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Autore: Mama Holy    23/06/2015    3 recensioni
Una macchina per trattenere l'odio del mondo. Una guerra. Un universo alternativo in cui le creepypasta sono esseri guidati da odio non loro, ma chiamato da loro stessi nella disperazione più profonda.
In tutto questo Iris, che è solo una ragazza di 18 anni, cerca di capirci qualcosa. Chiamata in causa dal destino che l'ha scelta, dovrà svolgere il suo compito di RedHenko...
Ma in cosa consiste?
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Se volete leggere la storia vi avviso, dovete avere molta pazienza! La vera trama inizierà più omeno verso il 9° capitolo, ma in ogni cap c'è qualcosa di importante per quello che viene dopo quindi non possono certo essere saltati...
Spero che possa piacervi lo stesso ^^"
Holyland
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hoody, Masky, Slenderman, Ticci Toby
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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CP 13. Foto

Ciao ragazzi! Come va?

Si lo so avevo detto che mi prendevo una pausa ma non è stato propriamente così ^^””

Però ora vi lascio leggere il capitolo e poi vi spiego ;)

 

RedHenko

13. Foto

 

Finito di mangiare mi incammino entrando nell’ascensore e questa volta salgo al 2 piano

Uscita dall’ascensore mi guardo intorno, sono di nuovo tra quei corridoi bianchi ed asfissianti…

Sospiro un po’ e cerco la camera numero 13 tra tutte le altre

Cammino per molto tempo e nel mentre mi chiedo come facciano a viverci in questo posto, non sopporto questi corridoi perfetti così perfetti che sembra che nessuno ci viva mi mettono una certa pressione come se mi schiacciassero e quando vedo finalmente il numero 13 su una delle porte tutte uguali mi sento come sollevata e busso

La porta si apre con un leggero sibilo ed entro in una camera molto più spaziosa dei corridoi con anche diverse finestre e la cosa mi rasserena un po’

< Entra pure > mi fa Liu che vedo seduto ad una scrivania con vari progetti sopra che mi ricorda quella della stanza dov’erano i libri

Mi avvicino e mi sporgo un po’ a vedere cosa  stia progettando anche se non capisco bene cosa significhino i disegni

< Non è la tua arma tranquilla > lo sento dire e continuo a guardare i fogli annuendo appena.

Le sue mani si muovono veloci e silenziose sui fogli disegnando e scrivendo in modo comunque un po’ annoiato finché non li mette via raggruppandoli e posandoli in un cassetto

< Perché possa iniziare con te in anzi tutto devo sapere le tue misure... Intendendo peso altezza ecc. ovviamente > si alza dalla sedia e cammina fino ad un computer e io lo seguo un po’ frastornata annuendo senza capire bene

< Mettiti lì > mi indica una piattaforma circolare bianca e io seguo gli ordini piano guardando la piattaforma

< Ok allora adesso… > sento farfugliare Liu e riporto il mio sguardo su di lui che si è chinato sul PC e muove il mouse

< Ecco > subito dopo quelle parole la piattaforma si accende (?) emette una luce e pochi minuti dopo si rispegne lasciandomi più frastornata di prima cosa di cui Liu sembra accorgersi

< Tranquilla quel coso, come ho detto prima, serviva solo per sapere il tuo peso la tua altezza e cose del genere > mi dice sorridendo appena lasciandosi scappare una leggera risata

< oh… > rispondo semplicemente io senza aver capito troppo, dopo averla scrutata un’ultima volta scendo dalla piattaforma e mi avvicino a lui guardando lo schermo dove ora c’è una specie di modello in 3D con scritti vicino vari numeri, ma si sono ancora confusa

< Non ti sforzare troppo di capire > mi dice ridacchiando e io lo guardo gonfiando appena le guance

< Che vorrebbe dire questo che sono stupida quindi non posso capire? > gli chiedo in tono scherzoso

mi risponde continuando a ridacchiare mentre si alza girandosi; sorrido anch’io ridacchiando appena  

< Be’ infondo l’ho sempre sospettato > dico sorridendo e anche lui mi sorride in risposta

< Su fammi vedere le tue armi > mi dice continuando a tenere un piccolo sorriso

< Oh giusto, tutte e due? > mi giro mentre parlo e sentendolo rispondere di si; frugo un po’ nella borsa e ne tiro fuori tutti e due i miei coltelli, sia quello rotto che quello “sano”, li guardo un po’ per poi avvicinarmi a lui che si è seduto di uovo alla scrivania e passarglieli

< Grazie > mi dice in modo pacato riprendendo la sua espressione seria mentre studia i miei coltelli; lo fisso per un po’ per poi prendermi una sedia e spingerla vicino a lui sedendomi lì

< …..Sapresti dire quanti anni ha quest’arma? > gli chiedo dopo lunghi minuti di silenzio sorprendendolo appena

< Be’ su per giù una centinaia d’anni perché? >

< Nulla solo per sapere > dico riguardando la lama del coltello spezzato < L’avranno usate un sacco di persone… Pensandoci mi sento come in colpa di averle rotte > ridacchio appena

< Prima o poi sarebbe successo sempre meglio ora che in un vero combattimento >

< Già, sarebbe stato davvero orribile… > ci penso un poco < …..ma non credo sarei morta lo stesso non posso certo morire in un modo così cretino ho troppe persone a  cui tengo > sorrido e Lui alza un attimo lo sguardo dal suo lavoro per poi tornare a riabbassarlo sui fogli

< Ti sei affezionata così tanto a loro? > mi chiede in tono fintamente disinteressato

< Be’ si mi sembra ovvio, mi hanno salvato e sono stati come una famiglia per me, non credo di volere che fosse finito in modo diverso > rispondo con un sorriso < Kate è sempre gentile, Toby per quanto ogni tanto sembri un po’ eccessivo è il mio mito, Masky sembra freddo ma ci tiene davvero e Hoody, be’ Hoody è fantastico sembra sempre che non ci tenga affatto e che non faccia mai nulla per te ma alla fine ti dimostra il suo affetto nei piccoli gesti > chiudo un poco gli occhi, già mi mancano…

Liu rimane in silenzio per un bel po’ per poi chiedere < E non ti mancano i tuoi veri genitori? >

Riapro gli occhi un po’ sorpresa, ci penso un poco e mi tornano in mente varie immagini anche quella dei loro corpi morti < …..Si….ma non si può vivere una vita correndo appresso ad i morti, me lo avrebbero detto sgridandomi se lo avessi fatto… > mi nasce un piccolo sorriso

Rimaniamo ancora un bel po’ in silenzio fin quando non mi sale una piccola curiosità < Visto che io ti ho parlato un po’ di me parlami di te. So già chi sei c’è so che sei il fratello di Jeff e che sei l’unico sopravvissuto della famiglia, e che poi sei entrato a far parte del CPHS ma altro non so > concludo mentre mi accorgo di aver pronunciato il nome di Jeff in modo un po’ forzato, chissà se mai smetterò di odiarlo…

< ….be’ sono stato trascinato letteralmente qui da due persone che ne facevano parte se non fosse per loro che mi hanno aiutato in tutto non credo che sarei qui ora > fa una pausa e mi guarda in modo un po’ strano < Poi queste persone sono diventate tre e poi sono sparite dalla mia vita tutte insieme… > sospira appena e torna al suo lavoro

< Mi dispiace… >

< Nulla tranquilla > riprende il suo tono pacato e serio e riprende la sua espressione fredda mentre guarda i fogli lavorando con un po’ più di foga.

 

Decido di non disturbarlo più e mi allontano con la sedia lanciandomi da una parte all’altra della stanza divertendomi un po’ per poi notare una cassettiera lontana dall’altro ed avvicinarmici “facciamoci un po’ di cavoli degli altri~”

Sorrido ed apro i cassetti trovando un bel po’ di fogli di progetti vari; li sfoglio un poco per poi rimettere apposto “noioso”

Apro l’altro cassetto e ci sono solo matite, penne, gomme ecc. “Ancora più noioso” sospiro un poco ed apro l’ultimo cassetto; altri fogli.

Frugo un poco per poi trovare delle foto un po’ nascoste sotto al tutto “Bingo!”

Mi metto a sfogliarle piano con un sorriso; la prima è una foto di due bambini uno sembra Liu e l’altro dovrebbe essere Jeff, sorridono all’obbiettivo

“Sono davvero cambiati tantissimo tutti e due” penso sorridendo ed un altro pensiero mi fa morire il sorriso “se fosse rimasto così non sarebbe successo nulla ed ora saremo tutti più felici…”

Fisso la foto per un poco “Quella che ha appena detto che non rimpiangeva nulla” mi dico con un sorriso amaro  mentre la metto via per guardarne un’altra.

In questa ci sono due persone uno è Liu, l’altra è una ragazza davvero carina; sorridono anche loro e sembrano essere fidanzati “Che carini” penso con un sorriso “Chissà cosa le sarà successo… Non me ne ha nemmeno parlato…”

Mi giro verso Liu, che non sembra essersi accorto di nulla, con uno sguardo un po’ triste, per poi riguardare la foto “Forse è morta…”

Guardo ancora per un bel po’ quell’immagine ed ora quei sorrisi così felici mi fanno nascere una grande tristezza nel cuore

Dopo un bel po’ di tempo mi decido a cambiare foro e quella dopo mi lascia senza parole…

Quelli nella foto sono un uomo ed una donna, ma non si tratta ne di Liu, ne i Jeff, ne della ragazza di prima, quelli, per quanto di circa dieci anni più giovani li riconosco subito, sono i miei genitori…

Guardo la foto con gli occhi sbarrati “Come diamine può avere una foto dei miei genitori?!” mi rigiro di nuovo verso di lui “Forse l’ha presa mentre investigavano su di me?” mi dico ma so che non è la risposta giusta…

La fisso per parecchio tempo, mi mancano anche loro…

Ho cercato in questi anni di eliminarli dalla mia mente, non sto davvero correndo dietri i morti, ma corro via da loro perché ho paura di affrontarli; e questo è anche peggio (sono una fifona…)

Sposto anche questa foto per guardare quella dopo, quest’ultima non sembra troppo vecchia; Liu sorride un poco e porta sulle spalle una bambina piccola, avrà più o meno 4 anni, la guardo un poco sorridendo.

La bambina sembra divertita e sembra che in quel momento stesse ridendo a crepapelle; ha i capelli neri lunghi ed un po’ mossi, al carnagione è chiare un po’ pallida, ha un cappello di paglia un po’ troppo grande ed i suoi occhi-

 

Spalanco i miei di occhi e mi muore il sorriso, “o mio dio…” i suoi occhi sono…… sono rossi

Fisso la foto per vari e lunghi minuti con la mente completamente svuotata

 

< Iris ma che sta- > sento Liu avvicinarsi e salto appena girandomi verso di lui scioccata

< Liu ma chi- > il suo sguardo è abbastanza arrabbiato e mi leva le foto di mano < Ti hanno mai detto che frugare nei cassetti degli altri non è educato? > mi dice con voce un po’ rabbiosa, ma io non lo ascolto emi alzo prendendogli un polso

< Ok scusa ma non ti sembra di dovermi spiegare qualcosa cosa? > gli chiedo alzando appena la voce

< Non sono cose che ti devono riguardare > mi dice in tono freddo guardandomi arrabbiato, ciò mi fa scattare una grande rabbia dentro e senza volerlo gli stringo di più il polso

< Non mi devono riguardare? Mi pare che se vedo una foto dove ci sono io ovviamente mi riguarda!  > chiedo alzando ancora a voce

< Vuoi saperlo così tanto? Bene allora ti dirò, sazierò questa tua curiosità! > mi dice in tono rabbioso divincolandosi dalla mia presa  < I tuoi “genitori” facevano parte della CPHS ed è per questo che ti hanno adottato; per studiare un’Henko ecco perché, lavoravamo insieme a questo studio >

Lo fisso ed in questo momento mi sento in un turbine di emozioni: rabbia, stupore e tristezza tanta tristezza…… voglio piangere…

Lo vedo fare un sorriso amaro e cattivo < La verità non è sempre così bella è? Dovresti smetterla di cercarla così disperatamente, ogni tanto è meglio rimanere nell’ignoranza > mi dice tornando ad avere un tono freddo ed un’espressione fredda 

Lo fisso per vari minuti senza parole lasciando uscire un piccolo lamento involontario dalla gola, abbasso lo sguardo ed esco dalla stanza veloce senza guardarlo più in faccia

 

“Perché continua a cadermi sempre tutto addosso quando le cose invece sembrano andare bene?”

 

 

  Esco dall’edificio “Ho un assoluto bisogno di calmarmi…” mi dico e mi avvicino a passo veloce al cancello sotto gli occhi di qualche “studente” che sta lì fuori

Mi arrampico sul cancello facilmente e mi butto dall’altra parte per poi dirigermi nella foresta con sempre un passo veloce; solo quando avverto la rassicurante ombra degli alberi mi calmo un poco e rallento continuando però a camminare fino ad arrivare dove la foresta è più fitta

 

Lì mi accuccio sotto ad un albero e sospiro (la verità fa male è?); mi rannicchio ed inizio a sentire una rabbia mista a tristezza riempirmi il cuore come se ce l’avessero affogato a forza.

Piango.

Per l’ennesima volta cado in un lungo pianto lasciando che la mia mente si svuoti e solo quando si svuota del tutto riesco a smettere di piangere.

 

Ora guardo le foglie degli albere che nascondono il sole che inizia a scendere, non penso più a nulla e non voglio pensare più a nulla ora voglio solo che i miei pensieri si fermino, che le sue parole non girino più nella testa e che nessuna immagine mi ritorni in mente…

Il vento leggero scuote un po’ gli alberi e chiudo gli occhi mentre so di no essere più sola adesso

< Che vuoi Jane? >

 

 

Ok ora dopo avervi depresso un poco ed avervi lasciato con il solito finale vi spiego le avventure dell’autrice XD

In poche parole mi sentivo troppo in colpa a lasciarvi così visto che ora inizia il pezzo figo della storia (potete prendere infatti tutti questi cap come solo un’introduzione)

E il fatto era che le idee principali le avevo, sapevo come farlo finire ed altre cose che succederanno più avanti già le avevo programmate, il problema stava in questo pezzo qui e molti altri vuoti nella storia o comunque pezzi di cui non ero sicura…

Perciò vi ho detto che avrei bloccato la storia, pensavo mi ci sarebbe voluto molto più tempo a riorganizzarla

Ma non è stato così ^^””””

Mi sentivo così in colpa che ci ho pensato tutta la sera e anche tutta la notte (infatti non ho dormito XD)

E la mattina mi fremeva così tanto di scrivere che mi sono fiondata su BEN (è il mio pc si chiama BEN si ^w^)

Quindi in pratica è successo questo e sia per impegni (festa di mia cugina dei 18 anni, quadri a scuola ecc.) sia perché non ero ancora sicura del cap non ho pubblicato fino ad oggi

Be’, andando a concludere, spero che il cap vi sia piaciuto e non aspettatevi che aggiorni troppo presti perché sto un po’ incasinta con un’altra delle mie storie (Hans)

Alla prossima

Holyland =w=

   
 
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