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Autore: muppello    13/01/2009    3 recensioni
Tributo a Fabrizio De Andrè, morto l'11 gennaio 1999.What If? Vediamo Sasuke fare rotta verso Konhoa, incontrando un persona a lui cara.
[FlashFic - piccolissimo spoiler]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessun contesto
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[Venne alla spiaggia un assassino

Venne alla spiaggia un assasino

 

 

Venne alla spiaggia un assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura

[…]

E chiese al vecchio dammi il pane
ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino
ho sete e sono un assassino.

 

- Ti prego, vecchio, ho fame, dammi qualcosa. –

Uno sguardo gelido contrastava le parole dure ma imploranti.

Il vecchio albino guardando solo un poco il giovane, tutto ferito e incrostato dal sangue, provò un briciolo di pietà per quello che doveva essere un malvivente, uno dei tanti, a quei tempi.

Si infilò nella sua piccola casupola e fece segno con la testa al ragazzo di seguirlo.

Servì del donburi in un piatto e lo porse a quello che doveva avere su per giù 25 anni.

Quando questo iniziò a mangiare, l’anziano Kakashi notò qualcosa di strano in lui, qualcosa di familiare.

Lo scrutò con attenzione, e quando questi si tolse una ciocca mora dal viso, lo riconobbe.

E vide colui che mai si sarebbe aspettato.

Cresciuto, sì, ma sempre lui.

Un membro del suo ormai passato Team 7. Sasuke.

Dopo un momento carico di emozioni contrastanti, sorpresa e amarezza, gioia e rabbia, decise di parlargli.

 - Allora, cosa ci fa un giovanotto da queste parti, scappa? –

 - Non sono affari tuoi. –

 - Potrebbero esserlo. Magari sono un AMBU in pensione. –

Dopo un attimo di esitazione e un grugnito scocciato, il ragazzo disse: - Vado a Konhoa. –

Kakashi rimase sbigottito. Dopo tutto quello che aveva fatto? Dopo la distruzione osava ripresentarsi? Un’ennesima vendetta?

 - E a far cosa? – Gli scappò detto.

 - Mi sembra che tu ti stia impicciando molto. Spero tu sia solo un curioso che si passa il tempo facendosi i cazzi degli altri. Comunque devo dare un chiarimento a qualcuno. Poi me ne andrò, di nuovo. –

Sospirò le ultime due parole, quasi fossero un pensiero scivolato da una catasta di riflessioni impossibili da tenere impilate.

Non era cambiato, sebbene gli anni, pensò ironico l’albino.

Quindi è arrivato per ripartire. Un treno in corsa senza meta, con fermate confuse e depravanti.

 - Eh, queste nuove generazioni. Non sapete nemmeno più da dove venite, immagino. – Qualcuno doveva svegliare il ragazzo ogni tanto. Era necessario. Lui lo sapeva.

Il moro si alzò con uno scatto dalla sedia e afferrò per il collo l’anziano.

 - Tu non sai niente di me, niente, hai capito? – Il giovane gli urlò in faccia.

Kakashi non si ribellò, aspettò che gli fosse passata, come succedeva sempre.

Sasuke lo mollò su una sedia e si rimise a mangiare velocemente.

Bevve dalla tazzina, osservando il fumo, sperando in un segno, che mai arrivava. Troppi pochi anni per così tanti errori.

Finì quello che aveva nel piatto e prese il suo zaino, rimettendoselo in spalla. Poi si avvicinò al vecchio.

 - Grazie. – A pronunciare quella parola sentiva sempre delle fitte allo stomaco enormi. Forse perché l’ultima volta che lo aveva fatto aveva 13 anni e aveva davanti una persona troppo importante per essere capace di aggiungere altro.

L’albino accennò un sorriso e gli appoggiò un mano sulla spalla.

Il giovane imboccò la porta d’uscita e prese il sentiero verso Konhoa.

Quando era ad una decina di metri dalla casetta, Kakashi lo chiamò: - Sasuke! –

Quest’ultimo si fermò, voltando leggermente il capo con lo sguardo fermo a terra.

 - Fai la cosa giusta, ti prego. Tsunade forse capirà. Ascolta chi ti ha insegnato il Chidori**.

Il ragazzo si sistemò lo zaino sulle spalle e ripartì.

Non si voltò, ma sulle labbra dell’anziano era affiorato un sorriso carico di speranze.

 

Ma all'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito il pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.

 

 

 

 

 

*donburi: È il tipico piatto unico casalingo, veloce da preparare e molto sostanzioso. Ha molte varianti. Si prepara cuocendo, in brodo dashi, del pollo con salsa di soia e mirin o sakè. Quando la cottura è ultimata si aggiungono uova sbattute e quando anch'esse sono a cottura si versa il tutto in una grossa ciotola con riso già cotto, caldo. (wiki)

**Chidori: tecnica dei Mille Falchi insegnata da Kakashi a Sasuke.

 

© personaggi – Kishimoto

    Canzone – Fabrizio De Andrè

Tributo al grande cantautore morto l’11 gennaio del 1999.

Grazie a tutti, un bacio, Miki.

 

  
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