le porse una lettera ancora chiusa. Aoi per istinto la prese, senza dire nulla.

<< Io sono Rin Matsuoka. >>

 

 

 

 

 

-Note Autrice

 

Salve a tutti ^_^

Allora, mi scuso in anticipo se farò ritardi in questo mese perché dal lunedì al venerdì lavoro come animatrice e il sabato e la domenica devo scrivere duecento cose diverse e spesso ho da fare con famiglia, amici, parenti e cose varie!

Quindi abbiate pietà se ritardo un po' la pubblicazione ^_^'

Ringrazio tutti quelli che hanno aggiunto la storia tra le seguite/preferite/ricordate, e chi ha recensito/letto!


-HK

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Free! - Iwatobi Swim Club / Vai alla pagina dell'autore: HatoKosui