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Autore: Malec Lovers_    22/06/2015    1 recensioni
Ian è un ragazzo piuttosto solitario. Odia il liceo, lo frequenta solo perché offre un addestramento militare e il suo sogno è di diventare un soldato. Ma un giorno la sua solita routine verrà sconvolta da Mickey Milkovich, capitano di rugby della sua scuola, e la sua fama di bullo lo precede.
Come andrà a finire? Riusciranno a cambiare l'uno il mondo dell'altro o addirittura a crearne uno nuovo tutto loro?
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ian e Lip tornarono a casa con aria decisamente più soddisfatta di quella che avevano alla partenza.
Posarono la mazza al proprio posto sul muro e si gettarono ridendo sul divano. Le risate che portarono poi alle lacrime, sgorgando fuori come un fiume in pieno corso.
Davvero non riuscivano a realizzare che tutta quella spaventosa situazione si fosse risolta con tanta facilità.
E, in più, Ian aveva trovato in Mandy una nuova amica. Finalmente non sarebbe più stato solo: sapeva che dopotutto era una brava ragazza, ed era contento di averla dalla sua parte. Anche se, sinceramente, non avrebbe mai immaginato di fare amicizia così.
Dopo qualche minuto riuscirono a smettere di ridere, nonostante l’intera faccenda continuasse ad essere divertente.
Quella sera ovviamente a casa Gallagher fu festa: tutti erano entusiasti del fatto che la vita di Ian non fosse più in pericolo.
Il ragazzo andò a dormire più sereno, e con l’intenzione di tornare a scuola il giorno dopo.
 

Il South Side High School non era mai stato così silenzioso al passaggio di Ian.
Tutte le ragazze si allontanavano da lui – non che gliene importasse granché – ma non gli staccavano gli occhi di dosso, come se volessero prevedere ogni sua mossa. Sembrava proprio che a nessuno piacessero gli stupratori e che, anche se la situazione era stata risolta con Mandy, la voce si era inevitabilmente diffusa.
Tuttavia, non ci diede molto peso. Era abituato a non avere amici, e per il momento gli bastava sapere che nessuno avrebbe cercato di ucciderlo.
Mentre Ian chiudeva il suo armadietto, si sentì tirare per la maglietta e venne violentemente sbattuto contro la porta di un’aula. Quest’ultima si spalancò al contatto con la sua schiena.
In quel momento fu tentato di urlare, ma una mano scura gli coprì la bocca. Non appena si rese conto della persona che aveva davanti si calmò.
«Kash? Che ci fai qui?» domandò stupito Ian.
L’uomo era decisamente troppo cresciuto per frequentare ancora il liceo.
«Ian, devi fare attenzione, Mickey Milkovich ti sta cercando.» lo avvertì il musulmano, con una nota di dolcezza e preoccupazione nella voce.
«Ho risolto con Mandy, ha detto che farà smettere i suoi fratelli di perseguitarmi» tentò di spiegare il ragazzino, ma l’altro scuoteva la testa vigorosamente. Mickey lo stava cercando, e ancora più agguerrito di prima.
Ian sgranò gli occhi, iniziando ad avvertire il terrore pervadere ogni sua cellula. Kash lo abbracciò e lo baciò.
«Ian, ora devo andare, ho detto a Linda che andavo a fare rifornimento. Tu, per favore, fai attenzione» gli diede un ultimo bacio veloce ed uscì di fretta dall’aula.
Ian rimase ancora qualche minuto nella classe, si sedette su un banco e iniziò a pensare ad una strategia per non incontrare Mickey nei corridoi.
Si sarebbe potuto nascondere in bagno, ma per quanto? Aveva delle lezioni da seguire e l’addestramento il pomeriggio. Avrebbe potuto spiegare la situazione al preside, ma chi si sarebbe mai messo contro i Milkovich?
Terry Milkovich, il capo famiglia, non era di certo una persona con cui parlare, men che meno discutere, se tieni alla tua vita.
Mentre il ragazzo era assorto nei suoi pensieri, la porta si spalancò. Ian rimase con il fiato sospeso, con la paura che fosse Mickey.
Ma fu un altro membro della famiglia Milkovich ad entrare: Mandy era mano nella mano con un ragazzo che in mezzo alle gambe aveva un’evidente erezione.
Non appena si rese conto della presenza dell’amico, rimase di sasso, imbarazzata da ciò che aveva intenzione di fare.
Ian alzò lo sguardo nella sua direzione.
«Hai detto che li avresti fatti smettere» disse all’improvviso, con tono gelido.
Mandy spalancò gli occhi e lasciò la mano del ragazzo.
«Sparisci» gli ordinò.
Il ragazzo, però, non contento della sua risposta, iniziò a farfugliare. «Puttana» le sputò in faccia, e alzò il braccio per colpirla, ma Ian fu più rapido e afferrò giusto in tempo il suo polso ragazzo con forza.
«Non hai sentito che ha detto? Sparisci! E non farti più vedere, verme.» lo intimorì Ian, spingendolo fuori dall’aula.
Una volta che furono soli, Ian si avvicinò a Mandy.
«Hai detto che li avresti fatti smettere» le ripeté con le lacrime agli occhi.
«Gliel’ho detto» replicò lei, ancora confusa.
«Ma, a quanto pare, tuo fratello oggi mi è venuto a cercare al negozio! Non voglio essere preso di mira dalla squadra di rugby perché una ragazza non accetta che qualcuno non voglia scopare con lei. È inutile continuare con questa farsa, lo scopriranno comunque! Lo sanno tutti, Mandy. Questa storia finisce qui, così come la nostra amicizia – o qualsiasi cosa fosse stata.» scoppiò lui. Detto questo si mosse e uscì nervosamente dalla porta.
«Cosa fai ora?» gli chiese la ragazza.
Ian si voltò nella sua direzione e allargò le braccia. «Cerco un modo per salvarmi la pelle» rispose lui camminando all’indietro.


 
 
La campanella suonò e Ian, dopo essersi accertato che nessun Milkovich fosse nei paraggi, sgattaiolò nell’aula di chimica, dimenticandosi che la sua compagna di esperimenti era la persona che aveva meno voglia di vedere.
Mandy era lì, tesa nella sua posizione, e non appena lo vide entrare alzò lo sguardo e gli fece cenno di sedersi.
Avrebbe voluto sedersi da un’altra parte, ma tutti i posti erano occupati. Una volta seduto, Mandy gli posò una mano sul braccio.
«Senti Ian» tentò di iniziare una conversazione, ma l’altro la liquidò.
«Venti millilitri di questo» fece lui passandole un composto violaceo.
«Non volevo» continuò lei, amareggiata dalla reazione dell’amico. «Gli parlerò, te lo giuro. Ma ti prego, non rompere con me.»
«Non stiamo veramente insieme, ricordi?» le rispose lui, sempre senza degnarla nemmeno di uno sguardo.
 
 
«Ehi testa di cazzo» chiamò Mandy.
Mickey caccio la testa fuori dal frigo e la guardò, in attesa di sentire ciò che aveva da dire.
«Smetti di perseguitare il mio ragazzo» gli ordinò lei.
«Che c’è, la femminuccia ha paura?» rise, portandosi il cartone del latte alle labbra. «Dovresti lasciarlo perdere» continuò lui «Se non ha il coraggio di affrontarmi, non ti ama veramente.» concluse, bevendo un ultimo sorso di latte. Una goccia bianca scese dal suo labbro fino alla gola e con un rapido gesto della mano la spazzò via, lasciando solo una scia bagnata sulla pelle.
«E tu che ne sai dell’amore?» ruggì lei, prima di entrare in camera e sbattersi la porta alle spalle.
 
 
 
Il giorno seguente, quando Ian entrò al Kash&Grab, vide Mickey riempirsi uno scatolone di patatine e birre.
Rimase immobile sulla porta, spaventato che questi fosse venuto per lui, per ucciderlo.
Ma Mickey gli diede semplicemente una spallata per uscire dalla porta e quando fu fuori disse: «Metti sul conto di Gallagher. Ora siamo una famiglia» rise con gusto mentre si allontanava con in mano lo scatolone di roba rubata.
Kash era immobile dietro la sua postazione, deluso dall’esito della situazione. Ian subito corse da lui e gli mise una mano sul braccio.
«Da quanto va avanti questa storia?» chiese il ragazzo preoccupato per il suo amante.
«Da quando è iniziata questa storia con i Milkovich. Dio Ian, ci stai mandando in fallimento. Ogni volta che succede, corro al negozio affianco per ricomprare le cose che lui ruba, per fare in modo che Linda non se ne accorga.»
Ian avvertì una stretta allo stomaco. Se tutto ciò stava succedendo era solo per colpa sua e per il suo irrefrenabile desiderio di popolarità.
Uscì di corsa dal negozio e corse in direzione di casa Milkovich. Lungo la strada trovò un piede di porco, abbandonato vicino la spazzatura e decise di portarlo con sé come arma.
Bussò incessantemente alla porta prima che Mandy gli aprisse. Gli rivolse uno sguardo interrogatorio, ma Ian la fece spostare per entrare in casa, e subito si diresse nella camera che pensava essere quella di Mickey.
Entrò. Effettivamente, il ragazzo era lì; indossava gli stessi abiti di prima, ma si era addormentato.
«Mickey» lo strattonò lui con il piede di porco una, due, tre volte, fino a che non si mosse.
«Ma che cazzo Gallagher. Cosa vuoi?» domandò ancora intontito dal sonno. Non appena vide l’attrezzo nelle mani del ragazzo subito si issò sollevando le mani.
Ma non appena Ian abbassò la guardia, Mickey lo afferrò per le spalle e lo gettò sul letto. Il rosso cominciò a divincolarsi, a scalciare e dopo un iniziale momento di vantaggio, Mickey riuscì di nuovo a tenerlo sotto di sé, mentre stringeva nelle mani l’arma di Ian.
Mickey era seduto sul suo petto, entrambi ansimanti per lo sforzo.
Ma quando guardò quegli occhi verdi spaventati, stranamente decise di non volergli più fare del male.
Lasciò cadere l’attrezzo a terra, mentre si perdeva nella dolcezza del viso cosparso di lentiggini rosse di Ian.
I loro cuori battevano all’impazzata, e in mezzo alle loro gambe si faceva prorompente un’erezione, della quale entrambi si resero conto, sorpresi di suscitare nell’altro quella reazione.
Passò come un lampo la stessa idea nella mente dei ragazzi. Mickey scese dal corpo di Ian mentre si sfilava la canottiera, e una volta che il rossino fu libero dalla sua presa lo aiutò a liberarsi dei suoi vestiti. Mickey volle prendere le redini della situazione, ma Ian glielo impedì voltandolo con forza con il viso sul materasso allargandogli le gambe. Iniziò a toccargli delicatamente la schiena bianca, fino a raggiungere le spalle e spingerlo verso di sé.
Finalmente entrò dentro di lui, inizialmente con movimenti imprecisi, e poi con colpi sempre più ritmati fece suo il corpo di Mickey, che sotto ai suoi tocchi rantolava un po’ per il dolore e un po’ per il piacere, mentre Ian gemeva abbandonandosi a quelle sensazioni.
Scoparsi Mickey Milkovich era fottutamente piacevole, molto più che farsi Kash o qualsiasi altro ragazzo; Mickey era caldo e accogliente e ogni spinta faceva nascere in loro una serie di brividi.
Quando entrambi vennero, Ian si stese sulla schiena umidiccia di Mickey e lo abbracciò mentre riprendeva fiato, per poi lasciarsi cadere al suo fianco.
Si guardarono per un secondo, non rendendosi ancora del tutto conto di ciò che era appena accaduto.
Entrambi gelarono quando Terry Milkovich, ancora mezzo addormentato e ubriaco, entrò nella camera per andare in bagno.
Anche se una prima volta non prestò loro attenzione, la seconda li guardò, maledicendoli pensando che fosse tutto un sogno.
Una volta che fu uscito, Ian scattò fuori dal letto e si rivestì rapidamente. Mickey controllò che fuori la sua camera non ci fosse nessuno e che potesse scappare liberamente.
Ian, prima di uscire, si avvicinò a Mickey, come faceva con Kash ogni volta dopo averlo fatto, ma il ragazzo lo fermò.
«Prova a baciarmi e ti taglio quella cazzo di lingua» lo intimorì lui, facendogli prendere poi le distanze.
Ma prima che potesse andarsene lo richiamò. «Ah, Gallagher. Comunque l’altra volta ero venuto per dirti di trattare bene mia sorella, altrimenti ti avrei strappato il cazzo.» lo avvertì lui con fare protettivo.
Ian abbozzò un sorriso compiaciuto. «È stato un bene che tu non l’abbia fatto, altrimenti non saresti venuto oggi.» gli rispose lui, guadagnandosi un calcio in culo che lo spinse fuori la porta della camera.
La storia con i Milkovich si faceva sempre più assurda.


Lucrezia: E beh. Siamo arrivati al momento clou, dove tutto ha inizio. Adesso ovviamente diventerà tutto più interessante, perché ha inizio la storia dei Gallavich.
Spero che continuerete a seguirci e ringrazio come sempre tutti quelli che leggono e recensiscono ♥
Ilenia: Heilà, ho cercato di ritagliare uno spazietto per voi, in questo periodo di studio matto e disperatissimo, perché davvero non ce la facevo a lasciare in sospeso la storia. Il mio esame di stato continua e tra poco volgerà pure al termine, di conseguenza usciranno nuovi capitoli ^^ Spero che la storia vi sia piaciuta e che continuerete a seguirci e un grazie speciale a chi legge e recensisce ♥♥
 
 
   
 
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