Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: BELIEBER_G    21/06/2015    1 recensioni
Dopo la loro ultima volta a Narnia, i cinque erano stati divisi: Peter, Emily e Susan erano stati trasferiti con il loro padre, mentre Edmund e Lucy, insieme ai loro zii e al cugino Eustace
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Eustachio Scrubb, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Bondage
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Mentre Edmund si impegnava a riaggiustare la spada che Emily gli aveva dato, Eustace aveva portato con se il suo diario per scrivere della sua avventura. E’ passato un pò da quando siamo su questa puzzolente nave: qui sono tutti letteralmente fuori di testa, compreso il cugino Edmund che continua a giocherellare con quella spada insieme a quell’orribile topo. Emily..Beh, lei è carina. Ma girano voci che sia impegnata con qualcun altro, anche se Edmund gli fa gli occhi dolci. Quando ebbe chiuse il libricino, davanti a lui apparve un gabbiano. “A Cambridge ci sono le trappole per i topi. A proposito, sai dove posso trovare del cibo?” chiese al gabbiano. “Ma con chi diamine stai parlando?” gli chiese un centauro. “Ho dato per scontato che lui sapesse..” Eustace non finì la frase che la creatura si mise a ridere: “Parla con gli uccelli!” Il ragazzo cacciò via il gabbiano e poi si avviò silenziosamente nel magazzino delle scorte, prendendo velocemente un’arancia e mettendosela nelle tasche. “Sai che rubare non fa di te un uomo d’onore?” intervenne Emily, scoprendolo. “Non so di cosa tu stia parlando!” esclamò l’altro, intento a tornare in superficie. La ragazza tirò fuori la sua spada e gliela puntò alla gola. “Anche bugiardo, bene.” Commentò e poi gli porse un’altra spada, tornando alla luce del sole. “Vediamo cosa sai fare.” Eustace afferrò bene la spada e la mosse a casa verso di lei. “Che diamine stai facendo?! Non la muovere a caso! E’ una danza ragazzo!” esclamò la ragazza ridendo. Gli altri stettero a guardare come lei si divertiva con lui. Salì sulla balconata di legno, quando Eustace non le sfiorò quasi il viso con la spada e lei perse l’equilibrio. Eustace guardò in mare preoccupato, ma in realtà ella aveva solo finto di cadere. Gli apparve alle spalle, lo spinse indietro e infilzò la lama verso l’arancia nascosta nella sua tasca, mentre lui cadde a terra. Tutti si misero a ridere. Emily gli riconsegnò il frutto e gli fece un occhiolino, mentre lui diventò rosso in viso.
***
Davanti a loro, apparve un’altra isola. Inizialmente una spiaggia, ma più in là si poté notare un enorme prato. Per la notte si accamparono lì ed Emily si mise a leggere mentre Eustace la fissava curioso, fin che non si addormentarono tutti. Durante la notte, delle creature con piedi enormi analizzarono tutti quelli che si trovavano lì e notarono che Emily sapeva leggere.
Le tapparono la bocca e la afferrarono, ma lei non poté vederli, perché sì, erano invisibili. La trasportarono fino al grande prato e le rubarono la sua spada. “Che cosa volete da me?! Lasciatemi andare!” esclamò la ragazza. “Vogliamo che tu entri nel castello e legga l’incantesimo che rende tutto quello che è invisibile, visibile.” Disse una voce roca e spaventosa. “Quale castello?” domandò, vedendosi attorno e non notando alcun castello. A quella domanda, una porta si aprì. “E se non lo faccio?” “La morte.” Rispose ancora l’altro. Emily rabbrividì a quella parole e lentamente entrò nel castello, proseguì per le scale ed arrivò in un grande biblioteca. Su un leggio di legno, c’era poggiato un grande libro, ma le parole del suo titolo erano scomposte. Ai lati del leggio, Emily notò il disegno di un angelo che soffiava, così,soffiò anche lei sulla copertina e apparve la scritta Il libro degli incantesimi. Con entusiasmo, Emily iniziò ad analizzarlo, trovando un incantesimo che forse le interessava. “Il volto di chi ha sognato, per la sicurezza che hai sempre desiderato.” Accanto alla pagina dell’incantesimo, ce n’era un’altra, uno specchio. Emily vide il volto di Susan: lei sì che era bella, coraggiosa e sicura di se stessa. Dentro di se Emily sentiva la sicurezza, la voglia di sacrificare se stessa per aiutare gli altri. Ma quando andò a guardarsi sul vetro di una porta, non vide altro che il suo solito viso. Voleva a tutti i costi riusare quell’incantesimo, così stappò la pagina e se la mise in tasca. Fu in quel momento che si udì un forte ruggito e le pagine iniziarono ad andare avanti da sole, mentre Emily sentiva il proprio nome pronunciato da una voce conosciuta, quella di Aslan. Si guardò attorno, ma del leone nessuna traccia. Vi era una pagina aperta, proprio dell’incantesimo che serviva a lei ed iniziò a recitarlo.
 
Intanto, gli altri si erano svegliati ed Edmund notò che Emily era scomparsa. Seguirono le grandi orme fino al giardino: non potendoli vedere, le creature li disarmarono. “Chi siete?! Fatevi vedere!” esclamò Caspian. “Non possiamo farci vedere! Ma siamo grossi e abbiamo denti affilati!” rispose uno di essi. Improvvisamente, Edmund riuscì a vedere qualcosa: si trattava di nani, con la barba lunga ed un solo piede. “E ci schiaccerete con i vostri piedoni?” rise Edmund. Si accorsero che pian piano stavano diventando visibili, voleva dire che l’incantesimo aveva funzionato. Da dentro il castello, uscirono Emily ed un uomo con una veste da camera. “Caspian, lui è Coriakin, l’isola e la sua.” Spiegò Emily. “E questi cosa sono?” domandò Lucy. “Ottopodi, li ho resi invisibili per proteggerli.” Rispose Coriakin, mentre entrarono tutti nella libreria. “Dalla nebbia, vero?” intervenne Edmund. L’uomo prese una grande mappa e la aprì sul pavimento: essa si muoveva, come se rappresentasse le isole solitarie durante il suo corso. “Dovete trovare tutte le sette spade e riunirle sulla tavola di Aslan: essa si trova sull’isola di Ramandù. Il centro del vostro problema, è là.” Spiegò l’uomo, indicando un’isola oscura, dalla cui fuoriusciva la nebbia verde. “L’isola delle tenebre. Solo in questo modo l’incantesimo della nebbia verrà sconfitto. Seguite la stella azzurra, lei vi guiderà. Ma attenzione, vi metterà tutti alla prova. Perché prima di sconfiggere le tenebre, dovrete sconfiggere le tenebre dentro voi stessi.”
  
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