Salve
a tutti!
Ora
è il turno di "Un Amore Invertito"! ^O^ E' proprio bello scrivere
Fanfiction^^
Picci93:Ciao
^^ Grazie, grazie davvero, se sopporti quanto ci metto per postare un capitolo
XD Ehehe Kisshu ha fatto si
un colpo basso ma è normale...ora si è incattivito XD Non spoilero
sul futuro vi tocca leggere..XDD
Caomei:Amore ^O^ Non ti lascio Tesoro!
<3 Uhuh sorpresone finale? Chissà ;3 Mica te lo
dico U.U
Sabrina91:
TI RINGRAZIO TANTO! <3 Grazie per i tuoi commenti ti voglio bene^^
Comincio
;p
Prese
quel vestito ormai compagno di tante vicende e avventure.
Quel
vestito pieno di ricordi, di emozioni belle ma anche di emozioni spiacevoli, di
imprevisti, di risate, di litigi, di amicizia, di fatiche...
La
sua divisa.
La
sua divisa da cameriera rosso fragola, con i merletti bianchi e il grande
fiocco rosa sul petto.
La
piegò con cura e la ripose nella scatola bianca latte, insieme alle scarpe
bombate con le stringhe fucsia e i cuoricini.
Prese
la spilla dal cassetto e la appoggiò accanto alla divisa.
Ichigo chiuse la scatola e guardò
l'orologio.
Le
7.00 in punto di Domenica 27 Gennaio.
A
quell'ora nessuno si sarebbe azzardato ad alzarsi.
Scrisse
un biglietto e lo mise nella scatola insieme al resto, poi uscì piano di casa,
attenta a non svegliare i genitori e sicura di aver preso la chiave del locale.
Un
giorno era entrata di nascosto in camera di Ryou e l'aveva
"Presa in prestito".
A
piedi arrivò presto al caffè.
Era
incredibile, era terribilmente in anticipo rispetto all'apertura del locale.
Aprì
la porta, con la lucidità e l’attenzione estrema di un ladro che sta per
compiere un furto.
Non
sembrava nemmeno più la ragazzina sbadata di sempre.
Appoggiò
la scatola sul bancone senza fare rumore e uscì subito, lasciando le chiavi
sotto lo zerbino, per poi tornare a casa.
Per
fortuna i suoi non si erano ancora svegliati.
Ichigo sgattaiolò rapida in camera e si
sedette sul letto tenendosi le ginocchia.
Presto
la sua testa volò tra le nuvole e casualmente il suo primo pensiero fu...
No.
Non ancora quel nome. Lo devo dimenticare.
Kisshu...
Ichigo scosse la testa cercando di
rimuoverne il ricordo.
Il
suo viso, i suoi occhi, la sua voce..
Senza
che se ne accorgesse, la luce del sole sparì e l'atmosfera si fece cupa.
Una
figura oscura apparve nella sua stanza, un buco nero alle sue spalle, la voce
metallica e minacciosa.
-C..Chi
sei..?!- Disse Ichigo spaventata trattenendosi
dall'urlare, mentre una strana energia maligna si diffondeva nella stanza.
-Non
è importante chi io sia...- Disse spettrale l'ombra che sembrava umana con dei
lunghi capelli.
-Stai
soffrendo...vero..?- Dedusse la voce guardando il suo viso stanco che aveva i
segni delle lacrime e delle ferite del suo cuore.
Ichigo sgranò gli occhi colta nel segno.
-C..Come
fai tu...a sapere che...- Balbettò Ichigo sconvolta
-Io
so tutto...ti voglio fare una proposta...Ichigo Momomiya..- Scandì il suo nome come se la conoscesse da
tempo.
-Chi..Chi
sei..?- Ripetè la ragazza spaventata.
L'ombra
ignorò la sua domanda.
-Sei
disposta a rinunciare a tutto..per me?- Disse una voce famigliare che nella
mente della MewGatto era risuonata mille e mille
volte.
-Ki...Kisshu?-
Esclamò stupita
-Rispondi...-
Richiese la voce suadente
-Si..io..farei
di tutto per te!- Disse Ichigo avvicinandosi alla
figura che da vicino sembrava tangibile.
-Allora...vieni
con me..- Disse l'apparente Kisshu con voce dolce
mentre gli porgeva la mano.
-Amore..si..!-
Lei afferrò la sua mano senza pensarci due volte mentre felice gli occhi le
luccicavano di lacrime.
-Staremo
finalmente insieme...vero?- Domandò lei speranzosa
-Si..-
Rispose lui cingendole i fianchi e sparendo nel buco nero con lei.
Poi
fu certa di aver perso conoscenza.
E
lì fu il buio.
♥
Keiichiro scese le scale di
buon ora e allegro e ben sveglio si diresse subito in cucina per farsi un buon
caffè caldo.
Con
calma se lo gustò, poi cominciò a cucinare i primi dolci della giornata.
Prese
il suo grembiule bianco, il suo fidato cappello e estrasse le teglie dal forno
e gli ingredienti dal frigo e dalla dispensa.
La
domenica parecchi clienti riempivano il locale con la scusa del giorno feriale.
-Rimbocchiamoci
le maniche- Disse a sé stesso mettendo farina, zucchero e uova in una bacinella
e cominciando a modellare la pasta.
Stranamente,
qualche tempo dopo dei passi pesanti e addormentati percorsero lenti le scale e
pigramente si diressero in cucina.
-Ciao
Ryou...ti ho lasciato il caffè nella moca- Disse
sorridendo il moro.
-Ok..-
Rispose distratto lui ancora per metà nel mondo dei sogni mentre prendeva una
tazza.
Sorseggiando
il caffè, si diresse nel mezzo del corridoio del locale ancora nella penombra.
Alzò
le tapparelle delle finestrelle a forma di cuore e...
Notò
qualcosa.
-Kei..cos'è quella scatola?- Chiese il
biondo avvicinandosi al tavolino.
-Che
cosa?- Rispose lui dall'altra stanza senza sapere a cosa si riferisse.
L'americano
la aprì e rimase pietrificato.
-Kei! Vieni immediatamente!!- Urlò il
ragazzo agitato.
L'altro
subito lo raggiunse prendendo tra le mani un foglietto.
Ryou, Keiichiro, Amiche mie...
Mi dispiace tanto,
ma io decido di lasciare la squadra.
Non è colpa vostra,
sia chiaro, solo che io...io non riesco più a combattere...mi fa troppo male.
Ogni volta che lo
guardo ghignare malignamente o sento le sue parole prive d'amore...io...perdo
tutta la mia forza...
Non voglio farvi
rischiare...sarei l'anello debole della squadra.
Sono stata davvero
bene con voi, ho passato momenti felici e ve ne sono davvero grata..
Addio per sempre..
Vi voglio bene.
Ichigo
I
due rimasero sbalorditi di fronte a quelle scioccanti parole.
-Keiichiro, chiama subito le
ragazze, presto!-
♥
Sentiva
delle mani che la afferravano e che la poggiavano su un lettino.
Sentiva
delle voci sconosciute, dei raggi di ignota energia scaldarle e percorrerle le
membra.
Sentiva
i muscoli pietrificati.
Non
riusciva ad aprire gli occhi, a dischiudere la bocca.
Sentiva
freddo, sentiva di avere le spalle e le gambe scoperte.
Sentiva
il cuore battere forte, sentiva la testa girare, la sentiva pesante e come se
fosse compressa in qualcosa di troppo stretto.
Sentiva...sentiva
di non conoscersi affatto.
"Chi..chi
sono...io..?" Pensò la voce di una ragazza nella sua testa.
-Ora
dobbiamo solo sbloccarla e spiegarle tutto.- Disse la voce di un ragazzo mentre
premeva un pulsante.
Qualcosa
come una campana di vetro si spostò lentamente e sentì ancora più freddo di
prima.
-Lo
so che sei sveglia. Ora puoi aprire gli occhi.- Ripetè
di nuovo quella voce.
Capì
che quel qualcuno stava parlando proprio a lei, e accettò il suo consiglio.
Le
palpebre si alzarono piano, quasi impaurite, la luce accecò le sue iridi, poi
più sicura riaprì gli occhi.
-Come
ti senti?- Disse di nuovo lo stesso ragazzo.
Aveva
delle lunghe orecchie e la pelle chiarissima che risplendeva sotto la luce.
Era
alto, moro, gli occhi di un ametista cupo.
-Io...io...credo
di stare bene.- Borbottò la ragazza.
Si
guardò intorno.
Vide
altri due ragazzi dietro quello che aveva parlato: Uno era un ragazzino
castano, bassetto, con due codini.
L'altro
aveva degli scintillanti capelli verde muschio e gli occhi color miele.
La
ragazza sgranò gli occhi nel vederlo.
Non
aveva idea di chi fosse, ma..sentiva di conoscerlo da tempo...
Arrossì
senza accorgersene, poi volse lo sguardo altrove.
-Vorrai
sapere chi siamo. Io mi chiamo Pai.- Disse lui non
troppo entusiasta.
-Io
sono Taruto!- Disse elettrizzato il ragazzino
-Il
mio nome..è Kisshu...- Pronunciò con un tono
particolare lui.
La
ragazza ne rimase colpita e il suo cuore battè forte.
“Kisshu…” Ripetè nella sua mente.
Quel
nome non le era nuovo…ma forse era solo un
impressione.
-Ma
io..io...chi sono..?- Chiese confusa fissandolo.
-Tu
sei Blossom. May Blossom.(*)-
Risposero tutti e tre che per una volta erano d'accordo sulla stessa cosa.
-May..Blossom..?-
Ripetè piano prima di alzarsi dal lettino
-Vorrei...vorrei...potermi specchiare..-
I
ragazzi la portarono di fronte ad un vetro.
Non
ricordava nemmeno come fosse fatta.
Non
era troppo alta ma abbastanza magra.
Aveva
i capelli corti neri corvini, la frangetta e due ciocche lisce ai lati della
testa, gli occhi erano scuri, color cioccolata, la bocca sottile e piccola.
Indossava
un vestito nero in stile gotico che le lasciava le spalle scoperte, il corpetto
era di velluto morbido, allacciato sul retro da dei nastri che si intrecciavano
a Zig-Zag.
Un
nastro nero le fermava la vita, al di sotto della quale c'era una gonna
vaporosa dello stesso colore del vestito con al di sotto del pizzo bianco.
Sulle
gambe indossava una calza a rete nera molto leggera e sui piedi portava degli
stivali neri lucidi che le arrivavano fin sopra al ginocchio e che erano
costruiti come un reggicalze.
Al
collo aveva un nastro chiuso con un fiocco a cui erano legati una sferetta nera
e un fiore di biancospino.
-Hai
avuto un incidente e non ricordi nulla vero?- Chiese Taruto,
il ragazzino basso.
May
annuì era ancora scossa da tutto quello che stava succedendo.
-Tu
sei al servizio di Deep Blue.
Il nostro magnifico Messia che ci darà la possibilità di riprenderci quello che
gli umani ci hanno rubato.- Disse pomposo Pai.
-Gli
umani..?-
-Si,
gli umani...sono una razza di esseri più o meno simili a noi, che abitano sulla
Terra. Un tempo eravamo noi i padroni di questo bellissimo pianeta..un tempo
era rigoglioso, verde, la natura viveva in pace. Ma a causa di una catastrofe siamo
dovuti scappare per non estinguerci. L'unico pianeta in cui era possibile
vivere fu Ceruleos, quello da cui veniamo, ma....il
clima gelido ci ha impedito di vivere in condizioni accettabili..- Narrò Kisshu.
-...Allora
abbiamo costruito delle abitazioni sotto Terra, la neve, il gelo non spariva
mai..mentre sognavamo un giorno di poter tornare su quel bellissimo pianta che
era la Terra. Solo che..- Continuò Taruto.
-Solo
che, - Prese parola Pai -In tutti questi anni gli esseri umani se ne sono
impossessati e con il loro egoismo e sete di potere l'hanno rovinata, hanno
costruito edifici, fabbriche inquinanti, hanno disboscato, hanno cacciato gli
animali...ora ben poche specie che c'erano in passato sopravvivono e molte di
queste sono in via d'estinzione proprio a causa loro!-
May
stette in silenzio ascoltando interessata la loro storia, colpita dalle loro
parole, cercando di immaginare come fosse bella la Terra tanto tempo fa.
-..Deep Blue ci ha portati qui perchè sulla Terra vi è ancora una sostanza purissima che
permetterà al sole di risplendere anche sul nostro pianeta...Sto
parlando...della Mew Aqua...-
Disse Kisshu sussurrando -Ed è nostro compito
impossessarcene prima delle Mew Mew..-
-Le...le
Mew Mew?- Disse lei
interrogativamente
-Le
Mew Mew sono 4 stupide
ragazzine umane che in qualche modo ci ostacolano- Spiegò Pai -E' proprio a
causa loro che tu sei rimasta gravemente ferita e hai perso la memoria. Ma noi
le distruggeremo!-
-Le
vedi?- Domandò Taruto rivolto a May portando quattro
fotografie che la ragazza prese in mano.
In
una vi era una ragazza dai capelli blu come la notte e due piccole ali sulla
schiena.
In
un'altra era fotografata una ragazza con capelli verde acceso e un vestito
dello stesso colore mentre impugnava delle nacchere.
Nella
fotografia successiva vi era una bimba bionda con una lunga coda e nella
seguente una bellissima ragazza dai lunghi capelli viola con due orecchie
pelose che le spuntavano dalla testa.
-Sono
le Mew Mew- Asserì l'alieno
dagli occhi dorati -Coloro che devi distruggere.- Terminò poi secco.
-Sono
veramente odiose! Soprattutto quella mocciosa!- Sentenziò Taruto
indicando Purin e facendo una linguaccia alla sua
foto.
-Ah
per i tuoi poteri...- Disse Kisshu -Vieni con me...ti
farò ricordare come si fa ad usarli.- Finì poi porgendole la mano.
E
come un dejà vu, come una scena già vista, lei la afferrò, seguendolo dietro ad
una porta.
♥
Tutte
quante arrivarono trafelate al caffè.
Improvvisamente
era successo.
Qualcosa..era
successo.
Anche
Ryou di solito così freddo era agitato quando le
aveva chiamate.
-Cosa
è successo?- Chiese nervosa Purin.
-Perchè ci hai chiamate
così di fretta?- Disse Minto.
-Ragazze...leggete
qui.- Consigliò Keiichiro dando loro la lettera.
Se
la lessero tutta di un fiato.
-Che...che
significa...Addio per sempre...?- Domandò sconvolta la MewBird
-Non..non
lo so..- Le rispose Retasu, più spaventata di lei
-Ragazze...ho
paura che..Ichigo..- Parlò Zakuro
-..Voglia farla finita...- Per la prima volta anche lei era nel panico totale.
-Dobbiamo
andare a cercarla!- Urlò Purin con le lacrime agli
occhi -Dobbiamo fermarla! Andiamo!- Disse la bambina sfrecciando fuori dal
locale.
Anche
Ryou si trasformò in un felino e prese a correre
all'impazzata per le strade della città.
"Ichigo!!!- Penso con il cuore in gola.
Tutte
quante le ragazze presero direzioni differenti; andarono a casa sua, al Parco Inohara, a scuola, sulla collina dei ciliegi in fiore.
La
chiamarono sul cellulare, chiesero alle amiche e ai compagni di scuola,
mostrarono la sua foto ai passanti per sapere se l’avevano vista.
Ma
non la trovarono.
(*)May
Blossom significa Biancospino in inglese, e nel
linguaggio dei fiori rappresenta la "Dolce speranza", cioè quella di Ichigo di poter rivedere il Kisshu
di cui si è innamorata.
Eheheh…e così le hanno
fatto il lavaggio del cervello…chissà come andrà a
finire.
Comments please ^O^
Kuro =3