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Autore: rosa di vetro    24/06/2015    3 recensioni
Scorpius stava correndo come un forsennato.
Aveva male ai piedi, ma non smetteva di correre.
Correva, come se ne valesse della sua vita e, d'altronde, era proprio così...
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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        “Forever together”

Scorpius stava correndo come un forsennato.
Gli facevano male i piedi, ma non smetteva di correre.
Correva, come se ne valesse della sua vita e, d'altronde, era proprio così.
Il suo respiro era irregolare, ma non era solo per la corsa. La notizia che aveva appena ricevuto, infatti, avrebbe distrutto un ragazzo normale, ma non lui.
Lui era forte, come si ripeteva spesso in situazioni come queste, era un Malfoy, doveva resistere e raggiungerla dovunque fosse; anche se fosse stata in un altro mondo, non l'avrebbe lasciata andare così facilmente.
Non poteva, non dopo averla trovata.
Perciò correva, il battito che segnava i secondi persi, il fiato corto e gli occhi appannati.
Aveva dimenticato la bacchetta, ma, anche se non l’avesse fatto, non avrebbe comunque potuta usarla perché l'ospedale era babbano.
Quindi, infischiandosene di ciò che dicevano gli altri, correva.
Non rallentò nemmeno quando si delineò l'edificio, anzi cominciò a correre ancora più velocemente.
Il suo cuore non smetteva di torturarlo, lo stomaco si era fatto piccolo e una sensazione sgradevole aveva cominciato a crescere in quella zona.
Spinse la porta girevole e entrò come una furia, tanto che la ragazza alla reception lo guardò curiosa.
-Dov'è Lily?- chiese. - L'hanno portata qui un'ora fa - La giovane in tailleur blu guardo il pc, prima di rispondere.
-La ragazza che si è buttata dal terzo piano?- chiese, alzando lo sguardo verso di lui e spostandosi una ciocca bionda dietro l'orecchio.
Scorpius voleva gridarle in faccia che non si era buttata, ma che un bastardo figlio di un mangiamorte l'aveva spinta, ma non lo fece perchè non aveva tempo.
- Dov'è?- chiese, rauco.
- Nella sala operatoria, al terzo piano
- Scattò in avanti, non aveva tempo per aspettare l'ascensore, perciò prese le scale.
Saltando molti gradini alla volta, raggiunse in breve tempo il terzo piano.
Si guardò attorno e la trovò: una scritta sopra una porta a vetri diceva: "Sala operatoria".
Vide un uomo proprio davanti e subito lo raggiunse - Dottore, come sta Lily?- chiese.
- Lei chi è? -
- Il fidanzato. - rispose - Per favore, mi dica che non morirà...-
Il medico spostò il peso da una gamba all'altra, sentendosi a disagio, poi lo guardò dritto negli occhi - Non lo sappiamo, non è ancora fuori pericolo.– spiegò, piano.
Scorpius si passò una mano tra i capelli, scompigliandoseli più che mai.
- La posso portare in un ospedale più specializzato, i soldi non sono un problema. Prepari i documenti per trasferirla per favore. -
Voleva portarla al San Mungo, lì sicuramente l'avrebbero curata.
Ne era sicuro, lei non poteva rischiare di morire. - Non servirebbe a niente. Inoltre, non possiamo lasciarla andare in queste condizioni. -
Scorpius stava per ribattere che non gli importava nulla di quello che potevano o non potevano fare, voleva solo rivedere gli occhi verdi della sua ragazza, ma il cellulare nella sua tasca cominciò a vibrare e quindi si limitò ad allontanarsi.
Lo tirò fuori e, dopo aver controllato il nome che compariva nello schermo, rispose.
-Dove sei?- la voce di Albus lo fece rabbrividire.
-In ospedale. Voglio portarla al San Mungo, se resta qui, morirà.-
-Un attimo e sono da te- disse Albus, riattaccando. Neanche il tempo di rimettere il cellulare in tasca, che vide Albus materializzarsi accanto a lui.
Guardò il suo amico come se fosse stato pazzo. Sapeva che Albus, come tutti gli altri maghi, si curavano poco dei babbani, soprattutto in situazione come quella, come faceva lui prima di mettersi con Lily, ma una mossa così azzardata avrebbe potuto rivelare l'esistenza dei maghi ai babbani.
Scorpius guardò preoccupato il dottore e ringraziò il cielo che questo fosse impegnato a controllare una cartella clinica e non avesse notato niente.
-Andiamo a prendere Lily?-
-Credi che non ci abbia provato? Il dottore non ne vuole sapere niente, dice che è troppo pericoloso.- Albus non si curò minimamente di ciò che aveva detto, si avvicinò al dottore, cominciò a parlare con lui e, senza farsi vedere, gli lanciò un oblivion, e poi un pietrificus totalum.
- Andiamo -

Scorpius lo seguì, vide finalmente Lily e indietreggiò . Si sentì morire, vederla così gli faceva male, sentiva il suo cuore lacerato. La bile gli risalì in gola, mentre si avvicinava al suo letto.
Si lasciò cadere accanto a lei e le prese la mano.
Lei non poteva morire, ora che aveva reso la sua vita perfetta. Ora che aveva finalmente capito di amarla e aveva deciso di chiederle di sposarlo.
"Dio, ti prego non strapparmela via, non portarti via il mio angelo" pregò.
"È l'unica persona che ho amato veramente, l'unica che mi rende migliore, felice. Io la amo... ridammela, ti prego, o portami via con lei." strinse ancora di più la mano di Lily tra le sue.
La voleva sveglia, voleva un miracolo e lo voleva subito.
Ma non era così che funzionava il mondo e lui lo sapeva.
Una mano si posò sulla sua spalla, alzò lo sguardo e vide il suo miglior amico perso a guardare la sorella. - Guarirà. Deve farlo! - esclamò Scorpius, sia per infondere coraggio all'amico, sia per rassicurare se stesso.
Si alzò, poi, mentre Albus tornava indietro per liberare il dottore, si sporse in avanti e prese in braccio Lily. Quando Albus tornò, si smaterializzarono subito al San Mungo, dove il resto della famiglia li attendeva con impazienza.
I medimaghi e le infermiere presero Lily dalle braccia di Scorpius e la portarono subito via, assicurandiche sarebbe guarita presto e così fu.

Era notte fonda, quando i medimaghi permisero loro di vederla.
Era ancora incosciente, ma aveva ripreso un po' di colore e questo aveva rassicurato tutti.
Scorpius si posizionò al suo fianco seduto su una sedia e rimase lì ad accarezzarle i capelli e a stringerle la mano.
Non sentiva il chiasso, né i discorsi che stavano portando avanti gli altri, parlando del bastardo che erano riusciti a trovare.
A Scorpius però non importava, il suo mondo cominciava e finiva nei capelli rossi e nella mano morbida e liscia della ragazza.
Con il pollice della mano destra disegnava cerchi immaginari nella sulla mano di lei e con le dita dell'altra mano saggiava la consistenza della sua chioma.
Quei due movimenti occupavano tutta la sua attenzione.
Non aveva voglia di pensare a qualcosa di concreto e si limitò a imprimere ancora una volta la sua immagine nella sua mente.
Voleva assicurarsi che stesse bene e che lo sarebbe stata per molto tempo.

Poi, l'infermiera entrò e disse che era il caso di lasciar riposare la paziente.
Scorpius era stato irremovibile, quando la donna aveva detto che sarebbe potuta rimanere lì solo una persona.
Non voleva andarsene e lasciarla, anche solo per poche ore.
Se c'era qualcuno che sarebbe rimasto a vegliare il suo sonno, sarebbe stato lui, perchè gli spettava di diritto: era il fidanzato.
Harry non si oppose, amava la sua dolce principessa più della sua vita, e voleva starle vicino come aveva sempre fatto.
Negli anni si era dimostrato molto geloso e non aveva mai permesso a nessuno di prendere il suo posto.
I fidanzati di Lily non erano mai stati nulla di serio. Infatti, aveva visto sua figlia felice solamente in quei mesi passati con Scorpius.
Aveva deciso di lasciarla a lui, perché aveva capito che Scorpius avrebbe dato la sua vita per renderla felice e solo per questo che non si era opposto.
Quattro giorni passarono prima di vedere Lily svegliarsi e altri otto per vederla riprendere la sua vita.
Era tornata alla sua vecchia casa, con il suo vecchio ragazzo, alla sua vecchia vita, ma con una nuova lei. Le era stata data una nuova possibilità di vivere, un miracolo le aveva permesso di tornare a questo mondo. Ed era giusto che lo facesse con una forza e una voglia di vivere più grandi di prima. Voleva combattere per il futuro.
- Sposami - aveva sussurrato un giorno Scorpius. In quel momento, Lily aveva capito che il suo futuro sarebbe stato splendido, perché sarebbe stato un "per sempre".
Sorrise radiosa e rispose con un bacio.
Perché un bacio è un ti amo, un per sempre e un "sì" ripetuto all'infinito.











NOTE D'AUTORE:
Un saluto a tutti i maghetti potteriani, come state? Che fate? Sono in vena di farmi gli affari degli altri quindi come si dice chi più ha, più racconta e mi fa felice... Forse il detto non era proprio cosi U.U
Ma d'altronde che cosa vi aspettate da una corvonero leggermente schizza che pubblica "qualcosa" all'una e nove minuti di sera? Beh come minimo che ha problemi di qualche tipo ebbene si.
Okkkkey basta così sono stata abbastanza ridicola oggi lasciamo la seconda dose a domani magari.
PS: dunque se in qualche modo avete a portata di mano verdure i quali:pomodori, cavoli, carote e cipolle o dolci i quali: torte(soprattutto queste) o crostate ecc e avete qualche idea, pensiero di darmeli (lanciarmeli) potete gentilmente inviarli per posta, sapete vi voglio troppo bene per vedervi sprecare tempo e forza per raggiungermi e porgermeli gentilmente >.<
PSS: ovviamente da non dimenticare il lavoro di Lady viviana, la mia beta, a cui vanno i miei ringraziamenti in primo luogo.
Ringrazio anche la dolce Furia bianca che ogni volta poverina è costretta a leggere per prima ciò che scrivo e dare un giudizio
E ovviamente ringrazio voi lettori anonimi e non, che recensiscono e non...
Baci
A presto
Rosa di vetro

  
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