Voltare a destra è concesso, ma solo s’è espresso, su un cartello a colori, con le celebrità come spettatori. In questa prigione virtuale, io, almeno io, non ci so stare. Male, il meno male, non è normale. Sono stato al centro delle mie idee, ed ero pronto, mentre mi chiedevo, chi sei? Ed era tutto appresso a lei, il mondo mio. E non mi passavi, nella testa rimanevi costantemente, ripetutamente, da qui e per sempre. Di giorni e di notte, mi ripetevo tranquillo Andrea, nulla, ed eri tu, la mia alta marea. Non so nuotare, ne respirare, se ci sei tu intorno, non ho pazienza, lo sa anche Dio, e ne coerenza, se al centro di questa storia ci casco sempre io. Senza motivo, ancora mentivo e non lo sapevo o non lo capivo.