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Autore: Aurora_Argentea    13/01/2009    9 recensioni
Appena gli occhi nivei di Hinata scorsero l’ampia schiena del ragazzo allontanarsi, sentì l’obbligo di rincorrerlo come un cane obbediente avrebbe fatto col proprio padrone.
Invece rimase immobile; senza fiato, mentre il cuore accelerava i battiti a dismisura.
[...] Storse il naso infastidita dal suo stesso comportamento, e trasse un sospiro nuovamente, mentre infilava il regalo nell’armadietto di metallo.
Sul suo volto si dipinse lentamente un insolito sorriso divertito. In fin dei conti era solo una sconfitta: l’ennesima dannatissima sconfitta.
[Sasu-Hina] [Accenni Sasu-Hina-Naru]
Ripubblicata su questo nuovo account. E questa volta ho intenzione di continuarla<3.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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A tutte le Black Cats<3

Prologo


Appena gli occhi nivei di Hinata scorsero l’ampia schiena del ragazzo allontanarsi, sentì l’obbligo di rincorrerlo come un cane obbediente avrebbe fatto col proprio padrone.
Invece rimase immobile; senza fiato, mentre il cuore accelerava i battiti a dismisura.
Il suo sguardo ricercava quasi ossessivamente la figura atletica di lui perdersi nella folla di studenti che gremiva il corridoio della scuola.
Sospirò affranta, conscia che non avrebbe trovato il coraggio per spezzare quella sottile barriera dell’imbarazzo che la intralciava costantemente.
Quasi come se fosse una valvola di sfogo, strinse al petto il pacchetto regalo, chinando lo sguardo e appoggiandosi al proprio armadietto.
Ironico come amasse e detestasse allo stesso tempo il 23 Luglio.
Era in quel giorno in cui si concentravano le sue speranze di avvicinarsi all’Uchiha per consegnargli il regalo che con tanta cura aveva preparato per lui. Contemporaneamente però, era uno di quei giorni in cui era impossibile avvicinarlo.
Era una giornata pateticamente affine a S. Valentino; dove la maggior parte delle ragazze, folgorate dalla bellezza splendente di Sasuke, gli confezionavano regali inutili malgrado non lo conoscessero nemmeno.
Hinata Hyuga, una delle poche che lo conoscesse veramente, era l’unica a non riuscire a trovare il coraggio per consegnargli la sorpresa.
Storse il naso infastidita dal suo stesso comportamento, e trasse un sospiro nuovamente, mentre infilava il regalo nell’armadietto di metallo.
Sul suo volto si dipinse lentamente un insolito sorriso divertito. In fin dei conti era solo una sconfitta: l’ennesima dannatissima sconfitta.
Ad Hinata Hyuga Sasuke piaceva da sempre. Da quando le loro famiglie aristocratiche li avevano presentati un 23 Luglio di parecchi anni prima.
I loro genitori li avevano quasi da sempre obbligati a frequentare gente del medesimo rango, per questo Hinata era una delle poche a conoscere, capire ed apprezzare davvero tutto dell’Uchiha.
Non era come le altre ragazze. Non le interessava solo l'aspetto esteriore: lei in Sasuke vedeva molto, molto di più.
“Sas’ke-kun! Sas’ke-kun!!” All’udire il nome del ragazzo, Hinata si voltò improvvisamente, in un movimento dannatamente meccanico, dettato dall’inconscio.
Scorse Sakura Haruno avanzare rapidamente fra la folla di studenti intenti ad uscire dall’edificio, sventolando a mo’ di bandiera un pacchettino rosa confetto.
La mora strinse i pugni: l’ennesima stupida che non sapeva affatto che Sasuke detestava il rosa.
Chiuse con veemenza l’armadietto, intenta ad osservare l’Uchiha che inaspettatamente era andato incontro alla ragazzina con fare annoiato.
Le gote di Hinata si tinsero di un rosso acceso, mentre osservava la magnifica figura di Sasuke avvicinarsi a quella esile di Sakura.
Erano entrambi lì, davanti ai suoi occhi che fissavano scioccamente la scena.
“Cosa c’è, Sakura?” Le si rivolse col suo consueto fare scocciato: espressione apatica celata in parte dai capelli corvini che ricadevano lisci e dritti sul volto eburneo .
La ragazza ostentò un sorriso dannatamente sicuro di sé, mentre gli porgeva con apparente disinvoltura il regalo.
“Tanti auguri, Sas’ke-kun!” Rise a fior di labbra, mentre arricciava un ciuffo roseo attorno alle dita, emozionata.
Hinata osservò appagata le labbra immacolate del ragazzo incresparsi in una smorfia sdegnata.
“Mi stupite sempre di più.” Proferì accigliato mentre scartava il pacchetto rosa. “Sembrate essere fatte con lo stampino: tu, Ino e persino Karin.” Sospirò amareggiato scoprendo nell’involucro di carta una barretta di cioccolato a forma di cuore.
Sakura lo guardò sconcertata quando lui le restituì nelle mani il regalo. Hinata sorrise eccezionalmente sarcastica.
“Non sopporto il rosa. Ripudio i cuori. Sono intollerante al cioccolato.” Il viso dell’Haruno si contrasse in una smorfia di dolore, ed Hinata ne provò compassione, immedesimandosi nella medesima scena.
Distolse lo sguardo, quasi intimorita dalla sola ipotesi di vedere quella sciocca ragazzina disperarsi.
In fin dei conti non le piaceva affatto come Sasuke trattasse le sue spasimanti.
“Non… lo sapevo, scusa.” Inaspettatamente, la ragazza sorrise. “Allora posso farti un altro regalo.” Fu questione di un attimo: la mora non ebbe tempo di volgere altrove lo sguardo che vide quella sfacciata dell’Haruno avvinghiarsi al collo di Sasuke.
Le gote rosse di Hinata impallidirono rischiosamente, diventando di un candore quasi diafano. Moltissime altre studentesse si turbarono nelle loro magnifiche divise scolastiche.
Hinata percepì una stretta allo stomaco. Un dolore che non cessò di esistere nemmeno quando Sasuke si staccò con prepotenza dalle labbra di Sakura, allontanandola.
“Perché?! Cosa c’è che non va ora?!” Strepitò la rosa furiosa, sotto gli occhi di tutta la scuola.
Il moro ammutolì spiazzato, guardandosi intorno in cerca di sostegno e trovando unicamente sguardi sbigottiti e silenzio.
Poi incrociò lo sguardo di Hinata. Hinata scossa dai sussulti, bianca come un fantasma. Senza indugiare le si avvicinò a gran falcate.
“Scusami, amore.” La mora sbarrò gli occhi sconcertata.
“C-come, s-scusa?” Mormorò lei confusa, mentre lui si voltava verso Sakura ed il resto della scolaresca.
“Guarda: hai fatto piangere la mia ragazza.” La Hyuga sentì un brivido misto a piacere e timore percorrerle la schiena, mentre non ci fu uno sguardo che non fosse arcigno e maligno nei suoi confronti.
Cercò lo sguardo di Sasuke, che in un gesto poco ‘limpido’ le accarezzò i capelli avvicinandosi al suo viso.
“Scusami, Hinata-san: credo che avrò bisogno del tuo appoggio per un po’.”

Fine Prologo.

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Note Autrice
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Uhmma uhmma... Questo primo capitolo della fanfiction l'avevo postato nel mio precedente account Ladykiki, ma visto che ho deciso di trasferirmi in uno nuovo e mi è tornata l'ispirazione per continare Oh Darling, It's not a dream, non mi sono lasciata perdere l'occasione, ripubblicandola qui.^^.
Spero non vi dispiaccia, e spero soprattutto di ricevere qualche recensione. xD
[Questa long-fic era, nel precedente account, un tributo al SasuHina day, e anche se oggi non è né il 23 Luglio, né il 27 Dicembre, lo considero ancora tale^^]
Alla prossima!
With love
Aurora Argentea
  
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