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Autore: Suicide Crown    22/06/2015    6 recensioni
Ciao a tutti!! Sono io, Rin kagamine 27!! Alluora, oggi vi rompo le scatole un' altra ff Ayato x Yui!!
Spero vi piaccia!!
********
Yui ormai era diventata un giocattolo per Ayato: la manovrava, le succhiava il sangue tutti i giorni per tre volte di fila, e usava stupidi giochetti con lei.
Ma cosa penserà Ayato? Per lui Yui è solo una bambola di pezza nelle sue mani... o qualcos' altro?...
Buna lettura e, mi raccomando, recensite
Genere: Erotico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayato Sakamaki, Yui Komori
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Il gattino e Ayato...

 

Ayato sorrise divertito vedendo la ragazza fuggire via, immaginava una simile reazione e di fatti ne era felice, rimanere con lei sarebbe stato troppo per lui, non sarebbe mai riuscito a comportarsi ancora per molto normalmente solo per non far crollare la propria corazza. Quello che iniziava a provare era qualcosa che ancora non riusciva a capire, ecco perché aveva deciso di lasciarla andare.

Yui intanto continuava a gironzolare per il giardino, quando venne attirata da un gattino nero posto al margine del pozzo circolare della villa. Incuriosita, decise di avvicinarsi, sempre con cautela. Si accorse che esso aveva una zampa ferita: per la precisione era un graffio profondo, dove usciva del sangue. Lei allora decise di prenderlo in braccio delicatamente e di portarlo dentro la villa per disinfettare la ferita.

Ayato tornò a camminare guardandosi di tanto in tanto intorno, era annoiato, questo era abbastanza visibile, ma di certo non poteva andare in giro senza fare niente, doveva cercare il prima possibile qualcosa da fare, ma le idee continuavano a scarseggiare, ma anche la voglia non era di meno. Così dopo vari minuti a girovagare per la villa tornò a sdraiarsi sul divano, forse magari qualcuno sarebbe passato prima o poi.

Yui, per paura che la ferita del gattino peggiorasse, cominciò a correre verso il grande portone d' ingresso della villa. Entrò in fretta e stava per dirigersi verso la sua stanza dovrebbe avrebbe trovato del disinfettante. Ma un gemito provenire dal salone d'ingresso la riscosse. Sbirciò dentro: era Ayato sdraiato sul solito divano vicino alla finestra. Cercò di non far caso a lui e di far finta di non averlo visto. Curare la ferita del gattino era più importante per ora.

Ayato guardò con la coda dell'occhio la porta d'ingresso, era la solita ragazzina, non aveva niente da fare che stargli tra i piedi? Sbuffò quasi irritato voltando di lato per osservarla meglio, ma non appena la ragazza andò dritto per la sua strada ringhiò quasi contraddicendo quel gesto, così la segui subito dopo, curioso perché di tutta quella fretta.

Yui continuava a camminare verso la sua camera, quando sentì il rumore dei passi che avanzavano verso di lei. Con la coda dell' occhio, sbirciò dietro : era Ayato che camminava a passi decisi verso di lei. Yui sperò con tutto il cuore che non gli venisse la geniale idea di sottoporla ora ai suoi giochetti, altrimenti la ferita del gattino poteva peggiorare ancora di più.

Ayato continuò a camminare tranquillamente, deciso di prendersi tutto il tempo possibile per riuscire a capire le intenzioni della ragazza. Immaginava che l'altra gli stesse nascondendo qualcosa, lo capiva dall'odore che vi era in quel preciso momento, di certo era sangue, ma non riusciva a capire di cosa si trattasse, così continuò a seguirla rimanendo in silenzio.

Yui cercò di nascondere il gattino ferito, ma sapeva che Ayato lo avrebbe scoperto in un modo o nell' altro. Così cominciò a correre verso la sua camera più veloce che poteva.

- Eh? -

Ayato piegò di lato la testa osservando l'altra iniziare a correre, era ridicolo di come cercasse ancora di sfuggirgli, così stufo di dargli tempo aumento il passo, avvicinandosi sempre di più.

Non c' era niente da fare, ormai Ayato l' aveva raggiunta, era inutile provare a seminarlo, l' avrebbe ritrovata. Così si girò di scatto verso di lui.

- A-Ayato-kun, ecco, vedi...io... -

Ad un tratto si fermo di colpo abbassando lo sguardo sulle braccia della ragazza, cos'era quello? Un gatto? Aveva osato portare un gatto dentro la villa. Alzò lo sguardo fulminandola, non poteva di certo passarla liscia, non avrebbe dovuto portare quella palla di pelo, rimase a guardarla qualche minuto per poi ringhiare appena. Era geloso. Un momento: stava pensando veramente di essere geloso di un gatto? Portò una mano davanti al viso per poi infilarla dentro i pantaloni, osservandola.

- Cosa ci fa quel coso qui? -

- Ah... ecco... è ferito e perde sangue, quindi ho deciso di medicarlo. Ecco... scusami, il fatto è che io amo i gatti... quindi... -

il viso di lei divenne improvvisamente rosso, e guardava intimorita Ayato che la scrutava .

- Pensi ti faccia passare senza dir nulla? Puoi scordartelo, porta quel coso fuori di qui, adesso. -

Sbuffò irritato, portando le braccia al petto incrociandole, non sopportava che la ragazza dava certe attenzioni ad altri e non a lui, era un qualcosa che ancora adesso non era riuscito a digerire e di fatti voleva che quel gatto sparisse.

- No, Ayato-kun! Non lo vedi che è ferito? Se peggiorasse sarebbe un problema! -

Yui lo guardò supplichevole. Sperava che la lasciasse passare, odiava vedere qualcuno ferito e lei che non poteva far niente per aiutarlo, anche se si parlava degli animali.

- So benissimo che è ferito, lo sento. -

Abbassò lo sguardo sul gatto, irritato. Non poteva di certo dirgli che poteva passare, ma nemmeno di andarlo a lasciare dove l'aveva trovato, si sarebbe fatto odiare, e questo non rientrava nei suoi piani. Sospirò esasperato, portando una mano fra i capelli per poi farle cenno di andare.

- G-grazie, Ayato-kun! -

Yui rivolse un sorriso ad Ayato, prima di incamminarsi verso la sua camera, lasciandolo da solo. Corse il più velocemente possibile, e alla fine arrivò nella sua stanza. Posò il gattino ferito sul letto e cominciò a prendere un dischetto di cotone imbevuto di disinfettante. Si avvicinò al gattino e disinfettò la ferita delicatamente, rimuovendo il sangue ancora fresco. Subito dopo lo lasciò riposare, accarezzandolo dolcemente in modo da farlo rilassare.

Ayato scosse la testa, tornando indietro subito dopo. Sapeva di aver sbagliato, ma non sarebbe riuscito a sopportare di vedere la ragazza piangere per una piccola perdita, piccola che per l'altra era tutto. Sospirò dirigendosi in camera, aprendo la finestra e osservando fuori.

Dopo un pò il gattino si svegliò, emettendo un miagolio sommesso e dolce. Yui, a quella reazione, sorrise e cominciò a sussurrargli.

- Ora dovresti andartene, altrimenti Ayato-kun si arrabbierà. Sai, a lui non piacciono gli animali. - gli sorrise dolcemente, prima di dirigersi verso l' armadio e prendere una scatolina. Da essa ne estrasse un braccialetto con un sonaglino dorato che, se si scuoteva, esso emetteva un tintinnio. Così, per farlo giocare, glielo sventolò davanti mentre lui cercava di afferrarlo. Dopo svariati minuti, lo prese in braccio e si avviò a malincuore verso la porta d'ingresso per lasciarlo andare.

Prima o poi sarebbe uscita dalla propria stanza, così Ayato non appena sentì il passo della ragazza, uscì dalla propria camera seguendolo. Osservò da lontano le braccia della ragazza e come pensava non si era ancora sbarazzata di quella creatura, così si avvicinò a lei posando una mano sulla sua testa.

- Spero che tu stia andando a gettarlo da qualche parte. -

- L...lo sto portando fuori, Ayato-kun. -

Arrossì lievemente, mentre lo guardava triste. Sperava che lui cedesse e lasciasse che il gattino rimanesse con lei... ma non poteva mai succedere, perché Ayato era Ayato.

- Oh, buttalo fuori, non metterlo in giardino. -

Sorrise, allontanandosi subito dopo, scendendo giù per le scale e uscendo fuori. Sapeva che avrebbe trovato un modo per poter nascondere l'animale, perciò decise di osservarla per evitare tale cosa.

Yui allora, guardando in modo complice il gattino, decise di nasconderlo da qualche parte in giardino. Allora si incamminò. Appena arrivò cominciò a guardarsi attorno furtiva, sperando che non ci fosse nessuno dei fratelli nelle vicinanze. Lo nascose in mezzo a un piccolo spazio fra due cespugli, dopo di che si abbassò per accarezzarlo.

- Hai visto? Non ti avrei mai abbandonato, non lo farei mai -

Ayato si avviò verso il giardino, non appena vide la ragazza nascondere l'animale sospirò quasi rassegnato, possibile che quella ragazza doveva sempre fare di testa sua? Mai una volta ad ubbidire, scosse la testa avvicinandosi lentamente verso di lei, per poi abbassarsi di lato per osservarla meglio .

- Ehilà, sapevo avresti fatto qualcosa del genere. Non mi ascolti mai, cattiva chichinashi, potrei punirti per questo. -

- K-kya! A-ayato-kun, io... -

cominciò a diventare pallida in viso, l' aveva scoperta, e questa cosa non le piaceva per niente. Quando Yui disobbediva ai suoi " ordini" finiva sempre male in un modo o nell'altro.

- Tu? Hai osato disobbedire ad un mio ordine. -

Poggiò le braccia sulle proprie gambe, assottigliando lo sguardo sulla ragazza. Era così testarda, più volte le aveva detto di non disubbidire e più volte quando succedeva veniva punita, ma lei continuava a ignorare gli ordini impartiti. Così testarda. Piegò la testa di lato aspettando una sua spiegazione.

- Ecco... io... scusami Ayato-kun, il fatto è che non ce la facevo a lasciarlo andare. Si sentirà solo, e io non voglio! -

lo guardò arrossendo di continuo, volgendo di tanto in tanto uno sguardo al gattino.

- Solo? Cosa ne puoi sapere tu di quello che prova, non leggi mica nel pensiero. -

Sorride divertito, portando una mano vicino al suo viso sfiorandolo con le dita, come al solito era così caldo e delicato. Voltò lo sguardo altrove per poi abbassarlo sull'essere di fronte a se.

Yui gemette a quel tocco. Era intimorita, sperava con tutto il cuore che Ayato non facesse del male a quell' innocuo gattino.

- P-però... -

- Però? Sai che non amo questo genere di cose, mi fai fare sempre la parte del cattivo, Chichinashi. -

Si avvicino al suo viso, leccandogli con la punta della lingua la guancia. Doveva ammetterlo, la cosa lo divertiva parecchio, ma vedere la ragazza reagire in quella maniera gli faceva provare qualcosa di diverso, qualcosa di indescrivibile.

- Ecco, allora non fare la parte del cattivo, Ayato-kun! -

Arrossì vistosamente, indietreggiando ed allontanandosi di poco da lui.

- Ma non posso non farlo. Sai, qui qualcuno si è comportata male. -

Abbassò lo sguardo sul piccolo animale lì vicino, afferrandolo subito dopo, portandolo vicino al proprio viso.

- A-Ayato-kun, ti prego, lascialo stare! -

Non riusciva a non pensare cosa sarebbe successo a quel gattino. Yui, allarmata, cercò di prenderlo dalle manni di Ayato, ma non ci riusciva: la presa del vampiro sul gattino era salda, e lei non poteva scioglierla.

- Stavo pensando di mangiarlo, però sono vegetariano, per non parlare del fatto che non mangerei mai un gatto. -

Sorrise divertito, portando l'altra mano intorno al piccolo corpo del gatto.

- A-Ayato-kun, allora anche a te piacciono i gatti! -

Sorrise divertita, vedere Ayato così era buffo, sembrava quasi dolce vedere quella scena. Era un Ayato...diverso, più calmo, e questo la faceva stare bene.

- Veramente volevo schiacciarlo, però dopo dovrò subire le urla di Subaru. -

Alzò lo sguardo su di lei, tenendo il gatto vicino a se.

- Ahah, già. G-grazie, Ayato-kun... -

Arrossì lievemente, puntando lo sguardo sui suoi occhi di un meraviglioso verde smeraldo. Dopo di che Yui ebbe un'idea: cominciò ad accarezzare i capelli al vampiro dolcemente, sorridendogli.

-Non lo faccio per te, ma per non subirmi le urla di Subaru. -

Scosse di poco la testa spostando una mano sulla testolina del gatto accarezzandola, ma non appena senti la mano dell'altra fra i propri capelli voltò lo sguardo su di lei.

- Toglila. -

Lei fece finta di non sentirlo, continuando ad accarezzargli i capelli dolcemente. Era chiaro come il sole che lui voleva le stesse attenzioni che aveva dato al gattino, così decise di fare la stessa cosa con Ayato, sperando di renderlo felice.

La fulminò con lo sguardo poggiando il gattino per terra, avvicinandosi a lei. Amava ciò che la ragazza stava facendo, ma non sopportava far vedere agli altri il suo lato.. tenero?

Yui, vedendo la sua reazione, cominciò a cancellare dalla mente la sua idea e di ritrarre la mano. Così lo fece e, arrossendo vistosamente, si allontanò di poco da lui intimorita.

- Ecco, finalmente sei riuscita a capire che non amo quello che stavi facendo. -

Sorrise, allontanandosi subito dopo dalla ragazza per poi alzarsi.

- p-pensavo che quello che stavo facendo ti facesse piacere... -

Divenne completamente rossa, distogliendo lo sguardo da lui per poi rivolgerlo altrove.

- Beh, pensavi male, sai benissimo quanto io odi questo genere di cose. -

Sbuffò nervosamente per poi voltarsi, iniziando a camminare verso l'entrata. Non capiva quello che stava provando in quel momento, ma la rabbia di nascondere sempre la verità continuava ad esistere

- S-scusami allora... -

Yui arrossì vistosamente, le labbra contratte e il viso nascosto dalle sue braccia. Odiava farsi vedere che arrossiva, soprattutto davanti ad Ayato.

Il vampiro scosse la testa più volte, portando le mani dentro le tasche entrando subito dopo dentro la villa, sedendosi sul divano. Era da tanto che non vedeva Yui arrossire in quella maniera soltanto per un rimprovero, ma sapeva benissimo che questo suo cambiamento di colore era dovuto ad altro.

Yui rimase lì, Ayato se ne andò senza battere ciglio. Il suo volto era diventato completamente rosso. Cosa le succedeva? Cos'era quella reazione, quell'improvviso cambiamento di colore? Scosse la testa più veloce che poteva, riprendendosi con uno schiaffo datosi sulla guancia. Per sua sfortuna però quel colorito rosso sulle sue guance non aveva l'intenzione di andarsene.

Ayato rimase in silenzio, osservando davanti a se. Non sopportava il fatto di pensare sempre a quella ragazza, così decise di salire di sopra in cerca di qualcuno da dare fastidio.

Intanto Yui decise di fare una passeggiata in mezzo alle rose bianche, con il gattino in braccio. Mentre camminava intravide Raito: esso guardava la luna con fare assente, cosa che le risultò strano. Poi passò oltre, non soffermandosi tanto su di lui. Se l' avesse vista, sarebbero stati guai grossi per lei.

Sospirò guardandosi più volte intorno in cerca di qualcuno, ma sembrava come se tutti si fossero volatilizzati o che si siano nascosti solo per evitarlo. Incrociò le braccia al petto rimanendo fermo qualche minuto per poi andare in camera propria.

Così Yui camminò a passo svelto dalla parte opposta, non voleva assolutamente che Raito la vedesse, era troppo pericoloso. Mentre camminava accarezzava il gattino dolcemente. Cosa starà facendo ora Ayato?

Il vampiro si sdraiò sul divano osservando il soffitto, riflettendo su quello che era successo un attimo prima. Non gli dispiaceva per niente quel tocco così caldo, era da molto tempo che qualcuno non gli dimostrava un minimo di affetto, fin troppo per averlo rifiutato in quella maniera.

Yui fissò la luna per lunghi ed interminabili istanti: Ayato ai suoi occhi si dimostrava sempre allegro e vivace, ma in realtà Yui sapeva che c'era qualcosa in lui che lo preoccupava. Il fatto era che non sapeva di cosa si trattasse, se lo avesse saputo avrebbe cercato in tutti i modi di aiutarlo, pur di rinunciare a qualcosa.

Ayato rimase qualche istante ad osservare il soffitto, per poi voltare lo sguardo verso la finestra pensando a qualcosa da poter fare. Odiava starsene senza far niente, perciò sperava di trovare qualcosa o che almeno il sonno si sarebbe fatto vivo.

Subito dopo Yui decise di rientrare, stava cominciando a fare freschetto. Così si incamminò verso il portone in ferro battuto della magione. La aprì e, volgendo lo sguardo verso destra, vide Ayato che osservava al di fuori della grande finestra. Appena lo vide cominciò ad arrossire, schiarendosi la voce per attirare la sua attenzione. Poi lo chiamò.

- A-Ayato-kun... -

Non appena il vampiro sentì la voce della ragazza voltò lo sguardo verso di lei osservandola, solitamente non avrebbe rischiato di chiamarlo per poi finire fra le sue grinfie, così sorrise divertito poggiando le braccia sulle proprie gambe.

- Oh, qual buon vento ti porta da queste parti? -

- Ecco... volevo vedere come stavi, e così... -

Fece un passo indietro, coprendosi con le braccia il viso, completamente rosso. Vedere Ayato le faceva sempre quell' effetto, e lei non riusciva a spiegarselo. Yui riusciva sempre a dare un occhio di riguardo in più verso quel vampiro dagli occhi verde smeraldo.

Sorrise vedendo la ragazza coprirsi, immaginava fosse diventata di un colorito abbastanza rossastro, ma preferì non dire altro voltando lo sguardo altrove.

- Sto bene come vedi, da quando ti preoccupi adesso? -

- E-ecco... v-volevo solo sapere, Ayato-kun... -

Indietreggiò ancora di più: certe volte Ayato la intimoriva, la imbarazzava a tal punto da non capire più niente. Ci teneva ad Ayato e non l' avrebbe mai lasciato solo, però il suo modo di fare intimidatorio le faceva volgere lo sguardo altrove.

- Dimmi. -

Voltò lo sguardo vero la ragazza osservandola, alcune volte sapeva essere alquanto irritabile, non sopportava il suo essere così insicuro. Sbuffò portando una mano sul proprio viso, spostando una ciocca di capelli che piano gli ricadeva sul viso.

- Ecco... n-niente, lascia perdere! -

Con passo insicuro si incamminò verso il corridoio. Sperava che Ayato la fermasse, non sapeva perchè ma lo desiderava con tutto il cuore. Era strano, e spesso era imbarazzante il fatto che era da un po' di giorni che pensava solo a lui. Arrossì al solo pensiero, era così imbarazzante. Ayato aveva sempre giocato con lei, però sperava che per lui non fosse solo un giocattolo o un oggetto con cui nutrirsi.

- Parla, non sopporto che qualcuno cambi idea così subito. -

Alzò lo sguardo sulla ragazza che pian piano continuava ad allontanarsi, mentre si alzò per avvicinarsi lentamente a lei. Era curioso, era fin troppo curioso di sapere cosa l'altra stesse pensando in quel momento, ed era curioso di sapere cosa volesse dirgli prima di andare via.

- Ayato-kun, ho detto che non ti devo dire niente! -

Chiuse gli occhi per l' imbarazzo, indietreggiando sempre di più. Non voleva dirgli niente, sarebbe stato troppo. Di sicuro si sarebbe irritato a tal punto di morderla, e lei non voleva che si arrabbiasse. Si spaventava quando lui si innervosiva.

- E io ho detto che devi dirmelo. -

Si avvicinò maggiormente a lei, afferrandola subito dopo per il polso. Era curioso e di certo non sopportava il fatto che la ragazza gli proibisse di sapere quello che avrebbe dovuto sapere.

- Adesso parla. -

- L-lasciami Ayato-kun, non dovevo dirti nulla! -

Cercò di dimenarsi dalla presa salda di Ayato sul suo polso. Non riusciva a chiederglielo, avrebbe fatto di tutto pur di non dirglielo. Arrossì maggiormente, le labbra contratte in una smorfia di dolore. Ayato stava stringendo troppo sul suo polso, tanto che cominciò a dolerle

- Devi! Ora parla se non vuoi che ti uccida. -

L'attirò verso di se, portando un braccio dietro la sua schiena in modo da evitare che l'altra si dimenasse, doveva saperlo e finché non si sarebbe decisa di rivelargli il tutto non avrebbe ceduto.

- K-kya! Lasciami andare, è inutile! Tanto non voglio dirti niente! -

Non riusciva a muoversi, Ayato l' aveva completamente immobilizzata. Lo fissò per lunghi istanti, non avrebbe ceduto. Non voleva dirglielo, ed era quello che era intenzionata a fare.

- Tu non immagini come mi irriti. -

Portò una mano intorno al suo collo avvicinandosi maggiormente al suo viso, mentre con l'altra mano cercava di tenerla ben salda a se. Un modo o nell'altro avrebbe ceduto prima o poi, altrimenti sarebbe caduta ai propri piedi .

- L-lasciami... -

Si fece scappare alcuni gridolini di dolore, Ayato le stava facendo male. Ma se pensava di averla vinta si sbagliava di grosso.

- Non ci penso nemmeno, ma dimmi.. Vuoi morire Chichinashi? -

Sorrise divertito, stringendo maggiormente la presa sul suo collo, sapeva di rischiare parecchio, ma non sopportava l'idea di non sapere ciò che di cui era interessato.

Yui faticava a respirare, Ayato stava stringendo ancora di più la presa. Ansimando, lo guardò con sguardo dolorante.

- I-io non parlerò. .. -

- No? Vorrà dire che ti farò parecchio male, Chichinashi. Prima mi nutrirò di te, poi mi sbarazzerò del tuo corpo. Una morte lenta e dolorosa -

Sorrise afferrandogli il braccio e avvicinandolo al proprio viso poggiando sopra le labbra, era divertente quello che stava per fare alla ragazza, non solo si sarebbe saziato con il suo sangue, ma si sarebbe liberato dei propri pensieri riguardanti lei.

Yui, parecchio spaventata e con le lacrime agli occhi, cercò di dimenarsi dalla sua presa. Quelle parole la fecero sobbalzare e spaventare, era la prima volta che Ayato le pronunciava. Forse sarebbe apparsa testarda ai suoi occhi, ma lei odiava cedere così facilmente. Così continuò a non dirgli niente anche se sapeva di rischiare parecchio. Rischiava anche di morire.

Ayato schiuse appena le labbra, poggiando sul suo braccio i canini che piano fece penetrare nella carne dell'altra. Sapeva che non si sarebbe arresa così facilmente, però forse sarebbe riuscito a farla parlare spaventandola, o almeno così sperava.

- A-ayato...kun... -

Gemette di dolore, sentiva il braccio dolorante e in fiamme. Ma doveva resistere, anche se si sarebbe fatta odiare da lui. Odiava essere odiata, ma in molte occasioni era sempre meglio così che dire tutta la verità. Cercò di ritrarlo, ma appena si muoveva provava ancora più dolore. Per un attimo ebbe veramente paura di Ayato, mentre le lacrime non accennavano a fermarsi.

La strinse a se, tenendo ben salda la presa sul suo braccio, continuando il suo piacevole lavoretto. Stava iniziando ad odiare la sua resistenza, anzi iniziava ad odiare quello che l'altra stava facendo, piangere. Perché piangere se sapeva benissimo che era soltanto colpa sua? Non aveva senso, ma di certo non si sarebbe fermato solo vendendo il viso della ragazza rigato.

Yui era sul punto di crollare, non si era mai sentita così fiacca. Cercò di fermare le lacrime chiudendo gli occhi, ma niente. Scorrevano come un fiume in piena. Non si sentiva più il braccio, le forze iniziarono a mancarle... ma non avrebbe ceduto. Si era ripromessa di non farlo, non voleva apparire fragile davanti a lui. Soffocò un gemito di dolore mordendosi le labbra, mentre teneva gli occhi chiusi.

Sapeva benissimo cosa stesse provando in quel momento la ragazza, non si era nemmeno preoccupato di farle provare un minimo di piacere come spesso capitava. Solitamente quando un vampiro mordeva la propria preda poteva farle provare un piacere alquanto diverso dal solito, un piacere sublime che non vorresti che quel momento finisse, ma in quel momento era fin troppo concentrato a se stesso che preoccuparsi della ragazza e dei suoi capricci. Non gli importava minimamente di lei, nemmeno se quello fosse il suo ultimo momento come le aveva detto in precedenza.

- Ayato-kun...ti prego! -

La sua voce era interrotta dai singhiozzi, odiava apparire così davanti a lui. Ayato era senza controllo, come se non rispondeva più di se stesso. Le stava facendo parecchio male, cercava invano di spingerlo via, ma non ci riusciva. Si sentiva quasi svenire, le stava succhiando troppo sangue, mentre le sue forze venivano sempre meno.

Si staccò appena, avvicinandosi lentamente al suo viso, leccando via il sangue che piano scorreva dall'angolo della propria bocca. Sorrise vedendo la ragazza in quelle condizioni, era davvero divertente, così piacevole. Si avvicinò al suo collo lasciandogli dei lievi baci, intenzionato a continuare il proprio lavoro.

Yui arrossì violentemente, il dolore di prima diventava sempre più accentuato. Non poteva vincere, non in quella circostanza. Così sopportò in silenzio quello che Ayato stava continuando, soffocando dei gemiti. Non riusciva a guardarlo, il suo viso era diventato completamente rosso. Per un attimo scorse i suoi occhi: erano determinati e decisi ad andare avanti fino a quando lei non avesse parlato. Bene, allora poteva continuare perché lei non avrebbe detto nulla.

La fulminò con lo sguardo, non amava per niente quello che l'altra stava cercando di fare, non sopportava il suo silenzio, così fece penetrare i propri denti sul collo della ragazza, tornando a nutrirsi di quel sangue così delizioso. Era qualcosa di stupendo, ormai tutti lo sapevano, erano a conoscenza di quel sangue così buono. Socchiuse gli occhi tenendo la ragazza ben stretta a se, spostando le braccia intorno al suo corpo.

- Basta, lasciami, mi fai male!! -

Yui gridò con tutta la voce che aveva, la stava indebolendo. Ormai non riusciva più a rispondere di se stessa. Le stava provocando un dolore tremendo, sperava che Ayato si fermasse subito, altrimenti... avrebbe anche potuto svenire, mentre lui continuava a cibarsi del suo sangue che a quanto pare era una droga per i vampiri.

- A...yato...kun... -

Alzò di poco lo sguardo su di lei, osservandola attentamente. Era davvero divertito, quell'espressione di dolore era così bella. Si staccò lentamente dandogli dei leggeri baci dall'altro lato per poi morderla una terza volta, questa volta avrebbe preso di meno, ma voleva farle male, così decise di divertirsi un ultima volta.

- B-basta... Ayato...kun... -

Non riusciva più a rimanere cosciente, stava impazzendo per il dolore che il vampiro le provocava. Lo guardò un' ultima volta con occhi spenti, prima di chiudere gli occhi e aspettare che quell' incubo finisse. Intanto le lacrime non attardavano a rigarle il volto stanco.

Si staccò lentamente vedendo la ragazza ormai in fin di vita. Aveva esagerato, questo si, ma questa volta era fuori di se, non sopportava che gli tenesse qualcosa nascosto. Osservò la ragazza per qualche secondo per poi prenderla fra le proprie braccia, dirigendosi verso la sua camera sperando di non incontrare qualcuno, per evitare qualche parlamento.

Yui sentì le braccia forti di Ayato trasportarla dolcemente, nonostante quello che aveva fatto. Il dolore al collo e al braccio non se ne sarebbe andato così facilmente. Era instabile, in più in quel momento le era venuto un attacco di anemia che non le dava vantaggio. Mentre continuava a trasportarla la testa le girava vorticosamente, mentre cominciava a sentirsi sempre più confusa.

- Sai, non dovevi resistere così a lungo, bastava soltanto dirmi quello che avevi intenzione di rivelarmi. Non avrei reagito in quella maniera, anzi avrei preferito non farlo. -

Sorrise quasi divertito, sapeva che in qualche modo l'altra lo stava ascoltando. Una volta giunti davanti la camera della ragazza entrò dentro, avvicinandosi al letto, adagiandolo con delicatezza e coprendola subito dopo. Si fermò qualche secondo a guardarla, pensando che dopo questo la ragazza avrebbe avuto paura ad avvicinarsi a lui, ma di certo non avrebbe potuto biasimarla.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice e angolo autore ( contento, Ayato? XD )

 

Rin: Ciaooooo a tutti!!! <3

Ayato: Buon pomeriggio a tutte, umane insignificanti. Io sono Oree-sama e-

Rin: ma guarda che lo sanno, imbecille! XD E comunque non sono delle umane insignificanti, sono importantissime per me! u.u

Ayato: vabbè, tralsciando questo: come state? Per fortuna che siamo ritornati, tavolta con un capitolo un po' più lunghetto! Contente, Mneko-chaaaans? <3

Rin: * gli da un pugno in testa* fai la tua parte, non quella di Kou!! >.<

Ayato: va bene, va bene, scusa! XD

Rin: ecco u.u

Ayato: Allora riparto: la qui presente umana è priva del tutto di buone maniere-

Rin: quella è la parte di Reiji! >.<

Ayato: allora è questa: Bitch-chaaaans, stanotte ci divertiremo insiem-

Rin: e smettila!! >.< Dovete sapere che lui è fissatissimo con Raito <3 bhè, daltronde è il suo gemello di sangue, un po' di pazienza u.u

Ayato: allora è questa: faresti meglio ad ubbidirmi, Eva-

Rin: senti, sei un caso senza speranza -.- non vi preoccupate, è bravo nel suo lavoro <3 però certe volte ama fare SCHERZETTI ^^'

Ayato e Rin: Bene, e questo e tutto dalla vostra/o -

Ayato: hey, Chichinashi: parlo io perchè sono il migliore. Tu fatti da parte.

Rin: ma che cosa sti dicendo!? Sono io che pubblico la storia, per cui-

Ayato e Rin: recensite im molte, mi raccomando! ^^

Rin e Ayato: hey, dovevo dirlo io!

Rin: -.-

Ayato: -.-

Rin: vabbè, tralasciamo -.-

Ayato: concordo -.-

 

   
 
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