Harry Potter, 'Cercando di dimenticare' di Shily su EFP Fanfiction

Desclaimer: i personaggi non mi appartengono, così come l’universo in cui opera. Il tutto è opera di J.K. Rowling.

Cercando di dimenticare

Le prendi il viso tra le mani, così piccolo e ancora da bambina,
lasciandole un bacio sul naso arrossato a causa delle lacrime.
Ti avvolge con le sue braccia esili e tu la stringi a te,
la stringi e la baci, sapendo che potrebbe essere l’ultima volta.

«Affronteremo tutto insieme, te lo prometto.»

Le sfiori lentamente la schiena con le dita, quasi a volere che non finisse mai
mentre lei trema sotto il suo tocco, forse per il freddo, forse per altro. Forse per tutto.
E un sorriso, istintivo e inconsapevole, ti nasce sulle labbra,
perché ci sono cose che non cambieranno mai.

«No, è meglio così, fidati di me! È meglio per entrambi.»

Le baci il collo lentamente, mentre risali fino alle sue labbra,
così piene e rosse.
Vi stringete in un abbraccio che sa di parole non dette e promesse non mantenute,
e con delicatezza la fai stendere sul letto.
Solo voi due e la consapevolezza che potrebbe essere l’ultima.

«Lasciami restare al tuo fianco, non voglio rischiare di perderti.

Non ancora, non di nuovo.»

Ti bacia, ti abbraccia, ti stringe a sé.
La senti sussurrare qualcosa nell’incavo del tuo collo,
prima che le parole vengano soffocate dai vostri baci e da un tuo sorriso.
L’ennesimo e non l’ultimo, perché l’ultima parola non te l’hai mai data e mai te la darà.
E speri tanto che continuerà a non dartela vinta anche in futuro.

«Non chiedermi questo. Sei in pericolo, con me, per me!
Aspetteremo e dopo, alla fine, vivremo il nostro amore»

Siete stanchi, entrambi.
Stanchi di litigare, stanchi di urlarvi contro, stanchi di questa guerra e di quello che comporta.
Stanchi di non sapere cosa succederà e stanchi di non potervi vivere senza preoccupazioni,
con la spensieratezza della vostra età.
Siete stanchi e continuerete ad esserlo per molto, molto tempo ancora,
ma adesso ci siete solo voi - voi e il vostro amore.

«E se uno dei due non arrivasse alla fine?
Cosa se uno dei due non ce la facesse? Se tu no non ce la facessi?»

La guardi dritto negli occhi, mentre ti stringe a sé con più forza di quanto pensassi che avesse,
e le carezzi la guancia – quella guancia ancora da bambina che tanto ami baciare –
ancora segnata dalle lacrime di poco prima.
La carezzi, la baci, sperando di cancellare il segno della verità,
inevitabile davanti a voi.

«Non succederà, te lo prometto. Fidati!»

Con voce tremolante ti sussurra che ha paura.
Paura di quello che c’è fuori, di quello che può succede.
E paura di quello che non ci sarà più dentro, una volta che non sarete più insieme.
Una volta che questo momento sarà finito e la realtà tornerà a bussare alla vostra porta,
inopportuna e ingombrante come non mai.

«Mi fido - voglio fidarmi»

E’ piccola, lei. Tanto piccola da spaventarti.
Piccola e indifesa, e tu vorresti solo poterla abbracciare e tenerla sicura,
proteggerla da tutto il male che c’è e che lei non si aspetta.
E’ piccola, tanto, ai tuoi occhi, che dimenticano, che non riescono
a vedere quanto in realtà è cresciuta diventando una donna – al tuo fianco, sempre.

«Ti amo, Katie»

Hai un attimo di esitazione, incontrando i suoi occhi,
così grandi e così sinceri, puliti,
e senti la sua mani dietro la nuca che ti spinge e ti porta verso di lei,
le vostre labbra che si scontrano e i tuoi pensieri che si annullano.

«Ti amo, Oliver»

Sospiri, carezze, baci. Voi.
Parole sussurrate, in questa camera buia e vuota –
svuotata da ogni problema, da ogni paura. Svuotata da tutti le incertezze,
da tutti i se e i ma e riempita da quell’unica certezza che siete voi, insieme.
Nient’altro che voi e tutto il mondo fuori.

«Oblivion»

E improvvisamente siete di nuovo ad Hogwarts,
giovani e ignari di tutto, immersi in quella che è la gioia del primo amore –
innocente, tenero, curioso, pieno di aspettative e nuove scoperte.
Le vostre orecchie non conoscono il rimbombo di scoppi o l’eco di urla lontane,
ma solo il suono delle risate e dello schiocco dei vostri baci.

Note a piè di pagine:
devo essere sincera e ammettere che, alla fine, non pensavo che avrei mai pubblicato questa storia.
La scrissi non so quanto tempo fa e ogni volta mi ripromettevo di rivederla, aggiustarla, ma alla fine non lo facevo mai.
E oggi mi sono messa, presa da una voglia di scrivere che non avevo da tempo – e nel cercare di migliorare qualcosa, mi sono ritrovata a riscriverla da capo.
I protagonisti sono Oliver Baston (il nostro amato e sociopatico Baston) e Katie Bell (la piccola Katie – oh oh, piccola Katie, oh oh) e non so veramente se siano canon, fanon, crack o la Rowling solo sa cosa, ma io li amo, me ne sono follemente innamorata e ho letto tutte le storie su di loro sul sito (che sono, lasciatemelo dire, veramente –veramente – poche).
Adesso ho scritto di loro, un po’ diversi però da come vengono descritti di solo, immersi nella guerra e travolti da tutte le sue conseguenze.
A sinistra un loro momento, forse l’ultimo o forse no; a destra, invece, l’ultima loro conversazione prima dell’ Oblivion. A iniziare la conversazione è Katie che cerca di convincere Oliver a non Obliviarla.
Per quanto riguarda lui, ho deciso di prendere una piccola licenza e nella mia storia è figlio di una nata babbana e un purosangue, motivo per cui in pericolo e quindi desideroso di mettere Katie al sicuro da lui.
Voluto il finale aperto e a voi la decisione se mai si rincontreranno, se tutto andrà bene.
Shily