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Autore: nettie    22/06/2015    1 recensioni
Siamo speranza, ci bastiamo l'un l'altra, non importa la distanza.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Storie brevi scritte in un lasso di tempo breve. '
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E’ semplicemente perfetto, non ho niente da dire. Lui è dannatamente perfetto, fottutamente lontano. Non so cosa darei per ritrovarmi fra le sue braccia nella notte, non so cosa darei anche per un solo bacio, un abbraccio, una carezza. Non so cosa darei per sentire il suo respiro su di me, non so cosa darei per sentire il suo profumo, e non so cosa darei per guardarlo veramente negli occhi, per sentire il suo cuore battere. Non so cosa darei anche solo per vederlo di fronte a me, vero, reale, concreto, e non su un fottutissimo schermo che sto iniziando ad odiare sempre di più.

Queste cose distruggono, cazzo, e io mi ero ripromessa che ne sarei stata sempre lontana, che mai sarei caduta nella maledetta trappola dell’infatuazione, che sarei stata più forte del mio istinto e che non avrei mai pensato a nessuno nel modo in cui ora sto pensando a lui.

E sento freddo, tanto freddo, il freddo mi circonda e io non posso far niente per sentirmi meglio. E’ terribilmente frustrante, così frustrante che non vedo l’ora che tutto questo finisca.

Ma stavolta non voglio che finisca come finisca, pretendo quasi che finisca in modo fottutamente positivo, pretendo che almeno in qualche modo io riesca ad essere felice, felice con lui. Non ne capisco davvero il motivo, non riesco a capire perché tutto questo a me, e non ad un’altra persona. Che ho io di così tanto speciale per provare sentimenti così intensi?

Il suo sorriso è il mio sole, è il mio scoglio, l’unica cosa per la quale vale la pena andare avanti.

Ho paura di tornare vuota, perché spero di non tornarlo mai.

Quando non c’è speranza, non c’è paura, ecco la triste verità. Neanche il più coraggioso degli umani può ammettere di non essere impaurito da niente, e se lo ammetterà, sarà perché non si è ancora reso conto di aver paura di sé stesso.

L’istinto viene annullato dalla speranza, così come dalla paura. Più ci evolviamo più ci rendiamo conto di quello che stiamo vivendo, e più ci preoccupiamo di trattarci bene e mantenerci lontano dalle intemperie.

Ma la speranza è una delle virtù che fa girare questo mondo, senza speranza non c’è iniziativa, la speranza è sinonimo di obiettivo, di desiderio. La speranza è sinonimo di molte cose, molte delle quali hanno giovato al progresso, molte delle quali hanno solo portato distruzione. La speranza è l’unica cosa che ci tiene uniti anche a distanza di così tanti chilometri, la speranza che un giorno tutto potrà andare per il meglio, la speranza che arde dentro di noi e ci fa urlare dal dolore. La speranza che ci fa piangere la notte, e che ci fa sentire il bisogno l’uno dell’altra. Ed io spero, spero, spero che un giorno potrò davvero assaporare il gusto delle sue labbra, spero che un giorno potrò dirgli che è l’unica cosa buona che ho faccia a faccia, senza uno schermo a dividerci. Spererò finché potrò sperare, e questa speranza incute in me un’enorme timore. Ho paura che tutto non vada secondo le mie aspettative, ho paura che la distanza spezzi i nostri legami, solo perché spero di poterlo vedere il più presto possibile. Se noi non siamo speranza, allora cosa siamo?

{ Angolo Autrice:
Non fateci caso, è un piccolo sfogo. Ne avevo bisogno. 
Prometto che tornerò ad aggiornare più frequentemente appena tutto andrà meglio. 

-nettie. 
   
 
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