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Autore: lara80    13/01/2009    1 recensioni
sanae alle prese con i capircci del suo cuore che sembra non battere solo per il suo dorato capitano come lei pensava... è la prima fanfic che scrivo, siate clementi...e buona lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il mattino seguente i genitori di Sanae, certi che la loro figlia fosse nella propria stanza, si accingono a fare colazione quando ricevono una telefonata…

Il mattino seguente i genitori di Sanae, certi che la loro figlia fosse nella propria stanza, si accingono  a fare colazione quando ricevono una telefonata…

-Pronto.. – risponde la madre di Sanae

-Buongiorno, scusate l’ora..sono la madre di Rika e sono molto preoccupata perché mia figlia non è ancora rientrata e non mi risponde neanche al cellulare…

-Come sarebbe non è ancora rientrata? Ieri sera è uscita con Sanae..

-E’ per questo motivo che la sto chiamando signora, potrebbe andare a vedere se per caso è rimasta a dormire a casa vostra?- chiede la madre di Rika sperando con tutto il cuore che fosse così..

-Certo, vado subito a verificare..                                                                     

La madre di Sanae sale in camera della figlia e rimane di pietra quando si accorge che neanche sua figlia è rientrata..

Ritornata al telefono spiega alla madre di Rika in modo un po’ confuso che solo ora si era accorta della mancanza di sua figlia e che quindi neanche Rika era lì..

 

Nel frattempo il padre di Sanae, vedendo sua moglie molto agitata, le si avvicina per chiedere spiegazioni e quando capisce cosa stia succedendo tutti assieme decidono di chiamare la polizia.

 

 

Nel frattempo una ragazza di 17 anni si sveglia tutta ammaccata dopo aver trascorso la notte in una macchina che, appena riesce a svegliarsi completamente, capisce di non sapere neanche di chi sia…e poco lontano una sua cara amica si trova esattamente nella stessa situazione…

 

-Ma dove sono…cosa ci faccio qui…e soprattutto lui chi cavolo è?

Queste sono le domande che balenano nella mente di Sanae che si sente improvvisamente assalire da una forte paura..

-Come può essere che non mi ricordi come sono finita qui? Non avrò per caso fatto qualcosa di cui mi pentirò…

E gli stessi pensieri passavano in quel momento anche per la testa della sua amica Rika.

 

In quel momento il ragazzo del quale era in compagnia Sanae si sveglia, da un’occhiata alla ragazza e cerca di ricordare cosa sia successo,e, dopo essersi schiarito le idee e senza nemmeno rivolgere la parola a Sanae mette in moto la macchina e raggiunge il suo amico, anche lui appena svegliatosi, chiedendogli di accompagnare a casa le due ragazze…

L’amico accetta e riaccompagna  a casa le due ragazze che però chiedono di essere lasciate un po’ prima della loro via in modo che i rispettivi genitori non le vedessero…

 

Ma proprio mentre stanno scendendo dall’auto le due amiche vengono viste dai genitori di entrambe che erano appena usciti per cercarle

 

-Oddio e adesso cosa gli racconto? Come posso spiegargli cosa è successo se non lo so nemmeno io?

-Sanae, Rika, per fortuna state bene! Ma si può sapere cosa pensavate di fare? Ma vi sembra normale che due ragazzine di 17 anni se ne stanno fuori tutta la notte senza avvisare casa? E poi chi è quel tipo che vi ha accompagnate? E quest’aria distrutta.. Si può sapere cosa avete combinato? Immagino che non siate andate a quella festicciola tranquilla come avevate detto…e quei vestiti?

 

Sanae non riesce a rispondere a quella valanga di domande che escono dalla bocca di sua madre anche perché effettivamente lei stessa non sapeva cosa fosse successo ed era decisamente terrorizzata da questo..

 

I suoi genitori continuano a fissarla in attesa di una sua risposta ma l’unica cosa che Sanae riesce a fare è scoppiare a piangere e correre in camera sua…

 

Dopo circa un’oretta, durante la quale Sanae si era sfogata e soprattutto era riuscita a ricordare cosa fosse successo la notte prima, la ragazza decide di scendere per dare spiegazioni ai suoi genitori.

 

-Mamma, papà…scusate se prima non vi ho risposto ma ora posso dirvi tutto quello che volete sapere…

I suoi genitori la guardano con sguardo severo, ovviamente ancora arrabbiati soprattutto per la grande paura che gli aveva fatto provare quando si erano resi conto che non era nella sua stanza, ma accettano di sentire le sue spiegazioni..

Sanae inizia così a raccontare delle festa, dei due ragazzi che lei e la sua amica avevano conosciuto, del fatto che avevano bevuto bibite alcoliche e che poi i ragazzi, quando loro ormai erano completamente ubriache, avevano deciso di appartarsi con loro…

A quel punto Sanae si blocca e i suoi genitori la guardano con apprensione, preoccupati per quello che avrebbe potuto essere il seguito del racconto…ma Sanae non sapeva come continuare, come poteva dire ai suoi genitori che lei aveva accettato di appartarsi con quel ragazzo del quale non sapeva nemmeno il nome e che lo aveva fatto con l’intenzione di baciarlo? Come poteva dire loro che era stata così stupida da pensare che un ragazzo più grande ed ubriaco si sarebbe accontentato di uno stupido bacetto quando per tutta la sera si era comportata in modo alquanto ambiguo?  Alla fine decide di non raccontare tutta la verità ma una versione un po’ modificata vergognandosi troppo per dire veramente cosa era successo…e riprende quindi il suo racconto:

- noi abbiamo accettato perché eravamo ubriache e non sapevamo bene cosa facevamo, così siamo salite in macchina e poi loro ci hanno baciate e noi li abbiamo respinti. Tutto qui.

-E perchè siete state riaccompagnate a casa solo a quest’ora?

-Perché poi abbiamo litigato con loro e alla fine stanchi ed ubriachi ci siamo tutti addormentati, ed appena sveglie ci siamo fatte riaccompagnare a casa!

Si, poteva andare, poteva essere abbastanza convincente come storia…pensava tra sé e sé Sanae

 

Il giorno seguente lei e Rika si ritrovano a scuola e parlano di quello che era invece realmente accaduto quella notte..

  
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