Chapter. 1
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Sentii la porta d’entrata sbattere, mi catapultai in salotto quando vidi Paris, la mia diciannovenne preferita. Era andata per le vacanze estive in Olanda, dal suo migliore amico.                                                                                        

‘Paris, come mai sei tornata così presto?’ mi chiese mio padre. Mi fiondai tra le sue braccia, piangente.                                                                                                                                                                    
‘Papà..’ gli dissi singhiozzando. Ero convinta che gli facesse male vedermi in quello stato, ma non riuscivo a smettere di piangere.                                                                                                                               
‘Papà, a casa di Kyle c’era anche Marcus.. Ha baciato un’altra papà..’ mi asciugai le lacrime.
Paris Jasmine Payne. Mi chiamo così. Ho 19 anni e sono la figlia di un vecchio cantante.. e di una madre andata via troppo presto.
 
‘Sei sempre stata forte’ una voce ruppe il silenzio di seguito al cigolare della porta della mia stanza. ‘Non smetterai di certo adesso..’ continuò ridacchiando. Si sedette sul letto accanto a me, che ero distesa con la testa nel cuscino in preda alle lacrime, e cominciò ad accarezzarmi i capelli.                 
‘E’ diverso..’ sussurrai flebilmente.                                                                                                                       
‘No che non lo è..’ disse con una voce dolce, probabilmente sorrideva.                                               
‘Perché no, Zayn?’ dissi voltando lo sguardo verso di lui.                                                                        
‘Perché l’amore non ti fermerà’ sorrise. L’ha già fatto invece.
‘La vita prosegue, non devi aspettarlo per sempre’ disse.                                                                                                     
‘Ovvio che non lo farò, è troppo. Non lo perdonerò’ asserii.                                                                            
‘Tu lo faresti invece’ se la rise ancora.
Ha sempre avuto quel sorriso lucente. Adesso che ha superato i quarant’anni come mio padre, quando sorride gli occhi sono contornati da qualche ruga leggera, ma resta uguale alle foto che ho visto sui giornali di quand’era in carriera.
‘Guardami’ si indicò il volto.                                                                                                                                          
‘Lo sto facendo’ alzai un sopracciglio.                                                                                                              
‘Porto sulle spalle una miriade di delusioni, ma sono ancora qui’ sorrise ancora. Oh, uomo vissuto. Lo abbracciai, sapeva sempre come tirarmi su di morale.


Io e Zayn avevamo un rapporto speciale. Mio padre mi ha sempre detto che fin da piccola asserivo di voler sposare ‘Zio Zayn’.. Era un’idiozia secondo me. Poteva essere appunto mio padre, e la cosa sembrava ridicola al sol pensiero.
Il mio telefonino cominciò a squillare: era Marcus.
‘Ti ho chiesto di non chiamare più. Non farlo più, hai capito?!’ gridai dall’altro capo del telefono. ‘Mi dispiace troppo Paris, ma voglio raccontarti la verità!’ provò a giustificarsi con me.                             
‘Ma credi che io non sappia la verità? Non mi interessa cos’hai da dire, devi lasciarmi in pace. Non ho bisogno di certo di uno come te!’ mi inacidii.
‘Per favore, Paris’ mi supplicò.                                                                                                                                    
‘No, è finita nel momento in cui l’hai baciata’ dissi con tono freddo e fermo. Era finita.
Io e Marcus stavamo insieme da quasi un anno, non sapevo in realtà per quale motivo avesse baciato quella papera di Marie, avrei voluto strozzarlo. Ma come ha potuto? Dopo un anno di relazione poi.

Dopo aver messo in ordine l’armadio il telefono cominciò a squillare di nuovo ed ero ormai irritata all’idea di leggere di nuovo il nome di quel viscido sul mio telefonino. In realtà questa volta era Kyle.
‘Kyle non posso parlare adesso, ci sentiamo più tardi va bene?!’ mi dispiaceva trattarlo in quel modo, ma me la stavo prendendo con tutti.                
‘No, Paris. Marcus ha fatto un incidente’ disse solamente.
Mi veniva da piangere.




Angolo autrice
Ciao a tutti,
non so se avete letto la storia 'Un abbraccio,ed eccoti di nuovo nella mia vita', beh questo è il sequel.
Nonostante non venga letto quello è possibile capire tutto di questa nuova vicenda, perché nel caso ci siano riferimenti al passato saranno date spiegazioni e perché nonostante tutto è una storia a sé.
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto.
Grazie a chiunque di voi lasci una recensione, o legga anche solo silenziosamente i capitoli.
Spero in alcuni vostri consigli e spunti per continuare la storia.
Rose♥