Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Rimiesse    21/06/2015    3 recensioni
Naruto entrò nella stanza in punta di piedi, Sakura stava sonnecchiando sul divano. Doveva essere stata proprio esausta per essersi addormentata così profondamente. La sua espressione in quel momento era però molto pacifica e serena. Sembrava quasi una bambina.
Naruto le si avvicinò mentre nella sua mente cominciarono ad affacciarsi i ricordi del suo primo incontro con lei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Naruto entrò nella stanza in punta di piedi, Sakura stava sonnecchiando sul divano. Doveva essere stata proprio esausta per essersi addormentata così profondamente. La sua espressione in quel momento era però molto pacifica e serena. Sembrava quasi una bambina.
Naruto le si avvicinò mentre nella sua mente cominciarono ad affacciarsi i ricordi del suo primo incontro con lei.



Naruto stava appollaiato sul ramo di un albero, nascondendosi tra le sue fronde. Il suo sguardo era vigile, attento ad ogni possibile movimento sospetto che poteva esserci nella strada che si stagliava sotto di lui. Le sue mani tremavano di eccitazione, non vedeva l'ora di poter partire all'attacco!
Avvertì un fruscio alle sue spalle e scattò in piedi, estraendo dalla tasca dei pantaloni la sua arma: un lungo rametto mezzo storto.
"Fatti sotto!" esclamò al possibile nemico.
Un merlo uscì dalle fronde degli alberi e volò via gracchiando a gran voce.
"Fuggi vigliacco!" esclamò il bimbo nella sua direzione: "Fuggi terrorizzato dal grande Naruto!".
Preso dall'entusiasmo della vittoria il bimbo poggiò male il piede sul ramo e scivolò indietro.
Per fortuna ebbe la prontezza di aggrapparsi al ramo sottostante ed evitarsi una brutta caduta.
Non si poté però dire lo stesso della sua scarpa destra che invece precipitò nel vuoto.
Naruto avvertì un mugugno venire dalla strada sottostante. Doveva aver colpito qualcuno!
Si affrettò a scendere, scivolando lungo il tronco dell'albero. Non fu però un'impresa facile dal momento che era rimasto scalzo.
L'altra scarpa infatti era rimasta incastrata sul ramo sopra cui, poco prima, stava appollaiato.
"Maledizione" mormorò quando il palmo del piede toccò terra. I sassolini bianchi che formavano la strada erano molto fastidiosi al contatto con la pelle nuda del piede.
Si guardò intorno e notò, poco avanti rispetto a dove si trovava, una bambina che si massaggiava la testa.
La sua scarpa stava a poca distanza da lei.
Ecco chi aveva colpito!
Naruto la esaminò, doveva avere più o meno la sua età ed aveva dei capelli di un colore molto insolito, rosa confetto.
Lei alzò lo sguardo verso di lui, in genere a quel punto Naruto se la sarebbe svignata. Si divertiva sempre a fare quel gioco: correre a perdifiato per sfuggire a chi voleva acchiapparlo.
Invece, in quel momento, non ebbe alcuna voglia di muoversi. Si sentiva come ipnotizzato da quegli occhi verde smeraldo.
"S-sei tu che mi hai colpita?" chiese balbettante lei.
"Si" rispose Naruto, salvo poi affrettarsi a giustificarsi: "Non l'ho fatto apposta però, sono scivolato dal ramo e la scarpa mi è scappata via, mi succede spesso, sono più grandi dei miei piedi quelle".
La bambina lo guardò incerta, teneva la gamba destra piegata indietro, come volesse scappare via ma non lo fece.
Strinse invece i pugni ed esclamò:
"Dovresti stare attento, avresti potuto farmi tanto male lo sai?"
Poi arrossì, come se urlare contro gli sconosciuti non fosse una cosa che le accadeva spesso.
Naruto odiava chi lo rimproverava ed anzi era sempre portato a fare maggiori danni quando qualcuno alzava tanto la voce con lui. Davanti ai pugni stretti di quella bambina invece provò del rammarico.
Non aveva tutti i torti in fondo, ricevere una scarpa in testa non doveva essere tanto piacevole.
"Scusa" mormorò arrossendo a sua volta, non era abituato a scusarsi per le sue marachelle.
"Bè?" le chiese poi la bimba notando che lui non le toglieva gli occhi di dosso.
"Beh.." cominciò lui, incerto su cosa dirle.
La bambina incrociò le braccia.
"So benissimo cosa vorresti dirmi.." mormorò con un sussurro.
Naruto però non aveva proprio idea di cosa potesse dirle.
Provava una strana sensazione, gli sembrava quasi che uno dei naruto del ramen che aveva mangiato per pranzo si fosse messo a danzare nel suo stomaco.
"..Tu vorresti prendermi in giro per via della mia fronte, lo fanno tutti.." concluse la bimba con del rammarico nella voce.
Naruto osservò la sua fronte, in effetti era un po' più alta di quanto avesse mai notato negli altri bambini. Questo non fece che accentuare la curiosità di Naruto verso di lei.
"Io sono Naruto Uzumaki, dattebayo!" si presentò.
Lei lo guardò incerta per qualche secondo poi alla fine si decise a presentarsi a sua volta.
"Io sono Sakura, Sakura Haruno" disse.
"Mi piacciono le ciliege!" esclamò Naruto. Quel nome, Sakura, già gli piaceva molto.
La bimba non lo prese però come un complimento, le sue sopracciglia si inarcarono pericolosamente.
Ma non fece in tempo a dirgli nulla.
A quanto pareva la scarpa rimasta sola sull'albero, aveva cominciato a sentire la mancanza della gemella. Si precipitò infatti verso la terra, finendo dritta sulla testa dell'ignaro Naruto.
"Maledizione" esclamò lui massaggiandosi il bernoccolo.
"Ben ti sta" commentò Sakura e poi scoppiò a ridere.
Il cuore di Naruto ebbe un fremito nel sentire la sua risata cristallina.
"Sakura-chan.." mormorò.



Perso nei suoi pensieri Naruto non badò al tavolino che si ergeva sul suo percorso, il suo piede lo urtò e lui cominciò a saltellare sperando di lenire il bruciore al pollicione.
A causa del trambusto Sakura si mosse nel sonno e sul suo volto si formò un'espressione infastidita.
Sembra il modo in cui lei mi guardava i primi tempi da genin, pensò Naruto.



Naruto non poteva ancora crederci. Per una volta la fortuna era stata dalla sua parte: era finito in squadra proprio con la ragazzina più carina che conoscesse: Sakura Haruno!
Lei stava camminando poco davanti a lui con i capelli, tenuti lunghi, che ondeggiavano sulla sua schiena come se danzassero. 
Erano appena tornati da una missione in cui Naruto aveva potuto mostrare tutto il suo corraggio e la sua immensa forza. Certo in cambio aveva ottenuto qualche graffio in più di quelli che aveva già sul volto, i gatti ptevano essere dei nemici molto infidi.
"Questa missione mi ha messo addosso una fame!" esclamò d'un tratto Sakura, voltandosi indietro: "Che ne dici se andassimo a mangiarci qualcosa?"
"E' un appuntamento, Sakura-chan?" le chiese Naruto allegro. Già si immaginava all'ichiruki con la ragazzina ed un piatto fumante di ramen.
"Non parlavo con te, Naruto!" rispose lei fissandolo come se fosse solo una mosca fastidiosa.
Poi il suo sguardo tornò sull'altro ragazzino che stava con loro.
"Allora che ne dici, Sasuke-kun?" gli chiese con voce dolce.
Quello si limitò a sbuffare, Naruto invece si fissò le scarpe.
Sakura-chan preferisce Sasuke. Si disse provando invidia per i sorrisi che lei destinava solo all'Uchiha.
Ma poi strinse i pugni. 
Lui era Naruto Uzumaki, il futuro hokage del villaggio della foglia e non si sarebbe mai arreso.
Un giorno conquisterò il cuore di Sakura-chan! Si disse fiducioso.



Naruto smise di saltellare. Il dolore era ormai passato.
"Scusa Sakura-chan!" le disse a bassa voce.
Sakura si mosse nuovamente nel sonno, la sua bocca si aprì leggermente.
Preso dai ricordi, Naruto sentì il sangue ghiacciarsi nelle vene. 
E se fosse uscito "quel nome" dalle sue labbra?



Naruto non riusciva a togliere gli occhi dal volto implorante della ragazzina.
"Naruto ti prego porta Sasuke-kun indietro!" gli disse Sakura con voce rotta dal pianto.
Il cuore di Naruto perse un battito.
“Sakura-chan, ti piace veramente tanto Sasuke-kun..” mormorò senza riuscire ad evitare che la sua voce potesse incrinarsi leggermente.
Aveva già capito da tempo che a Sakura piaceva Sasuke ma solo in quel momento comprese fino in fondo la profondità di quel sentimento.
E capì anche che per quanto lui avesse fatto, per quanto lui avesse potuto impegnarsi, questo sarebbe potuto non cambiare mai.
In un attimo realizzò che forse Sakura non avrebbe mai accettato un suo appuntamento, non lo avrebbe mai trovato attraente quanto trovava Sasuke e soprattutto Sakura non avrebbe mai sorriso a lui come sorrideva a Sasuke.
Il suo sarebbe potuto essere un amore mai corrisposto.
Niente di ciò però lo spaventò tanto quanto il vedere la disperazione negli occhi dell'amica.
Alzò il pollice ed esclamò deciso:
"Riporterò indietro Sasuke ad ogni costo. Questa è la mia promessa della vita!"
Il resto non contava, tutto ciò che lui desiderava era che lei fosse felice, non importava a chi, gli sarebbe bastato solo che lei tornasse a sorridere.



"Baka!" mormorò Sakura nel sonno e Naruto non ebbe alcun dubbio su a chi si stesse rivolgendo. C'era solo una persona che lei chiamava a quel modo.
Sorrise e si avvicinò per andare a sedersi accanto a lei.



Naruto stava seduto davanti al fuoco scoppiettante.
Nonostante i duri allenamenti con Jiraya, ancora non era riuscito a riportare Sasuke a Konoha.
Si sentiva un fallito. Come poteva sperare di diventare un buon hokage quando non riusciva nemmeno a salvare un amico?
Sentì un fruscio alle sue spalle, Sakura lo aveva raggiunto. Gli si sedette accanto.
Naruto scosse la testa, sperando di allontanare i suoi malumori, non voleva apparire debole davanti ai suoi occhi, lo aveva già fatto fin troppe volte in quel periodo.
"Sakura-chan, non è romantico!" le disse cercando di sorridere: "Io e te soli davanti ad un fuoco scoppiettante" 
A Sakura però non sfuggì la malinconia che riempiva i suoi occhi. Ormai lo conosceva fin troppo bene, Naruto non poteva più sperare che con lei bastasse nascondersi dietro ad un sorriso.
"Baka" sbuffò: "Te l'ho già detto, no? Ci sono io con te, non sei solo, insieme diventeremo più forti e convinceremo Sasuke-kun a tornare a Konoha!"
Poi gli poggiò la mano sulla spalla e gli sorrise fiduciosa.
Il cuore di Naruto prese a battere un più forte. Da quando era tornato a Konoha si era reso conto che qualcosa nel suo rapporto con Sakura era cambiato, lei non lo considerava più solo come un ragazzino fastidioso o rumoroso ma come un compagno di cui fidarsi e di cui preoccuparsi.
Era arrivata addirittura a versare delle lacrime per lui.
“Grazie, Sakura-chan!” le disse mentre in fondo al suo cuore si riaccendeva un barlume di speranza, forse c'era ancora una speranza che lei potesse ricambiarlo un giorno.


La testa di Sakura scivolò di lato andando ad appoggiarsi sulla sua spalla. Le sue mani cominciarono a cercarlo ed alla fine le sue braccia si strinsero intorno al suo petto. Lo strinse forte a sé, quasi soffocandolo a causa della forza sovrumana che la contraddistingueva.
Naruto però non si scansò. Non avrebbe mai rifiutato un suo abbraccio.



Naruto era stremato ma felice. 
La lunga guerra si era conclusa, i nemici erano stati sconfitti ed i ninja si stavano risvegliando dal loro sonno, pronti a festeggiare la pace ritrovata. 
Sakura stava in mezzo a loro, intenta a curare i feriti.
Quando vide lui e Sasuke avvicinarsi, si rialzò e li corse incontro.
Li aveva già visti alla valle dell'epilogo, aveva già curato le ferite di ciò che era rimasto delle loro braccia ma solo ora che il terribile incantesimo di Kakyua era stato spezzato, sembrava essersi finalmente rincuorata.
Li raggiunse e Naruto indietreggiò, convinto che ciò che lei volesse fosse rimanere sola con Sasuke, il ragazzo che amava.
Invece Sakura si precipitò verso di lui e lo strinse in un forte abbraccio.
Naruto rimase così sorpreso da dimenticare addirittura come si respirasse.
"Sei il solito baka, mi hai fatto preoccupare così tanto" mormorò lei: "Qua-quando il tuo cuore ha smesso di battere tra le mie mani ho pensato davvero di averti perso, per non parlare poi di quando ti ho visto laggiù nella valle, in mezzo a tutto quel sangue"
Naruto sentì qualcosa di caldo bagnargli la spalla.
"Sakura-chan, va tutto bene" le disse, alzando il suo braccio sano per darle qualche pacca sulla schiena a mo' di consolazione.  Il suo cuore battava forte nel suo petto.
"Grazie, Naruto" mormorò Sakura per poi stringerlo un po' più forte a sé. Come se in quel momento lui fosse la cosa più preziosa che avesse al mondo, come se non lo volesse lasciare mai più.



Naruto poggiò le labbra sulla sua fronte e la baciò.
"Ti amo Sakura-chan" commentò ripensando poi ai bei momenti passati insieme.
Al loro primo bacio, al loro primo appuntamento, alla loro prima volta, al loro matrimonio..
Le sue dita andarono a sfiorare il pancione pronunciato di Sakura. Dall'interno avvertì un movimento, uno scalpitio.
A quanto pare il piccolo stava già sognando di essere un ninja alla caccia di nemico.
Sakura si svegliò e riaprì gli occhi.
“E' già rumoroso quanto te..” mormorò.
“Ma di sicuro ha ereditato la tua forza mostruosa a giudicare dai suoi calci” commentò lui.
Sakura gli sorrise. Un sorriso dolce, di quelli che ora destinava solo a lui, al suo baka.
Naruto sorrise a sua volta e poi riprese a coccolare il suo pancione, già immaginandosi le avventure del loro piccolo Shinachiku.
Il frutto dell'amore tra lui e la sua Sakura-chan.
























________________________________________________________-
Sera!! ♥

In realtà non avevo alcuna intenzione di scrivere un'altra fanficion prima di finire la mia long-fic ma mi sono svegliata con questa idea nella testa e mi ha tanto sfinita che alla fine ho dovuto cedere e scriverla :P

Spero che i vari sbalzi temporali non vi abbiano scombussolato ma mi piaceva descrivere un po' lo sviluppo del rapporto che questi due tesori hanno avuto nel corso del manga!! <3

Naturalmente all'inizio abbiamo una Sakura bambina timiduccia ma come potete notare con Naruto si è subito scaldata!! xD

Grazie di aver letto!! :*

- Rimi





  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Rimiesse