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Autore: mik wicked    23/06/2015    0 recensioni
Tessa è una ragazza.. particolare. Molti la definirebbero una disagiata, alcuni un po' psicopatica, ma sa essere anche simpatica, davvero. Non ama particolarmente lo shopping, non veste alla moda, ma non è nemmeno una sfigata totale. Quando vuole passa anche inosservata, soprattutto a scuola, ma quando è insieme con le sue poche amiche tira fuori la sua personalità nascosta. Sono pochi quelli che possono dire di conoscerla veramente, ma è questo suo essere così diverso a renderla unica nel suo genere. Se in positivo o negativo è ancora da vedere..
Sarà il nuovo arrivato nelle sua scuola che comincerà a notarla e a tirarla fuori allo scoperto. Ma Tessa non è abituata agli intrusi, e armata di una mente contorta e un umorismo strabico (sì, ho detto veramente strabico.) renderà le cose piuttosto difficili e intriganti.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Era un bambino presuntuoso e saccente. Quando la maestra di prima elementare
gli chiese: “Ma tu credi in Dio?”, lui rispose:
“Be’, credere è una parola grossa. Diciamo che lo stimo”.
 


CAPITOLO 2
 
Quando dicevo che la mattina sono in modalità zombie non scherzavo.
Una volta la mia migliore amica mi disse: “Sei così apatica di prima mattina che potrei puntarti addosso un fucile e la tua unica reazione sarebbe accigliarti”. Beh, in quel momento non ho avuto la forza di contraddirla, forse perché aveva pienamente ragione. Questo, poi, spiegherebbe il motivo per cui mi trovavo in questa situazione.
“Ha capito signorina Feber?”
“Sì sì”
No, non avevo capito niente. Appena la prof d’inglese si era messa a cincischiare sul mio clamoroso ritardo ( cinque minuti, CINQUE CAZZO DI MINUTI), avevo scollegato quei pochi neuroni attivi. Non era colpa mia se con gli occhi mezzi chiusi non riuscivo a trovare il mio tesserino elettronico. Intanto quella donna, simile a una vacca in overdose, muoveva la bocca guardando la classe, come se qualcuno la stesse davvero ascoltando, per poi posare nuovamente lo sguardo su di me. Che cosa aveva da guardare non lo so, ma la cosa cominciava a diventare seriamente fastidiosa. Un altro minuto e mi sarei sicuramente addormentata in piedi, poco ma sicuro.
Una pecorella vicina al suicidio..
Due pecorelle vicine allo strapiombo..
Tre pecorelle accanto alla rupe..
Quattro pecorelle in procinto di saltare..
 Fu un leggero bussare alla porta ad interrompere il mio idillio interiore (e che idillio oserei dire eh!).
“Avanti”
“Buongiorno professoressa Ziccardi. Sono venuto da lei a portarle un nuovo alunno che da oggi farà parte della classe”
Non ascoltai altro. Dopo un’occhiata veloce alla prof e al preside mi defilai velocemente verso il banco. Siano ringraziati tutti i santi! San Giuseppino, San Francesco e San Colombo! I miei miti. Per oggi la mia tortura mattiniera era finita.
“Salvata in corner Tessa” disse ridendo Kayla, seguita a ruota da Terri.
Erano le mie due migliori amiche (ok, forse le uniche che potevano definirsi tali), ed erano le uniche che riuscivo a sopportare senza volere la loro morte.
“E con questa posso dichiarare finito il breve momento di attività celebrale. Vi prego, svegliatemi quando suona la campanella” e mi appoggiai con un sospiro al muro.
Eravamo disposte in tre banchi uniti e per mia fortuna il mio era il posto meno in vista. Questo mi permetteva di ricorrere a quelle che io chiamavo “sedute rigeneranti”, o come li chiamava Terri “pisolini ricaricatori”.
“Prima dovresti dare un’occhiata al nostro nuovo compagno. Va che fusto!”
Svogliata mi girai verso le tre figure in piedi, dirigendo lo sguardo verso il ragazzo. Terri aveva ragione, non era niente male e di certo non mi facevo problemi ad ammetterlo. Se c’era una cosa che accumunava tutte e tre, era il “vizio” di osservare tutti gli esponenti decenti del genere maschile. Non eravamo delle oche assatanate, per carità, a quello ci pensavano Cinzia e il suo gruppetto. A noi piaceva, semplicemente, constatare una cosa ovvia, senza tergiversare come delle stupide dicendo “Ma no, non mi piace”, “Chi quello? Ho visto di meglio”, per poi sbavarci dietro come delle fontane. Ditemi che senso aveva fare così.
Noi almeno eravamo coerenti. Che poi mica vuol dire che uno ti piace se ammetti la sua bellezza. Anche mio fratello è bello, ma mica gli salterei addosso ogni volta che lo vedo Santa Patata!
Ritornando al discorso iniziale.. mh, niente male il nuovo arrivato. Questo lo dimostra già il fatto che ho perso due minuti di riposo solo per guardarlo, pensate voi! Ben piazzato, con i muscoli al punto giusto, capelli scuri ondulati, due labbra carnose e.. occhi verde smeraldo che mi guardavano.
Mi dispiaceva per lui, se voleva un bel vedere doveva spostare gli occhi un po’ più a destra. Io di certo non ero chissà cosa, con dei semplici capelli castani, occhi del medesimo colore e un fisico normale.
“Tessa? Ti sei incantata?”
La voce di Kayla mi scosse dai miei pensieri.
“No, stavo solo guardando il nuovo pezzo di manzo. Cinque euro che farà subito comunella con Riccardo e Joshua”
“Non c’è scommessa, è fin troppo ovvia la cosa. Come ti sembra comunque? A me piacciono le braccia, guarda che figo il tatuaggio!”
“In effetti, ora che me lo fai notare.. comunque mi piacciono gli occhi. Peccato per l’accostamento dei capelli. Il verde sta meglio col biondo”
“Sempre puntigliosa tu eh” rise Terri.
La mia risposta fu una linguaccia. Non era colpa mia se avevo questa mania dei particolari. Sapevo benissimo che io non ero perfetta, ma questo non mi impediva di dire la mia sugli altri. Per mia fortuna loro due ci avevano fatto l’abitudine ormai e non si arrabbiavano più.
Comunque sia a un certo punto dovevo essermi addormentata sul serio perché una violenta gomitata mi svegliò.
“Cazzo succede?” borbottai incazzata.
Guardandomi intorno notai un piccolo gruppetto attorno ai nostri banchi. Alcuni dei miei compagni risero vedendomi, ormai ci avevano fatto l’abitudine. Altri invece stavano parlando col tizio nuovo, che a quanto pare era seduto di fronte a me.
Quello che ancora non avevo capito era chi cazzo mi aveva svegliato e soprattutto perché.
“Kayla..?”
“Ok, non guardarmi così dai. Lucas voleva presentarsi e io non riuscivo a svegliarti. Lo sai che quando dormi nemmeno un cannone riesce a svegliarti!”
“E questo dovrebbe consolare le mie povere costole?!”
Una risata maschile ci interruppe. Ed eccolo lì, il nuovo coglione della classe. Se prima era solo un bel pezzo di manzo, ora mi stava altamente sul cazzo.
“Solo perché la tua amica ti ha svegliato..?”
Lo guardai stranita, non capendo.
“Tess.. hai pensato ad alta voce” mi sussurò piano Terri.
Ah.. cazzo.
“Beh..?”
Giusto.. lui aspettava una risposta.
“Sì”
“Sì cosa?”
“Sì alla tua domanda”
“Sei sempre così acida?”
“Sì”
“Gentile mai?”
“Sei un gatto?” gli chiesi interessata.
“No..” rispose decisamente spiazzato.
“Allora no, non sarò mai gentile” e sorrisi dolce. Sentivo le mia amiche quasi strozzarsi mentre cercavano di trattenersi dalle risate. Beate loro che stavano solo a guardare.
“Che scorbutica.. guarda che lo so che ti piaccio, ti ho visto prima.”
Povero illuso.. Vedevo già gli sguardi di Riccardo e Joshua che lo guardavano compassionevoli. Anche loro erano passati sotto i miei raggi X ricevendo il medesimo trattamento.
“Ti ho guardato perché sei un bel pezzo di manzo”
“Sono.. un bel pezzo di manzo??”
Aveva lo sguardo stralunato, forse non aveva ancora capito dove volevo parare. Ma sarebbe rimasto nell’ignoranza ancora per poco, infondo una delle mie doti era la schiettezza.
“Sei un bel pezzo di manzo, ovvero figo come direbbero le altre ragazze, con un fisico da paura e un volto da baciare, soprattutto con le labbra che ti ritrovi. Gli occhi poi, se fossi una donnetta di mezz’età in crisi di astinenza, mi manderebbero all’altro mondo in un secondo.
Sei in sostanza decisamente scopabile quindi è pressoché impossibile non fare considerazioni su di te o non guardarti. Ciò non vuol dire che mandi i miei ormoni in subbuglio dopo averti guardato per neanche un minuto. Ho solo espresso un parere oggettivo che esalta le tue qualità di cui tu sei perfettamente a conoscenza, visto il tuo comportamento. Tuttavia ti chiedo gentilmente di evitare di farti stupide teghe mentali su di me perché non sono disposta a mandare oltre questa conversazione o questa sorta di rapporto sociale appena iniziato. Ci sono tante dolci ragazze pronte a soddisfare qualsiasi bisogno tu abbia e con ciò ho detto tutto. È stato un piacere immenso conoscerti, ancora di più parlarti, ma ora tutto questo conversare mi ha fatto venire fame quindi se non ti dispiace ne approfitterei finché non arriva la prof. Grazie amico, ciao!”
E dopo questa perla di saggezza che aveva esaurito tutte le riserve di energia, mi voltai verso Kayla.
“Mi presti cinquanta centesimi, per favore?”
 
ANGOLO AUTRICE
Eccomi tornata con il secondo capitolo J lo so, ad ogni parola peggioro sempre di più, probabilmente morirò acida e zitella a vita ma insomma, ma non potevo creare una protagonista timida e smielata, avrei finito con l’odiarla ahahah. Spero che a qualcuno di voi stia piacendo la storia, mi farebbe piacere sentire i vostri pareri! Alla prossima.
   
 
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