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Autore: Em_    23/06/2015    3 recensioni
Elena Gilbert è una specializzanda in chirurgia del primo anno. Suo padre è il primario e anche sua madre lavora lì.
Qui ritrova i suoi vecchi compagni e amici e scopre con gioia che saranno i suoi nuovi colleghi.
Tutto sembra andare bene finché, la sera del ricevimento per i nuovi arrivati, compare qualcuno dal passato di Stefan ed Elena.
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Dal testo: «Ehi, Stefan? Terra chiama Stefan!» gli dico ridacchiando.
Lui sposta lo sguardo più in là e non mi guarda. «Damon.» dice freddo.
«Ciao fratellino.» risponde sarcastico l’uomo.
Aspetta, cosa? Quel Damon? Il fratello che se n’è andato quando avevamo dieci anni? Che cavolo ci fa qui? Non si fa vedere da sedici anni ed ora si presenta nel nostro luogo di lavoro?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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21. È il nostro momento

 

Forse sto sognando perché non posso davvero credere a ciò che accadrà questa mattina, sì, probabilmente sto delirando è impossibile che sia realmente arrivato il giorno del mio matrimonio. Elena Gilbert si sposa? Chi l’avrebbe mai detto. Negli anni passati avrò avuto si e no due ragazzi e adesso sto per sposarmi. Continuo a fissare il soffitto della mia camera in attesa di una visione divina o qualcosa di simile, sto realmente per diventare la moglie di Damon Salvatore? Non dovrebbe essere proprio oggi, non ho nemmeno scritto le promesse! Lavoro troppo per pensare anche a queste cose, dopo l’esame (che ho superato brillantemente) ho solo pensato alla chirurgia e a nient’altro. Caroline è l’addetta all’organizzazione del mio matrimonio, come minimo avrebbe dovuto avvertirmi. Sposto lo sguardo dal soffitto alla mia sveglia sul comodino, sono le cinque del mattino ed io non ho chiuso occhio nemmeno per un secondo. Perfetto, andrò all’altare con delle occhiaie meravigliose! Magari dovrei rimandare la cerimonia… No, Damon mi ucciderebbe e Caroline gli darebbe una mano a farlo. Riemergo dai miei pensieri quando vedo la mia porta spalancarsi, alzo la testa per capire chi diavolo sia a quest’ora: Bonnie. C’era d’aspettarselo, Care l’avrà reclutata per iniziare i trattamenti di bellezza che precedono le nozze. Da quando si è trasferita da Klaus con Chris casa nostra è diventata davvero silenziosa, anche troppo a volte, sono contenta che Lexi abbia accettato di essere una nostra coinquilina o non ce l’avremmo fatta con l’affitto in questi mesi. Probabilmente presto me ne andrò anche io, insomma marito e moglie dovrebbero vivere nella stessa casa no?

«Ehilà, sposina!»

«Bonnie, sono le cinque. Ti prego.» le dico nascondendo la testa sotto il cuscino.

«Ti ho preparato la coazione, tra mezz’ora arriva Caroline.»

«Scusa? Mi sposo alle dieci non alle sei!» ribatto sbuffando.

«Elena, siamo le tue migliori amiche sappiamo bene che non hai scritto le promesse.»

Beccata sul fatto «E va bene, mi alzo!»

Insieme alla mia amica mi reco molto lentamente in cucina e mangiucchio qualcosa qua e là, stranamente mi si è completamente chiuso lo stomaco e non riesco a buttare giù nulla. Preferisco così piuttosto che rischiare di vomitare sul vestito. Amo troppo quell’abito per rischiare di rovinarlo.

«Ansia da matrimonio?» mi domanda affettuosamente.

«No! Okay, sì un po’.» ammetto.

«Non credo tu debba averne, Damon ti ama e tu ami lui. Non ti ho mai vista così felice con qualcuno, Elena.»

«Hai ragione, lui mi rende davvero felice. Ma sai, il matrimonio…»

«Capisco, capisco. Vedrai che andrà alla grande, ricordati che Miss Wedding Planner ha organizzato tutto alla perfezione.»

«Dio, se non ci fosse stata Care non so dove sarei ora!» le dico ridacchiando.

«La maternità ha dato i suoi frutti!»

Due ore e mezza dopo finalmente ho concluso le mie promesse, sono soddisfatta nonostante le abbia scritte veramente all’ultimo minuto. Ci siamo spostate tutte e tre a casa dei miei genitori, papà mi ha lasciato il suo studio che useremo come sala trucco e capelli. Lexi si è offerta di sistemarmeli visto che sua madre fa la parrucchiera ed io ho accettato, sono certa che faranno tutte un ottimo lavoro con me.

«Okay, Elena, ci siamo. Ora ci mettiamo all’opera e poi ti aiutiamo ad infilare il vestito.» mi dice Caroline super entusiasta.

«D’accordo. Mi affido a voi.»

 

[…]

 

Vago per la casa in preda all’ansia, tra poche ore sarò un uomo sposato, un marito. Ancora non ci credo, ci siamo, è arrivato il gran giorno. Mi fermo a fissare il mio smoking appeso in parte a quello di Stefan. Elena sarà mia moglie, la mia donna, la mia compagna per la vita, e spero, la mamma dei miei figli. È difficile per me credere che mi stia accadendo una cosa tanto bella, ricordo ancora la terribile infanzia che ho avuto a causa di mio padre. Credevo mi avesse rovinato per sempre e invece non appena ho incontrato Elena mi sono ricreduto, lei mi ha visto per quello che sono realmente, mi è stata vicina e mi ha aiutato a rimarginare vecchie ferite, mi ha fatto ricongiungere con Stefan e, forse, è la cosa per cui le sono più grato. Non ho mai creduto all’amore a prima vista, all’anima gemella, sono un chirurgo e viviamo nella realtà, ma lei è stata ed è tutt’ora la mia salvezza. Sapere che ha accettato di starmi accanto per il resto della sua vita mi riempie di gioia.

«Nervoso?»

Mi volto di scatto e vedo Stefan sorridermi «E chi non lo sarebbe?»

«Avanti, Damon, affronti cose più difficili ogni giorno con il lavoro che fai, che sarà mai dire “sì” davanti ad un pastore e a centinaia di persone?» mi chiede ironico.

«Fratellino, da quando sei spiritoso?»

«Lo sono sempre stato, così mi offendi.» risponde mettendo il broncio «Adesso muoviti, infila quello smoking e andiamo.»

«È già ora?» chiedo tentando invano di nascondere l’ansia.

«Sì, fratello.» afferma lui con un sorrisetto compiaciuto.

Mi vesto il più lentamente possibile, faccio fatica persino ad allacciare i bottoni della camicia nel modo corretto tanto che mi scappa più di un’imprecazione. Sento mio fratello ridere appoggiato alla porta della mia stanza, poi si avvicina e mi da una mano con la cravatta e con la giacca. Grazie a dio ce l’ho fatta, ora sono ancora più sicuro ce questo sarà il primo ed ultimo matrimonio, troppo stress. Saliamo in auto poco dopo, c’è Alaric alla guida e in parte a lui Klaus, entrambi continuano a prendermi in giro facendo stupide scommesse su chi piangerà per primo. Dovrei trovarmi dei nuovi amici questo è certo.

La chiesa è stracolma di persone, sono già tutti seduti e aspettano solamente che Elena faccia il suo ingresso insieme a suo padre. Ho chiesto a Stefan di essere il mio testimone, non avrei potuto domandarlo a nessun altro. Lui è mio fratello e voglio che sia lui a starmi vicino in un giorno del genere. Dall’altra parte ci sono Bonnie, Caroline e Lexi come damigelle, devo ammettere che Barbie si è data da fare, è tutto piuttosto suggestivo persino loro tre le trovo carine. Poi finalmente iniziano a suonare la marcia nuziale, né io né Elena la volevamo in realtà, ma Caroline ha insistito ed abbiamo accettato a malincuore. Le grosse porte in legno della chiesa si spalancano, tutti si alzano in piedi mentre Elena e suo padre fanno il loro ingresso. Rimango folgorato dalla splendida donna che sta percorrendo pian piano la navata, dire che è bellissima è riduttivo. Porta i capelli raccolti con una ciocca che le cade appena davanti all’orecchio, non è troppo truccata ma quel poco la rende molto raffinata. Non ci capisco niente di abiti ma quello che indossa è meraviglioso, le sta a pennello, ha una bella scollatura che però non sfocia nel volgare e le mette in mostra leggermente il seno. Il corpetto la fascia divinamente facendo risaltare il suo fisico pressoché perfetto. In poche parole non credo vedrò mai qualcuno più bello di Elena in questo istante. Il dottor Gilbert la lascia sull’altare difronte a me baciandole piano il capo, lei si volta e mi sorride facendo scomparire il nervosismo che avevo addosso.

«Signore e signori, siamo qui riuniti quest’oggi per celebrale il matrimonio di Damon ed Elena…»

«Mi scusi, non è che potrebbe affrettare leggermente le cose, sa, non so quanto potrò resistere.» lo interrompe Elena facendo ridacchiare tutti i presenti.

«Come vuole, signorina.» sorride il pastore «Bene, allora potete scambiarvi le promesse. Damon, cominci pure.»

Prendo un respiro profondo e cerco di concentrarmi «Elena, non starò qui a dirti che ti amo, che sei l’amore della mia vita, perché queste cose già le sai. Oggi voglio confidarti quello che ho sempre pensato dal momento in cui ti ho stretto la mano in quel cantiere. Sei una donna meravigliosa, forte, bella, simpatica, gentile tutte cose che io non ero mai stato, prima di te ero perso, credimi, lo ero davvero e tu mi hai letteralmente salvato. Ti prometto che d’ora in poi sarò al tuo fianco per qualunque cosa, ti sosterrò, ti amerò e ti aiuterò fino alla fine dei miei giorni. Oggi comincia la nostra vita insieme e non vedo l’ora.» concludo.

Lei si asciuga piano le lacrime e sorride «D’accordo, sarà difficile essere al tuo livello lo ammetto. Confesso che le promesse le ho scritte stamattina, e sì, lo so di essere una pessima sposa ma prometto di non essere una pessima moglie. Damon, da subito tra noi è scattato qualcosa, lo sapevo fin dall’inizio che saremmo stati legati in un modo o nell’altro. Tu mi hai salvato la vita e non metaforicamente, mi hai ascoltata e capita quando nessun altro lo avrebbe fatto, hai lasciato che prendessi le mie decisioni e non mi hai mai imposto nulla, io credo che ogni relazione dovrebbe essere così. La nostra è sempre stata… Spontanea? Si può dire? Non credevo possibile amare qualcuno in questo modo ma è capitato e non potrei esserne più felice. Sei la mia persona.»

Ci è mancato poco che piangessi anche io, le sue parole mi hanno toccato in una maniera che non posso neanche spiegare. Questa donna difronte a me sarà mia moglie tra pochi minuti e come ho detto poco fa, non vedo l’ora.

«Quindi, Damon Salvatore, vuoi tu prendere Elena Gilbert come tua sposa, amarla e onorarla finché morte non vi separi?»

«Lo voglio!» e infilo al dito l'anello d'oro bianco ad Elena.

«Vuoi tu, Elena Gilbert, prendere Damon Salvatore come tuo sposo, amarlo e onorarlo finché morte non vi separi?»

«Lo voglio!» e lascio che sia lei a mettermi la fede.

«Per il potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie! Può baciare la sposa!»

Quasi non aspetto la fine del discorso, prendo il viso di mia moglie tra le mani e la bacio assaporando le sue labbra. Tutta la gente presente applaude, Elena scoppia a piangere ed io le sorrido divertito dalla scena. La prendo per mano ed insieme percorriamo la navata, siamo una famiglia adesso, sempre e per sempre.





Angolo autrice
I'm back! :)
E' il giorno del matrimonio, finally! ** sia Damon che Elena sono molto agitati tanto che lei pensa di esserselo sognato ahah
Ho voluto spiegare le cose dal punto di vista di entrambi e spero vi sia piaciuto! Le promesse sono state un po' particolari e non le classiche dove si dice solo che ci si ama e bla bla bla.
Ora sono effettivamente una famiglia, che accadrà d'ora in avanti...?

Grazie a voi che avete sempre tempo di recensirmi, aspetto con ansia i vostri pareri! :)

Alla prossima,
Anna

   
 
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