Anime & Manga > Capitan Harlock
Segui la storia  |       
Autore: mizu1979    24/06/2015    9 recensioni
Ambientato nel movieverse di Aramaki un possibile seguito in cui oltre alla Terra forse c'è un futuro anche per il Capitano e la sua secondo ufficiale ... legati da tempo.. dal loro passato...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Un po' tutti, Yuki
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alla fine l’Arcadia fece il suo maestoso ingresso nello spazioporto della capitale di Asila, Asila City, sotto lo sguardo emozionato di Reek, che finalmente vedeva di persona quella corazzata entrata nella leggenda, e lo sguardo decisamente piu’preoccupato di suo padre che, fatto il paragone con le astronavi del suo piccolo esercito, aveva valutato chiaramente che Harlock avrebbe potuto conquistare il pianeta praticamente muovendo solo uno dei tanti cannoni dell’ex Deathshadow numero 4.
Ma erano ben altri i pensieri del pirata spaziale…
Harlock sapeva bene che avrebbe dovuto dare molte spiegazioni agli asilani, affrontare il suo passato e tutte le dolorose ferite che non aveva ancora superato. Inoltre cosi’facendo doveva esporsi al loro giudizio: i suoi compagni pirati avevano capito la situazione ma dei perfetti sconosciuti come avrebbero reagito?
Per gli asilani in effetti fu un vero pugno allo stomaco ascoltare Harlock.
Non era facile accettare che la Gaia Sanction volesse fare della Terra un dominio inviolabile, per renderla inaccessibile a tutti gli esseri umani e non in verità per preservarla.
Non era facile accettare le scelte dell’ex ufficiale della Gaia Fleet: se era comprensibile e anche ammirevole la scelta di disertare e opporsi alle decisioni ingiuste e totalitarie della coalizione sicuramente le azioni successive erano state un po’ troppo estreme!
Come il piano delle cento bombe per i nodi temporali!
La confusione regnava sovrana… di chi fidarsi?
Anche in questo frangente fu Reek a distinguersi: come aveva insistito a mandare il messaggio all’Arcadia qualche tempo prima, cosi’ ora aveva deciso di incitare i suoi compatrioti a vedere la situazione da un altro punto di vista.
“Ma perche’ dobbiamo continuare a perdere tempo su cose avvenute cento anni fa? La Terra ha bisogno di noi adesso, noi viviamo qui e ora, il futuro dipende da noi. Io voglio fare tutto il possibile per creare il mio futuro, guardare avanti, e voglio dare fiducia ad Harlock perche’ nonostante abbia commesso degli errori sono cento anni che continua a cercare un modo per rimediare, nella speranza di far rinascere il nostro pianeta natio!
Nessuno lo ha fatto, neppure noi …che ci siamo accontentati di stare qui tranquilli … “
 
Comincio’cosi’l’inedita collaborazione fra l’Arcadia e Asila con il varo del progetto denominato Neo Terra.
 
Per i pirati il potersi muovere liberamente in una colonia legalmente riconosciuta, senza il timore di venire denunciati o arrestati, rappresento’ una gradita e piacevole novita’. Ben presto pero’cominciarono a sentire una strana ansia dentro di loro ed a provare nostalgia per lo spazio.
Asila City era un posto molto bello in cui vivere, ma le sue piccole dimensioni e le sue convenzioni sociali erano troppo ristrette per persone abituate a vivere nello spazio infinito nella piu’ totale e assoluta liberta’.
Inoltre gli unici autorizzati a trattare con gli asilani erano Harlock, Mime e Yama che dovevano tenere uno stretto riserbo su come proseguivano  gli studi sulla dark metter e questo aumentava la voglia di sapere di Yattaran, Ali e di tutti gli altri che volevano capire cosa gli aspettava, quale sarebbe stato il loro futuro.
A farne le spese in questo frangente fu la povera Key che in virtu’del suo rapporto personale con il Capitano veniva considerata un’interlocutrice informata.
“Dai Key… dimmi qualcosa! Non ci credo che non sai nulla … dividi gli alloggi con il Capitano e non riesco a pensare che non ti dica proprio niente!”
“Yattaran quante volte te lo devo dire? Sara’ Harlock a dirvi tutto al momento giusto e comunque ti ripeto che non ne so molto di piu’neppure io!”
“Uffa quanto sei antipatica! E pensare che siamo amici da cosi’tanto tempo … pero’ puo’ essere che parliate poco quando siete insieme tu e il Capitano.. a proposito: ti ricordo che qui le stanze non sono pressurizzate come sull’Arcadia per cui siate meno rumorosi le prossime volte che lo fate!”
Di conseguenza quando un paio di giorni dopo Harlock, durante la colazione, chiese a Key di radunare tutti perche’nel pomeriggio doveva parlare con il suo equipaggio la ragazza tiro’ un sospiro di sollievo: se fosse andata avanti cosi’avrebbe finito per ammazzare il primo ufficiale che stava diventando peggio di uno stalker becero e molesto!
 
Quando Harlock fece il suo ingresso nella sala riunioni con al suo fianco Yama e Mime il concitato vociare dei pirati si spense immediatamente.
Il primo a prendere la parola fu Yama: il ragazzo spiego’dettagliatamente che erano stati davvero fortunati a trovare la collaborazione di Asila!
Il pianeta disponeva di laboratori molto attrezzati e il personale scientifico era preparato e altamente qualificato. Eppure nonostante gli studi sul fiore raccolto sulla Terra e sulla piccola pianta nata nel vasetto dentro l’Arcadia non si era riuscito a capire quanto la dark metter potesse influire sulla rinascita della vita presente sul pianeta natio.
Gli scienziati infatti pensavano che conoscere questi dettagli poteva aiutare a definire un piano di intervento successivo: se la dark metter era stata fondamentale per la crescita dei quei fiori la si poteva usare per accelerare la rinascita anche di altre specie vegetali, in caso contrario se era stata ininfluente allora forse bisognava studiare un modo per debellarla dalla superficie terrestre.
Mime aveva spiegato tutto quello che conosceva sulla materia oscura, ma purtroppo i dati erano stati comunque insufficienti perche’ l’aliena si era basata sulle conoscenza dei nibelunghi i cui parametri erano molto diversi da quelli terrestri.
“Quindi non si puo’ fare nulla?”aveva chiesto Ali con una smorfia stizzita.
“No ci sarebbe un modo per avere riscontri piu’specifici: tornare sulla Terra e fare gli studi necessari direttamente sul posto!”
A quel punto era stato Harlock a proseguire.
Il Capitano, come prevedibile, confermo’ ai suoi che aveva dato immediata disponibilita’ per questo ritorno al sistema solare scoprendo con molta sorpresa che non sarebbero stati soli. Reek aveva infatti deciso di andare anche lui con una delegazione di rappresentanti di Asila e di altri pianeti della costellazione Mistral interessati al progetto per tentare una mediazione con la Gaia Sanction, proporre una sorta di pace armata o una amnistia nei confronti di Harlock in nome del bene della Terra.
“Ma come potete immaginare” aveva continuato ”non e’ detto che i decani e il plenipotenziario accetteranno questa soluzione, anzi e’ molto piu’probabile che si opporranno. Non credo ci si possa aspettare molto da chi ha usato il Jovian Blaster pur di cancellare la verita’ sullo stato della Terra … ci saranno scontri e nuove battaglie temo per questo voglio che sappiate una cosa..”
Harlock aveva guardato i suoi sottoposti per un lungo momento.
“Se qualcuno non se la sente di imbarcarsi per questa nuova missione potra’ farlo: vi daro' il congedo come ufficiali dall’Arcadia e non sarete piu’pirati spaziali ma liberi cittadini della costellazione Mistral!”
Un silenzio attonito accolse le parole dell’uomo: nessuno dei 40 membri dell’equipaggio aveva pensato anche solo lontanamente a questa soluzione e ora erano davvero spiazzati… non essere piu’ pirati ma uomini normali?
Si scambiarono delle occhiate imbarazzate e alla fine come sempre prese la parola Yattaran.
“Capitano, non ho ben capito. Tu ci dici che possiamo scendere dalla nave, ma senza di noi come faresti a dirigerla? Io sono stato il primo a salire e ricordo benissimo che mi hai detto che ti servivano una trentina di uomini per poterla manovrare completamente…quindi?”
“E’corretto, per questo Reek mi ha gia’detto che nel caso fosse necessario puo’integrare con dei suoi soldati di massima fiducia”
“Ah capito…”
Yattaran si era passato una mano sulla bandana e aveva spostato lo sguardo su Key e Yama.
“A Mime neppure chiedo perche’e’ la macchinista, ma voi cosa farete?”
“Io parto! Ho l’occasione di rendermi utile come botanico e non mi tirero’di certo indietro!”aveva esclamato deciso Yama.
“Io non potrei mai restare qui da sola ad aspettare notizie, salirei sulla prima astronave che trovo nello spazioporto pur di raggiungere l’Arcadia” confermo’ Key con un cenno della testa.
“Bene…”
Yattaran era rimasto in silenzio come a riflettere, poi senza preavviso si era alzato di scatto nonostante la sua imponente mole facendo sussultare tutti gli altri.
“E noi cosa dovremo fare? Stare qui a giocare a carte o aiutare le vecchiette a portare a casa la spesa mentre dei bambocci fanno gli eroi con la nostra astronave??? Capitano:se ti vuoi liberare di noi cerca una scusa migliore! L’Arcadia e’ nostra e noi siamo i suoi pirati e non sara’ certo un pivello impomatato asilano a portarmela via! E la Terra saremo noi a salvarla giusto omaccioni? E chi osa dir di no lo butto fuori dall’hangar di persona!”
Ad uno a uno i pirati si alzarono per confermare le parole del primo ufficiale.
“Hai ragione: nessuno si fara’ bello al nostro posto e non con l’Arcadia!”aveva esclamato Carlos
“La Terra la salviamo noi. Punto!” aveva tuonato Bob con il suo vocione… nessuno si era tirato indietro.
Key osservo’ Harlock di sottecchi, il Capitano sembrava come sempre imperturbabile, ma lei ormai lo conosceva bene e aveva intravisto un guizzo di soddisfazione nel suo occhio color nocciola.
 
Dopo aver comunicato a Reek che non gli serviva un nuovo equipaggio, Harlock aveva deciso di tornare sull’Arcadia.
Negli ultimi giorni era stato talmente impegnato da non riuscire a passare neppure un momento con Tochiro e voleva aggiornarlo sulle ultime decisioni prese.
Key sul momento aveva pensato di aspettarlo insieme a tutti gli altri nel locale che i pirati aveva scelto per fare la sera stessa una festa beneaugurante in onore della nuova missione, ma poi aveva deciso di andare con lui.
Erano stati poco insieme e lei non voleva lasciarsi scappare neppure un’occasione per stare un po’da sola con il suo amato.
“Te l’avevo detto che nessuno avrebbe dato le dimissioni!” lo punzecchio’ dandogli un colpetto sulla spalla.
“Si ne ero convinto anche io, ma ho dovuto farlo. La prima volta che sono saliti sull’Arcadia nessuno dei nostri compagni ha avuto la possibilita’ di scegliere, sono stati quasi costretti dalle circostanze per non morire a diventare pirati…stavolta era giusto dare loro la possibilita’ di decidere della loro vita.”
“Sei contento vero che tutti siano ancora con noi?”
Harlock non rispose a Key, si limito’a un piccolo cenno continuando a camminare lungo il viale che portava allo spazio porto in cui si stagliava imponente e silenziosa l’Arcadia.
“Pero’ non sei stato del tutto sincero con Yattaran”continuo’la ragazza sempre piu’divertita
“Perche’?”
“Non gli hai detto che comunque Reek si imbarchera’ con noi per il viaggio di ritorno alla Terra… e lo sai che non gli e’molto simpatico lui e i suoi amici”
“Lo so e mi dispiace, ma ho dovuto farlo. Sicuramente Yattaran mi sarebbe stato appresso tutto il tempo fino alla partenza per cercare di farmi cambiare idea e io invece, in questi pochi giorni che serviranno a Reek per organizzare la sua trasferta, voglio stare tranquillo.
Voglio vedere i dintorni di Asila che dicono essere molto simili alla Terra, ammirare le sue montagne e i suoi laghi, sentire il vento e il sole ..stare un po’ da solo”
“Proprio da solo?”chiese Key delusa.
“Solo con te, se vuoi accompagnarmi”
Key si strinse al suo braccio tutta contenta, ma non pote’ fare a meno di notare una ombra triste nel suo sguardo.
“Cosa c’e’che non va?”
“Tu e gli altri eravate esanimi quando siamo atterrati sulla Terra per lasciare la centesima bomba…non avete visto che inferno e’ tutt’ora nonostante i fiori. Per questo voglio godermi i panorami di Asila: per trovare la forza di affrontare quel deserto infuocato spazzato dalla Dark Metter. E preparati anche tu.. non sara’ un bello spettacolo”
“E’ solo l’inizio Harlock”affermo’ decisa Key “e ogni inizio non e’mai facile! Ma io sono sicura che le cose cambieranno: un giorno la Terra sara’di nuovo abitabile e noi cammineremo sulla sua superficie esattamente come adesso! Sai? Per tanto tempo ho pensato che la contaminazione della Dark Metter fosse una maledizione invece adesso la vedo come una benedizione: abbiamo molto piu’tempo rispetto agli altri esseri umani , piu’tempo per aiutare il nostro pianeta natio e per vedere la sua rinascita!”
Harlock non pote’ non sorridere di fronte all’entusiasmo della ragazza.
Le diede un bacio quasi a ringraziarla per la sua fiducia incrollabile e accarezzandole i capelli le disse:
“Aveva ragione Tochiro a dirmi che sarei stato un folle a lasciarmi scappare una donna eccezionale come te”
“Tochiro? E chi e’Tochiro? Sempre l’ingegnere dell’Arcadia?... Ma come fa a conoscermi?”
“Forse e’arrivato il momento di presentarvi” concluse il pirata prendendola per mano.
Nel frattempo erano arrivati alla piattaforma dove stazionava l’Arcadia e davanti a una meravigliata Key il portellone dell’hangar si abbasso’senza aver dato alcun comando esterno.
“Ma come…?”
“Te l’ho detto”ridacchio’Harlock davvero divertito dall’espressione sinceramente confusa di lei “e’il mio amico!”
 
Il giorno della partenza e’arrivato.
Asila sta diventando un puntino sempre piu’p iccolo nei nostri radiolaser e a breve saremo completamente immersi nel mare nero di stelle.
Ma non siamo soli.
Dietro di noi c’è la Daitan, l’ammiraglia di Reek, con tutti i dignitari che proveranno a trattare con la Gaia Sanction.
E con noi a bordo ci sono Reek e i suoi cinque compagni piu’fidati.
Li vedo in plancia e non posso non sorridere: non sanno se ascoltare Ali e Carlos che spiegano tutti pomposi come funzionano le postazioni o guardare Bob che troneggia serio alle loro spalle. Se sapessero che nonostante la stazza e’ un uomo tranquillo che ama solo bere sake’…
Un borbottio infastidito mi fa girare verso sinistra: Yattaran osserva incupito Reek che sta cercando di manovrare il timone vicino a te e a Yama.
Sento che ti sta dicendo che e’ troppo rigido e pesante e che sicuramente lo usi solo per elemento decorativo.
Yama vorrebbe dire qualcosa, ma tu lo fermi con un cenno della testa. Probabilmente non lo ammetteresti neppure sotto tortura, ma son sicura che non vedi l’ora di vedere la faccia che fara’ il giovane asilano quando manovrerai il timone con quella leggerezza e abilita’ tali al punto da pensare che non stai tenendo una corazzata ma un piccolo space wolf, quasi l’Arcadia ti leggesse nel pensiero…. E ora so che davvero e’ cosi… che il computer centrale e’ davvero il cuore dell’Arcadia!
E’ arrivato il momento di fare il primo salto in in skip : Mime inizia ad attivare il motore a dark metter mentre Yama accompagna Reek alla postazione di trasmissione sotto il ponte di comando per dare le ultime coordinate alla Daitan.
Tu volteggiando il mantello con la solita eleganza vai a sistemarti al tuo scranno e passandomi vicino mi dedichi un fugace cenno della testa.
Ormai lo so che sei cosi’ in pubblico…sei il Capitano e non lasci trasparire nulla. Ritrovero’ Harlock dopo quando saremo soli nella nostra cabina.
Yattaran comincia a dare ordini ai nostri compagni in plancia e io mi giro verso la mia postazione.
Quanto vorrei che le sofisticate apparecchiature rispondessero anche alle mie domande..
Sconfiggeremo la Gaia Sanction o saremo sempre in lotta con loro?
E la Terra rinascera’ davvero? Potremo un giorno vedere il nostro pianeta prima dell’estinzione a cui sembriamo destinati?
E fra di noi Harlock cosa succedera’? Il legame che ci unisce durera’p er sempre oppure un giorno potrebbe finire e ci divideremo? Perche’io lo so che una parte di te e’ come il Jolly Roger che sventola sopra l’Arcadia… libero e completamente svincolato da tutto ….
Non lo so…
Ma so una cosa: il giorno in cui vidi morire mio padre ero convinta che fosse anche la mia fine. Invece sei arrivato tu e mi hai dato una nuova vita, una nuova famiglia e una nuova casa… e qualcosa per cui vivere, lottare e amare!
Capitano: non dimenticarlo mai! Il tuo secondo ufficiale sara’sempre al tuo fianco …fino al mio ultimo respiro in questo mare di stelle.


Note:

E cosi’siamo arrivati alla fine di questa mia piccola avventura.
Ringrazio di cuore chi mi ha letto e lasciato recensioni.. a tutti voi dedico questo secondo bellissimo disegno di Marta Arvati che mi ha dedicato … grazie ancora amica!!!
Questo e’il link: http://mc2a.altervista.org/alterpages/hk_0001.jpg
E per chi vorra’ e avra’ piacere di leggere informo che fra non molto tornero’ con una nuova fan fiction stavolta incentrata sulla mia coppia preferita ossia Harlock/Maya
 
Ultime precisazioni: la battuta finale di Key ovviamente e’un omaggio al film Arcadia della mia giovinezza e se il nome dell’ammiraglia asilana vi e’noto ..si e’proprio ispirato a Daitan3 il mitico robottone che tanto mi piace.
 
Voglio fare un saluto speciale alla mia amica Stefania: a te che odi cosi’tanto il finale della prima serie di Harlock spero piaccia di piu’il mio dove il nostro Beneamato riparte per lo spazio… ma non da solo!!!  
 
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Capitan Harlock / Vai alla pagina dell'autore: mizu1979