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Autore: Love_My_Spotless_Mind    23/06/2015    1 recensioni
Una storia sospesa tra presente e passato, divisa tra l'adolescenza e l'età adulta, ricca di riflessioni e sentimenti. Lasciatevi conquistare dall'amore, anche se sembra nascondersi dietro indecifrabili parole o sorrisi pieni di timori.
#KenHani #Exid #Hani #Vixx #Ken
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ken, Ravi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(( A poco a poco il mondo veniva verso di me ))





23 maggio 2015,
 
Jaehwan era appena uscito dall’ufficio in cui lavorava da quando si era laureato. Era sempre stato un ragazzo studioso, faceva parte della sua indole impegnarsi fino allo sfinimento in qualcosa a cui teneva. Nella sua vita aveva sempre messo passione ed impegno in qualsiasi attività e questo non lo aveva sempre ripagato. Nonostante la sua buona volontà aveva ricevuto diverse delusioni in campo lavorativo, questo lo aveva spesso fatto sentire abbattuto ma nonostante tutto non si era mai arreso.
Adesso aveva un lavoro sicuro che sotto molti punti di vista lo appagava. Grazie a quell’occupazione era riuscito a comprare un bell’appartamento abbastanza spazioso e non troppo distante dal centro città. Si stava avvicinando a quell’equilibrio tanto desiderato e ricercato nella sua intera esistenza, finalmente esso non gli appariva più così distante.
Entrare in metropolitana era una vera sofferenza, anche se il tragitto fino alla fermata interessata durava appena cinque minuti per lui si trattava di un periodo interminabile, restando immobile tra troppe persone accaldate, costretto a sentire un’insopportabile odore di sudore che fin troppo spesso gli restava nel naso anche una volta sceso. Ma questa volta la fortuna aveva voluto che un posto fosse libero quindi gli fu concesso di sedersi. Tirò un sospiro di sollievo, ad essere così alti ci si stancava facilmente a stare in piedi per troppo tempo, tra tutta quella folla di persone stanche dopo un’intensa giornata di lavoro.
Iniziò a pensare a che cosa gli sarebbe piaciuto fare una volta arrivato a casa. Già si pregustava il sapore di una bella birra ghiacciata, stando seduto di fronte alla tv, dopo aver fatto una doccia rinfrescante che gli avrebbe fatto scivolare lungo il corpo la stanchezza di quella giornata. La tranquillità delle sue fantasie venne interrotta dallo squillo del telefono che inizialmente non aveva nemmeno riconosciuto. La suoneria di Jaehwan era una canzone che andava molto di moda in quel periodo, movimentata ed allegra, tanto che gli trasmetteva ogni volta la voglia di canticchiarla.
A chiamarlo era  Wonsik, il suo collega di lavoro.
-Pronto? – sussurrò Jaehwan domandandosi perché l’amico gli avesse telefonato.
-Hyung, per fortuna hai risposto! Questa sera dovrei portare la mia donna da qualche parte, conosci un posto carino? –
Wonsik si frequentava con una donna molto più grande di lui, Jaehwan non l’aveva mai vista ma grazie agli svariati racconti dell’amico se n’era fatto una certa idea. Erano due personalità molto differenti che a una prima occhiata sembravano non avere nulla in comune. Però il suo amico sembrava tenerci molto a quella relazione.
-Con le tue intenzioni faresti molto prima a portarla a casa tua. – scherzò Jaehwan conoscendo fin troppo bene l’amico.
-Se non abitassi in un monolocale ci avrei già pensato. – rispose all’altro capo il ragazzo – Va bene, se non ne conosci improvviserò. Domani ti racconterò tutto. –
-Sono così curioso che non dormirò questa notte. –
-Lo sapevo. –
Quando la telefonata si concluse dalla tasca della giacca a vento di Jaehwan scivolò un libro. Si trattava di un volume che aveva acquistato qualche anno prima, non ricordava nemmeno più dove e che aveva ritrovato casualmente proprio in quella mattina, mentre riordinava i cassetti dell’ufficio. Quando lo aveva letto per la prima volta aveva continuato a pensare intensamente a qualcuno, una persona che non vedeva più da molto tempo. I libri più belli, i film più commuoventi, le canzoni più significative gli infondevano immediatamente una sensazione di nostalgia rivolta proprio a quella persona che la vita aveva condotto lontano da lui.
Di tempo ne era passato parecchio, forse era arrivato il momento di allontanare quella nostalgia senza senso, peccato che il tempo continuasse ad agire secondo regole proprie, infischiandosene del passare degli anni.
Era immerso in quei pensieri, galleggiava tra i ricordi tiepidi come può esserlo il mare in una sera d’estate, verso il tramonto, quando improvvisamente il treno si fermò alla stazione a cui Jaehwan avrebbe dovuto scendere. Si alzò in piedi, aveva il libro stretto tra le mani. I pensieri riguardanti quella persona avevano smesso di tormentarlo finché quel libro non era ricomparso sotto i suoi occhi. Voleva allontanare quella persona di nuovo, continuare a riflettere sul passato era del tutto inutile. Il libro venne lasciato sulla sediolina di plastica della metropolitana, Jaehwan si apprestò a scendere, fra poco le porte si sarebbero chiuse e lui non aveva tempo da perdere.

“Durante il liceo era un ragazzo normale come tanti altri. Era la seconda fase della mia esistenza: un processo evolutivo che mi aveva portato ad abbandonare l'idea di essere diverso, per poter diventare una persona normale. A un occhio attento non sarebbe sfuggito che, in realtà, ero solo un adolescente pieno di problemi. Ma quale ragazzo di sedici anni non ne ha? Sentivo che stavo avvicinandomi a poco a poco al mondo e che il mondo veniva verso di me.”

 
  
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