Ciao ragazzi! Come va?
Si lo so avevo detto che mi prendevo
una pausa ma non è stato propriamente così ^^””
Però ora vi lascio leggere il
capitolo e poi vi spiego ;)
13. Foto
Finito di mangiare mi incammino entrando nell’ascensore e
questa volta salgo al 2 piano
Uscita dall’ascensore mi guardo intorno, sono di nuovo tra
quei corridoi bianchi ed asfissianti…
Sospiro un po’ e cerco la camera numero 13 tra tutte le
altre
Cammino per molto tempo e nel mentre mi chiedo come facciano
a viverci in questo posto, non sopporto questi corridoi perfetti così perfetti
che sembra che nessuno ci viva mi mettono una certa pressione come se mi
schiacciassero e quando vedo finalmente il numero 13 su una delle porte tutte
uguali mi sento come sollevata e busso
La porta si apre con un leggero sibilo ed entro in una
camera molto più spaziosa dei corridoi con anche diverse finestre e la cosa mi
rasserena un po’
< Entra pure > mi fa Liu che vedo seduto ad una
scrivania con vari progetti sopra che mi ricorda quella della stanza dov’erano
i libri
Mi avvicino e mi sporgo un po’ a vedere cosa stia progettando anche se non capisco bene
cosa significhino i disegni
< Non è la tua arma tranquilla > lo sento dire e
continuo a guardare i fogli annuendo appena.
Le sue mani si muovono veloci e silenziose sui fogli disegnando
e scrivendo in modo comunque un po’ annoiato finché non li mette via
raggruppandoli e posandoli in un cassetto
< Perché possa iniziare con te in anzi tutto devo sapere
le tue misure... Intendendo peso altezza ecc. ovviamente > si alza dalla
sedia e cammina fino ad un computer e io lo seguo un po’ frastornata annuendo
senza capire bene
< Mettiti lì > mi indica una piattaforma circolare
bianca e io seguo gli ordini piano guardando la piattaforma
< Ok allora adesso… > sento farfugliare Liu e riporto
il mio sguardo su di lui che si è chinato sul PC e muove il mouse
< Ecco > subito dopo quelle parole la piattaforma si
accende (?) emette una luce e pochi minuti dopo si rispegne lasciandomi più
frastornata di prima cosa di cui Liu sembra accorgersi
< Tranquilla quel coso, come ho detto prima, serviva solo
per sapere il tuo peso la tua altezza e cose del genere > mi dice sorridendo
appena lasciandosi scappare una leggera risata
< oh… > rispondo semplicemente io senza aver capito
troppo, dopo averla scrutata un’ultima volta scendo dalla piattaforma e mi
avvicino a lui guardando lo schermo dove ora c’è una specie di modello in 3D
con scritti vicino vari numeri, ma si sono ancora confusa
< Non ti sforzare troppo di capire > mi dice
ridacchiando e io lo guardo gonfiando appena le guance
< Che vorrebbe dire questo che sono stupida quindi non
posso capire? > gli chiedo in tono scherzoso
< Be’ infondo l’ho sempre sospettato > dico sorridendo
e anche lui mi sorride in risposta
< Su fammi vedere le tue armi > mi dice continuando a
tenere un piccolo sorriso
< Oh giusto, tutte e due? > mi giro mentre parlo e
sentendolo rispondere di si; frugo un po’ nella borsa e ne tiro fuori tutti e
due i miei coltelli, sia quello rotto che quello “sano”, li guardo un po’ per
poi avvicinarmi a lui che si è seduto di uovo alla scrivania e passarglieli
< Grazie > mi dice in modo pacato riprendendo la sua
espressione seria mentre studia i miei coltelli; lo fisso per un po’ per poi
prendermi una sedia e spingerla vicino a lui sedendomi lì
< …..Sapresti dire quanti anni ha quest’arma? > gli
chiedo dopo lunghi minuti di silenzio sorprendendolo appena
< Be’ su per giù una centinaia d’anni perché? >
< Nulla solo per sapere > dico riguardando la lama del
coltello spezzato < L’avranno usate un sacco di persone… Pensandoci mi sento
come in colpa di averle rotte > ridacchio appena
< Prima o poi sarebbe successo sempre meglio ora che in
un vero combattimento >
< Già, sarebbe stato davvero orribile… > ci penso un
poco < …..ma non credo sarei morta lo stesso non posso certo morire in un
modo così cretino ho troppe persone a
cui tengo > sorrido e Lui alza un attimo lo sguardo dal suo lavoro
per poi tornare a riabbassarlo sui fogli
< Ti sei affezionata così tanto a loro? > mi chiede in
tono fintamente disinteressato
< Be’ si mi sembra ovvio, mi hanno salvato e sono stati
come una famiglia per me, non credo di volere che fosse finito in modo diverso
> rispondo con un sorriso < Kate è sempre gentile, Toby per quanto ogni
tanto sembri un po’ eccessivo è il mio mito, Masky sembra freddo ma ci tiene
davvero e Hoody, be’ Hoody è fantastico sembra sempre che non ci tenga affatto
e che non faccia mai nulla per te ma alla fine ti dimostra il suo affetto nei
piccoli gesti > chiudo un poco gli occhi, già mi mancano…
Liu rimane in silenzio per un bel po’ per poi chiedere <
E non ti mancano i tuoi veri genitori? >
Riapro gli occhi un po’ sorpresa, ci penso un poco e mi
tornano in mente varie immagini anche quella dei loro corpi morti <
…..Si….ma non si può vivere una vita correndo appresso ad i morti, me lo
avrebbero detto sgridandomi se lo avessi fatto… > mi nasce un piccolo
sorriso
Rimaniamo ancora un bel po’ in silenzio fin quando non mi
sale una piccola curiosità < Visto che io ti ho parlato un po’ di me parlami
di te. So già chi sei c’è so che sei il fratello di Jeff e che sei l’unico
sopravvissuto della famiglia, e che poi sei entrato a far parte del CPHS ma
altro non so > concludo mentre mi accorgo di aver pronunciato il nome di
Jeff in modo un po’ forzato, chissà se mai smetterò di odiarlo…
< ….be’ sono stato trascinato letteralmente qui da due
persone che ne facevano parte se non fosse per loro che mi hanno aiutato in
tutto non credo che sarei qui ora > fa una pausa e mi guarda in modo un po’
strano < Poi queste persone sono diventate tre e poi sono sparite dalla mia
vita tutte insieme… > sospira appena e torna al suo lavoro
< Mi dispiace… >
< Nulla tranquilla > riprende il suo tono pacato e
serio e riprende la sua espressione fredda mentre guarda i fogli lavorando con
un po’ più di foga.
Decido di non disturbarlo più e mi allontano con la sedia lanciandomi
da una parte all’altra della stanza divertendomi un po’ per poi notare una
cassettiera lontana dall’altro ed avvicinarmici “facciamoci un po’ di cavoli
degli altri~”
Sorrido ed apro i cassetti trovando un bel po’ di fogli di
progetti vari; li sfoglio un poco per poi rimettere apposto “noioso”
Apro l’altro cassetto e ci sono solo matite, penne, gomme
ecc. “Ancora più noioso” sospiro un poco ed apro l’ultimo cassetto; altri
fogli.
Frugo un poco per poi trovare delle foto un po’ nascoste
sotto al tutto “Bingo!”
Mi metto a sfogliarle piano con un sorriso; la prima è una
foto di due bambini uno sembra Liu e l’altro dovrebbe essere Jeff, sorridono
all’obbiettivo
“Sono davvero cambiati tantissimo tutti e due” penso
sorridendo ed un altro pensiero mi fa morire il sorriso “se fosse rimasto così
non sarebbe successo nulla ed ora saremo tutti più felici…”
Fisso la foto per un poco “Quella che ha appena detto che
non rimpiangeva nulla” mi dico con un sorriso amaro mentre la metto via per guardarne un’altra.
In questa ci sono due persone uno è Liu, l’altra è una
ragazza davvero carina; sorridono anche loro e sembrano essere fidanzati “Che
carini” penso con un sorriso “Chissà cosa le sarà successo… Non me ne ha
nemmeno parlato…”
Mi giro verso Liu, che non sembra essersi accorto di nulla,
con uno sguardo un po’ triste, per poi riguardare la foto “Forse è morta…”
Guardo ancora per un bel po’ quell’immagine ed ora quei
sorrisi così felici mi fanno nascere una grande tristezza nel cuore
Dopo un bel po’ di tempo mi decido a cambiare foro e quella
dopo mi lascia senza parole…
Quelli nella foto sono un uomo ed una donna, ma non si
tratta ne di Liu, ne i Jeff, ne della ragazza di prima, quelli, per quanto di
circa dieci anni più giovani li riconosco subito, sono i miei genitori…
Guardo la foto con gli occhi sbarrati “Come diamine può
avere una foto dei miei genitori?!” mi rigiro di nuovo verso di lui “Forse l’ha
presa mentre investigavano su di me?” mi dico ma so che non è la risposta
giusta…
La fisso per parecchio tempo, mi mancano anche loro…
Ho cercato in questi anni di eliminarli dalla mia mente, non
sto davvero correndo dietri i morti, ma corro via da loro perché ho paura di
affrontarli; e questo è anche peggio (sono una fifona…)
Sposto anche questa foto per guardare quella dopo,
quest’ultima non sembra troppo vecchia; Liu sorride un poco e porta sulle spalle
una bambina piccola, avrà più o meno 4 anni, la guardo un poco sorridendo.
La bambina sembra divertita e sembra che in quel momento
stesse ridendo a crepapelle; ha i capelli neri lunghi ed un po’ mossi, al
carnagione è chiare un po’ pallida, ha un cappello di paglia un po’ troppo
grande ed i suoi occhi-
Spalanco i miei di occhi e mi muore il sorriso, “o mio dio…”
i suoi occhi sono…… sono rossi…
Fisso la foto per vari e lunghi minuti con la mente
completamente svuotata
< Iris ma che sta- > sento Liu avvicinarsi e salto
appena girandomi verso di lui scioccata
< Liu ma chi- > il suo sguardo è abbastanza arrabbiato
e mi leva le foto di mano < Ti hanno mai detto che frugare nei cassetti
degli altri non è educato? > mi dice con voce un po’ rabbiosa, ma io non lo
ascolto emi alzo prendendogli un polso
< Ok scusa ma non ti sembra di dovermi spiegare qualcosa
cosa? > gli chiedo alzando appena la voce
< Non sono cose che ti devono riguardare > mi dice in
tono freddo guardandomi arrabbiato, ciò mi fa scattare una grande rabbia dentro
e senza volerlo gli stringo di più il polso
< Non mi devono riguardare? Mi pare che se vedo una foto
dove ci sono io ovviamente mi riguarda! > chiedo alzando ancora a voce
< Vuoi saperlo così tanto? Bene allora ti dirò, sazierò
questa tua curiosità! > mi dice in tono rabbioso divincolandosi dalla mia
presa < I tuoi “genitori” facevano
parte della CPHS ed è per questo che ti hanno adottato; per studiare un’Henko
ecco perché, lavoravamo insieme a questo studio >
Lo fisso ed in questo momento mi sento in un turbine di
emozioni: rabbia, stupore e tristezza tanta tristezza…… voglio piangere…
Lo vedo fare un sorriso amaro e cattivo < La verità non è
sempre così bella è? Dovresti smetterla di cercarla così disperatamente, ogni
tanto è meglio rimanere nell’ignoranza > mi dice tornando ad avere un tono
freddo ed un’espressione fredda
Lo fisso per vari minuti senza parole lasciando uscire un
piccolo lamento involontario dalla gola, abbasso lo sguardo ed esco dalla
stanza veloce senza guardarlo più in faccia
“Perché continua a cadermi sempre tutto addosso quando le
cose invece sembrano andare bene?”
Esco dall’edificio “Ho
un assoluto bisogno di calmarmi…” mi dico e mi avvicino a passo veloce al
cancello sotto gli occhi di qualche “studente” che sta lì fuori
Mi arrampico sul cancello facilmente e mi butto dall’altra
parte per poi dirigermi nella foresta con sempre un passo veloce; solo quando
avverto la rassicurante ombra degli alberi mi calmo un poco e rallento
continuando però a camminare fino ad arrivare dove la foresta è più fitta
Lì mi accuccio sotto ad un albero e sospiro (la verità fa
male è?); mi rannicchio ed inizio a sentire una rabbia mista a tristezza
riempirmi il cuore come se ce l’avessero affogato a forza.
Piango.
Per l’ennesima volta cado in un lungo pianto lasciando che
la mia mente si svuoti e solo quando si svuota del tutto riesco a smettere di
piangere.
Ora guardo le foglie degli albere che nascondono il sole che
inizia a scendere, non penso più a nulla e non voglio pensare più a nulla ora
voglio solo che i miei pensieri si fermino, che le sue parole non girino più
nella testa e che nessuna immagine mi ritorni in mente…
Il vento leggero scuote un po’ gli alberi e chiudo gli occhi
mentre so di no essere più sola adesso
< Che vuoi Jane? >
Ok ora dopo avervi
depresso un poco ed avervi lasciato con il solito finale vi spiego le avventure
dell’autrice XD
In poche parole mi
sentivo troppo in colpa a lasciarvi così visto che ora inizia il pezzo figo della
storia (potete prendere infatti tutti questi cap come solo un’introduzione)
E il fatto era che le
idee principali le avevo, sapevo come farlo finire ed altre cose che
succederanno più avanti già le avevo programmate, il problema stava in questo
pezzo qui e molti altri vuoti nella storia o comunque pezzi di cui non ero
sicura…
Perciò vi ho detto
che avrei bloccato la storia, pensavo mi ci sarebbe voluto molto più tempo a
riorganizzarla
Ma non è stato così
^^””””
Mi sentivo così in
colpa che ci ho pensato tutta la sera e anche tutta la notte (infatti non ho
dormito XD)
E la mattina mi
fremeva così tanto di scrivere che mi sono fiondata su BEN (è il mio pc si
chiama BEN si ^w^)
Quindi in pratica è
successo questo e sia per impegni (festa di mia cugina dei 18 anni, quadri a
scuola ecc.) sia perché non ero ancora sicura del cap non ho pubblicato fino ad
oggi
Be’, andando a concludere,
spero che il cap vi sia piaciuto e non aspettatevi che aggiorni troppo presti
perché sto un po’ incasinta con un’altra delle mie storie (Hans)
Alla prossima
Holyland =w=