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Autore: Vale_Skywalker    22/06/2015    5 recensioni
"-Hermione, l'albero!- Rimase a bocca aperta, l'aveva chiamata per nome."
Allora, amo Draco, ma soprattutto amo la Dramione, quindi spero possa piacervi!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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TUTTA COLPA DEL PLATANO PICCHIATORE

La guerra era finita, Voldemort era morto e quasi tutto stava tornando alla normalità. Il settimo e ultimo anno era iniziato, gli alunni festeggiavano e ridevano, ma alcuni erano vuoti per le perdite di quella dannata guerra. Hermione Granger stava seduta al tavolo dei Grifondoro senza toccare cibo, si sentiva tremendamente sola. Harry aveva lasciato Hogwarts, diventando un Auror, mentre Ron, dopo la morte del fratello Fred, non usciva più di casa. Un velo di tristezza le bucò il cuore. Fred. Appena sentì le lacrime pungerle gli occhi, la Grifondoro si alzò e uscì, con la sensazione che qualcuno la stesse guardando.

***

Draco Malfoy sedeva al tavolo dei Serpeverde, giocherellando un po' con il cibo che aveva nel piatto. Dopo ciò che era successo l'appetito lo aveva abbandonato, si sentiva in colpa per tutte le persone che erano morte. La morte che più lo aveva colpito era stata decisamente quella del gemello Wesley, non l'aveva mai ammesso, ma li trovava divertenti. Quando c'era stato il suo funerale aveva sentito il bisogno di andare lì, a salutarlo, stando ben attento a non farsi vedere. Il suo sguardo si posò sulla Granger, sembrava triste, e infatti dopo qualche minuto la ragazza si alzò, scappando fuori. Si alzò dal tavolo e si diresse fuori, ignorando le proteste dell'amico Zabini.

L'aria fredda della sera lo colpì, e con lo sguardo cercò la ragazza, che trovò subito. Stava seduta sull'erba, con il suo gatto ciccione sulle gambe, e lentamente si avvicinò, sedendosi vicino a lei. -Che diavolo vuoi, Malfoy?!- Portò subito la mano sulla bacchetta, ma lui la fermò. -Calmati Granger, sono uscito a prendere un po' di aria e ti ho vista, tutto quì.- Mentì, non sapeva come mai l'avesse seguita, o forse, nelle profondità del suo cuore, lo sapeva. La ragazza sospirò, facendo dei grattini sotto al mento di Grattastinchi. -Ti ho visto quel giorno, al funerale di Fred.- Malfoy spalancò gli occhi, sudando freddo. -Ti sbagli, non ero io.- Mentì ancora. -Pensavi di essere solo e ti sei messo a piangere sulla sua tomba. Non c'è nulla da vergognarsi, Malfoy.- Hermione sbarrò gli occhi quando si ritrovò schiacciata a terra, con il ragazzo sopra di lei. -Non c'è nulla da vergognarsi? È colpa mia se Silente, Piton, Wesley e centinaia di persone sono morte, solo colpa mia!- Qualcosa di bagnato cadde sul volto della ragazza, e rimase senza fiato quando capì che erano lacrime del ragazzo. -Non è stata colpa tua, ma di Voldemort. Tu eri obbligato a seguirlo, Malfoy, non c'entri niente. Quindi smettila di incolparti.- Gli accarezzò il viso, asciugandogli le lacrime. Malfoy si spostò da lei, per poi girare la testa. -Il tuo gatto maiale sta correndo via.- Hermione si alzò e si mise all'inseguimento di Grattastinchi, raggiungendolo quasi subito. Appena Malfoy vide che la ragazza era ferma sotto al Platano Picchiatore, e che questo stava iniziando a muoversi, si lanciò verso di lei. -Hermione, l'albero!- La ragazza spalancò la bocca, l'aveva chiamata per nome. Stava per rispondere, quando un ramo dell'albero le prese una caviglia, alzandola in alto. -Dannazione!- Il Serpeverde imprecò mentre la Grifondoro veniva sbalzata quà e là, urlando. Malfoy prese la bacchetta, ma prima che potesse fare qualcosa, la ragazza venne lanciata verso terra, cadendo sopra di lui. La botta li paralizzò un attimo, poi Malfoy, stringendo la ragazza a sé, si alzò e si allontanò dal Platano Picchiatore. -Dannazione, stai più attenta!- Hermione lo guardò con gli occhi lucidi, sembrava sotto shock. -I-io..scusa.- Iniziò a tremare, e calde lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi color ambra, e Malfoy la abbracciò, catturando le lacrime con le sue labbra. -Mi hai fatto preoccupare, Hermione.- Pronunciò il suo nome con lentezza, accarezzando i capelli della ragazza che aveva fra le braccia. -Mi hai chiamata due volte per nome.- Il ragazzo sorrise e alzò il viso della ragazza. I suoi occhi brillavano sotto la luce della luna. -Ti dà fastidio? Preferisci che ti chiamo Mezzosangue?- La ragazza non riuscì a ribattere perché le labbra del ragazzo si posarono sulle sue, zittendola. Hermione, dopo un po' di sorpresa, ricambiò il bacio, portando le mani fra i capelli dorati del ragazzo. Rimasero lì, a baciarsi sotto la luna, mentre il Platano Picchiatore muoveva i suoi rami, come se sapesse che aveva fatto bene a lanciare la ragazza su di lui.

  
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