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Autore: LorasWeasley    23/06/2015    4 recensioni
AU [solangelo]
“Mentre pensava a queste cose dalla bocca di Nico, però, uscirono ben altre parole – Perché non mi baci?”
...
“Il moro fece scorrere le mani lungo tutto la sua schiena per poi immergerle nei suoi lunghi riccioli biondi, li afferrò e senza un minimo accenno di gentilezza tirò per fargli scostare leggermente il viso dal suo.
Lasciò quel tanto di spazio che bastava tra le loro labbra per sussurrargli – Resto comunque innamorato di Percy.”
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Quasi tutti, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nico dormì per tutto il giorno successivo, svegliandosi il mattino dopo verso mezzogiorno.
Si alzò dal letto e stiracchiandosi si avviò in cucina, aveva abbastanza fame.
Sentì delle voci provenienti da quest’ultima stanza e una volta entrato trovò Frank, Jason, Percy, Annabeth e Leo che parlavano.
Quando notarono la sua comparsa quasi lo assalirono.
-Ci hai fatto preoccupare un sacco!- Gli disse Annabeth mentre lui si guardava intorno.
-Cerchi qualcuno?
Domandò Jason scrutandolo.
-Cosa? No io, ehm pensavo che … no, niente.
Frank lo tolse dal suo impaccio annunciandogli che Hazel, Piper e Calypso erano andate a comprare qualcosa da mangiare, Annabeth non era andata insieme alle altre ragazze perché quando lei e Percy li avevano raggiunti a casa di Nico loro erano già andate.
-Calypso?
Chiese Nico scettico.
-Ehm…- Leo parlò per la prima volta da quando Nico era entrato in stanza – Forse dobbiamo parlare …- Non lo guardava negli occhi e disse tutto quello con una mano tra i riccioli scuri.
I due ragazzi andarono in terrazza e Leo iniziò a raccontare a Nico tutto quanto, di quello che gli aveva spiegato Calypso, che lei non c’entrava nulla, di Rachel e tutto il resto.
In tutto questo aggiunse tutta la sua scorta di “mi dispiace” e “chiedimi qualsiasi cosa per farmi perdonare”.
Alla fine Nico non riuscì più a sopportare quella situazione e fermò Leo mettendogli una mano sulla spalla.
-Leo, non ce l’ho con te. Tranquillo.
-Sicuro? Non hai intenzione di uccidermi di notte o qualcosa del genere?
Nico alzò gli occhi al cielo esasperato – Ti sembro così spaventoso?
-Sinceramente? Si.
A quel punto si sentì la porta di casa aprirsi portando con se un fantastico odore di pizza.
Quando Hazel notò il fratello fece un urletto e lasciando a terra l’enorme latta che si stava trascinando gli corse incontro abbracciandolo. Se Nico non l’avesse presa al volo sarebbero rotolati tutti e due a terra.
Hazel iniziò a parlare dicendo cose come “mi hai fatto preoccupare un sacco” e “fallo un’altra volta e ti uccido”, ma Nico non la stava ascoltando concentrato sulla latta che la sorella aveva lasciato a terra.
-Hazel … cos’è quella?- Chiese cauto.
-Mi dispiace Nico, io ho provato a persuaderla a non farlo, ma non ce l’ho fatta- Rispose Piper mentre posava due enormi scatoloni di pizza sul tavolo – Oh ciao Annabeth! Ci siete anche tu e Percy … va bè credo che dovrebbe bastare per tutti la pizza.
-Hazel non dirmi che è quello che penso.- Disse a quel punto Frank.
-Oh si!- Rispose invece la ragazza tutta contenta – Però alla fine ho optato per l’arancione e non per il viola, per una casa a mare ci sta meglio, no?
-Qualcuno mi spiega?- Fece allora esasperato Nico.
Tutti erano già seduti, chi a tavola, chi a terra vicino la porta della terrazza, chi nel divano e avevano già iniziato tutti a mangiare. Nico seguì il loro esempio prendendo una fetta di margherita con le patatine e sedendosi su una sedia di plastica mentre, finalmente, Frank rispondeva alla sua domanda.
-Tua sorella si è messa in testa di pitturare la casa! Non credevo però che facesse sul serio …
-Oh insomma qual è il problema?- Mise su un falso broncio.
-Oh niente tesoro, eccetto il fatto che rimarremo chiusi qui dentro per una settimana a scioglierci dal caldo quando abbiamo il mare a due passi.
-Ma saremo in compagnia! Loro ci aiuteranno tutti! Giusto ragazzi?
-Io e Calypso abbiamo già un altro impegno.
-Io mi devo allenare per le gare di pallavolo.
-Io per la serata di giorno 27.
-Io devo studiare.
-Io ho aderito a un club per salvare le tartarughe marine, sarò molto impegnato.
Subito dopo che Percy se ne uscì con quella scusa scese il silenzio, poi tutti scoppiarono a ridere, anche Nico riuscì ad abbozzare un mezzo sorriso.
Continuarono a mangiare chiacchierando tranquillamente, quando la conversazione si spostò su un argomento che a Nico non andava molto a genio.
-Ti ricordi come ti fissava la scorsa estate? La odio proprio quella Drew.- Disse acida Piper buttando giù un sorso di birra rubata al suo ragazzo, per poi storcere la bocca disgustata.
Jason ridacchiò – Oh si, ricordo perfettamente quando a ferragosto le stavi per staccare tutti i capelli.
-I suoi capelli ringraziano che quest’anno abbia cambiato vittima. Come si chiama quel ragazzo nuovo?
-Will Solace- rispose prontamente Annabeth. Percy le lanciò uno sguardo gelido, lei sembrò non accorgersene.
-Oh si, lui, povero ragazzo, qualcuno dovrebbe avvertirlo di che razza di arpia sia Drew. Non l’ho visto in giro con altre ragazze, magari è seriamente interessato a lei … e sappiamo tutti come tratta le sue conquiste.
-Non è interessato a lei.
Si lasciò sfuggire Nico, molto probabilmente era l’unica frase che avesse detto durante tutto il pranzo.
-E tu che ne sai?- Era stato Percy a parlare.
Per poco Nico non si strozzò con il pezzo di pizza che stava mangiando. Ma perché aveva parlato? E ora cosa rispondeva? “Oh bè, non è il suo genere visto che scopiamo frequentemente”.
Assolutamente no.
Iniziò a balbettare qualcosa quando Leo, involontariamente, venne in suo aiuto.
Se Nico avesse avuto qualcosa da perdonargli per quella frase l’avrebbe fatto sicuramente.
-Malcolm l’altro giorno mi ha fatto intendere che è cotto di Drew, quindi penso che a Will non interessi essendo il suo migliore amico. Qui l’unico da avvertire è proprio Malcolm.
-Esattamente.
A quel punto Nico decise che non avrebbe più aperto bocca.
Quando finirono di mangiare Leo, Calypso, Percy e Annabeth andarono via, Jason, Piper e Frank parlavano animatamente, mezzi sdraiati nel divano, dell’ultima partita che Jason aveva giocato a pallavolo.
Nico stava mettendo via la spazzatura quando Hazel lo raggiunse in cucina portando le posate sporche che avevano utilizzato.
-Allora- iniziò poi con un tono che a Nico non piaceva per nulla.
-Sapevi che Will Solace è rimasto qui a controllarti tutta la notte, dopo che sei svenuto?
Nico non rispose per qualche secondo poi annunciò –Sai Hazel, credo di aver bisogno di una bella passeggiata. Aria fresca, devo sgranchire le gambe visto che dormo da due giorni.
La ragazza sorrise, come se sapesse più cose lei che tutti loro li dentro.
Prima però che il fratello uscisse dalla cucina gli disse tranquillamente – Salutamelo.
 
Will gli venne ad aprire dopo diversi minuti.
Non si aspettava di ritrovarsi davanti Nico, lo si poteva benissimo capire dalla sua espressione.
-Sai Will? Non sono molto bravo in queste cose ma sono abbastanza sicuro che se vuoi avere una carriera come dottore non dovresti andare in giro a spaccare il naso alle persone per poi minacciarle di morte.
Will sorrise, poi circondò le spalle del moro con le braccia stringendolo forte.
Nico restò immobile, pietrificandosi, poi lentamente alzò un braccio e circondò il bacino del biondo.
Alla fine si lasciò andare completamente all’abbraccio del ragazzo, ripetendosi che per una volta poteva anche permetterselo.
  
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